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27/04/25
THE LUMINEERS
UNIPOL FORUM, VIA GIUSEPPE DI VITTORIO 6 - ASSAGO (MI)
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Myland - Light of a New Day
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( 5668 letture )
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Nuovo lavoro per i nostrani Myland, dopo il positivo riscontro avuto da No Man’s Land, pubblicato nel 2009. Con questo Light Of A New Day l’obiettivo è riconfermarsi sui buoni livelli già raggiunti, cosa che sembra riuscire piuttosto facile alla band milanese. Forti di un sound solido ed allo stesso tempo pulito, i Myland ci propongono dodici tracce in perfetto stile AOR, con melodie ed arrangiamenti tipici del genere, senza però eccedere nella riproposizione dei contenuti. Non si può certo parlare di loro come di una scoperta recente: questi di esperienza ne hanno da vendere e ciò è facilmente intuibile dall’ascolto del disco, che risulta compatto e costruito in modo minuzioso dal primo all’ultimo minuto. La prima impressione è infatti quella di un lavoro composto per risultare perfetto in ogni suo punto, dimostrandosi infine una release sincera e coerente. Entrando più nello specifico, la limpidezza del cantato è ben coadiuvata dalla fluidità di una tastiera sempre presente, ma mai sovrastante il resto degli strumenti o la stessa voce, e da una chitarra portata a suoni ora più hard rock, ora più blues, mantenendo però costante la matrice melodica. Per quanto riguarda la sezione ritmica, inutile dilungarsi sulla sicurezza che riesce ad infondere il batterista Paolo Morbini (leader imprescindibile della band), il quale con uno stile sobrio ma preciso si pone come la vera forza motrice dei Myland. Una nota di merito anche per il bassista Fabian Andrechen, dimostratosi all’altezza del suo compito. In nota biografica, bisogna però aggiungere che la band ha subito una vera e propria rivoluzione in merito alla formazione, nella quale il solo Morbini è rimasto fisso al suo posto. Motivo per cui un album come questo Light Of A New Day, la cui esecuzione rasenta i massimi livelli, assume un valore ancor più significativo.
Non è per niente semplice stilare una qualunque classifica di gradimento legata alle canzoni, in quanto l’elevato grado qualitativo rimane pressoché costante dall’inizio alla fine. Ma se proprio vogliamo addentrarci nelle più piccole differenze, allora sappiate che sarà arduo distaccarsi dalle melodie accattivanti di canzoni come Love Hurts So Bad, Never Care Of The Future o Fire Burns Desire; ma allo stesso tempo troverete forse ancora più difficile allontanarvi da quei brani che fanno dell’impatto emotivo e dell’intensità i loro punti di forza. E cito a riguardo: In Your Eyes, Dancing In The Moonlight e Wherever You Go, veri picchi melodici di quest’album. Se invece vi sentite più ancorati all’hard rock vero e proprio, allora dovrete orientare maggiormente il vostro interesse su canzoni come Living In The Magic, Never Stop Screaming Rock (un nome, un programma), o ancora la conclusiva Stand Up Tonight. Elementi che non mancherete di trovare in ciascun brano saranno la splendida e potente voce di Franco Campanella, una grandiosa dose di maturità artistica -nonché di capacità individuale- da parte del chitarrista Hox Martino, e, per finire, un fondamentale sottofondo melodico, merito del tastierista Davide Faccio, bravo nel saper inserire opportunamente ogni singola nota presente sul disco. Inoltre, a porre le basi di ogni canzone, il già citato reparto ritmico, onnipresente e perfettamente ancorato allo stile delle canzoni. Il tutto crea un amalgama praticamente perfetto di emozioni ed energia positiva. Ciò che ne ricaviamo è un’ora di serenità e riconciliazione col mondo esterno, cosa non da poco oggigiorno. Light Of A New Day... Mai un semplice titolo ha avuto tanta ragione. Anche l’artwork contribuisce a suo modo a fornirci una buona dose di armonia e tranquillità, grazie a colori chiari e caratteristici di un giorno di luce. Le nuvole nere sembrano essere solo di passaggio, e presto scompariranno del tutto.
Un disco da non sottovalutare, e vi assicuro che se saprete accoglierlo nel giusto modo troverete pane per i vostri denti. Ancora una volta un successo per la band milanese, che, anche grazie ad una produzione di ottimo livello, si riconferma come una concreta realtà dell’AOR italiano. Se amate indiscutibilmente le sonorità di gruppi storici come Toto, Foreigner, Journey, Magnum, in tal caso lasciatevi trasportare dall’intensità musicale dei Myland, vi assicuro che non ne rimarrete delusi.
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buon disco .. valido AOR/hard rock...
Purtroppo troppo poco valorizzato in Italia.
Morbini è un musicista storico del genere che non si è mai venduto. e certi commenti sono ridicoli e superficiali.
