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Every Time I Die - Ex Lives
( 4054 letture )
“Palingenesi hardcore”.

Quando una band riesce ad incidere sei dischi in quattordici anni di attività mostra segni di buona volontà, non c’è che dire. Il fatto che si sia passati dalla Ferret alla Epitaph -due etichette estremamente importanti nell’hardcore- può voler dire che oltre l’impegno ci sia anche qualità. Quelli che possono mostrarsi solo quali indizi per i meno affini al genere, non fanno altro che confermare il dato di fatto. Gli Every Time I Die sono un gruppo dalle doti nettamente superiore ai propri analoghi. Tornati ad inizio 2012 con Ex Lives, i nostri, ancora una volta, non riescono a deludere.

Per chi non li conoscesse, i quattro americani proveniente da Buffalo non sono il solito gruppo hardcore, ma anche qualcosa d’altro. Non mi riferisco al metalcore o al deathcore, stili dapprima adorati da troppi ed ora considerati da tanti alla stregua di errori sesquipedali.
Gli Every Time I Die sono fautori di lievi ma fondamentali contaminazioni su base hardcore, che, senza modificarne la portata ne allargano i contenuti. In Ex lives, come nei lavori precedenti, c’è sì l’hardcore, ma anche lo sludge e moderati accenti di southern rock.
E’ vero che coloro i quali mostrino interesse per le sonorità espresse dalla band, sapranno già a cosa andare incontro ascoltando la nuova opera. Però è bene chiarire per tutti quelli poco inclini a tale realtà che il nuovo album potrebbe avere le carte in regola per piacere a tanti ascoltatori dai gusti disparati.

Ex Lives si snoda attraverso un inizio fulminante.
Underwater Bimbos From Outer Space si muove attorno alle coordinate degli ultimi The Dillinger Escape Plan, non così schizofrenici come agli inizi, ma comunque tutt’altro che calmi. La seguente Holy Book Of Dilemma pesta maggiormente, tant’è che si assiste anche a sporadici blastbeats. Con la terza traccia viene a galla l’indole oldschool, ed è per questo che non si fa fatica a riconoscere in A Wild, Shameless Pain, richiami ai Sick Of It All meno frenetici. Typical Miracle non aggiunge niente a quando prodotto fin qui, ma la vera sorpresa per tutti quelli che ancora conoscono il gruppo, è costituita da I Suck (Blood). Chitarre dal suono grasso come quello di una Harley smarmittata, ritmo incalzante e voce perfetta. Sludge/core come -ahinoi- se ne sente troppo raramente, con tanti ringraziamenti agli Every Time I Die per ricordarci come si faccia a realizzarlo.
Dopo un paio di tracce che non aggiungono granché ai contenuti emersi, ecco arrivare -con Revival Mode- il momento del southern rock. La canzone, dalla quale è derivato il singolo ed il primo video tratto dal disco, è forse una sorpresa anche per il sottoscritto in quanto mostra un ulteriore direzione che i nostri potrebbero intraprendere nel futuro prossimo.
Abbiamo da poco passato la metà del lavoro (nella versione bonus sono presenti ben quattordici canzoni) ed io posso già ritenermi appagato.
Le seguenti tracce continuano a pestare con il loro hardcore crudo ma originale, e c’è ancora spazio per le variazioni al tema. Indian Giver, in chiusura all’edizione standard, viene caratterizzata dalla melodica malinconia per tutto il proprio divenire, aggiungendo così ulteriori argomenti a chi ascolta.
Le tracce bonus garantiscono un plus ultra di rabbia sofisticata, semmai si avessero ancora energie una volta arrivati al termine dell’album.

Cosa aggiungere? Ex Lives conferma qualità ben oltre la media per una band che in Europa non è ancora riuscita a raccogliere i consensi che meriterebbe. Il genere indicato di fianco alla recensione è un semplice riferimento non sufficiente a definire un sound che ha nell’hardcore solo la propria base. Vi sono anche mathcore, sludge, e piccole dosi di rock, ovvero un insieme di stili che possono dialogare. L’importante è che tale operazione venga svolta da interpreti capaci.
Gli Every Time I Die lo sono.



