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Cradle Of Filth - Dusk... And Her Embrace
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Gotico... cos'è veramente gotico?
Esiste parola più abusata in ambito musicale, letterario ed artistico? E - lo dico senza tono di sfida - chi saprebbe dare una collocazione ben precisa al termine, senza utilizzare scomodi paragoni? Vi risparmio qualche minuto di ricerca su wikipedia, cercando di fare una sintesi di caratteristiche e storia di una delle parole più abusate in ambito metal. Tralasciamo i barbari, la prima ondata architettonica, i font blackletter ed i personaggi storici, il cui nome è solo colpevole di una lunga evoluzione del termine fino all'accezione con cui in tempi moderni si è arrivati ad utilizzarlo. La genesi letteraria di quello che oggi viene chiamato gotico è da imputare ad un movimento, vecchio ormai quasi tre secoli ed iniziato in Inghilterra, i cui soggetti sono identificati in oscure figure indissolubilmente legate da storie d'amor e morte. Conseguentemente a questo fenomeno si assiste ad un recupero di elementi appartenenti anche a sfere artistiche differenti, pescando (ed agendo) anche e soprattutto dalla (sulla) musica. Il caratteristico fascino originale esercitato da elementi quali cimiteri, rovine (specie di edifici quali chiese, cattedrali), insieme a figure come vampiri, fantasmi ed altri elementi soprannaturali, s'impadronisce di una connotazione atmosferica e sentimentale che supera una vera e propria manifestazione fisica, creando i presupposti per estendere il termine a tutto ciò che riesce ad evocare tali sentimenti e sensazioni. L'assenza inoltre di un vero e proprio manifesto ha facilitato lo scivolare dei tentacoli della piovra gotica fino alla conquista della poesia, delle arti visive, della moda e della musica. Non solo: l'immaginario gotico ha offerto numerosissimi spunti ai movimenti artistici (in senso poliedrico) successivi, primo fra tutti il romanticismo, intrecciandosi con concetti molto profondi, quale quello del sublime.
E nella musica metal come si è esplicitato il gotico? In molti hanno provato a lavorare sui testi, a modificare il cantato e la musica vera e propria per tentare di rendere il concetto, ma pochi sono riusciti a trasmettere la gamma sentimentale da esso evocata come hanno fatto i Cradle Of Filth con Dusk... And Her Embrace. Trascurando per il momento la copertina, focalizziamo l'analisi sul disco vero e proprio, dato alla luce nel 1996 dopo il fortunato V Empire. Ad un primo ascolto emerge una linea di continuità con il predecessore, si ritrovano la componente sinfonica ed il cantato soave di Sarah Jezebel Deva accompagnati dal processo di raffinamento compositivo che aveva creato un distacco con l'esordio The Principle Of Evil Made Flesh. La proposta del sestetto di Suffolk poggia ancora su una solida base black metal, arricchendosi però di tastiere ed inserti vocali femminili che riescono a trasmettere un’atmosfera avvolgente e rispecchiare la ricercatezza lirica che ha preso il posto delle tematiche sataniche. A livello strumentale un primo elemento di novità risiede proprio nel ruolo della tastiera, che passa ad avere un'importanza maggiore: Damien Gregori interviene da protagonista in una gran quantità di stacchi mediando i cambi di tempo, accompagna le armonie di chitarra e crea un tappeto per i monologhi pitch di Dani Filth riuscendo sempre ad inserirsi con un partiture appropriate. Non si assiste all'invasione degli inserti sinfonici, né le keys appaiono sbilanciate in termini di decibel nel complesso assemblarsi degli strumenti, ma riescono invece a trovare un ruolo perfettamente equilibrato all'interno delle composizioni apportando un contributo decisivo alla riuscita del disco. L'utilizzo di una varietà di timbri crea eterogeneità tra i brani, riuscendo al tempo stesso ad accomunarli per quanto riguarda il feeling. Ogni strumento sembra trovare