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Gothminister - Anima Inferna
( 3909 letture )

Arrivare al quarto album in otto anni di carriera e non avere più niente da dire.
Una carriera iniziata in ascesa, quella dei Gothminister, con l'ottimo Gothic Electronic Anthems e, limata qualche ingenutà da esordiente, con il loro capolavoro Empire Of Dark Salvation. Sonorità derivative ma fresche, al confine fra industrial e gothic metal, con basi quadratamente tanz e atmosfere oscure sono i tratti distintivi di una band che, nell'ambiente, si ritaglia una certa notorietà (soprattutto in Germania, nonostante i nostri siano norvegesi). Poi, quando da loro ci si aspetta il capolavoro che li consacri, i Gothminister se ne escono con Happiness In Darkness, bieco riciclaggio di idee già sentite che in pratica risulta la brutta copia del lavoro precedente.
Non paghi di tutto ciò, e nonostante il cantante Bjorn avesse dichiarato l'intenzione di sciogliere la band dopo questa "trilogia", esce oggi Anima Inferna, a sua volta brutta imitazione di Happiness In Darkness. Insomma, un altro passo indietro.
I brani in sè non sono poi così orribili da giustificare una bocciatura senza appello, soprattutto l'ottima Liar, scelta non a caso come primo singolo, e The Beast, che però non bastano a risollevare le sorti di un platter troppo scialbo. Per il resto si tratta di "canzonette" canoniche, senza nè infamia nè lode, come se ne trovano a carrettate anche fra band meno blasonate. Chi non conosce la band potrebbe anche apprezzarle (ma a loro consiglio vivamente l'ascolto di Empire Of Dark Salvation), ma io che la seguo quasi dagli esordi non posso far altro che sottolineare che i quattro norvegesi hanno prodotto di (molto) meglio in passato, e che la loro vena creativa sembra oggi quasi del tutto prosciugata. Gli ingredienti della ricetta sono quelli indicati sopra: pattern ritmici quadrati ed industriali, partiture di chitarra e basso puramente ritmiche, semplici (e a volte davvero sempliciotte) e d'impatto, tiastiere ed elettronica come se piovessero e la voce di Bjorn, baritonale e declamatoria ma non molto versatile. Il tutto, però, suona di già sentito in diverse salse, e ricorda pericolosamente diversi episodi passati della band in analisi. Se si venisse a scoprire che questo Anima Inferna è stato messo insieme con brani scartati dai precedenti album non mi stupirei più di tanto.
Se prima poteva restarmi il dubbio, ora ne ho la certezza: i Gothminister sono come dei cuochi che, per quanto bravi, sanno cucinare un unico piatto, come degli attori che sanno interpretare solo un unico personaggio, e lo ripetono pedissequamente ad ogni spettacolo finchè il pubblico non cade addormentato o abbandona la sala. Ora, è vero che ci sono band che da vent'anni almeno, fondamentalmente, non cambiano le proprie coordinate stilistiche e riscuotono ancora attenzione e successo (dagli AC\DC ai Cannibal Corpse), ma è anche vero che, se ogni album si rivela peggiore del precedente bisogna mettere in atto qualche correttivo, altrimenti si finisce per affondare nella massa indistinta delle band di seconda fascia, nè essenziali nè immancabili.
Questo è il rischio che corrono gli ex-enfant prodige dei Gothminister se non si danno una svegliata in fretta.
Al limite, comunque, a sciogliersi si fa sempre in tempo, anche se è vero che dopo Happiness In Darkness si era toccato il numero irripetibile e perfetto.



VOTO RECENSORE
50
VOTO LETTORI
33.25 su 28 voti [ VOTA]
Ammazzasette
Lunedì 14 Novembre 2011, 21.28.19
7
Anche a me piace Gothminister e mi fa piacere che ci sia una recensione a suo nome...il disco poi lo trovo ben realizzato e tutt'altro che scialbo!!! Avanti tutta!!!
SabbraCadabra
Mercoledì 25 Maggio 2011, 16.11.43
6
A me piacciono sono un'alternativa al solito metal,non si vive solo di "The Count Of Tuscany" (che palle!!!)
si come no
Martedì 24 Maggio 2011, 21.16.43
5
Devo ammettere che sia Macbeth che NeuRath abbiano ragione ..."liar" è orecchiabile fino all'inverosimile ed ovviamente canzoni così catchy in "Happiness In Darkness" non si trovano. Onde ne consegue Gothminister si è commercializzato!!! Vero è che anche i testi e le melodie non sono un granché. Quindi si è banalizzato!!!
Electric Warrior
Lunedì 23 Maggio 2011, 11.16.08
4
Uno dei ministeri che Berlusconi vuole trasferire al nord
NeuRath
Domenica 22 Maggio 2011, 17.19.07
3
@Macbeth: Io tutta questa commercializzazione non l'ho sentita (lo stile non è cambiato rispetto ai primi due)... al massimo parlerei di banalizzazione (ed è questa che condanno, mentre la commercializzazione è un sentiero che chiunque è libero di percorrere, e alcuni lo hanno fatto anche con molto gusto). Comunque i gusti son gusti... Liar effettivamente è un bel pezzo, ma non basta secondo me a salvare il disco...
Macbeth
Domenica 22 Maggio 2011, 14.04.02
2
Gli ultimi 2 dischi hanno un'impronta più commerciale e si rivolgono ad un pubblico più vasto. Perché condannarli? Personalmente il disco mi piace molto: spettacolare è "616", il singolone "Liar" e la spigolosa "Juggernaut".
enry
Sabato 21 Maggio 2011, 17.17.52
1
Mai piaciuti, giusto qualche pezzo dei primi due, ma niente di che...Questo me lo risparmio volentieri.
INFORMAZIONI
2011
Danse Macabre Records
Industrial
Tracklist
1. Stonehenge
2. Liar
3. Juggernaut
4. 616
5. Solitude
6. The beauty of fanatism
7. A. I. (Anima Inferna)
8. Fade
9. The beast
10. Hell opens the gate
11. Liar (Remix)
Line Up
Gothminister (Alexander Brem Bjørn) - voice
Chris Dead (Svendsen cristiani) - drums
Icarus (Nilsen Glenn) - guitars
Ketil Eggum - guitars
 
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