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Emperor - Anthems To The Welkin At Dusk
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Theourgía «significa etimologicamente e di fatto la costrizione degli dèi, cioè un procedimento o un metodo che, praticato dagli uomini, agisce in modo vincolante sugli dèi o - in senso più generale - su tutte le classi di esseri sovrumani superiori e così stabilisce un collegamento diretto fra questi ultimi e gli uomini in vista del raggiungimento di scopi precisi».* Teurgìa e dunque la zona più interna e segreta della magia, la zona forse più alta; perfino S. Agostino, riconoscendo le sue radici più remote presso i caldei, gli egizi e gli iraniani disse Magia ossia goëtia, secondo il nome più detestabile; ovvero teurgia, secondo il nome più onorevole».**
Se nel blackmetal dei primi anni '90 la Norvegia poteva vantarsi di possedere diversi mágoi, capaci di creare notevoli atti di misticismo, poteva vantarsi ulteriormente di aver dato vita a quella che forse si può reputare l'unica incarnazione della teurgìa, ovvero gli Emperor. Già le arti magiche dell' Imperatore si erano rivelate potenti ed eccentriche benché la Sua giovane età: i percorsi dei demo Emperor e Wrath of the Tyrant avevano marcatamente segnato l'oltrepassaggio dall'epoca del death metal all'oscuro mondo del blackmetal; un mondo del tutto personale ed enigmatico, fondato - soprattutto - sulle mefistofeliche tastiere di Ihsahn, ma anche sulla capacità di scomodare le figure più altisonanti del mondo "nascosto" - angeli, maghi, Satana stesso - per muoverli a piacimento all'interno della proprio ossimoro di pantomimica musicale chiamato In the Nightside Eclipse. È praticamente impossibile immergersi in quell'album e scindere se stessi dall'oscurità che esso crea; tutto il mondo dell'invisibile è stato chiamato in causa per officiare alla causa: dalle stregonerìe più occulte ai paesaggi più disparati e mozzafiato della Norvegia. Eppure su questo mondo di magi che è il blackmetal, mondo che - tanto l'uno, quanto l'altro - si fonda su talismani, gesti liturgici, offerte, formule, i teurgici Emperor riescono a distaccarsi da tutti perchè incarnano la gnôsis, la conoscenza della vera essenza degli dèi; solo essi riescono a comunicare con il divino e con il grado supremo dell'invisibile. Anthems to the Welkin at Dusk riesce a creare non tanto una ben precisa teofanìa o epifanìa, ma una vera e propria cosmogonìa. Le differenze col precedente capolavoro sono palpabili fin dai primi secondi dell'album. Alsvartr - the Oath è un insieme di elaborate sinfonie partorite dal factotum Ihsahn; il luogo è una zona immaginaria al di la di ogni nazione; il tempo è un incrocio di diacronìe che vanno dalle atmosfere e dalle architetture tipicamente medievali ad una colonna sonora feudale che si applica bene alle orchestrazioni più complesse e intricate del periodo romantico. Questo inno all' Imperatore si svolge in una "zona x" atemporale che intende fare un revival neo-gotico con gli strumenti che meglio sanno abbracciare quei giovani ragazzi che non possono più scaricare - per problemi anagrafici e forse anche geografici- nel mondo punk/hardcore le loro rabbie e oppressioni. Alsvartr - the Oath è l'opus luciferino per eccellenza. Con la caduta a picco dal Paradiso, Lucifero si porta con se quelle schiere angeliche che poi saranno bandite e ripudiate dalle altre schiere celesti. La mutazione degli Emperor si sente in questi primi secondi: le chitarre di Samoth cominciano a tessere le prime sinfonie finchè scoppia il rullo di trombe e tamburi per l' Imperatore.
O'Nightspirit!, I am at one with thee. I am the eternal power. I am the Emperor. Winds and storms, embrace us now. Lay waste the light of day. Open gates to darker lands. We spread our wings and fly away.