ottimamente il proprio posto in Dusk... And Her Embrace, influendo positivamente sull'orecchiabilità e la freschezza del disco, merito anche di una produzione più che dignitosa che dona spazio alle singole anime dei musicisti senza togliere l'impatto dell'insieme. L'implacabile Nicholas Barker riesce a stendere un tappeto di batteria molto vario e ben lavorato, giocando abilmente sia con doppio pedale che con i blastbeat e riuscendo ad inserirsi con incastri sempre diversificati e vari. Robin Eaglestone emerge dalla pioggia di colpi del drummer con le sue cinque corde, riuscendo ad addurre il proprio tocco in modo significativo ai vellutati intermezzi in cui la vena romantica prende il sopravvento sulla ferocia. Le sei corde riescono a farsi strada nella coltre creata dall'unione della ritmica con le tastiere e, seppure abbiano un ruolo marginale rispetto a queste ultime, sono autrici di un'ottima prova alternando parti in fast picking a momenti più melodici in cui, spesso, Stuart Anstis e Gian Piras intrecciano i propri fraseggi in suntuose armonie. Uno degli episodi più riusciti a livello chitarristico è la sepolcrale Funeral In Carpathia in cui oltre alla ruggente distorsione delle strofe fa capolino qualche episodio solista di notevole impatto. Veniamo però ai principali attori della tragedia messa in musica: le voci. Il vampirico Dani dà prova di una versatilità vocale incredibile, riuscendo a spaziare tra un gran numero di registri vocali, ognuno dei quali si dimostra incredibilmente adatto specifica circostanza. Molto facilmente il frontman passa da sussurri ipnotici ad uno screaming che riesce ad estendere da un medio range fino all'acuto, per risultare stridente con le urla che contraddistinguono la sua ugola. Inoltre negli spazi dedicati alla narrazione, il cantante utilizza un timbro vocale molto basso che suona inquietante, quindi decisamente adeguato al contesto. L'unica impressione è che talvolta il carismatico leader tenda a farsi prendere la mano e a voler strafare giungendo a forzare le metriche o accumulando una notevole quantità di vocaboli che possono essere gestiti solo sfociando in un cantato al limite con il “rap” (non me ne vogliate). L'angelica voce della vocalist viene poi inserita con parsimonia, evitando l'inflazionato binomio beauty and the beast ed adducendo un arricchimento dei momenti narrativi e degli spazi in cui le sue corde vocali risuonano di acuti meravigliosi. Come non fare riferimento alle liriche? A partire dall'esordio sono sempre state un aspetto su cui i Cradle Of Filth hanno puntato molto si sono via continuamente evolute mediante l'utilizzo di immagini progressivamente più evocative
When the sun has wept upon the waveless lake And the mists steal in with ease Covened wolves are their eerie dissonant napes In adoration of the moon and thee
ed introducendo un linguaggio arcaico
This wintry eve when the snow glistens deep And sharpened turrets wed the jewelless skies I shrug off the shroud of preternatural sleep Enbroided by these words Malaresia scribed
Queste attenzioni elevano i testi ad un piano paritario con la musica, valorizzandone il contenuto che si sposa con l'utilizzo di suoni di organo, clavicembalo ed archi (oltre ai languidi inserimenti di pianoforte).
Non è per nulla semplice scegliere tra le dieci perle che i sei redivivi inglesi hanno allineato in Dusk... And Her Embrace, creando così un gioiello in cui ogni piccolo dettaglio, compresa l'evocativa copertina che racchiude al suo interno tutti gli elementi caratteristici della proposta, contribuisce alla grandezza dell'intero lavoro. Per quante parole si possano spendere commentando e cercando di portare alla luce i molti dettagli racchiusi nel disco, la cura per i particolari e l'ispirazione dei Cradle Of Filth all'epoca della release, non c'è concetto che possa esprimere l'intensità del sentimento che il gotico contenuto in Dusk... And Her Embrace riesce ad evocare.
