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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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Jack Starr`s Burning Starr - Land of the Dead
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( 3182 letture )
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Jack Starr: un nome, una garanzia. Il chitarrista in questione è certamente conosciuto da chiunque frequenti il mondo del metal da più di dieci minuti, sia per i suoi trascorsi con i Virgin Steele, che per la sua carriera solista. Il suo percorso con i Burning Starr era stato apprezzato da molti fans vecchi e nuovi ed i lavori editi fino alla fine degli anni 90 gli avevano regalato una certa notorietà, seppur inferiore a quella ottenibile con i Virgin Steele. Tornato alla ribalta come Jack Starr's Burning Starr nel 2009, l'axe-man torna a farsi sentire con Land Of The Dead, un lavoro con tutti e due i piedi negli anni 80, che se da un lato non faticherà a far breccia nei cuori di chi lo ha sempre seguito e di chi apprezza l'epic tradizionale, dall'altro potrebbe lasciare molto freddi tutti gli altri, dal momento che si poggia su schemi che definire consolidati è dir poco. Dal punto di vista compositivo, Land Of The Dead è un album assolutamente superato, fondandosi su schemi delineati a suo tempo dagli stessi Virgin Steele e da band stile Manowar (a questo proposito si ascolti il breve strumentale Twiligth Of The Gods, che potrebbe stare tranquillamente su qualsiasi album degli stessi Manowar) e se questo tipo di approccio musicale è da voi giudicato demodè, stantio e/o inutile, è assolutamente consigliabile starne alla larga. Tuttavia, se invece siete ancora irretiti da questo modo di vedere la musica, puro, ingenuo, talvolta prevedibile, allora Jack Starr è sempre una garanzia.
Land Of The Dead è metallico, epico, possente, composto ed eseguito con perizia e professionalità, potendo contare su un vocalist come Todd Michael Hall (dal timbro tagliato con l'accetta per questo tipo di musica), su una sezione ritmica affidabile composta dal vecchio Kenny "Rhino" Earl, di "manowariana" memoria alla batteria e da Ned Meloni al basso ed ancora, ovviamente, sui riff e sui soli dello stesso Starr. Il problema di questo cd è che spesso è prevedibile, talvolta addirittura scontato ed in questo senso molti pezzi vivono alcuni momenti di stanca, se non di noia. Tuttavia va rilevato che, oltre ad esserci due o tre brani assolutamente irresistibili dal punto di vista di un vecchio metalllaro come me (e mi riferisco in particolare a Here We Are, un vero anthem metal; a Warning Fire -con Ross The Boss- in grado di competere con i grandi pezzi power metal della tradizione americana degli anni 80 e ad On The Wings Of The Night per lo stesso motivo), anche i pezzi più prevedibili -qualcuno potrebbe dire stantii- contengono qualche spunto, qualche soluzione, qualche furbata, che li rende interessanti almeno a tratti. Talvolta è un solo di Jack, talaltra un chorus indovinato dopo una prima parte di pezzo scontata, come in Never Again -con la partecipazione di David Shankle, ancora un ex Manowar- od ancora un arrangiamento riuscito o semplicemente l'interpretazione vocale, a fare in modo che ogni volta ci sia qualcosa da salvare.
Land Of The Dead non è un capolavoro, anche se sono assolutamente sicuro che gli aficionados del genere invece pensaranno il contrario, ma è un buon album, non privo di pecche anche gravi, ma regala agli ascoltatori esattamente quello che vogliono sentire: metal a forti tinte power/epic come al giorno d'oggi capita sempre meno di ascoltare, con preponderanza della prima componente. Il tutto con il mestiere che un simile chitarrista può vantare e con i mezzi per poterlo sfruttare, con una produzione che tiene conto del passato. Si potrebbe arrivare a parlare di un disco che molti fans dei Virgin Steele farebbero carte false per poter acquistare con il logo della ex band di Jack Starr su quella copertina anch'essa così antica, ma così non è, e poco importa.
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11
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Recensione condivisibile, ma per quanto mi riguarda il connubio tra jack starr e hall è irresistibile. E come dice bene raven, di questo metal classico ormai ne esce ben poco. Quindi per me quest album è da 80, ma ancora più bello è il suo successore del 2017 stand your ground. |
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10
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siceramente gli ho sempre preferito Pursino nei lavori con i Virgin Steele. Non è che però conosco molto della sua carriera post Virgin |
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9
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The rock: ciao, ben trovato!! |
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8
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cazzo ha ragione billorock! la cover è spacchiosissima e molto odinista! |
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7
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Cazzo spacca la cover, fa moltoConan il barbaro o Odino e il martello degli dei... rock n roll... |
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Grande Raven, che balzo temporale che mi hai fatto fare. Non sapevo nulla di questo nuovo prodotto e sono rimasto felicemente sorpreso nel ritrovare il buon Jack. Raven è distribuito da qualcuno in Italia questo 'Land ..' o si trova solo come import? i miei preferiti di J.Starr sono proprio a nome Burning Starr: 'No Turning Back' dell'86 e 'Blaze Of Glory' dell'anno successivo se non erro. Grazie Raven, sempre sul pezzo eh? |
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Intanto grazie per i complimenti, il vostro apprezzamento ci spinge ad andare avanti in questa avventura. Nel data base abbiamo "Out Of The Darkness" dell'84 che è un ottimo album. |
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@rada: ciao grande rada!!!!! Ti ricordi quando mi hai scritto "abbiamo qualcosa in comune??" Ho letto in un tuo commento musicale il tuo percorso musicale e altrochè se abboiamo qualcosa in comune! Io ho iniziato a 10 anni con Guns e tutto filone hair/glam metal, poi power (Dio Kai e Principe Kiske) e poi spaziato a 360° come tuttora!!!! Mi unisco anch'io alla tua richiesta: album consigliato di/con Jack Starr al di fuori dei Virgin Steele? |
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Jack Starr una leggenda che contribuì alla crazione dei Virgin Steele, di lui non conosco nulla musicalmente parlando a livello solista o di progetti seguito della band madre (pur sapendo di quasi tutte le sue collaborazioni). Mi consigliate qualcosa in particolare oltre a questo disco (che, se ho capito bene, non è x niente male...)? Aspetto consigli ragazzi! ps: già che ci sono mi unisco ai complimenti di Lux...W METALLIZED! |
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Scusate, non c'entra un cazzo, ma volevo fare i complimenti al sito e a tutti i redattori perchè secondo me, tranne rari casi ovviamente dovuti alla diversità dei recensori e al gusto personale, questo è il sito tra tutti quelli che conosco (e sono almeno una decina) che al 90% ha un obiettività ottima nelle recensioni...grandi vi stimo grazie del vostro servizio....w jack starr |
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Recensione stupenda...e obiettiva!!! Grande raven |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Land of the Dead 2. ands of Time 3. Twilight of the Gods 4. Stranger In Paradise 5. Here We Are 6. Warning Fire 7. Daughter of Darkness 8. When Blood and Steel Collide 9. In the Wings of the Night 10. Never Again
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Line Up
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Todd Michael Hall (Voce) Jack Starr (Chitarra) Ned Meloni (Basso) Kenny "Rhino" Earl (Batteria)
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RECENSIONI |
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