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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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Crisis - Armed to the Teeth
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( 1358 letture )
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C’è tutta una schiera di gruppi, gruppetti e gruppuscoli i quali, pur non avendo mai prodotto lavori di primo piano e pur non essendo mai assurti agli onori delle cronache, hanno fatto il loro, confezionando dischi discreti per poi sparire nell’oblio. Talvolta a seguito di uno split, altre volte continuando ad operare per purissima passione in nome del metal. Uno dei tanti gruppi che corrisponde a questo identikit risponde al nome di Crisis, i quali -per quanto ne so- dovrebbero essere attivi ancora oggi. Fondati nell’assolata e mormonissima Salt Lake City nel lontano 1979, i Crisis non erano influenzati dal glam metal di Los Angeles o di New York degli anni 70, ma erano figli dell’hard rock e cugini primi dell’allora giovane heavy metal, che sotto la spinta della NWOBHM stava rivoluzionando la scena, immettendo nuova linfa in un panorama musicale che andava già appiattendosi su un mainstream fatto di synth plasticosi e rullanti simili a colpi di pistola, e su una new wave talvolta elitaria e snob. Ne consegue che i Crisis si vennero a trovare un po’ in mezzo al guado. Troppo metal per la zona di provenienza e troppo hard rock per chi era già interessato agli sviluppi più moderni della scena. Certamente questi tre ragazzi non vennero aiutati dal luogo di provenienza, in quanto la città del lago salato non è esattamente nota per favorire quell’humus necessario a far crescere e sviluppare band dedite a qualcosa di abbastanza diverso dai salmi che i mormoni incoraggiano di solito a cantare, tanto che paradossalmente, trovarono un contratto in Inghilterra, con la piccola Bullet Records, la quale si occupò di stampare Armed to the Teeth, il loro EP d’esordio che altro non era se non la trasposizione tale e quale su vinile del loro demo Crank It Up!.
Introdotto da una discutibile copertina in cui una ragazzona dall’aria non proprio elegantissima ed un po’ smarrita fa mostra della parte superiore di un’uniforme, di un mitra e di un ragguardevole paio di cosce, Armed to the Teeth è costituito da sei pezzi di heavy metal sporco, basico, crudo (sia come composizione che come incisione), con evidenti richiami agli anni 70. Per dare un’idea relativamente specifica e chi volesse avere un’idea della loro musica, si possono citare i Raven di Rock Until You Drop (anche come formazione), ovviamente con meno inventiva, ma piazzando sei pezzi in grado di risaltare presumibilmente nei loro infuocati live, anche a causa di un certo gusto per i ritornelli in grado di prendere fin dal primo ascolto, come ad esempio in Crank It Up, Diane e Break in Action.
Purtroppo il fallimento della Bullet Records impedì una distribuzione decente del platter in oggetto e del successivo Kick It Out, tanto che io stesso ne venni in possesso contattando direttamente la band (fatto relativamente raro all’epoca, per un gruppo in possesso di un regolare contratto discografico), ed ottenendo anche la foto autografata che vedete allegata al pezzo. Senza contare che al momento dell’uscita di Armed to the Teeth il thrash stava già imponendosi all’attenzione generale, facendo risultare i Crisis già fuori tempo. I due fattori, sommati, decretarono il dimenticatoio per la band, tanto che solo nel 2000 riusciranno ad incidere un altro album, intitolato Hard Bargain, con i 2/3 della formazione originale. Niente di stellare, ma avrebbero meritato qualcosa in più.
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Crank It Up 2. Diane 3. We’re the Boys 4. Break in Action 5. Take It Or Leave It 6. Armed to the Teeth
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Line Up
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Dane Thompson (Voce, Basso) Jeff Cross (Chitarra) Bret “Dizzy” Desmond (Batteria)
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RECENSIONI |
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