La bellezza ci può trafiggere come un dolore (Thomas Mann)
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VOTO LETTORI
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La cornacchia ha un suono più baritonale, più simile al cantato dei Dimmu Borgir. Dani è inimitabile, può non piacere ed ha uno screaming disumano e caratterizzante. Personalmente quando uscì questo disco provavo repulsione sia per la voce che per i blast beat e la produzione poco nitida, poi col tempo mi addentrai incuriosito nei territori del metal più oscuro, appresi il punto di partenza filosofico da cui nasceva certa musica e imparai ad apprezzare un certo modo di suonare e di produrre dischi. Da tastierista mi ha sempre affascinato l\'apporto sinfonico decisivo nel catapultare i brani in una certa atmosfera, in questo caso gotica, ma di un nero magniloquente. È sempre un piacere riascoltarlo! |
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La cornacchia che starnazza isterica oltre i vetri della mia baita mi ricorda Dani Filth in stato di grazia. |
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Non è un suo progetto solista, ci è entrato dopo e li ha sciolti portandosi dietro la tastierista che non c\'è più. Dani dal vivo è meglio ora che venti anni fa. Gli ultimi tre album meritano non quanto i primi, ma sono meglio di quelli usciti negli anni 2000. |
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Thanks, non credo andrò a cercare il suo progetto solista, però ti ringrazio del consiglio. Dani vocalmente è sempre stato un disastro. Vidi i COF proprio durante il tour di questo album, e niente, furono imbarazzanti. Non si riusciva a capire nulla. L\'unica canzone che riconobbi, se non ricordo male, fu hell awaits degli Slayer. Poi li vidi anni dopo ad un GOM, e anche lì bocciati in pieno. Comunque la musica fino a Cruelty compreso era ottima. |
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Questo è in effetti l\'unico disco dei Cradle che riascolto sempre volentieri... sicuramente un disco che ho sempre apprezzato moltissimo fin dall\'uscita, nonostante che all\'epoca ascoltassi soprattutto black e death. |
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@ Galilee: Le cose sono cambiate eccome, nel senso che questa voce così adesso l\'ha persa definitivamente, adesso è un parlato acido mezzo hardcore, un po\' come quello di Mark Osegueda dei Death Angel, e in effetti è molto meno presente che su Midian, causa anche testi meno prolissi. Però, considerato i gusti tuoi, credo che apprezzeresti di più il suo side project Devilment. |
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La voce di Dani inizia ad essere invasiva con Midian dove non lascia più spazio agli strumenti e canta in ogni dove. Poi non so se le cose da lì in poi sono cambiate, ma già Midian per me era inascoltabile. Fino a Cruelty secondo me tutti i dischi sono molto belli. Il parlato era un qualcosa di molto caratteristico ai tempi. Tipo voce del narratore fuori campo. |
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Ho ascoltato l\' Album e devo dire che nel complesso mi è piaciuto, anche se, alla lunga ho riscontrato una perdita di compattezza/mordente.. Capitolo Voce: in effetti in alcuni momenti è snervante, però a Me non ha dato molestia più di tanto.. Più che altro non mi han detto molto gli inserti parlati. |
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Mi ha chiesto i migliori. Dopo sono andati verso una diversa direzione. Anzi, già con Cruelty iniziano a cambiare un po\'. I Dimmu Borgir sono diventati un\'altra cosa. |
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Ma anche no, spiritual è un disco micidiale e pure death cult Armageddon. Puritanical bel disco ma alti e bassi, anche l\'ultimo per me è molto valido |
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Dei Cradle of Filth puoi arrivare anche a Midian. Con i Dimmu Borgir fermati pure a Enthroned. |
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Ciao Kronos.. Io non devo cambiare idea nel senso che non avendoli mai ascoltati, non posso nè parlarne bene, nè male.. Se mi dici quale sarebbe il Loro Album migliore, appena ho tempo, ascolto e poi esprimo un parere.. |
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Ma sì me lo ricordo. Tutto dettato dalle foto che si vedevano sulle riviste. Se ti dico prova ad ascoltarli un attimo così cambi subito idea? |
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No, ma senza cambiare idea .. Anche perchè ripeto: Non giudico se non ascolto.. Era la percezione che si aveva di questi Gruppi rispetto all\'Estremismo sonoro dell\' Epoca.. |
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All\'acqua di rose per le tastiere forse. Ma ti basta ascoltare il debutto loro e Stormblast e vedi come cambi subito idea. Anche se l\'acqua si sente lo stesso in Principle... |