E sopratutto dimostrano di non conoscere le dinamiche che cisono doetro la stampa di un disco.
Autoprodurrsi certe volte, in Italia molte volte è l unica soluzione per dare voce al proprio progetto artistico.
da musicista metal ti posso dire che con la mia band(che non sto a pubblicizzare) ho avuto negli anni parecchue offerte, ma a condizioni ridicole e inaccettabili e optato pure io per autoproduzioni o piccole label estere.
cmq bel disco, merita un ascolto. |
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Capisco... mi scuso perché non conosco personalmente tutte queste "dinamiche". Per il resto ora qui non interverrò più per non spammare (conosco la netiquette ), quindi quello che ho da dire lo farò sotto l'intervista. |
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No guarda, quello del voto dei lettori è tutt'altro discorso e non c'entra niente con questa casta degli aficionados a cui fai riferimento. Purtroppo, non tutti approfittano in maniera intelligente della libertà di vito e scelgono di votare in controtendenza rispetto al voto del recensore per screditarci. Una cosa patetica che nulla ha a che vedere con la band. Se fai un giro vedrai che purtroppo è molto generalizzato. |
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Ok, chiedo scusa Lizard... la mia era una presa di posizione verso il commento precedente, a tutto inerente tranne che alla musica. Parlando di musica... fa specie vedere anche qui cone il voto medio dei fans sia così basso, perché musicalmente come ho già detto il cd è valido. Probabilmente saranno entrati in gioco altri fattori che hanno portato gli aficionados del genere a dare un voto così basso. |
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Scusa Luca ma le questioni personali non ci interessano. Qui si parla di musica e il gossip lo lasciamo fuori e gradiamo che resti fuori. |
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Certo, come no... muauauuuu! Inmagino che Frontiers, SPV e Emi si saranno scannate per avere i Myland nel loro roster! LOL! |
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sempre messaggio per luca hr,di etichette che volevano stampare il disco ne avevamo piu' di una...ma se pensano di guadagnare solo loro sul nostro lavoro si attaccano al cassssoooo!Per questo che lo abbiamo prodotto noi! |
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niente di che questo album...81 è semplicemente esagerato... |
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Lavoro valido... peccato che il mastermind Morbini abbia un caratteraccio dalle voci che girano, e che non sia in grado di tenersi lo stesso cantante per più di un disco. Coi suoi modi si è scavato la fossa da solo, perché il nuovo album (di cui ho sentito i samples e che non sembrano affatto male) non ha trovato un'etichetta disposta a pubblicarlo. |
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10
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Disco eccellente,a riprova,se mai ce ne fosse bisogno,dello stato di grazia che gode il suolo italico nell'ambito A.O.R./Hard melodico,disco di gran classe,fatto di ottime canzoni,una produzione eccellente e suonato con una tecnica impeccabile!Voto 85! |
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9
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Secondo me,un album curatissimo che si allontana un po' dall'aor classico e va' piu' verso un hardrock di classe,parlando con il batterista Paolo,via chat mi ha detto che non vogliono piu' essere etichettati aor...loro fanno hardrock e basta,,comunque ottimo album 88.. |
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8
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Mi ha accompagnato tutta l'estate.... A mio avviso è veramente un bel lavoro... Bravi bravi: 85... |
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Una delusione! Dopo il convincente capitolo precedente (che aveva giustamente aizzato l'interesse dai tanti AORsters della scena) questo come-back dei Myland è stato per il sottoscritto una vera e propria delusione! Tra le uscite del genere di quest'anno nella nostra penisola Danger Zone e Lionville sono di ben altra caratura! |
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Grande classe eleganza e grinta , consigliato... |
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@alzalicorno93: sì sì intendevo la pronuncia di Myland...ma grazie per la precisazione!  |
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@Flight 666: a voler fare i pignoli la traduzione di Milano in tedesco è Mailand, comunque anche secondo me il ragionamento è giusto |
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@Broken Spirit: infatti è proprio così, il monicker riprende la parola Milano, e se non vado errato dovrebbe essere l'esatta traduzione in tedesco... ovvero Myland = Milano. |
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2
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Secondo me non ci sei andato lontano!! |
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Interessante... Di sicuro andrò a ricercarmelo... My land sembra un gioco di parole che nella copertina assomiglia alla parola Milano... S**** mentali... |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Living In The Magic 2. Love Hurts So Bad 3. Never Care To The Future 4. Flying Higher 5. In Your Eyes 6. Dancing In The Moonlight 7. Never Stop Screaming Rock 8. Hey You 9. Shattered Dreams 10. Fire Burns Desire 11. Wherever You Go 12. Stand Up Tonight
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Line Up
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Franco Campanella (Voce) Hox Martino (Chitarra) Fabian Andrechen (Basso) Davide Faccio (Tastiere) Paolo Morbini (Batteria)
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