Ye Entranceperium parla di tempi remoti ma ancora limpidi nella mente del referente; la capacità mesmerizzante degli Emperor tributa le odi a Euronymous grazie al riff di apertura (riff scritto appunto da Årseth e udibile in qualche bootleg dei Mayhem) ma riesce ad abbandonare totalmente quel mondo così facilmente riconducibile ai classici stilemi del primigeno black/death. La direzione si sposta in tutt'altra zona; un'area dove le chitarre sono in perenne vibrazione, le maestose sinfonie imperiali emergono dal resto della strumentazione mentre la terribile doppia cassa di Trym Torson (reclutato dai cugini Enslaved a seguito dell'incarcerazione di Bård "Faust") conferisce all'opera quel senso di solennità e di intoccabile magnificenza che si può solo ammirare e non si deve pretendere di capire. I riff scivolano omogenei e organici finchè al coro "Emperium" (al minuto 2:55) parte quel fraseggio che da più di dieci anni mi mette puntualmente la pelle d'oca. E il tripudio panico di strumentazione si concretizza alla fine, sotto il blast-beat bellico di Trym e anche sotto a vaghissimi accenni insistenti di synth "elettronici" che distorcono le prospettive dell'ascoltatore buttandolo nel vortice cosmico di quel battito d'ali demonianche che cadrà sulla bocca dell'imbuto infernale. La magnifica mistura di metal estremo e musica classica sinfonica permea, ovviamente, lungo tutto il corso dell'album distinguendosi per qualità da tutto il resto di blackmetal sinfonico che si respirava all'epoca in Europa. Thus Spake the Nightspirit è un violenta carica sonora che si trasformerà in uno degli inni "emperoriani" per eccellenza; all'intonazione di "Nightspirit, spirit, spirit, embrace my Soul" le acque si placano giusto per un volo verso l'alto, scrutando il panorama dell'impero che si costruendo; un impero costruito sotto quel paradigma del tutto emperoriano che verrà per sempre ricordato come caos controllato. Dalle squillanti trombe che accompagnano Ensorcelled by Khaos alle furiose strutture di The Loss and Curse of Reverence il mondo di questo famigerato quartetto è incasellato nei minimi particolari sfidando perfino le possibilità tecniche/meccaniche delle registrazioni e delle produzioni dell'epoca. Dove il prodotto potrebbe anche peccare - giusto per cercare il pelo nell'uovo - di equalizzazioni o di bilanciamenti sonori, entra in scena la qualità delle composizioni a riportare il fattore estetico su livelli vertiginosi. Le sinfonie di The Loss and Curse of Reverence si altalenano, nel corpo del brano, fra i rimandi a In the Nightside Eclipse e fra momenti più "progressive"; i riff di apertura di The Acclamation of the Bonds ricreano quell'epica solennità che si era intrapresa qualche brano prima, cedendo lo scettro del creatore-protagonista ai sintetizzatori che continuano a citare esempi di Wagner e Grieg rapiti però dal loro mondo post-romantico per farli approdare in una nuova sede fatta di sublime, terrore e tempesta. Con With Strenght I Burn si toccano i massimi vertici dell'album e delle composizioni in generale degli Emperor. La voce vincolo/messianica di Ihsahn approfondisce quegli accenni sperimentali che si erano sentiti durante il corso dell'album: il cantato in pulito. Più che un cantato melodico e trasportante è l'inno di disperazione e di conclamazione di chi è il solo in grado di riferire la parola inconoscibile del divino (e dell'invisibile) all'umano (visibile e corruttibile): For once I wish to see the entity behind the voice. The face of this seduction, the beauty of my pain. Le incredibili odi di Ihsahn cambiano registro dall'urlato, al cantato, al parlato e di nuovo all'urlato mentre le orchestrazioni trionfano alle sue spalle, e finchè in chiusurà partirà un assolo mozzafiato (anche questo, perenne causa di brividi) che culminerà con la tragedia emperoriana del protagonista di questa epopea faustiana. Dopo aver avuto accesso alla "vista" e alla conoscenza endodivina, non resta altro che morire arso vivo: Grant me sight so I can see that which lies ahead of me. Cursed be my mortal eyes for dying in the realm of Death [...] Even though, I nothing learned. With strength I burn... Perchè, come la visione di Zeus da parte di Semele, non porta all'apprendimento ma alla palese dimostrazione che non si può tramandare la gnôsis; si può solo morire con essa, ma trasformarsi all'interno di essa. La malinconica presa di coscienza ha la sua colonna sonora nella struggente e solenne The Wanderer: la chitarra solista compie dei soliloqui in mezzo alle colonne di batteria e accentuata da coronamenti di archi.