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Mah, Io ricordo che ai tempi, Loro ed i Dimmu Burgir erano visti come Gruppi all\'Acqua di rose.. Non avendoli ascoltati, non posso giudicare.. |
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Questo disco è musicalmente molto bello. Mentre lo screaming mi urta un pò. Però che Dani Filth sappia cantare - quando lo fa - è fuori di dubbio. Poi è il genere che richiede un certo approccio vocale e allora si scende a patti anche questa forma di voce. Ogni tanto lo riascolto e continuo a preferire i primi due |
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Non si può piacere a tutti.La cosa non mi turba,ne ho passate di ogni.Grande MetalManiac. |
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Oddio, un disastro, ovviamente volevo scrivere \"ti rispondo\" e \"concordo\"...  |
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@Spirit of the forest n. 80: forse perché non sei un ignorante e un buzzurro, sei molto deciso nelle tue opinioni ma mai maleducato, e allora anch\'io di conseguenza di rispondo educatamente, anche se non corcordo con te...  |
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Ma scrivi con parole altisonanti perché pensi di avercelo più lungo!? |
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Non entro nel merito delle doti,è un personaggio divisivo, di certo ha saputo imporsi.Personalmente preferisco realtà più misantropiche. |
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Odio il correttore automatico. 😄 |
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Piacendomi il canto, l’hardware rock, il power, il metal classico, all’inizio (tanti anni fa ahimè) il growl, scream etc…non mi prendevano affatto. Eppure certi gruppi musicalmente avevano quel qualcosa di violento e romantico insieme, di oscuro e celestiale. Ecco che, compresa bene la musica, un certo modo di cantare è diventato imprescindibile. All’interno di ogni (sotto)genere poi, ogni cantante ha le sue peculiarità, può piacere o non piacere. Visti dal vivo la prima volta, anche a me certi urletti urtavano un poco, poi ho cominciato ad apprezzare Dani anche per altro, oltre per le sue doti di scrittura. Se penso che l’ultimo album in studio è davvero ottimo e quanti anni sono passati da Dusk, significa che questo signore ha delle doti… |
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Mi piace MetalManiac invece.È uno che non prende sul personale i miei post ruvidi,è capace di pesarli.Non è poco in Italia di questi tempi. |
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È vero Ortografia, grazie della nota. |
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In proporzione, se la voce di Dani Filth è \"da ergastolo\", scrivere ripetutamente sto con l\'accento è da pena capitale. |
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Stò scrivendo non stò parlando.Non prendere tutto sulle punte K. , altrimenti questa vita già pesante diventa come la voce in questione.Da ergastolo. |
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Ma come cazzo stai parlando? |
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È una voce che potrei addomesticare in un contesto rallentato,di stampo depressive,ma in ambito up tempo o speed è odiosa.Da decapitazione. |
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La musica ne esce vassalla,asfaltata da quella voce acida,muriatica,che ti invade la mente sbarellandola.Da patibolo. |
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@Spirit of the forest: invece per me, come ti ho già detto di là, per chi gli piace la sua voce è proprio in questo disco che raggiunge il suo picco massimo, allucinante in alcuni punti. |
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Ahahahah Però la musica va bene? |
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Disco letteralmente affossato dallo scream fuori posto, auto referenziale, isterico,e invasivo al parossismo.Da orticaria. |
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Grande band,innovativa..ma non mi piacciono..non sopporto la voce. |
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Ho conosciuto questo gruppo con questo bellissimo disco. 88 |
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Album semplicemente stupendo. Thank's Dani and Cradle. |
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Come fa l atmosfera ad essere feroce? Questo album capolavoro è la risposta. |
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Ma come si può tacere di Dusk... And her embrace e dell'aurea di suggestione oscura e straziante e sofferta che circonfonde il brano in sei minuti di autentica dolente poesia?
