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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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( 3612 letture )
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Under Eye, mixato da Nick Kacal e registrato da Rupert Christie, è il secondo album in studio per gli inglesi Seven 7 dopo il promettente Try Something Different pubblicato nel 2009. La band, in attività dal 2006, propone un’interessantissima miscela sonora che trasversalmente passa dal groove metal, al progressive fino ad abbracciare elementi fusion e tribali senza disdegnare una certa inclinazione per la melodia. Il tutto ruota attorno al versatile chitarrista svizzero Nick Meier (The Meier Group), amante del jazz e delle scale orientali, nonché autore di tutte le musiche del platter; si tratta di un’artista dotato di un’eccellente tecnica apprezzabile sia in sede di riffing che nell’esecuzione degli assoli sempre coinvolgenti. È interessante rimarcare il fatto che il musicista utilizza anche strumenti a corde esotici come l’oud ed il baglama conferendo al songwriting una veste peculiare. Le liriche, invece, sono state curate dal singer Dave Brown dotato di un vocalism perfettamente a suo agio sia nelle parti più aggressive che in quelle dove prevalgono le atmosfere più armoniose. La formazione si completa con il bassista Arran McSporran (De Profundis) e Claus Thylstup alle pelli, sebbene le parti di batteria siano state suonate e registrate al Tindrum Studio nel dicembre 2010 da Pete Riley (Keith Emerson/Guthrie Govan).
Nove le nuove tracce che compongono Under Eye per un totale di poco più di 53 minuti di musica potente e ben strutturata, con ammiccamenti a gruppi quali Machine Head, Fear Factory e Tool; il risultato complessivo risulta facilmente assimilabile e gradevole con un’intrigante escursione persino nella musica classica -In The Hall Of The Mountain King (Peer Gynt) di Edvard Grieg- nel brano Forgive: un connubio con il metal davvero ben riuscito. I pezzi che prediligo sono l’opener The Iceman -caratterizzata da un grooving arcigno e da un refrain accattivante-, Boy Drowns Girl -veramente pregevoli i fraseggi di chitarra di Meier-, Run -introdotta da avvolgenti percussioni, si snoda poi su di una ritmica decisamente trascinante-, l’inizialmente più pacata e melodiosa Blood Stains e la conclusiva lunga title track dal meraviglioso tema portante. Under Eye è un gran bel disco con composizioni degne di nota, anche se non hanno il crisma dell’innovazione, che si lasciano ascoltare con piacere; molto carina anche la cover realizzata da Arran McSporran.
In definitiva siamo al cospetto di un lavoro che ha il merito di confermare ampiamente le potenzialità di questa formazione già evidenti, comunque, nel loro debut album: penso proprio che in futuro sentiremo parlare spesso dei Seven 7, un combo che dimostra di avere idee molto chiare e precise sulla linea da seguire.
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. The Iceman 2. Boy Drowns Girl 3. Three Days 4. Run 5. Blood Stains 6. You Can Have It 7. Wannabe 8. Forgive 9. Under Eye
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Line Up
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Dave Brown (Voce e Percussioni) Nick Meier (Chitarra elettrica e acustica, Oud, Baglama) Arran McSporran (Basso) Claus Thylstup (Batteria)
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RECENSIONI |
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