Ulteriori perle che si trovano all'infuori da Anthems to the Welkin at Dusk, ma che sono situate all'interno della stessa cosmogonìa, si possono trovare nell' EP Reverence (puntualmente ristampato in coda all'album in oggetto, e quindi degno di nomina) che è costellato dal distico In Longing Spirit e Opus a Satana. Il primo inno è una sorta di voce narrante che si domanda il perchè della propria fine, diventando un naturale pendant di With Strenght I Burn. Opus a Satana non è altro che la dimostrazione maniacale del genio di Ihsahn: la totale re-interpretazione del classico Inno a Satana tradotta appunto come opus/opera. Meravigliose sezioni d'archi tracciano le stesse partiture che tesserono le chitarre qualche anno prima; tamburi cavallereschi e trombe altisonanti scandiscono questo postludium che non è altro che l'inno di autoreferenza che gli Emperor fanno a se stessi. In Sempiterna Gloria
The Emperor is alive.... long life to the Emperor
note: *Theodor Hopfner - commento su Iside e Osiride di Plutarco ** Roberto Calasso - Il Rosa Tiepolo
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Ciao Lucio.Mi fà piacere sia stato apprezzato.Poi cé da dire gran bella immagine di copertina,mi ha sempre affascinato. |
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@ LUCIO77: Mindrot era da una vita che non li ascoltavo, ma tolti i momenti ballata e gli arpeggi in stile primi Anathema c\'entravano poco col death/doom/gothic contemporaneo, con gli Emperor poi come i cavoli a merenda, le sezioni più spinte sapevano più di post-hardcore di scuola americana tipo The Jesus Lizard, Neurosis e Tool (erano USA, del resto), unici no, tranne se appunto non li si paragona alla famosa triade inglese. C\'entravano di più Morgion, Mourning Beloveth, Saturnus, Thorns of the Carrion, Officium Triste, i Dusk di ...Majestic Thou in Ruin, i Desire portoghesi e sopratutto, parlando di gente USA, i Novembers Doom. |
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Ciao Spirit, ho ascoltato Dawning dei Mindrot.. Non male.. Partono dal Death/Doom ma c\'è anche una buona dose di Dark e giù di lì.. Non banali direi. |
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Ma x me puoi postare anche sotto le band non \"trvue\", ma scrivendo di contenuti, evitando chiacchere ed insulti che portano a sterili diverbi perditempo. Un blackster non perde tempo con chi non vale la pena intrattenersi. E questo a mio parere vale per tutti gli utenti. |
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\\\"posterò solo sotto le band true\\\".. Ahahaha🤣.. |
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E pensare che hellhammer è uno dei migliori batteristi black a livello di tecnica. |
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Drake,mentre ci sono un paio di utenti che sono di loro cafoni,e qui è un fatto squisitamente educativo ma il mondo è vario, accolgo le tue osservazioni,perchè le esponi civilmente. Tranquillo,d\'ora in poi posterò solo sotto le band true. Staremo tutti meglio. |
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@spirit al #98. Sì sul fatto che il black che segui tu sia rigido (integralista) e che comporta seguire delle regole (che però non so dove stiano scritte) e rifiutare tutto il resto l\'ho capito e dunque capisco il tuo punto di vista e il tuo pensiero. Se riconosci che dagli esordi il black si sia trasformato ed è tutt\'oggi in continua espansione abbiamo la stessa visione del black da un punto di vista storico. Fin qui ci siamo. Quello che non tollero sono gli slogan sotto alle recensioni dei dischi che non sono prettamente trve, le sparate sul black sinfonico ecc... sono gruppi formati da ottimi musicisti che hanno pure una solida cultura di base e che hanno sviluppato una personale visione del mondo partendo dalle radici del black. Se bisogna essere estremi e categorici allora bisogna esserlo fino in fondo, e a quel punto chi salveresti? Perché, per dire, un Hellhammer ha sempre dichiarato di essere estraneo e non d\'accordo con quanto portato avanti da Euronymous e Dead, e che a lui è sempre e solo interessata la musica, suonare la batteria; quindi lui che non è mai stato trve ed ha suonato su dischi fondamentali per il genere non sarebbe \"sacrilego\" e la sua performance non inficerebbe le opere artistiche stesse che tu consideri trve? Ecco, a me di questo importa dialogare, non di slogan vuoti che creano solo sterili polemiche. Buon fine settimana! |
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Te le vai a cercare le discussioni.. |
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Può darsi..ma tranquillo,dal momento che mi ha scassato discutere sempre giocandomela regolarmente 12 contro 11,ora posterò solo sotto i miei dischi preferiti,per considerarne le varie qualità.Lì penso da non incrociare Moreno,e mi salvo il fegato.Buona giornata. |
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In realtà il vero black metal é nato dalle mie parti, pura campagna veneta. Dove meditando alle 9 del mattino dopo l\'ennesima ombra di rosso si comincia a maledire tutte le divinità meditando sul inutilità della vita e i suoni in sottofondo si fanno via via piú zanzarosi. La realtà é questa 😘 |
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Ah ok.. Sicuramente lo ascolterò.. Grazie. |
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Lucio vai direttamente sul primo,\"Dawning\",è il migliore a mio parere. Poi magari se lo senti mi fai sapere.Ciao |