Un'ispirazione che non concede tremiti di cedimento né si impolvera di influenze eccessivamente palesi, ma che splende, pur se nella dovuta penombra rarefatta di un classico background da romanticismo inglese (pensiamo al Manfred di Byron, per intenderci), e non pesa minimamente. Non è sorprendente? Sembra quasi di essere noi la melodia musicata dal sestetto inglese, task che assolviamo volentieri, lasciandoci trasportare dalla cupa bufera che il capolavoro musicale, arrangiato in maniera sublime, proietta e sparge con una violenza che non cede neppure per un istante alla tentazione di ridursi in mera cacofonia o in un tornado di suoni aggrovigliati sgradevoli da tollerare. Tutt'altro. I Cradle Of Filth riescono nell'impresa di restare sempre all'interno dell'atmosfera gotica, erotica e pulsante che hanno a cuore di evocare senza mai strafare, potendo contare su una struttura armonica d'eccezione, coerente oltre ogni modo, azzeccata perché priva della benché minima nota in eccesso, bastante a se stessa come la più perfetta delle opere artistiche degne di chiamarsi tali. |
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Bellissimo album che ho consumato, appena uscito ha girato per mesi nello stereo, per me il precedente Vempire è pure più bello..in quegli anni i Cradle erano pazzeschi. |
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Non lo ascoltavo da anni...è un clamoroso mix tra estremismo sonoro ed eleganza, una cosa unica nella storia della musica penso. Peccato che per apprezzare un'opera simile bisogna avere un dono che in pochi hanno, opere del genere dovrebbero essere adorate dalla maggioranza degli ascoltatori di musica, non solo metallari |
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Il Re Diamande è su un altro pianeta e comunque la sua voce non mi risulta mai fastidiosa. Non so che darei per avere la versione solo strumentale dell'album. |
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Infatti ho sempre lasciato....detto ciò King Diamond è 1000 volte più bravo e versatile, dato che canta in maniera melodica su svariati registri... |
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La voce di Dani (ai tempi ancora senza "Filth") non è solo quella sguaiata che si pensa..ma, è anche quelle "altre" che si sentono durante il resto dell'album! Eccetto quella che lo chiude che appartiene a Cronos.. _ Comunque, detto ciò, il discorso che vale per i Mercyful Fate varrebbe anche per i Cradle of Filth. Ovvero che: senza quella voce lì non sarebbero gli stessi. E, ripeto, come lo zio King (di cui il ragazzo è un estimatore convinto..) anche lui usa diversi tipi di voce per "raccontare" le vicende all'interno delle canzoni. Se poi non piace proprio quel tipo di cantato, uno se ne dovrebbe fare una ragione e accettarlo semplicemente com'è! ICradle sono questi > prendere o lasciare |
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Hai ragione Salvo la voce di Dani Filth è fastidiosa a dir poco...ti ammazza i sentimenti...e copre un lavoro strumentale di prim'ordine |
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Se fosse solo strumentale o con un'altra voce, sarebbe da 100, ma purtroppo per me è da 75. Ciò non toglie nulla alla qualità delle composizioni, ma ascoltarlo tutto in una volta per me è impossibile. |
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Ricordo quando uscì, rimasi affascinato e conturbato dalla copertina sensuale e spettrale vista su negative, evocativa di un sentore marcescente ed estenuante. Poi un giorno andai al Marrakech di modena, il disco partì e rimasi folgorato e ipnotizzato da quell'intro in crescendo e io sgranai gli occhi e chiesi al tipo: ma chi sono?? I cradle of filth, non li conosci? E io: no... Ma per un motivo ancora che non capisco non lo comprai subito... Comprai invece the mind's I, e qui si aprirebbe un altro capitolone, e back fronte the Dead degli obituary (glielo dovevo visto che insieme ai morbid angel mi avevano iniziato al metallo estremo... Il Black Metal ancora non lo avevo approcciato per una sorta di timore reverenziale...) Tornando a dusk, lo ordinai col mio compagno di banco su SoundCave, e... Ragazzi, che brividi... Gli stessi che provo ora, immutati e immortali... Un' epifania trafiggente di suoni cristallini e gelidi come solo una cascata di montagna, un'immersione in una nebbia grondante umori mefitici e perversi... Capolavoro assoluto. Dopo, un altro grande disco e poi il nulla. Peccato. Nessuno ha mai potuto erigere una tale grandeur mistica e stellare... Se non gli Emperor con Anthems, i Satyricon con Nemesis e i Limbonic con Moon... Che tempi gloriosi! Una cosa è sicura ragazzi, rassegniamoci: dischi così non se ne fanno più. Peccato. |