VOTO RECENSORE
80
VOTO LETTORI
45.6 su 20 voti [ VOTA]
il vichingo
Domenica 11 Marzo 2012, 14.20.17
16
Tranquillo Alex, tutto a posto . Si forse ha ragione Tribal Axis, se uno non apprezza il genere (forse) non dovrebbe commentare. Il problema è che certe volte la tentazione di lasciare un commentino è troppo forte, ma tutto sommato questi Everytime i die, come ha detto giustamente Undercover, sono diversi dalla stragrande maggioranza delle band metalcore e quindi non meritano di essere bistrattati . Ciao ragazzacci!
Alex Ve
Domenica 11 Marzo 2012, 14.10.30
15
Vabè dai, Vichingo ha specificato meglio il proprio pensiero, ha chiarito che si tratta di gusti, quindi no problem...e poi uno che deve sorbirsi una squadra con Quagliapereta in attacco ha tutta la mia solidarietà (uè, si scherza)
tribal axis
Domenica 11 Marzo 2012, 12.31.18
14
@il vichingo: per il genere che fanno sono eccellenti. se non ti piace il genere non ha senso che commenti.
il vichingo
Sabato 10 Marzo 2012, 18.00.39
13
Sono d'accordo, si discostano dalla maggioranza delle band Metal-core che vendono grazie al ciuffetto sopra l'occhio o al classico attegiamento pop star che eccita la tredicenne di turno, e questo è un punto a loro favore. Ma la loro proposta musicale alla lunga mi stanca. Buona qualche canzone, lo ammetto, ma alla lunga li trovo ripetitivi e scontati (sto parlando per me). Quindi io non sto criticando il loro aspetto o la loro attitudine, ma il loro sound che in linea generale trovo poco coinvolgente e un po' trito.
Undercover
Sabato 10 Marzo 2012, 16.55.55
12
@il vichingo, senza senso perché non comprendo stavolta quale sia la critica, qui non ci sono emociuffi, non c'è il "pop" da classifica, capisco che il genere può non piacere ma obbiettivamente questi fanno tutt'altro mestiere rispetto certi segoni che abbiamo commentato in passato o vogliamo dire che suonano la stessa minestra?
il vichingo
Sabato 10 Marzo 2012, 15.28.10
11
Si Alex, (purtroppo ) l'ho ascoltato e me ne sono fatto un'idea leggermente negativa. Critiche senza senso caro Undercover? Vabbè ho fatto un po' il coglione nel commento 3 ma, parlando seriamente, a me la loro proposta musicale non piace affatto, ma se la mettiamo così allora me li faccio piacere a forza . PS: Eh Alex, Borriello è stato a mio avviso l'acquisto più insulso di quest'anno! Io, da vero Juventino, non lo volevo (causa "grande rifiuto" anno scorso)
Undercover
Sabato 10 Marzo 2012, 11.12.02
10
Concordo con Alex, sono una band con le palle sti ragazzi, riescono a coniugare hardcore e rock alla grande, bravi davvero, è un peccato leggere critiche senza senso da utenti esperti.
IlFantasmadelNatalePassato
Sabato 10 Marzo 2012, 11.05.08
9
Qui c'è davvero da dar ragione ad Alex. Nient'altro da dire.
Alex Ve
Sabato 10 Marzo 2012, 10.57.15
8
Ragazzi, una curiosità: ma qualcuno di quelli che hanno commentato ha ascoltato questo disco? Vichingo, fai poco lo spiritone e pensa a Quagliapereta e a Borriello, quelli sì che danno soddisfazione.....
Flag Of Hate
Giovedì 8 Marzo 2012, 21.08.05
7
Complimenti per l'utilizzo della parola "sesquipedale".
il vichingo
Giovedì 8 Marzo 2012, 20.59.03
6
@ Hangar: Ehehe un commento semplice e diretto è piu efficace di cento discorsi!
Hangar1893
Giovedì 8 Marzo 2012, 19.46.55
5
CHE SCHIFO.
Sonny
Mercoledì 7 Marzo 2012, 20.24.00
4
Hahaha mi sembrava stesse delirando il buon vichingo! Comunque non so, la recensione (come sempre) mi stimola un sacco ad ascoltarlo... Vedremo
il vichingo
Mercoledì 7 Marzo 2012, 18.55.10
3
Non ci credo gli Everytime I Die su Metallized, finalmente la mia band preferita viene recensita su questa Webzine. Vorrei strapparmi i cappelli per la felicità che sto provando in questo momento. Che altro dire?? Band geniale, ogni volta che ascolto i loro album provo delle emozioni incredibili, indescrivibili........... ......PS: chi mi conosce sa che sto scherzando, e mooooolto anche
LAMBRUSCORE
Mercoledì 7 Marzo 2012, 11.56.06
2
Ennesimo gruppo che spopola nelle tv americane, speriamo abbia successo anche da noi, se ne sentirò parlare bene dai seguaci di mtv, credo comprerò tutti i loro dischi, puro spirito hardcore....
tribal axis
Martedì 6 Marzo 2012, 23.15.55
1
che BAND... una BAND maiuscola!
INFORMAZIONI
2012
Epitaph
Hardcore
Tracklist
01. Underwater Bimbos From Outer Space
02. Holy Book Of Dilemma
03. A Wild, Shameless Plain
04. Typical Miracle
05. I Suck (Blood)
06. Partying Is Such Sweet Sorrow
07. The Low Road Has No Exits
08. Revival Mode
09. Drag King
10. Touch Yourself
11. Indian Giver
12. Grudge Music (bonustrack)
13. Business Casualty (bonustrack)
14. Starve An Artist, Cover Your Trash (bonustrack)
Line Up
Keith Buckley – Vocals
Jordan Buckley – Guitars
Andy Williams – Guitars
Ryan Leger – Drums
 
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