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Ciao Spirit.. I Mindrot non li conosco.. In futuro colmerò questa lacuna. |
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Tutto il Funeral è impegnativo, per assimilare un disco degli Esoteric mi ci vogliono due mesi. Bell Witch bravi, Evoken anche meglio per me. |
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Hanno un suono stratificato.Sono un pò estenuanti ma non mi dispiacciono.I Mindrot ti piacevano? |
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I Bell Witch che sono sul Funeral, li apprezzi? Io li trovo impegnativi ma gratificanti.. |
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Beh,direi che quando le parti malinconiche sono inserite in un contesto di impronta ambient è il massimo. Ovviamente un\'intero album strumentale può risultare pesante per alcuni, l\'attenzione può perdersi,ma ci sono splendidi esempi.Direi che un\'impostazione depressive black metal,con parti ambient,permette di toccare vette emozionali importanti. |
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Ecco, Io nel Black prediligo l\' aspetto malinconico rispetto alle parti Ambient.. |
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Il loro disco migliore. Direi epico ma classico,e con un ampio margine di riascolti nel tempo.Cè anche malinconia,e questo mi piace molto. |
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A proposito Spirit: Cosa pensi di Far away from the sun dei Sacramentum? A Me è piaciuto. |
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La mattina vanno al cesso anche loro... e quindi? |
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Ciao Spirit.. Ad oggi sono al Secondo ascolto.. E\' particolare.. Anche la Voce.. Prima parte più \"meditata\".. La Seconda con ritmiche più veloci.. |
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Lucio ciao.Hai avuto modo di sentirti Long Voyage Back? |
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Vi siete infilati in un Vicolo Cieco.. Spirit ha la sua posizione.. Da lì non si sposta.. Io me ne sono fatto una ragione mesi fa.. Infatti adesso scambio tranquillamente opinioni con Lui.. |
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Drake,riconosco che questa corrente ha una sua storia e un suo valore,pur ribadendo che il true BM ha,come sai,altra espressione ed intenti fondanti. Questo mi pare un punto di incontro accettabile che tu(mi sembra)inviti a trovare.O sbaglio? |
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Capolavoro del Black Metal. |
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La mattina vanno al cesso anche loro. |
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Esatto, è un capolavoro della musica tutta. Punto e basta. E gli Emperor sono divinità. |
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Adorazione, eterna per questo capolavoro di arte nera.. Il resto son chiacchiere da bar.. Gli Emperor non si toccano, si amano.. |
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Di te non sarò mai vittima,anche se qui godi dell\'immunità.A proposito,è appagante..?Sai,utente zitella al 93,se fossimo in una foresta sperduti,io ho le conoscenze e le esperienze tecniche per sopravvivere, anche in condizioni estreme,anche per settimane...tu schiatteresti di ipotermia o stenti in 96/110 ore,se tieni duro un pó,e io non muoverei un dito pietoso,un pò ti ignorerei,un pò ti guarderei,come si guarda uno strano animale domestico.. tremante..spaurito..fuori dalla sua confort zone.. Fine del tuo percorso. |
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Certo che hai il diritto! Ma qui a me pare che di fondo ci sia un malinteso e che si tratta solo di intendersi su cosa intendi tu per \"black metal\" e cosa il resto del mondo. La tua appartenenza ad un modo di intendere il black è limpida a tutti e determina un certo modo di vivere e di esprimersi artisticamente, ma è UN modo tra tanti x il resto del mondo, mentre per te è L\'UNICO modo. |
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I maneskin in versione black? Magari diventano decenti... |
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Beh Spirit, sì ricadrebbero nel calderone del black metal, ma è chiaro che se lo facessero senza un genuino interesse nei confronti del genere sarebbero in malafede. Ma questo vale per qualsiasi altra band. Come ti ho già scritto altrove sbagli a considerare i confini del black metal
, i quali non coincidono col solo \"trve black metal\" che tu coltivi, ma comprendono anche tutta la scena che è venuta dopo, quella contemporanea e quella che verrà. |
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Black canonico..canonico.. Sperimentare..ma è sempre black metal.. Bene.Quindi se domani,ipotizziamo,i Maneskin decidono di fondere nel loro sound screams,blast beat,testi satanici, nessuno potrebbe obbiettare che si tratti di black metal, magari un nuovo sottogenere.Amici miei adorati,amanti del libero amore in libero suol. |
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Guardate dite tutto quello che vi pare ma anche quando c\'era Euronymous la sua famigerata etichetta produceva dei gruppi che non erano esattamente convenzionali come tipo di Black metal vedi gli Abruptum (mai piaciuti) altri ancora presentavano già caratteristiche melodiche fin dal primo album tipo i Sigh di Scorn Defeat... mi pare che persino il primo disco degli Enslaved uscì per la suddetta label...
