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27/04/25
THE LUMINEERS
UNIPOL FORUM, VIA GIUSEPPE DI VITTORIO 6 - ASSAGO (MI)
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( 2895 letture )
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Devo ammettere che non avevo un buon ricordo degli Slough Feg (al tempo si chiamavano ancora The Weird Lord Slough Feg)... non mi ricordo esattamente, ma avevo ascoltato qualche brano di un loro vecchio disco, e non mi era per nulla piaciuto. Ed è per questo che ascoltare Atavism è stata una sopresa ancora più bella: un disco molto breve (non arriva ai quaranta minuti di durata) e forse proprio per questo non stanca, come invece fanno purtroppo molte band di metal classico... brani brevi, d'impatto, alcuni forse con un po' poco brio, ma comunque interessanti, altri decisamente più originali, dal sapore quasi gitano (non per nulla Slough Feg era una creatura leggendaria della mitologia irlandese). Sicuramente una delle influenze principali (se non LA principale) è quella dei classici Iron Maiden, in quanto gli Slough Feg propongono davvero dei brani che ricordano a piu' riprese la band di Steve Harris, soprattutto nelle linee di chitarra e in alcuni casi nell'impostazione vocale di Mike Scalzi, che tende a seguire il cantato con quel tocco quasi epico tipico di Bruce Dickinson (chiaramente con le dovute differenze, sia di talento, che di tonalità, più acuta nel caso di Dickinson). La monotonia non è certo una caratteristica della band statunitense, in quanto si passa da brani classic con alcune venature thrasheggianti (soprattutto in apertura di album), fino a song quasi folkeggianti (il tocco gitano di cui parlavo prima), per passare poi anche a melodiche e malinconiche ballate acustiche (attenzione, niente a che vedere con le ballad!) e concludere con brani più propriamente di true heavy metal (come la band ama giustamente definirsi) che più true non si può; gli Slough Feg non cadono quindi nel tranello di ripetersi nel tentativo di dare eccessiva omogeneità al loro album, bensì mostrano agli ascoltatori tutte le piccole variazioni di un sound che si può comunque definire originale, pur rimanendo nei canoni dell'heavy metal più classico (grazie anche alla produzione volutamente non pulitissima che, come loro stessi sottolineano, ricorda il loro album di dbeutto, The Lord Weigh Slough Feg). Forse non diventeranno mai una band di grande successo, forse non vendranno mai milioni di dischi, ma a loro non interessa... sentono dentro di sé l'amore per le sonorità con le quali sono cresciuti, e le suonano con calore, sincerità e onestà (e, perché no, anche con un certo talento); migliorando la qualità di alcuni brani un pochino statici, riusciranno sicuramente a farsi conoscere anche al di fuori degli USA (loro mercato discografico principale). Per ora, se vi interessa un frizzante disco di true heavy metal con un tocco di originalità di una band che sia formata da ben più che onesti mestieranti, allora date un ascolto ad Atavism, non ne rimarrete delusi.
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Robustus 2. I Will Kill You/You Will Die 3. Portcullis 4. Hiberno-Latin Invasion 5. Climax Of A Generation 6. Atavism 7. Eumaeus The Swineherd 8. Curse Of Athena 9. Agnostic Grunt 10. High Season V 11. Startport Blues 12. Man Out Of Time 13. Agony Slalom 14. Atavism II
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Line Up
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Mike Scalzi (vocals & guitar) Greg Haa (drums) Angelo Tringali (guitar) Adrian Maestas (bass)
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RECENSIONI |
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