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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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ShowYourTeeth - World Denier
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( 2651 letture )
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Cambiate mestiere.
La bio degli ShowYourTeeth denota scarsa modestia da parte della band. I cinque austriaci si descrivono quale gruppo che nei soli tre anni dalla nascita ha accumulato un bagaglio di storia degno di una band ben più esperta e rodata. Hanno -a detta loro- suonato ovunque in Europa, palesando le proprie qualità di fronte a più di 160 mila persone (centosessantamila, come sugli assegni, è bene scrivere anche a lettere certe cifre, altrimenti non se ne percepisce appieno la portata). I nostri hanno pure viaggiato nell’ogni dove e frequentato tanti di quei posti che un esploratore a caso tra quelli celebri al confronto ne risulterebbe svilito. I novelli Indiana Jones del metalcore, oltre che musicisti e giovani avventurieri, evidentemente manifestano un’ottima opinione di se stessi, non c’è che dire. Tale caratteristica è sì un essenziale corroborante dell’animo per chiunque abbia voglia di sfondare, però andrebbe ponderata, perché più si ritiene di essere unici, epici e topici, e più si rischia la figuraccia nel momento del giudizio altrui.
Il primo pensiero che viene in mente ascoltando World Denier è nella perfezione del piatto piano. Così liscio, privo di alcuna incrinatura, che ci si potrebbe addormentare osservandolo. Non perché trasmetta rilassatezza, bensì apatia. Ecco, questo è quel che comunica l’album degli ShowYourTeeh. A proposito, complimenti per la scelta del nome della band. Dato che però quel che trasmette il contenuto del disco non è certo un’espressione digrignante rabbia, avrebbero potuto chiamare il disco Colgate, Durbans o Pasta Del Capitano, in omaggio all’importanza delle visite odontoiatriche. Pazienza, non si può pretendere la perfezione formale. Concentriamoci sulla sostanza.
Io capisco che fare metalcore e realizzarlo in maniera alquanto innovativa nel 2011 sia opera pressoché impossibile anche per le band che quel genere lo hanno ideato. Eppure ci si può sempre ridurre a scopiazzare i migliori dischi e farlo bene. I cinque austriaci invece non sono capaci nemmeno di riprodurre in maniera decente la ricetta che già tanti, troppi, hanno cucinato.
Le cause di ciò sono principalmente due: la voce del cantante e le mancanze nel songwriting. Andiamo per ordine. La voce è così rauca, inadatta e monocorde da far apparire il suono del clacson di una Panda vecchio modello come la Filarmonica di Vienna. Per quanto riguarda il songwriting si prega di leggere la metafora del piatto piano qualche riga sopra. Le tracce se ascoltate una alla volta ogni sei mesi potrebbero forse risultare sufficienti, ma sorbite di seguito presentano elementi e linee talmente simili tra loro che si fa fatica a distinguerne i particolari. Lo sforzo è tale che, alla fine dell’ascolto, World Denier sembra un unico enorme pastone sonoro nel quale i richiami al metalcore sono molti, ma tutti noiosi. L’unica cosa a salvarsi è la produzione. I suoni sono decenti, è vero, però ormai qualsiasi fonico, ingegnere del suono e conoscitore di metal sarebbe in grado di registrare e produrre un lavoro del genere. L’importante è prendere spunto da alcuni dei tantissimi album metalcore usciti nell’ultima decade.
Concludendo, mi limito a dare un unico e umile consiglio agli ShowYourTeeth: visto che viaggiano ovunque, che si divertono come matti, che hanno molta più esperienza di band estremamente rodate, facessero una cosa: aprissero una bella agenzia di viaggi, con annesso pub di fianco. In tal modo potranno viaggiare ogni volta che desiderano, di sera avranno la certezza matematica di abbeverarsi e sollazzarsi con gli amici, e soprattutto, riusciranno ad evitare una cosa assai molesta, per loro ma soprattutto per noi: suonare.
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10
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eh eh ehe bravo Lambruscore  |
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9
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non conosco e non voglio conoscere la band, bella la questione del clacson della panda, in famiglia ne abbiamo avute 3 (di panda) e ricordo ancora bene quando (neopatentato) suonavo dietro alle fighette del mio paese, prendendo ovviamente dello sfigato (poi però qualcuna ci saliva....) |
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8
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una recensione divertente per una band (non si dovrebbe considerarla una band) inascoltabile! detto questo direi che è meglio ascoltare Trucebaldazzi |
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7
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Ahahah in effetti la band è orribile, la recensione spettacolare XD Però non bisognerebbe fare di tutta l'erba un fascio... |
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5
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ShowYourTeeth? LOL ho subito pensato a: http://youtu.be/vk5vRoc0_nk Show me your teeth! |
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4
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Grazie Metalcore, grazie per album come questi, perchè quando tirerai le cuoia (e secondo me manca pochissimo alla crisi di rigetto del mercato) sarà gran festa!! |
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3
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Concordo in toto voto sin troppo alto |
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2
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Ah mi correggo!! XD ho visto ora che ci sono 2 voti, ma entrambi da 0 LOL |
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1
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"...Complimenti per la scelta del nome della band. Dato che però quel che trasmette il contenuto del disco non è certo un’espressione digrignante rabbia, avrebbero potuto chiamare il disco Colgate, Durbans o Pasta Del Capitano, in omaggio all’importanza delle visite odontoiatriche..." "...La voce è così rauca, inadatta e monocorde da far apparire il suono del clacson di una Panda vecchio modello come la Filarmonica di Vienna..." "...mi limito a dare un unico e umile consiglio agli ShowYourTeeth: visto che viaggiano ovunque, che si divertono come matti, che hanno molta più esperienza di band estremamente rodate, facessero una cosa: aprissero una bella agenzia di viaggi, con annesso pub di fianco." Ahahahaha!!! La recensione più bella e divertente mai scritta credo XD Giuro nel leggerla sono morto XD ad ogni modo il disco non l'ho ascoltato e non credo lo farò data la recensione e l'assenza totale di voti ne commenti... |
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INFORMAZIONI |
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Acuity.Music/ Let It Burn Records
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Tracklist
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1. World denier 2. Trapped sovereigns 3. Worthless 4. Shut eyes 5. Black wolves 6. The person you've called is currently changing his life 7. At least my phone bill is getting lower 8. Catching colds at the top of the world 9. Erase me 10. Ossuary 11. Shipwrecked
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Line Up
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Michael Salem – Vocals Martin Gyenge – Guitar Oliver Oszwald – Guitar Christoph Purer – Bass Felix Ofner – Drums
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RECENSIONI |
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