In the nightside eclipse sappiamo tutti come suona... e sappiamo anche che proprio i gruppi della Culla Norvegese sono stati i primi a sperimentare e a non proporre più del Black canonico chi prima chi dopo. |
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E menomale che diceva \"io non mi sento superiore a voi\"... |
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Comunque prima dei norvegesi c\'era arrivato quorthon, quindi cazzate che in scandinavia siano stati i norvegesi a inventare il black. |
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La maggior parte degli artisti che ascolti se li vedessi in sede live sono poco più che dei musicisti amatoriali. |
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Ma sei te spirit che non sai cos\'è il black, ascolti burzum che è ambient, ma cosa stai dicendo,, non sai distinguere i generi, senza celtic no black metal, se lo ascolti da anni dovresti averlo capito, invece mi sà che non hai capito una mazza. |
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Cambiando discorso, ho notato adesso che @Moro nella rece cita \"Il Rosa Tiepolo\". Bellissimo libro, pur non apprezzando molto Calasso e le sue divagazioni, quel libro effettivamente mostra un lato nascosto di un\'arte apparentemente gioiosa come quella del Tiepolo. |
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Oh Spirit, smettila di scrivere cazzate su cosa è il vero black metal o quello che é finto. Specialmente sotto un capolavoro come questo, che è l\'essenza del black metal, senza se e senza ma. Come In the Nightside Eclipse. Questi sono caposaldi di un genere, non cambiare a tuo piacimento la storia della musica. |
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Ezio,non venirmi a insegnare cos\'é il black metal,che vivo ogni giorno della mia vita.Indicare i Celtic Frost come pionieri del genere è una stronzata,col senno di poi possiamo fare tutti i collegamenti che ci passano in testa,ma è con la culla norvegese che ha avuto concretamente nascita il genere, indipendentemente dai background,per filosofia,tematiche, specifiche di approccio musicale. Altro che CelticFrost. |
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Se si ama il symphonic,non se si ama il black metal,quello autentico,che è un\'altra cosa,in quel caso dischi come questo li puoi lasciare dove stanno,intonsi.Perchè sono cose diverse. Diversissime. |
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Gruppo Black metal che non ha mai sbagliato un disco!
Seppur parecchio diversi anch\'io preferisco In the nightside eclipse, ma questo é imprescindibile se si ama il genere. |
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Ottimo album ma per me molto inferiore al precedente. |
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Mah, ormai lo sappiamo come la pensa, inutile stupirsi, normale che per lui, per come la vede lui (così ha scritto) questo disco sia irrilevante e di nessuna importanza. |
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Si, si che vadino pure ad ascoltare l\'ambient di burzum, quello che va bene come ninnananna per farti dormire, che poi il vero black è quello dei celtic frost influenzato da tantissimo thrash, però non ditelo a nessuno, altrimenti dicono che i celtic non c\'entrano nulla con il black. |
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Allora corriamo a farci le analisi perché rischiamo tutti il diabete... |
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Definire sta band irrilevante è come dire che 2+2 è uguale a 5. Poi fate voi. |
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HM sinfonico.La sensazione che ispira è di Diabete.E Colesterolo insieme. Per me assolutamente irrilevante,come questo sottogenere reietto..Il nulla assoluto. |
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Me lo sono riascoltato ieri sera dopo un bel po\' di tempo e niente... Mi lascia sempre come sbalordito. Un disco veramente enorme, per quanto a mio gusto In The Nightside Eclipse sia inarrivabile nella loro discografia. Questo in ogni caso gli si avvicina veramente molto... |
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non amo il black metal,sopratutto quello più \"puro\",ma gli Emperor sono una gradita eccezione e questo disco è un\'ottima dimostrazione del loro talento. |
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Visti domenica scorsa.Pelle d\'oca. |
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Hanno fatto album uno meglio dell\'altro. Io comunque preferisco ancora in the nighside eclipse |
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Meraviglioso.. Ma In The Nightside Eclipse è inarrivabile.. |
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A distanza di 20 anni continuo a ritenerlo uno degli album piu intuitivi e riusciti della scena black metal |
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Lo ascolterò più volte, ma anche \"In the nighside eclipse\" lo trovo molto più cattivo, ispirato e curato di questo, ma ripeto lo riascolterò per avere un\' idea più chiara!!! |
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Secondo me questo sta km e km sopra un enthrone darkness triumphant. Se a questo do 90 all\'altro do 70, non di più. In tutto è superiore a parer mio. Produzione, songwriting, potenza, pathos, originalità, personalità, etc etc.. |
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Per me no. Questo per me è l\'apice del genere ma enthroned lo metto subito al secondo posto |
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Nessun dubbio, per me Enthrone darkness triumphant dei DImmu è di molto superiore a questo, poi i gusti sono soggettivi a volte.
