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27/04/25
THE LUMINEERS
UNIPOL FORUM, VIA GIUSEPPE DI VITTORIO 6 - ASSAGO (MI)
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Fuck The Facts - Die Miserable
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( 1905 letture )
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Sembra di immergersi in un buco nero, il peggiore in cui si possa infilare: quello della propria mente.
Attivi da ben tredici anni, i Fuck The Facts sono riusciti solo nell’ultimo lustro a far circolare il proprio moniker al di fuori del ristretto ambito grind. Forti di un contratto che li lega alla Relapse Records, questi canadesi sono quasi sempre stati fautori di un sound personale, collimante solo in parte con quanto realizzato dai riferimenti storici, molto influenzato da elementi noise ed in minor misura dal death metal primigenio.
Proprio a causa dei richiami succitati, avvicinarsi a Die Miserable non è impresa tra le più agevoli. I Fuck The Facts non hanno a cuore una scrittura lineare, per loro il grind è solo un punto di partenza da cui muoversi per poi finire in ambiti imprecisati. L’inizio è però conforme alla tradizione di genere. Drift avrebbe potuto essere presente in molti vecchi album dei Napalm Death. E’ con Cold Hearted che la direzione cambia. La componente death ha inizialmente il sopravvento, per poi intervallarsi a giri tipicamente grind ma meno prevedibili dei precedenti. Lifeless è ulteriormente diversa, gli elementi noise aumentano così come gli stacchi, e, quasi a simboleggiare i frenetici cambi di umore in una persona disturbata, si passa da frammenti di presuntiva calma all’attesa dell’ennesimo attacco d’ira.
A ben pensarci è proprio questa la caratteristica che identifica i Fuck The Facts anche nelle tracce a venire, la raffigurazione del disturbo interiore. In questo senso potrebbero essere assimilabili agli orientamenti di stile già raccontati negli anni dai Today Is The Day. La schizofrenia non è amplificata tanto quanto nella band di Steve Austin, ma idealmente -solo idealmente- i due progetti potrebbero essere avvicinabili. La produzione è quanto ci si deve aspettare da prodotti di questo tipo. I suoni risultano apparentemente sporchi, imbastarditi e a tratti lancinanti. L’esecuzione strumentale è adeguata e quindi non eccezionale, ma nella media. Dischi come Die Miserable non vogliono premiare la gara di velocità o il break al fulmicotone, cercano di far emergere il disagio dell’animo, lo raccontano per condividerlo. I momenti tipicamente grind non mancano, anzi, però l’ascolto non è dei più agevoli, e a volte capita di perdere il filo del “racconto”. Ciò non deve trarre in inganno circa il giudizio finale sull’album, non deve voler provare una mancanza di cura nel songwriting, ma è sintomatico di cosa intenda proporre la band.
Di sicuro chi ha a cuore le sonorità grind degli ultimi anni -Rotten Sound, tanto per fare un esempio- leggendo che anche i Fuck The Facts sarebbero catalogabili nello stesso genere potrebbe poi rimanere spiazzato dallo stile presente in Die Miserable. E’ bene, quindi, avvicinarsi a questo disco in maniera differente. In tal caso più che curare l’impatto “fisico” si propende per quello umorale, e non di rado ascoltando le tracce sembra di immergersi in un buco nero, il peggiore in cui ci si possa infilare: quello della propria mente.
Pensate di esserne pronti? Avanti allora, io vi ho avvertito.
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2
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Spero sia bello che il precedente, sono una band fantastica! |
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1
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Una delle migliori realtà grind (se così li vogliamo definire) sulla scena. Il disco è un altro centro pieno. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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01. Drift 02. Cold Hearted 03. Lifeless 04. Census Blank 05. Alone 06. Die Miserable 07. A Cowards Existence 08. 95
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Line Up
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Mel Mongeon - Vocals Johnny Ibay - Guitars Topon Das - Guitars Marc Bourgon - Bass Mathieu Vilandre - Drums
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RECENSIONI |
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