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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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Nostradameus - Words of Nostradameus
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( 1593 letture )
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Esordio col botto per gli svedesi Nostradameus, attivi dal 1998 e giunti all’esordio nell’anno domini 2000 col più che valido Words of Nostradameus, album classicissimo edito dalla AFM Records e contenente tre quarti d’ora abbondanti di buona musica. L’act di Goteborg partecipa dunque attivamente alla rinascita dell’acciaio classico che spiccò il volo agli albori del nuovo millennio, dopo un periodo monopolizzato da generi troppo alternativi per i gusti dei puristi. Words of Nostradameus è un concentrato di tipico power metal ultra melodico e godereccio, caratterizzato da potentissime galoppate con la doppia cassa a briglia sciolta, assoli squillanti ed effervescenti, linee vocali epiche e trascinanti. La timbrica del vocalist e bassista Freddy Persson si fa morbida ed avvolgente, veramente piacevole nella serie di ritornelli accattivanti che lo vede emulare un gigante come Kai Hansen, mentre le sezioni strumentali, cristalline ed elettrizzanti, risultano davvero ben congegnate, nel degno rispetto della tradizione. Fa effetto pensare alla genesi di questa band: narra la 'leggenda' che due dei quattro musicisti presenti in line up, Persson e Fredén, suonassero death metal prima di restare folgorati da un concerto degli stessi Gamma Ray e, di fatto, decidere di darsi al power metal. Non mancano certo i momenti da headbanging, nei quali l’alzare al cielo lo spadone sarà una prassi e ordinanza: ne è un buon esempio l’opener The Vision, la quale concentra melodia, serrate ritmiche, chorus epici, assoli e fluide partiture strumentali. Il platter entra subito nel vivo, lasciando crescere sempre più l’epicità vocale e il muro ritmico innalzato da una serie di bordate maestose e a velocità supersonica, come ribadito in brani avvincenti come Out of This World; i chitarristi, Jake Fredén ed Erik Söderman macinano una serie incalzante di guitar solos al fulmicotone, che sgorgano copiosi dalle rispettive sei corde e dimostrano come questa band sia eccellente nel giostrarsi tra rallentamenti sinistri ed improvvise volate da capogiro, modulando energia, solennità e feeling con grande bravura (Nightmare Prophecy). Gli estimatori del power metal di stampo teutonico godranno appieno al cospetto delle corse a perdifiato e delle sezioni up tempos tipiche del settore, ma le emozioni restano tangibili anche in una ballata da pelle d'oca come Without Your Love, nella quale Persson è veramente sugli scudi per la passionalità dell’interpretazione. I riferimenti ai grandissimi del genere sono ovviamente palesi: basta ascoltare episodi come la magnifica Master of the Night per scorgere innumerevoli tributi a band come i Gamma Ray. Il brano resta uno dei migliori per le lunghe e avvincenti trame strumentali, la prova vocale ancora imponente, i ripetuti assoli di chitarra. Nella parte finale, tuttavia, il disco mostra qualche segno di flessione, con passaggi meno freschi (Black Fate, The Crown’s Inn) o più melodici (Brothers in Chains) che ne abbassano leggermente il livello complessivo. Resta comunque un disco ottimo e da ascoltare, soprattutto per la sua prima parte davvero coinvolgente, senza nulla togliere a canzoni come One for All, All for One, affatto disprezzabili, anzi: qui la voce del singer si erge ancora una volta a livelli egregi, sposando alla perfezione la melodia e la potenza fascinosamente proposte dal quartetto. Intriso di uno spirito gotico e cavalleresco, Words of Nostradameus è consigliato a tutti gli intenditori del genere e a chi vuole discostarsi dai soliti nomi sulla bocca di tutti.
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2
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Ma Nostradamus non era in album dei Priest??  |
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Beh, mi fa davvero piacere vedere questa recensione - ero convinto di conoscerli solo io! Sono perfettamente d'accordo con l'analisi di Rino, una band interessante anche se non fenomenale, all'epoca dotata di un tocco fresco che mancava a tanti gruppi della scena. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Words of Nostradameus 2. The Vision 3. Out of This World 4. Nightmare Prophecy 5. Without Your Love 6. Master of the Night 7. Black Fate 8. The Crown’s Inn 9. Resurrection 10. Brothers in Chains 11. One for All, All for One
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Line Up
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Freddy Persson (Voce, basso) Jake Fredén (Chitarra) Erik Söderman (Chitarra) Gustav Nahlin (Batteria)
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