Loro si che erano di un\' altro pianeta, prima di perdersi!!!! |
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Personalmente IL disco n.1 black metal si sempre, semplicemente. Nell’Olimpo forse solo “de misteriis dom Sathanas” si può sedere al suo fianco.
Recensione magnifica, concordo in tutto. Aggiungo solo un fattore: pochi altri album della scena sanno racchiudere momenti epici, violenti, celestiali, brutali, divini e satanici in un’unica release.
Sempre lode all’Imperatore. |
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bravo! hai fatto la scelta giusta (per conto mio)...  |
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Finalmente arrivato e subito ascoltato un paio di volte.. Che dire: Doppietta perfetta con In The Night... Quale mi è piaciuto di più? Bella domanda! Leggendo tanti interessanti commenti riguardo In The Night.. ne ho trovato uno (il 141 mi pare) che secondo Me sintetizza bene la questione.. Il Secondo è un "completamento" del Primo ma son entrambi dei Capolavori del Genere.. Se dovessi fare un paragone per le mie conoscenze, direi Skydancer e The Gallery... Ecco; se proprio devo scegliere uno dei due, come per i Dark Tranquillity dico Skydancer, per gli Emperor dico In The Nightside Eclipse... |
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altro 100...ma anche qui non lo si vede lassu' |
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non so davvero ma la musica degli Emperor io non riesco a digerirla,ne ad avere emozioni da essa. |
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@FM- Era un periodo che stavo leggendo quei due libri così diversi fra loro ma con quella parola in comune. Era perfetto per Anthems. |
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Il cambio di lineup non fa bene agli emperor, il primo inarrivabile capolavoro e' lontano anni luce da quest'opera che perde tutta la magia del disco precedente pur tentando di riviverne i fasti. Non metto il voto ma non va sopra il 70 secco |
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Il disco è un capolavoro. Forse non era il caso di tirare in ballo per fini meramente estetici tutto un corredo di conoscenze ermetico-filosofiche: offrono suggestioni affascinanti (quanto vaghe), sì, ma così sono banalizzate e ridotte a semplice metafora. Opinione personale, naturalmente. |
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Secondo capolavoro per la band, che disco. |
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Ascoltate i primi due album degli Emperor, il demo e l'album dei Ved Buens Ende, l'album degli Anubi e Grand Declaration Of War dei Mayhem e poi tutto il resto vi sembrerà banale ed insignificante. Sempre in ambito BM. |
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E The Wanderer? Roba da sudori freddi..stupenda |
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Infatti !!! Il mio pezzo preferito dell’album insieme a The Loss And Curse of Reverence e all’opener! |
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Questo e In the Nightside Eclipse..i dischi della mi' vita❤️ |
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Concordo, With Strength I Burn spettacolare, il brano fu una bella sorpresa allora |
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Riascoltato oggi. Splendido come vent’anni fa. Difficile scegliere tra questo e In The Nightside Eclipse. Voto da 95 in su. |
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Capolavoro, disco attualissimo |
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Certo peccato che sono passati vent'anni...per commenti comparativi attuali conviene commentare l'ultimo di ihsahn |
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Quando parlo di band di nota e che non propongono le stesse cose sempre parlo proprio di bands e dischi come questi... Grandissimo album voto 100 |
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Bellissimo come il debut, all'epoca rimasi senza parole e lo sono ancora oggi.. |
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Questa non è solo musica… 99 merita, 100 per il debut |
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Disco veramente incredibile, gusto compositivo impareggiabile e classe cristallina su un tappeto black metal con fortissime intrusioni progressive. Il precedente è bellissimo ma questo secondo me è superiore in quanto più vario e “meno black metal”, si avvertono i germi dell’evoluzione nel sound che porterà Ihsahn sulla sua strada solista attuale. Da ascoltare e riascoltare, una vera e proprio perla anche per i non amanti del black. Voto 90 |
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io non sono assolutamente un estimatore del black metal, gli Emperor rappresentano la mia quasi unica eccezione,questo Anthe th the Welkin at Dusk è solo un tassello di una discografia corta ma inattaccabile! |
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una sola parola:capolavoro! |
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Secondo me la voce è perfetta. Anzi adesso che parlare di voci alte mi è venuto in mente chi Panzerfaust dei Darkthrone è un bellissimo disco ma la bici sono troppo troppo alte rispetto a tutto. È ciò ke lo rende inascoltabile su alcuni impianti. |
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Si la voce è bassa forse un po' troppo..per il resto album talmente bello , fuori parametro, roba di un'altro universo. |
