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27/04/25
THE LUMINEERS
UNIPOL FORUM, VIA GIUSEPPE DI VITTORIO 6 - ASSAGO (MI)
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Immortal Souls - IV - The Requiem For The Art Of Death
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( 1721 letture )
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Quarto album per I finlandesi Immortal Souls fautori del più classico melodic death metal di stampo scandinavo. La quaestio rimane sempre la stessa: la capacità dei musicisti di creare qualcosa di convincente pur restando inchiodati all'interno di un genere con dei canoni ben precisi. La colpa penso non possa ascriversi esclusivamente agli Immortal Souls, che riescono a dare alla luce un degno album di death scandinavo, quanto in maggior parte al panorama di genere.
Potrei anche esprimere giudizi positivi e dare un voto ampiamente sopra la sufficienza al IV album della loro carriera, ma se così fosse dovrei dare un giudizio positivo alle decine e decine di album tutto sommato simili fra di loro e scontati che vengono pubblicati ogni anno. Decisamente convincente all' ascolto, il mio interesse è durato relativamente poco, tranne per alcuni momenti in cui i finnici hanno provato ad andare oltre le classiche formule (Hypnotic Atrocity). Musicalmente perfetti, ineccepibili in ogni brano, tecnicamente preparati e con un buon amalgama tra gli strumenti… a fine ascolto però non ricordo quasi nulla di ciò che ho sentito. Vorrà dire pur qualcosa? Sicuramente gli In Flames e i Dark Tranquillity sono fra i gruppi da cui i nostri traggono ispirazione per lo meno per quanto riguarda le linee melodiche, anche se appaiono sicuramente meno contorte rispetto ai maestri indiscussi del genere. I problemi di songwriting rimangono sempre gli stessi, comuni a tanti gruppi: manca nei riffs quel quid, quel lampo, quell'illuminazione, quella maturità che un genere ormai trentennale esige, e non basta non suonare qualcosa di già sentito per essere capaci di dare alla luce un buon album di sano e vecchio Death Metal Old School!
Sicuramente molti di voi, appassionati di certe sonorità apprezzeranno invece l'operato degli Immortal Souls per svariati motivi: suono fedele, attitudine, canonicità della proposta. Ovviamente massimo rispetto alla band, ma devo dire che personalmente, dopo oltre 15 anni spesi ad ascoltare melodic death metal, un prodotto del genere non mi esalta né mi fa gridare al miracolo. A proposito di miracolo, facendo una ricerca in internet ho scoperto che Immortal Souls sono di matrice cristiana (non che sia una colpa) e ho letto che nell'ultimo brano il testo è una preghiera al Signore; neanche voglio provare ad approfondire il discorso, perché rischierei di aprire un dibattito sterile e fuori luogo...
Senza infamia né lode.
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6
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Sorry again allora , si per la prossima volta sarete invitati per il grappino ma al limite anche zibibbo che è più "cosa nostra" eheh |
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5
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@ Undecover: non ho scritto nella recensione che gli Immortal Souls sono un gruppo che provano a fare Death Metal vecchia scuola, ho semplicemente detto che la musica che fanno (cioè Death Metal Old School) non mi ha convinto. Che poi lo suonino dalla notte dei tempi lo so anche io. tutto qua. P-s.: La prossima volta che ti prendi la grappa nel pomeriggio, almeno invita qualcuno della redazione di Metaliized... |
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4
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Non mi sono spiegato bene avete ragione. Intendevo dire che i ragazzi non è che provano a essere old school, lo sono geneticamente, è da sempre in pratica che suonano così in maniera molto da "prendere o lasciare", non è che si stanno re-inventando così. Ho concordato con il voto per il semplice fatto che stavolta sono al di sotto anche delle loro capacità basilari di ricreare quel tipo di musica che li ha resi l'act più importante nell'ambio del death melodico per ciò che concerne il movimento "White", quindi il 60 è per me corretto. Un po' contorto ma spero sia più chiaro di prima (sarà la grappa di mezzo dì che fa st'effetto? ahah). |
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3
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@Undercover: penso che un gruppo possa anche esistere da 20 anni e fare Death Metal Old School mediocre, il fatto di suonare da tanto non giustifica di certo un prodotto simile...anzi. Per quanto mi riguarda apprezzo il Death Metal vecchia scuola, ma non il Death Metal "banale"...  |
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2
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@Undercover: Non ho molto capito cosa intendi... prima dici che Mika sbaglia, poi che sei d'accordo con lui. Quindi sbagli anche tu? |
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1
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Lo sono sempre stati Cristiani, nel death melodico per quel che concerne il "White Metal" sono la band più rappresentativa e il fatto che suonino in maniera fedele e decisamente non innovativa è voluto, chi conosce la discografia di questi ragazzi lo sa. Per il resto non capisco come si possa parlare di suonare Old School visto che loro in realtà lo sono faccio notare al recensore che è dal 1995 che sono in giro non dall'altro ieri, è normale per loro suonare così. Sul resto concordo, il disco anche rispetto ai loro "standard" fedeli alla linea madre è troppo "inchiodato" agli stilemi del genere, il 60 ci sta. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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01 - Art of Death Act I: Soulbells 02 - Evil Believer 03 - Nuclear Winter 04 - I Wept 05 - Absolution 06 - Art of Death Act II: The Last Journey 07 - Reek of Rotting Rye 08 - Last Day on Earth 09 - Hypnotic Atrocity 10 - Thoughts of Desolation 11 - One Last Withering Rose 12. Art of Death Act III: The Requiem of the Funeral Eve
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Line Up
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Esa Särkioja - Guitars Aki Särkioja - Vocals, Bass Pete Loisa - Guitars Juha Kronqvist - Drums
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RECENSIONI |
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