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Catheter - Southwest Doom Violence
( 2092 letture )
Arrivano da Denver, ed hanno alle spalle due album e la tradizionale carrettata di split ed EP di ogni gruppo grindcore che si rispetti. Loro sono i Catheter (nome molto evocativo, non c'è che dire), e ci presentano il loro nuovo album Southwest Doom Violence.

17 brani, 28 minuti, zero fronzoli, com'è giusto aspettarsi vedendo l'indicazione di genere. Brani brevi, acidi, guidati dalla chitarra e dagli screams di Jeffe ma in cui la sezione ritmica sa conquistarsi il suo spazio. Purtroppo a mancare sono l'ispirazione e la capacità di scrivere pezzi che si fissino in mente e non stanchino. Fare brani di 50 secondi e riuscire ad annoiare l'ascoltatore non è così facile, ma se fra i singoli pezzi mancano stacchi e variazioni si finisce per ascoltare solo uno sbrodolamento di mezz'oretta di riff che si susseguono senza apparente costrutto come un unico flusso di coscienza che, a fine ascolto, lascia spossati e senza alcuna voglia di ripetere l'esperienza.
Le note promozionali citano influenze dei classici (immancabili) Napalm Death e Repulsion, ma è inutile sottolineare che qui siamo letteralmente su un altro pianeta.
La produzione pessima, come da tradizione underground, rovina quel poco di buono che c'è lasciandoci nelle orecchie solo suoni fangosi e vocals poco intellegibili, mentre il contaminuti avanza arrancando. Non è una di quelle produzioni sporche che dona genuinità al prodotto, è brutta e basta. E non basta abbassare il volume della voce per nascondere il fatto che Jeffe è un singer del tutto inadatto al ruolo (tanto cosa vuoi, è grind, basta fare qualche urlaccio qua e là).
Ad un certo punto sembra quasi che, gioia somma, si sia arrivati a fine ascolto, quand'ecco che la conclusiva In This Moment (dai, un altro paio di minuti e siamo a casa) è un brano di quasi cinque minuti, arricchito fra l'altro da inserti vocali al limite dell'imbarazzante, in cui la noia raggiunge livelli davvero fastidiosi.

Se non siete fanatici del grindcore lasciate perdere questi Catheter, non faranno che peggiorare la vostra opinione sul genere. Se invece alla mattina fate colazione ascoltando From Enslavement To Obliteration e sotto la doccia canticchiate i Terrorizer, beh, lasciate perdere lo stesso: il genere è incredibilmente prolifico e trovare un album migliore di Southwest Doom Violence non è certo una di quelle imprese di cui tenere memoria per raccontarle ai nipotini...



VOTO RECENSORE
49
VOTO LETTORI
74 su 4 voti [ VOTA]
LAMBRUSCORE
Giovedì 12 Luglio 2012, 13.07.54
2
Disco ben suonato e ben prodotto, voce adatta per il genere, secondo me, però sicuramente inferiori ad esempio ai Birdflesh, band con cui hanno anche uno split.
Denak
Mercoledì 11 Luglio 2012, 11.56.48
1
cavolo una volta erano fighi i catheter. cercherò di procurarmelo ugualmente da qualche distro...
INFORMAZIONI
2012
Selfmadegod Rec.
Grindcore
Tracklist
1. Intro
2. Encapsulation
3. Can’t Dream
4. Prosthetic Mind
5. A Thousand Lies
6. Hypercaine
7. Turning Point
8. Ingestion
9. Conspiracy Control
10. Doom to Grind
11. Can’t Change Existence
12. No Harvest
13. Death Merchant
14. Strike
15. Bullshit Business
16. Vile
17. In This Moment
Line Up
Jeffe (Guitar, Screams)
H Murder (Drums, Screams)
Brandon Hayden (Bass)
 
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