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Disco che continua a meravigliarmi ogni volta che lo ascolto da quando è uscito: quante volte mi sono "perso" assaporandone le atmosfere.. Evoca tempi remoti con le musiche ed i testi sono poesia. Unica nota: solo io trovo la voce un po bassa rispetto alla musica? |
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In pratica come trasformare i Rainbow in black |
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Il Black è un genere che non seguo più da anni. Però il Black Norvegese continuo ad ascoltarlo costantemente. Le mie band preferite erano Gli Emperor, i Darkthrone e Burzum. Poi vabbè adoro gli Impalrd Nazarene ma non c'entrano una cippa. E comunque considero questo disco l'apice di un intero genere. Anche secondo me questo album è pura arte. |
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Arte purissima,comprati tutti (e vissuti) quando sono usciti..... Molti dicono che gli anni '90 sono stati anni bui.... Io che li ho vissuti se li paragono agli ultimi 15 anni mi metto a ridere,ai tempi quando andavo a far spesa fremevo per godermi quei capolavori che uscivano.... Take me back to the 90's please!!! |
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D'accordo in pieno..i primi Emperor e i primi Satyricon per me sono la vetta più alta del Black Metal..meravigliosi e magici con atmosfere irripetibili. Sono talmente innamorata di quei dischi che ogni volta ci trovo qualcosa di più bello, è un'emozione anche dopo 25 anni. Sono proprio gli album della mia vita.. |
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Disco allucinante di una bellezza estrema,un capolavoro dall'inizio alla fine.... Comprai già il predecessore e aspettai con ansia la sua uscita.... Ricordo quando sentii The loss... in un programma metal radiofonico che facevano dalle mie parti,rimasi letteralmente a bocca aperta!!! I 4 degli Emperor e i primi 3 dei Satyricon sono la vetta più alta di suonare in certo tipo di metal.1000/100 |
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Semplicemente il miglior disco di tutti i tempi. Non serve aggiungere altro. |
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97. La perfezione non esiste, ma qui la si sfiora (non c'è una nota fuori posto). Secondo me anche superiore a In the nightside eclipse (comunque da 95, il che la dice lunga) |
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100. Questa è la vetta ! Da qui si può solo scendere. |
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Non ricordo se l'ho commentato, ma per me questo è uno dei dieci album più belli di tutti i tempi, non solo Black che per me in questo caso è riduttivo. Per me supera il bellissimo predecessore e tutti i suoi colleghi contemporanei. Il voto ovviamente è 100 e lode |
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Bellissimo album, uno dei pochi dischi black metal pre anni 2000 che riesco ad ascoltare con immenso piacere. Tuttavia non c'è solo black metal, già si intravedevano le potenzialità e le derive di Ihsahn al di fuori del confini black: "Thus Spake The Nightspirit" e "With Strength I Burn" ne sono uno splendido esempio. |
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MIglior album black metal di tutti i tempi.....l'angoscia sul pentagramma.... di molto superiore a in the nightside eclipse. |
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Bellissimo, che band straordinaria gli Emperor! Atmosfere da brivido, emozioni a fior di pelle..di poco sotto In the Nightside Eclipse, voto 99 !! |
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P.S.: troppo poco 92 (che è un voto altissimo) questo '' È '' il black metal, punto e basta. 100/100 |
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Delirious Nomad: "At" significa come preposizione, anche ma non solo, "al" nel senso di "durante". Gli inni sono rivolti al cielo perché "to" indica direzione, fine o scopo. Quindi gli inni sono rivolti al cielo durante il crepuscolo. |
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grandissimi...ottimo disco |
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Stupenda recensione Moro. Per quanto concerne la band, penso che il mio avatar sul forum parli chiaro. Amo gli Emperor, questo è stato uno dei dischi che mi hanno introdotto nel regno del Black Metal. Come hanno scritto Enry ed Undercover i lavori successivi sono apprezzabilissimi ma inferiori e, anche se per quanto mi concerne In The Nightside eclipse resta irragiungibile, Anthems è un altro album da 100/100, quando ascolto Ye Entrancemperium sento ancora i brividi nella schiena. |
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Una recensione veramente di alto livello, complimenti! Il disco non lo possiedo ancora purtroppo, ma sentendolo spesso nominare mi é venuto un dubbio: il titolo significa più "Inni al cielo al crepuscolo" (il cielo é al crepuscolo) o "inni al crepuscolo al cielo" (gli inni si fanno al crepuscolo ma al cielo in generale)? |