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disco capolavoro assoluto .. riescono a rendere il symphonic di qualita migliore del blackmetal propriamente detto. peccato che il loro apice si fermi solo al 2 disco. un album inimaginabile e qualcosa di cosi in la solo loro riuscirono a fare. davvero bello ed alzerei leggermente il voto almeno a 95. spettacolare! |
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All'epoca della sua uscita lessi una recensione che ancora oggi la ritengo perfetta: "Un capolavoro. Con un altro cantante (o voce...)". L'ho riascoltato di recente e continua a dirmi meno dei due precedenti cd. |
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Heaven torna asunder, Haunted Shores veramente stupende..ma per me il loro disco che preferisco di più è Vampire. Comunque davvero un bell'album e giusto il voto del recensore. |
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Gran disco che assieme ai precedenti e al successivo rappresenta la vera magia di questa band...ma la notizia che mi fa più felice e' aver saputo che nel 2016 la cacophonous pubblichera' l'originale di questo album registrato con la line up di "the principle" anche prima di Vempire che rimase in un cassetto per vari problemi con la stessa etichetta e membri del gruppo...questo infatti fu riregistrato completamente. Non vedo l'ora... |
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Il top dei Cradle of Filth. Bellissimo. Voto 92. |
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in questo caso non mi vanto di nulla, perché viene fatto notare proprio nel post qui sotto, ma le perle che i sei redivivi inglesi allineano in questo lavoro sono nove e non dieci. |
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Capolavoro di ineguagliabile bellezza, il loro picco creativo nonchè uno dei vertici assoluti di tutto il metal prodotto negli anni 90. nell'arco delle nove composizioni (impossibile sceglierne una piuttosto che un'altra, sono nove capolavori) possiamo trovare tutto: melodia, atmosfera, malinconia, ferocia, dolcezza, decadenza ... e tutto in perfetto equilibrio, tra il black metal, le atmosfere gotiche, e passaggi più classicamente heavy. inoltre, come viene perfettamente espresso nella recensione, ogni strumento trova la sua esatta collocazione, tutti si sentono in modo bilanciato e nessuno prevarica nessuno. risulta pertanto impossibile indirizzare un plauso a qualcuno in particolare, in questo capolavoro ognuno dei sei musicisti coinvolti riesce a dare il proprio fondamentale contributo alla riuscita del lavoro, in quella che rimarrà per sempre la migliore line-up dei Cradle Of Filth. notevole anche l'artwork, ricordo ancora i bridivi nello sfogliare il libretto ancora diversi mesi dopo aver comprato il cd. voto 99 incondizionato. disco e gruppo scoperti grazie ad un'esibizione televisiva all'headbanger's ball a fine '96, ne rimasi folgorato e dovetti correre a comprare l'album, anche se non riuscii a trovarlo subito subito e nemmeno vicino a casa XD |
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Senza ombra di dubbio il loro miglior album al quale sono attaccato particolarmente. |
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Il classicone per eccellenza! |
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Uno dei migliori album mai creati nella storia della musica insieme a Antichrist (Das Ich), Reign in blood (Slayer), Master of puppets (Metallica) e The wall (Pink Floyd) CAPOLAVORO |
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Non so perchè, ma ogni volta che sento il drumming di Nicholas Barker mi viene voglia di spaccare tutto, ha un suono e un tocco che mi fanno impazzire...voto 90 |
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immenso , colonna sonora ideale di un film hammer horror |
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Ottimo, ottimo album, che porta una buona dose di novità nella scena black metal. I testi, molto curati, sono davvero ottimi, e penso che non si possa godere appieno delle emozioni che può dare questo disco senza leggerli. Per non parlare del sound, vario e davvero coinvolgente. Consiglio la versione con la copertina a forma di bara, contenente l'ottima "Carmilla's Masque" (io purtroppo ho quella normale). |
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Immenso. Non si sono mai più ripetuti a questi livelli. |
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il picco massimo raggiunto da un grande gruppo forse troppo ingiustamente criticato. questo disco ha un fascino oscuro e perverso che perfeziona ulteriormente il già straordinario debutto. dopo midian purtroppo un declino inarrestabile. gli ultimi due non li conosco. |
