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27/04/25
THE LUMINEERS
UNIPOL FORUM, VIA GIUSEPPE DI VITTORIO 6 - ASSAGO (MI)
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( 3338 letture )
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Spesso l’annuncio di una reunion genera una crescita spasmodica delle aspettative sulla nuova uscita discografica, a maggior ragione se la band in questione è assente dalla scena da sedici lunghi anni. È questo il caso dei Believer, band nata a fine anni Ottanta, noti per aver proposto un interessante ibrido tra thrash e prog metal unendovi tematiche per lo più cristiane e filosofiche . Il ritorno, avvenuto nel 2009 per volontà dei due membri principali, il cantante nonché chitarrista Kurt Bachman e il batterista Joey Daub, è avvenuto con l’uscita di Gabriel, loro quarto full-lenght; ritorno che tuttavia ha per lo più deluso i fan, a causa di una produzione non esattamente felice, songwriting a cui manca l’originalità a cui avevano abituato gli ascoltatori e l’abbandono delle sperimentazioni esaltanti che avevano caratterizzato il terzo album Dimensions. I Believer ci riprovano così due anni dopo con questo Transhuman.
L’apertura del disco, affidata a Lie Awake, è abbastanza incoraggiante e sancisce immediatamente un richiamo a Dimensions, con l’intro affidato ad una breve orchestrazione; il seguito è fondamentalmente un discreto pezzo thrash, epurato tuttavia da qualsiasi sintomo prog. Già dalla seconda traccia, purtroppo, lo sconcerto comincia ad apparire sul mio volto: un pezzo piuttosto banale caratterizzato dalla piattezza di tutti gli interpreti, a cui si accompagna un cantato che cerca di strizzare l’occhio alle sonorità del metal più moderno ma che finisce nello scontato. Questa breve descrizione può ahimè funzionare con tutte le successive canzoni dell’album, e lo dico davvero a malincuore. È davvero difficile trovare del buono in questo cd, tanto che mi è risultato odioso doverlo ascoltare più di una volta per sincerarmi della sua qualità. La cosa triste è che sicuramente la mancata riuscita di questo album non è certo dovuta a limiti di tecnica che, come hanno dimostrato più di una volta, questi ragazzi hanno in abbondanza, bensì da evidente mancanza di ispirazione e dall’abbandono di una vena avanguardistica che aveva caratterizzato il loro successo passato, oltre a una produzione non eccelsa, e non bastano certo dei fraseggi di tastiera o una insulsa traccia strumentale come Currents a far cambiare idea all’ascoltatore. La struttura delle canzoni, così come i riff, il cantato e le soluzioni solistiche, non aggiungono nulla di nuovo al loro di certo non scarno repertorio; l’unica realtà che può risultare interessante in questo cd è quella testuale di ispirazione chiaramente filosofica, alla ricerca del significato dell’essere uomo nell’era della tecnologia. Se Gabriel era senz’altro, finora, il loro episodio peggiore, Transhuman costituisce di certo una caduta nel baratro. Consiglio vivamente ai lettori che non conoscono Believer di ascoltare le loro prime tre opere e di lasciar perdere i loro ultimi due lavori.
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5
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Recensione assolutamente da rivedere ! |
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4
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Tanto per cambiare a me è piaciuto e non mi sembra manchi la voglia di sperimentare, tutt'altro! Certo, ho trovato alcuni pezzi migliori di altri e c'è appunto qualche disparità di qualità fra loro, ma in generale per me si tratta di un buon CD |
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3
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i primi 2 secondo me sono capolavori, tante legnate musicali e testi senza le solite capre morte ....,anche gli altri non mi dispiacciono, ho dei dubbi su questo, vedremo. |
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2
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Concordo pienamente...Gabriel era un signor disco anche secondo me, certo che mi avvicnerò a Transhuman con un po' di diffidenza dopo questa rece...che peccato!!! |
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1
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Non ho ancora sentito questo "Transhuman" quindi non mi pronuncio al riguardo, ma decisamente non sono uno dei fans "delusi" da "Gabriel", che invece mi è sembrato un gran bel disco. Meno sperimentale dei Believer di "Dimenions", vero, ma ad averne di band con tale personalità, altroché. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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01. Lie Awake 02. G.U.T. 03. Multiverse 04. End Of Infinity 05. Transfection 06. Clean Room 07. Currents 08. Traveler 09. Ego Machine 10. Being No One 11. Entanglement 12. Mindsteps
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Line Up
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Kurt Bachman - guitars/vocals Joey Daub - drums Jeff King - keyboards/guitars Kevin Leaman - guitars
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