|
27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
|
|
Teeth And Thorns/Iconic Destruction - Godstained Perfection
|
( 2666 letture )
|
Avete presente quelle band per cui, nonostante si possano spendere migliaia di parole, il giudizio finale è estremamente soggettivo nonché dotato di una borderline quanto mai sottile? Ecco, aggiungiamo che, oltre a presentarsi con un black metal piuttosto di nicchia, Teeth And Thorns e Iconic Destruction complicano ulteriormente le cose pubblicando il frutto del loro lavoro in formato split cd, oggetto che, ai nostri tempi, si rivela più che mai anacronistico. Quindici anni fa uno split rappresentava, in alcune occasioni, l'unica possibilità per le band emergenti di poter rilasciare materiale, il più delle volte registrato in modo casalingo, della durata insufficiente a riempire un disco, il tutto condividendo le spese di stampa e distribuzione con altri “compagni” dell'underground. Attualmente, con la distribuzione digitale che impazza, una simile scelta non può che farsi portatrice di un messaggio chiaro: un forte attaccamento alla realtà underground della prima metà degli anni 90, senza troppi compromessi; il culto di dischi rari e semisconosciuti in grado di attirare verso di sé pochi, ma devoti seguaci. Per questo motivo Godstained Perfection si preclude sin dal principio una grossa fetta di pubblico.
Le quattro tracce dei Teeth And Thorns non presentano elementi rivoluzionari che li allontanino, anche per un solo istante, dal panorama black metal. Le introduzioni dei diversi brani avvengono in sordina, facendo spesso uso di inserti al limite del noise, ai quali si accavallano le parti vocali. Non ci sono che pochi episodi di estrema velocità, a vantaggio di un andamento fiacco e malsano che possa avvolgere lentamente l'ascoltatore e trascinarlo nelle tenebre. Molto spesso, infatti, sono i riff di chitarra, accompagnati da un sottofondo di basso, a riempire una larga fetta delle lunghe esecuzioni della band. Tecnicamente non si osserva alcun tipo di picco, tutto ciò che si allontana dal minimalismo è superfluo e, in quanto tale, viene eliminato. Di conseguenza la registrazione si affida a mezzi semplici e non ricerca una qualità superiore a quella dei dischi di culto pervenutici dalla Scandinavia quali pezzi di storia: in altre parole, si prediligono sonorità sporche. Un esempio sono i vocals di NoN filtrati al punto tale da sembrare quasi estranei al resto del contesto musicale di provenienza.
VOTO: 65
La proposta degli Iconic Destruction, invece, si caratterizza per viaggiare a velocità inferiori che abbracciano talvolta sfumature depressive. Ad un primo ascolto la batteria appare simile al prodotto di una drum machine, mentre, per gli altri strumenti, si può notare una scelta di registrazione che non punta troppo alla qualità dei suoni, ma conferma piuttosto che ciò che conta è l'espressione e non il veicolo portatore del messaggio. Lo scream di Zac Broughton è aspro e malefico e, pur essendo capace di rievocare il fantasma di band di culto quali i Silencer, potrebbe risultare indigesto ai più, specie se consideriamo il timbro particolarmente graffiante. La registrazione, così come la preparazione tecnica, risultano inferiori rispetto alle prime quattro tracce dello split, che, nel complesso, appaiono anche maggiormente godibili.
VOTO: 52
In definitiva, un prodotto del genere parrebbe più che altro riservato esclusivamente a quegli amanti viscerali del black metal, i quali, essendo disposti a seguirlo fin nella scena dell'underground più profondo, non esitano a scavare oltre la superficiale coltre di marciume che, ad un primo approccio, sembrerebbe pervadere prodotti quali Godstained Perfection. Non aspettatevi picchi di originalità, tecnica di alto livello o rivoluzioni di genere: Teeth And Thorns e Iconic Destruction si presentano quali baluardi fissi della tradizione e non hanno alcuna intenzione di scendere a compromessi. Una cosa è certa: se questi due nomi avessero intenzione di uscire dal panorama underground e distinguersi dall'anonimato, allora, sarebbe il caso che puntassero ad un prodotto meno ostico e più curato, rapportabile ad un pubblico più vasto e non solo ai pochi fedeli appassionati.
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
1
|
Eccellenti bands in un emozionante formato split old style,proprio come il sound proposto,un raw black metal primordiale, senza compromessi, dalle sfumature depressive.Nessuna odiosa contaminazione,ma solo a purezza del vero spirito BM. |
|
|
|
|
|
INFORMAZIONI |
 |
 |
|
|
|
Tracklist
|
Teeth And Thorns: 1. Wrecked 2. Demonic Spores 3. Beastcraft 97 4. Saturnine Curse
Iconic Destruction: 5. A Moment Of Revelation 6. Disgorge Upon Existence 7. Resigned To In-Existence 8. Embrace Extinction?
|
|
Line Up
|
Teeth And Thorns: Teloch - Bass Atum - Drums Trismegisto - Guitars NoN - Vocals
Iconic Destruction: Zac “Iconoclast” Broughton - all instruments
|
|
|
|
RECENSIONI |
 |
|
|
|
|