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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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Wreck Of The Hesperus - Light Rotting Out
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( 2941 letture )
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Putrido e maleodorante lo-fi doom per il ritorno discografico dei Wreck Of The Hesperus, che col nuovo Light Rotting Out ci danno una sana lezione di violenza sonora come non si sentiva da tempo. Il suono proposto nel nuovo capitolo della band di Dublino segna un notevole incremento di rabbia e di cattiveria, le quali affiorano dai (micro)solchi di questo pesantissimo dischetto. Chi non conosce la band può tranquillamente immaginare un mix spaventoso dei primissimi Electric Wizard, mescolati alla brutalità degli Evoken, alla staticità dei Sunn O))) e a certe influenze black – in special modo riguardo alle vocals - che contribuiscono a creare un sound davvero micidiale. Se The Sunken Threshold ci aveva fatto conoscere una band molto lenta e claustrofobica, il nuovo lavoro mette immediatamente l'accento sulla brutalità che affiora sin dai primissimi istanti dell'opener, (Kill Monument) introdotta dal ringhio rabbioso di un cane e che, da li a poco, scoppierà in una cascata di violenza abbastanza rara di questi tempi in dischi del genere. Eh si, questo lavoro cade a fagiolo in un momento in cui per il mio stereo sono transitati fin troppi CD che, con la pretesa di essere "pesanti" o funerei, riuscivano solamente ad annoiarmi.
La bellezza di questo Light Rotting Out sta nella sua musicalità, nel fatto che, pur trattandosi di un genere abbastanza lento ed opprimente, gli strumenti suonino veramente: il basso pulsa melodie slegate dal classico accompagnamento, la batteria picchia con precisione e con molta varietà, animando i brani e rendendoli "movimentatamente pachidermici". Riguardo alle chitarre, possiamo dire che sono un muro continuo che fa tremare tutto - viscere comprese - merito anche della produzione di Greg Chandler il quale, come per miracolo, ha la capacità di rendere morbosamente affascinanti tutti gli album che gli passano tra le mani. Scendendo ad un livello d’analisi più approfondito, troviamo l'opener Kill Monument; brano introdotto come dicevamo dal rabbioso ringhiare di un cane che trasmette in pochi istanti tutta la rabbia del terzetto irlandese, che nei minuti a seguire si manifesterà in un continuo stop and go spaccaossa nel quale i nostri provvederanno a schiacciare le nostre membra al suolo con un muro di suono davvero notevole. Le vocals sono al limite del black metal e la batteria - in primissimo piano - non cessa di picchiare in un turbinio infernale. Cess Pit People è il pezzo più accessibile del lotto, nel quale è evidente una forte influenza del filone sludge più sporco e nichilista, ma nulla a che vedere con quella schiera di bands "drug oriented" che infestano questo genere. Nell'arco dei dieci minuti di durata il brano segue un andamento crescente, caratterizzato nella parte iniziale da una certa propensione al silenzio, contraddistinta da stacchi nei quali si odono le chitarre fischiare finché non rimane soltanto la quiete, per poi riprendere ossessivamente lo stesso giro fino alla paranoia. Il brano si evolve in un crescendo strumentale su cui svetta il drumming del buon Mongo, capace di monopolizzare una composizione che, se non avesse goduto della sua pregevole prestazione tecnica, si sarebbe rivelata come un mattone micidiale.
In conclusione troviamo The Holy Rheum la quale, nei suoi ventuno minuti abbondanti, si divide in due parti rispettivamente sottotitolate Night Of Negative Stars e Hologram Law. Si tratta del brano più sperimentale composta dalla band fino ad oggi; introdotto da una lugubre intro che lascia presto spazio ad un acidissimo sludge doom che emana fetore lontano un miglio, le vocals sono talmente marce da poter essere accostate alle peggiori (o migliori) prestazioni dei Darkthrone. Sul brano è presente in veste di special guest Emer B Cuntlung alle prese col sax, con una prestazione che nelle note del booklet viene letteralmente definita "saxophone slaughter". Fra urla e fischi di chitarra è possibile scorgere un'altra partecipazione esterna a nome di Albert Witchfinder, il quale ha recitato un lungo sermone registrato niente meno che nelle rovine di un'antica chiesa in una "miserabile notte", come riportato sempre nelle note.
A proposito della copertina, è da citare una confezione molto particolare su di un cartoncino rigido formato A5 sul quale non è leggibile nulla. Nome della band? Nome dell'album? Niente! Solo sul retro è visibile il logo dell'etichetta. All'interno della confezione troviamo quattro cartoncini volanti, uno dei quali con tutte le informazioni dell'album e la foto della band, mentre gli altri tre sono ognuno dedicato ad un brano, con annesse lyrics e corredati da un quadro differente.
Un lavoro fumoso, acido e rabbioso che farà la felicità di chi - come me - nel doom non si accontenta delle sole atmosfere, ma desidera sentir suonare gli strumenti.
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6
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The Sunken Threshold mi era piaciuto nella sua marciulenza (e il basso!), devo assolutamente ascoltarmi il nuovo... |
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5
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Fangoso, paludoso, marcio come pochi. Spettacolari. |
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4
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Finalmente sulle vostre pagine....Gruppo grandioso e oscuro come pochi!! Anche se il termine Sludge non sò se gli si addica...Penso più a un doom marcissimo stile Esoteric, Winter, Cough...Un Bel pentolone insomma!Ma comunque originali! |
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3
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Si tribal, hai ragione. Corretto. Grazie mille. |
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2
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non vorrei sbagliarmi ma credo che sia "Hesperus" non "Hesperous"... molto interessanti in ogni caso... marcissimi! |
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1
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La recensione mi ha incuriosito,ascolto subito. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1 - Kill Monument 2 - Cess Pit People 3 - The Holy Rheum I. Night Of Negative Stars II. Hologram Law
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Line Up
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AC Rottt (vocals , guitar) Count Rodge (bass) R Mongo (drums)
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