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Il loro capolavoro, impeccabile, ogni nota al punto giusto, il drummin di Barker è stupefacente, le vocals perfette, produzione decente a differenza del debut e una buona varietà nei brani. Voto: 95 |
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ke album... beauty slept in sodom la ascolto ancora dopo anni... ( cm ttt il cd del resto)... |
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Capolavoro inimitabile, l'intro di Heaven torn Asunder e' da brividi lungo la schiena e tutto il resto e' allucinante... Il migliore assieme a Midian |
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atmosfera pazzesca... un disco strepitoso, il loro capolavoro. qui poi la voce di dani è al massimo, sia nelle parti narrate che nei growl, forse a volte strafa un pelo con quello scream esagerato (mi sono sempre chiesto come cazzo fa un essere umano a riuscire a fare uno scream così alto), ma ci sta. concordo col recensore sulla forzutura delle metriche con quell'eccesso di vocaboli (caratteristica presente in ogni loro disco) |
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Questo è stato il primo cd metal che abbia mai sentito!!! Sono rimasto letteralmente scioccato dalla potenza delle canzoni metal..e Funeral In Carpathia mi ha spedito nelle foreste buie e tenebrose, un'oscurità rotta solo da lampi che squarciano il cielo e accecano la vista, per farti piombare di nuovo nel buio totale..mi vengono i brividi quando ascolto la voce di Dani Filth. |
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Un disco da camposanto al chiaro di luna, evocativo e tragico come pochi, bellissimo, da far riascoltare ai Cradle di adesso e farli piangere di rimpianto. |
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metà dei dischi di questa sezione (che adoro, quanto è bello crogiolarsi in ciò che hai così tanto amato, sorseggiando vino rosso al tramonto con aria vissuta - ma impertinente, avendo solo 27 anni) li commento con "quanti ricordi!" e stavolta non sarò da meno! tra l'altro pensate un po', l'ho riascoltato giusto stanotte! Haunted Shores resta sempre nel tempo la meno favorita comunque... anche perché quello spoken (anzi, war speech ) di Cronos alla fine mi ha sempre stonato un pochettino... |
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Mi sono dimenticato di commentare il disco nei post precedenti!!! però, che volete che vi dica? Uno dei dischi estremi più belli di sempre...magico, evocativo, melodico e furioso...non mi sono mai stancato di ascoltarlo...un vero must. |
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Una delle massime espressioni musicali metal degli anni '90. Voto 95, per la portata innovativa, la tecnica e la varietà dei pezzi. |
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album fantastico ed evocativo |
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@Alex: sì! Non ho molti dischi black (e di questo parlando di Cradle c'è già una letteratura) ma questo l'ho comprato appena uscito: Vempire mi aveva davvero entusiasmato e "Dusk..." è ottimo. Andai anche a vederli al Kilowattura a Bologna  |
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io ho anche l'edizione a croce  |
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@Alex: io sì, ho proprio quella, comprata pochi giorni dopo l'uscita del disco. |
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GARNDE GRANDE GRANDE ALBUM...!! |
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Anche tu hai il digipack tutto nero a libretto con la scritta argentata a specchio "Cradle Of Filth? |
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@Alex: vale lo stesso identico discorso anche per me! |
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Il digipack nero di questo album staziona in bella evidenza nella mia libreria. Il punto di arrivo dei Cradle, poi la discesa... |
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disco che all'epoca straconsumai a dismisura...probabilmente è per molti il top dei CoF, e sicuramente è così, ma per me i veri CoF erano quelli marci del debut...Beauty Slept In Sodom è la mia preferita del disco |
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disco che all'epoca straconsumai a dismisura...probabilmente è per molti il top dei CoF, e sicuramente è così, ma per me i veri CoF erano quelli marci del debut...Beauty Slept In Sodom è la mia preferita del disco |
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un'atmosfera indescrivibile. Per quanto sia più legato a Cruelty per motivi di affetto e di tempistica, Dusk ha un alone di mistero e di bellezza incredibile. |
