|
27/04/25
THE LUMINEERS
UNIPOL FORUM, VIA GIUSEPPE DI VITTORIO 6 - ASSAGO (MI)
|
|
Impiety - Worshippers of the Seventh Tyranny
|
( 3523 letture )
|
Worshippers of the Seventh Tyranny, una sola lunghissima traccia della durata di ben 39 minuti. Ostica no? Decisamente sì dal punto di vista formale, ma non certo da quello dell'ascolto pratico. Senz’altro la scelta effettuata per il combo di questa release è stata oltremodo coraggiosa, basti pensare all'alta percentuale di sperimentazione contenuta in essa…tuttavia, proprio questo coraggio è da ritenersi meritevole di lode, specie se si considera il risultato finale che, a parere del sottoscritto, è da ritenersi d’indubbio successo. L'opera, consideratela come un ep, un lp o quanto di meglio vi aggradi, è concepita come una spedizione nei meandri di un accattivante black thrash molto simile a quello già precedentemente proposto dalla band.
Nonostante la forma inusuale del platter, gli Impiety riescono comunque a presentarci un lavoro di alto livello, quasi quanto l'ep Advent Of…. Questa volta, però, le coordinate compositive cambiano leggermente rotta allo scopo di far addentrare l'ascoltatore in una dimensione più atmosferica, sempre volta al massacro sonoro, ma permeata maggiormente di pathos, elemento che, in verità, non sembra dispiacere affatto. Anzi, è proprio questo elemento che prova la versatilità del combo, il quale non si districa solamente in composizioni killer mozzafiato, ma riesce anche ad enfatizzare la propria opera distruttiva con l'utilizzo intelligente di espedienti melodici quali tappeti di tastiere e distesi passaggi chitarristici con effetto flanger.
La tecnica è ineccepibile per ogni singolo strumento, tutto è ben calibrato in maniera da ottimizzare la coesione dei singoli membri del quartetto: l'arrangiamento risulta perciò studiato nei minimi dettagli al fine di poter assicurare la presenza di quel famoso pathos sopra citato.
Data la sua enorme mole compositiva, Worshippers of the Seventh Tyranny si presenta come un progetto monolitico: quasi tre quarti d'ora di musica suddivisi in sette movimenti organizzati con gran compattezza e perizia fuori dal comune. Leggeri e oscuri tocchi di tastiera ci iniziano alla settima tirannia, l'attacco della batteria è ottimo, così come la sezione chitarristica, ricca di riff epici ed originali che ci accompagnano per tutte e sette le tappe dell'opera, Quest’ultima, già dal primo ascolto, si rivela frutto di un'inventiva fuori dal comune. Da lodare ancora una volta gli assoli di Guh Lu ed Eskathon, vere e proprie manne dagli inferi, prepotentemente meritevoli dell’altisonante titolo di guitar heroes del black contemporaneo. La prima parte del pezzo (presumibilmente i primi due movimenti), è caratterizzata da un songwriting aggressivo e diretto, mentre, verso il sedicesimo minuto, l'atmosfera si fa più rilassata e il suono inizia a vertere su soluzioni doom impreziosite tanto da synths evocativi quanto da chitarre distese. La parentesi doomish si dilunga fino al ventitreesimo minuto, laddove è ripreso il funereo intro del primo movimento: siamo così introdotti al quinto movimento, una cavalcata thrash devastante, per lo più strumentale, dotata della sezione solistica migliore dell'intero lavoro. Passiamo ora agli ultimi due movimenti, anch’essi quasi completamente strumentali: al trentacinquesimo minuto abbiamo una ripresa dei riff posti a metà canzone, con un notevole cambiamento di tema (che ci accompagnerà fino all'ultima nota) e vaghi accenni al ritornello iniziale.
Partendo dal presupposto di una mente libera da qualsivoglia impedimento esterno, l'unico modo per apprezzare a pieno la complessità dell'opera è quello di effettuarne un ascolto integrale…quaranta minuti d’intenso fluire, preludio, assai poco scontato, ad un bivio imprescindibile: amore o odio?
Giudizio ai posteri, tuttavia l'opinione del sottoscritto è decisamente positiva.
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
6
|
Bravi,supportate cosi'la scena italiana e fatevi sempre riconoscere all'estero come perfetti idioti quali siete.Abbiamo degli italiani che almeno si fanno il culo per suonare,questa è una recensione di un disco e a voi cosa interessa?Il frocio,la testa ect....cazzo centra con la recensione?Ma al posto di passare le vostre giornate tra metal forum e youporn andate a far qualcosa voi con la musica perchè da come parlate sembra che siate solo bravi a dar aria alla bocca-E se si sono"ammosciati"parlatene con l'unico rimasto della formazione originale come ho fatto io,colui che scrive tutte le canzoni,ignoranti come delle merde, italiani del cazzo |
|
|
|
|
|
|
5
|
hahahahahahah daje oh ma che davvero ce sta er frocio de Simone alla batteria????hahahahahahahah non ce credo questo è ir batterista piu' frocio de tutti,una mezza checchetta e trova pure dei disperati che ce sonano assieme. pessimo lui e pessimo sto disco,gli Impiety so morti dopo sta sola |
|
|
|
|
|
|
4
|
questo disco è patetico.una merda. ricordo che ora ci suona pure il batterista dei 7Arcano,un poserazzo de prima qualita'.ma vaffanculo Impiety,poteva starsene a Singapore il tipo,invece di veni' qua a sonare con 3 perfetti froci. |
|
|
|
|
|
|
3
|
dai perfavore...è un obrorio...a tratti sembrano gli amon amarth,sara' che con l'entrata del chitarrista con la testa deforme si sono un po' ammosciati...per me è il peggior disco della loro storia |
|
|
|
|
|
|
2
|
ahahah una capra che vomita! ahahahahah voto alla copertina:1000! ahahah |
|
|
|
|
|
|
1
|
Inascoltabile, palloso sin dal primo riff, non ho capito come quest'aborto sia potuto uscire sotto un monicker così. Volete fare dischi monotraccia? Lasciate questo tipo di sperimentazioni a chi è capace di farle, tristissimo. |
|
|
|
|
|
INFORMAZIONI |
 |
 |
|
Agonia Rec. / Pulverised Records
|
|
|
Tracklist
|
1. Worshippers of the Seventh Tyranny
|
|
Line Up
|
Shyaithan (Mohammad Abdul Ariffen Deen) - Vocals, Bass Guh Lu - Guitar Eskathon - Guitar Atum - Drums
|
|
|
|
RECENSIONI |
 |
|
|
|
|
|
ARTICOLI |
 |
|
|
|
|
|