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Guardiani di Frontiera - Guardiani di Frontiera
( 4376 letture )
Et Voilà: nome epico, copertina epica, titoli epici… cosa aspettarsi dunque da questo primo, autointitolato ed autoprodotto, full length dei milanesi Guardiani di Frontiera? Ovvio, musica epica. Amanti di Dungeons and Dragons, spade e cavalieri, streghe ed incantesimi, eccovi servito il più recente piatto nostrano nel menù dell’epic power metal. Tante cose da mettere subito in chiaro: il cantato è rigorosamente in italiano, scelta rischiosa, non solo per l’effettiva facilità di stesura in inglese, che ‘spersonalizza’ e dunque ammorbidisce l’attenzione verso il testo della song (cosa peraltro che ripudio con forza), quanto per l’obiettiva, spesso reiterata scarsità nelle idee, nelle tematiche, nelle scelte delle rime. Vi giuro, più di una volta mi è venuto spontaneo l’accostamento dei nostri Guardiani ai Cavalieri del Re (e chi non sa chi siano, si è perso il meglio delle sigle televisive di tutti gli anni 70, 80 e 90!): accostamento che di per sé sarebbe un elogio, se non fosse che i nostri fanno metal epico, e non sigle per cartoni. Cosa voglio dirvi, con questo? Semplicemente che spesso la formula è stata usata in maniera banale, sorretta da idee usate alla nausea e da un cantato a volte potente, a volte incostante, a volte imbarazzante. La tematica fantasy la fa da padrona, dunque; una piccola concessione alla fantascienza più pura la troviamo in ‘Jedi’, dove si racconta proprio delle vicende di Guerre Stellari, Skywalker, la Morte Nera e soci! Ripeto, nessun pregiudizio di partenza, ma i testi sono obiettivamente troppo semplici, rime scontate e linee vocali ripetitive. Passiamo alla parte musicale? Il tutto poggia su una solida base metal, molto anni ’80 se volete, con chitarrone e riffoni (purtroppo raramente originali) a spingere su cavalcate di batteria e basso. Ma troppo spesso i pezzi si assomigliano, a volte in maniera eccessiva; evito volutamente qualsiasi riferimento a bands del genere, perché sarebbe ovvio e non influente ai fini della recensione. “La veste nera” è una bella opener, intendiamoci, potente e minacciosa; “Sotto le stelle” forse il pezzo più riuscito del platter, malinconico e sognante, dotato di un bell’arrangiamento. La produzione, tuttavia, non è delle migliori, un po’ troppo old fashioned: siamo ai livelli di un buon demotape, se non fosse per il numero di tracce e per la durata. Un epilogo maestoso ed epico ci riporta fuori dal ‘libro delle favole’ dei Guardiani di Frontiera, con una voce narrante che si chiede, essa stessa per prima, se e quando mai il suddetto libro si riaprirà tra le mani dell’ascoltatore. Domanda difficile, signore e signori, a cui i sottoscritto non è autorizzato a rispondere. Ammiro e caldeggio la scelta del cantato in italiano, come pure apprezzo l’indubbio sforzo dei nostri di comporre un cd di sano metal, dalle tematiche fantasy. Si percepisce il tanto lavoro dietro, ma salta lampante agli occhi l’altrettanto lungo cammino da percorrere per giungere alle porte del grande pubblico. Poi, come sempre, fate vobis.


VOTO RECENSORE
54
VOTO LETTORI
41.14 su 50 voti [ VOTA]
Serciak
Mercoledì 30 Novembre 2005, 20.33.12
1
Io ho votato e ho messo un bel 80 Il cd è molto bello come tematiche anche se a volte non sono realizzate e rese al meglio! Ma è sempre un buon inizio! Froza Guardian!!!
INFORMAZIONI
2005
Autoprodotto
Heavy
Tracklist
1. La Veste Nera
2. Guardiani di Frontiera
3. Inganno
4. Sotto le Stelle
5. Alba
6. Elfo Oscuro
7. Jedi
8. Viridiana
9. Epilogo
Line Up
Davide Gellera – lead vocals
Stefano Sarri – bass, vocals
Giuseppe Puleo – guitars
Giorgio Lazzarin – drums
Filippo Elli – guitars, vocals

www.guardianidifrontiera.it
info@guardianidifrontiera.it
 
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