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Disco memorabile anche se preferisco di più la crudezza di "The Principle of Evil Made Flesh"!!! |
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@NoRemorse: ancora non c'è il 100? Era stato chiesto sul forum un mesetto fa...comunque, diciamo che nel caso dei Cradle sono prevedibili sia persone che provano a mettere 100 sia persone che mettono 5, 10, 20, 35 etc per "simpatia". |
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Non mi sono mai piaciuti tanto, ma questo disco è veramente un capolavoro. |
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Ho il dubbio che questa tendenza ai voti zero sia dovuta al fatto che non c'è il 100 e viene registrato come zero...sbaglio? |
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riecco i soliti stronzi che abbassano il voto perchè sono sfigati e non hanno niente di meglio da fare |
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Il valore artistico di questo disco è altissimo. fatti ricrescere i capelli nano che gai cagare adesso.... |
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Lunga o corta non conta...basta che abbia qualcosa da dire...e questa qui sopra è un'ottima recensione...io personalmente ho mollato l'acquisto delle riviste (ho sempre comprato metal hammer prima, metal maniac poi...), essendo diventato un addicted di questo sito...e mi sono reso anche conto di odiare certi recensori che scrivevano sulle sopracitate per le boiate che scrivevano...  |
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Diciamo che le riviste per motivi di spazio optano per giudizi particolarmente stringati (insiders mi hanno anche riferito di altri motivi connessi ad una scarsa professionalità dei "giornalisti", ma non avendo informazioni certe taccio), su internet non è così e si può sviscerare un disco a fondo. |
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Per me che sono un appassionato di recensioni è veramente dura leggere recensioni cosi lunghe, forse perchè abituato a leggere quelle di METAL SHOCK, METAL HAMMER, ROCK HARD, FLASH, METAL MANIAC. Senza polemica alcuna, ovviamente!!!!!!!!!! |
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Semplicemnte fantastico |
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Lo erano ai tempi di Nymphetamine e Thornography. Ultmimamente si sono risollevati anche se, chiaramente, a questi livelli non ci si avvicina neanche di striscio... IMHO, ovviamente! |
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questi erano i cradle veri.... quelli di oggi una copia cinese sottprezzo !! |
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Un capolavoro di alti tempi. Qualcosa di sublime. Dopo questo gioiello solo "Cruelty..." e "MIdian", poi il nulla più assoluto. 95 |
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Direi che ne ha segnati molti, qui c'è veramente poco spazio per l'obiettività, o forse no, visto che si tratta obiettivamente di un capolavoro assoluto. |
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Poi che ridere....un aneddoto attorno a questo disco: in quel periodo suonava con il mio gruppo un batterista che rimase folgorato da questo disco e voleva a tutti i costi cambiare il nome del gruppo in THE DUSK e per di piu' mi incitava a cantare come Dani Filth...Cioè, io abituato a fare power / hard rock non mi ci vedevo proiprio a cantare in growl, ci ho anche provato ma mi veniva da sboccare dopo 2 frasi (e non ero ubriaco...)...vabbè, alla fine questo ragazzo se ne andò e fondò un gruppo chiamato THE DUSK su genere black - death melodico. Vabbè, era così per raccontare che questo disco ha segnato profondamente qualcuno.... |
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Grande disco, per una volta l'etichetta Gothic Black ha senso di esistere. Detto questo, per me il debut resta un pelo sopra. Ps. Quando uscì comprai l'edizione a libretto, una figata, a distanza di 15 anni resta uno dei migliori digibook che mi sia capitato di vedere/comprare. |
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Il migliore dei cradle, la loro punta di diamante nella maniera piu' assoluta. Li ho conosciuti con questo disco e oggi è uno dei pochi dischi black che mi piacciono. (i miei ascolti sono piu' tendenti ad altro). Voto 95! |
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il migliore dei cradle, l'atmosfera è davvero allucinante |
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Per me il migliore dei Crad. Punto. |
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