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27/04/25
THE LUMINEERS
UNIPOL FORUM, VIA GIUSEPPE DI VITTORIO 6 - ASSAGO (MI)
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Images Of Eden - Rebuilding The Ruins
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( 2972 letture )
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Gli Images of Eden sono una band nata originariamente come progetto solista del cantante e polistrumentista Gordon Tittsworth il quale, dopo aver esordito con l'album Chapter I del 2001, registrato praticamente tutto da solo (ad eccezione delle sole parti di batteria), ha dato vita ad una vera e propria line-up che, sia pure tra diversi avvicendamenti, è andata avanti nel corso del tempo. Certo, sono comunque trascorsi ben cinque anni dal secondo lavoro degli Images of Eden, Sunlight of the Spirit, durante i quali Tittsworth si è dedicato ad altri progetti (lo ricordiamo, in particolare, di recente, con i guatemaltechi Dread the Forsaken e con gli All Too Human) e si è preoccupato altresì di integrare la line-up dopo l'abbandono del batterista Matt Kaiser e del bassista Bryan Wierman. A tal riguardo, lo stesso Tittsworth s'è fatto carico di suonare le parti di basso, mentre i nuovi innesti sono stati Chris Lucci alla batteria e Dean Harris alle tastiere.
Gli Images of Eden, dunque, hanno potuto alfine realizzare la loro terza release, che porta il titolo di Rebuilding the ruins. Si tratta di un concept, composto da undici tracce, per un totale di settantaquattro minuti: com'è facile intuire, i brani sono mediamente abbastanza lunghi e molto articolati. Questo è senz'altro uno dei punti di forza degli Images of Eden, i quali riescono a realizzare delle tracce dalle forti tinte progressive, dimostrando di possedere un songwriting brillante, ricco di spunti interessanti, con un sound che, oltre a rifarsi a classici come Queensryche e Fates Warning, può in qualche misura accostarsi anche a diversi altri acts americani: ci riferiamo, in particolare, ad una serie di gruppi che riescono assai efficacemente a dare un'impronta prog ad uno stile essenzialmente incentrato più su sonorità heavy/power, sulla scia ad esempio degli Halcyon Way o degli Avian. Da parte loro, comunque, gli Images of Eden, in linea di massima, accentuano gli elementi progressivi del loro sound, riuscendo all'interno di uno stesso brano a proporre frequenti cambi di tema o di atmosfere, grazie soprattutto ad un eccellente lavoro di tastiere, suggestivi intrecci vocali ed una grande cura anche per i minimi dettagli. La band si dimostra inoltre assai abile nel muoversi con facilit࠴ra passaggi aggressivi ed altri tendenzialmente più melodici, dando vita così a dei brani molto dinamici, che difficilmente risultano prevedibili, riuscendo ad essere invece sempre molto coinvolgenti. Certo, in qualche caso magari l'equilibrio tra questi diversi elementi non riesce alla perfezione: ad esempio, su Dreams unbroken, la band privilegia senz'altro l'aspetto pi?odico del proprio sound, finendo però così per appesantire un brano gradevole, ma che si dilunga un po' troppo, protraendosi per oltre sei minuti. Diverso il discorso su Children of the autumn che, dopo una parte iniziale interpretata solo con voce e piano, vede inserirsi poi gli altri strumenti, riuscendo ad ottenere dei ritmi alquanto accattivanti, in un crescendo di grande effetto. Chiude Sunlight of the spirit, quarta parte di un brano iniziato nell'album precedente, al quale viene aggiunto così un nuovo capitolo: si tratta della traccia più lunga, visto che si protrae per oltre dodici minuti, ma anche una delle più vincenti ed affascinanti. Assieme a questa, tra i brani più interessanti, si possono annoverare anche Human angels, la title-track, Native to his land e On elevated ground. Bel disco, che farà la gioia degli amanti del metal prog.
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7
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ah ok, speravo di avere qualche indiscrezione sul nuovo disco visto che il precedente m'era piaciuto parecchi. Pazienterò. thanx anyway |
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6
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@Herod: Uhm, sì, mi era piaciuto il precedente degli Aura, anche se non sto ricordando in quale occasione ne avrei parlato. Cmq il nuovo ancora non l'ho ascoltato: ufficialmente esce a metà aprile (se ricordo bene il 14) e ancora purtroppo non ho avuto alcun promo in anteprima |
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5
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ho sentito qualcosa ma nn mi hanno colpito; troppo patinato per me. @Elio: volevo sapere se avevi già avuto modo di sentire il nuovo disco degli Aura per sapere se era allo stesso livello del precedente, che mi sembra avevi detto era piaciuto anke a te. |
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4
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@ixo: ascoltalo TUTTO almeno 4 volte e poi ne riparliamo... @Electric Warrior: mi fa piacere, poi fammi sapere cosa te n'è sembrato  |
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3
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Recensione interessante, mi ispira all'ascolto di questo gruppo. |
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2
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Ho ascoltato i primi 4 pezzi, ma sinceramente mi pare ben lontano dal voto che gli hai dato... la voce non mi piace, la qualità dei pezzi mi sembra abbastanza scarsa. Poi non lo inquadrerei nemmeno come prog, mi pare più power. |
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1
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bisogna proprio ammettere che i dischi prog hanno sempre copertine fantastiche... |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Crosses in the sand 2. Human angels 3. Tribal scars 4. Dreams unbroken 5. Sorrow's end 6. Rebuilding the ruins 7. My stigmata 8. Native to his land 9. Children of autumn 10. On elevated ground 11. Sunlight of the spirit part IV - Images of Eden
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Line Up
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Gordon Tittsworth (vocals, rhythm guitar, bass guitar, keyboards) Dennis Mullin (lead guitars) Chris Lucci (drums) Dean Harris (piano & Keyboards)
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RECENSIONI |
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