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Un album pazzesco. Quando lo sento mi vibrano tutte le cellule, mi sento in uno stato soprannaturale. Lo considero un album divino, elitario, asociale, introverso, concepito da menti superiori per menti superiori. Ihsahn per me è artisticamente una divinità, la sua aura poi da misantropo intellettuale norvegese nel senso positivo del termine, maturato senza diventare una macchietta (come il conte), fa si che sia uno dei miei idoli moderni (nel senso anagraficamente più giovani di me). Per me questo è uno dei pochissimi album “recenti” che possono competere con i grandi classici del passato. Dico recente perché dal 2000 in avanti le ultime novità non mi hanno più detto nulla. È un disco estremo, violentissimo, cacofonico, assolutamente per pochi, ma racchiude in se tante di quelle emozioni contrastanti che ancor oggi mi meraviglio possa essere stato partorito da una band di timidi ragazzi poco più che ventenni. È come se si mettesse in un frullatore musica classica, marce miltari, gli slayer di reign in blood, il king diamond più allucinato, per poi lavorare il composto a freddo fino ad ottenere una ricetta dal gusto inequivocabile che ti fa dire: eh si sono proprio gli emperor. Il primo era favoloso ma questo è più maturo, più difficile, ti si appiccica addoso come una seconda pelle…solo dalla scandinavia più remota poteva nascere un prodotto simile. Chi ci è stato più volte e ama quei luoghi può capirlo. Una persona solare no. |
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questo e' un capolavoro signori!alziam la media va!mio voto 99. |
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Per me è un 100 assoluto perchè è una pietra miliare che mi emoziona dall'inizio alla fine. Concordo in pieno con chi non lo definisce Black Metal, nonostante ciò che gli Emperor avevano scritto nel retro. Possiamo definirlo un Symphonic Extreme Emperial Metal? Capolavoro di immenso valore, monumentale! |
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Ecco, questa volta Undercover mi ha anticipato e quindi mi limito a quotare, è proprio una questione di genere e, molto semplicemente, quel genere mi piace meno di questo. |
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@Moro, sono d'accordo con te che quei dischi potevano scriverli solo gli Emperor ma non è black, non è il black degli Emperor, è un altro genere, un'altra forma d'arte ripeto pregevole ma che comincia ad avere toni troppo cristallini e meno oscuri e la cosa per quanto gradita non mi prende come con i primi che per me rimangono ineguagliabili. |
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infatti il mio preferito è prometheus |
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@enry e Undercover: invece gli Emperor, secondo me, sono stati il pefetto esempio di come una band poteva andare avanti verso un genere consolidato; invece hanno deciso di abbandonare la strada spianata per andare su altri lidi. IX Equilibrium per quanto era considerato un disco di transizione è un interessantissimo esempio di "death-black" sinfonico: la versione brutale di Anthems che ha abbandonato le trame chitarristiche più aperte e "a ragnatela". Prometheus è semplicemente un disco che è uscito, forse, troppo presto. E' un album colto e cortese... solo l'Imperatore poteva crearlo. |
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mi sto avvicinando ora al black ed ho appena ordinato IN THE NIGHTSIDE ECLIPSE ma che questo sembra essere una perla del genere......mi sa che presto sarà mio..... |
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ma che recensione fantastica è?! non mi riferisco all'apprezzamento di un album che amo, ovviamente, ma a come è scritta, e grandi citazioni! complimenti Moro! - e grandissimo disco, forse in fondo in fondo l'ho sempre preferito a in the nightside... |
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sicuramente "Nightside" è superiore per ragioni storiche, ma affettivamente "Anthems" è il mio preferito in assoluto della discografia degli emperor/Ihsahn |
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Per me rimarrà sempre e comunque un 100. Ogni commento è superfluo. |
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Undercover: idem, i dischi venuti dopo sono di pregevole fattura, ma ho sempre avuto la sensazione che se sulla copertina non ci fosse stato scritto Emperor avrebbero fatto meno clamore. La parola "capolavoro" la spendo per questo e per In The Nightside Eclipse. |
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E riquoto Enry... anche per me "Nightside" rimane superiore a questo, dopo onestamente per quanto siano album pregevoli non mi hanno interessato granché. |
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Un classico del black metal tutto, anche se per me In The Nightside resta un pelo sopra...90/100 |
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La migliore black metal band made in Norge...Immensi |
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Che disco incantevole...Questo non è solo Black Metal suonato, composto ed arrangiato alla perfezione, è pura arte. Forse il migliore in assoluto degli Emperor, anche se "In the Nightside..." possiede un'aura unica ed irripetibile... |
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Il black non è tra i miei generi preferiti, ma gli Emperor sono gli unici, nel genere, a riuscire a trasmettermi forti emozioni. Album splendido, bella rece. |
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Splendido, solenne, evocativo... Veramente magico. |
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