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Tossic - Transumanza
( 3278 letture )
“Chi non ha mai visto un cazzo di pane non ha mai visto i Tossic

Sono queste le parole che più colpiscono leggendo la biografia dei Tossic. Più dei vari traguardi raggiunti o dei dischi significativi pubblicati negli anni. Ma non bisogna soffermarsi troppo su quest’aspetto, perché ciò che poi emerge da un ascolto completo ed attento della loro musica è che questi quattro ragazzacci ci sanno fare, eccome se ci sanno fare. Proprio come il normale stupore che emerge nel notare la bravura tecnica di band come Gli Atroci ed i Nanowar (Of Steel), che ti inducono inizialmente a pensare di avere di fronte una band puramente parodistica, salvo poi farti restare a bocca aperta davanti a prestazioni di prim’ordine, anche i Tossic sono possessori di questa duplice natura, creando una grandiosa mistura tra un heavy/thrash debitore in primis di Pantera, Slayer e Metallica e dei testi assolutamente esilaranti, con quel pizzico di critica sociale che non fa mai male.
Sorti nel 1986 in quel di Pisa per volere di Asma (inizialmente al basso) e Mazza (alla batteria), arrivano al debut album nei primi anni Novanta con Il Regno del Cinghiale, a cui fa seguito a poca distanza di tempo Stato Brado. Passano gli anni e aumenta la credibilità scenica e artistica della formazione toscana, che pubblica ancora F8 nel 2002 e arriva all’album oggi preso in oggetto, Transumanza, nel 2007. Poter condividere il palcoscenico con nomi del calibro di Helmet, Obituary, Kreator, Napalm Death e Sodom (per citare quelli evidenziati proprio nella loro biografia) non è da tutti e, come vedremo fra poco, tale successo è tutt’altro che immeritato.

Il disco si apre prepotentemente con Cai Tv, canzone con uno dei ritornelli più divertenti del disco, ma strumentalmente cattiva, per mezzo di granitici riff di chitarra uniti ad una sezione ritmica a dir poco imponente. Più blanda la successiva St. Honorè, la quale presenta un refrain che fa del nonsense il suo punto di forza; da un punto di vista musicale la band mostra comunque una capacità compositiva non così scontata e il brano si lascia perciò piacevolmente ascoltare. Più anonima Aiuto, che, al pari di Utah, Suka! ed Astio non ha un impatto grandioso e perde anche punti per colpa di liriche poco interessanti. Si salva invece Ma Chi Sarà, grazie ad un’incredibile dimostrazione di forza da parte del batterista Mitch, il quale ci fa capire di non essere affatto restio all’uso del doppio pedale. I momenti migliori sono senz’altro da ricercare in ...Come una Iena, Froda e Bé Mi Tempi: la prima potrebbe essere benissimo una canzone tratta dal repertorio slayeriano -da cui è senza ombra di dubbio totalmente influenzata- e nei suoi due minuti risicati non mancherà di farvi cascare dalla sedia dalle risate per via di un testo a dir poco “estremo”; la seconda mette invece in luce l’impatto dei Black Sabbath sulla band toscana, con fraseggi lugubri e ritmi simil-doom, sovrastati da un cantato volontariamente “appesantito” e perfettamente in sintonia con le atmosfere del pezzo; la terza è infine una riuscitissima dimostrazione di come dei testi irriverenti ed un impianto sonoro “cazzuto” possano coesistere più che bene. Ma il divertimento non è ancora finito: è l’ora dei Cazzi di Pane (antiche leggende narrano che durante l’esecuzione live di questo pezzo la band lanciasse sul serio forme falliche di pane sul pubblico delle prime file), con parti di chitarra tipicamente thrash e delle ritmiche ancora sugli scudi. E dopo la non eccezionale Loja, l’album si chiude con l’insolita Rappazzo, che altro non è se non una canzone rap con tanto di testo “sconcio” secondo i più classici canoni della band toscana.

Insomma, di thrash si tratta, ma pur sempre fatto col sorriso. C’è da dire che il buon lavoro di produzione rende Transumanza un album da non sottovalutare e fa dei Tossic una delle band di punta dell’underground italiano. Gli eventi recenti hanno visto la sostituzione del bassista Satana (scomparso nel 2010) con Il Canna, e un nuovo album previsto per febbraio 2013. Siamo certi che questa band avrà ancora molto da dire.



VOTO RECENSORE
70
VOTO LETTORI
99 su 2 voti [ VOTA]
Kiodo 74
Venerdì 1 Maggio 2020, 20.54.56
1
Visto che poco fa mi sono imbattuto in una recensione degli In.Si.Dia. ed in assoluta autonomia mi ha ricordato che nello stesso anno (1994) uscì un altro discone tricolore di Thrash Metal in lingua madre che non essendo quo recensito mi ha costretto a saltare di qualche anno e recarmi nella recensione di un altro album della medesima band...... Se da una parte "Istinto e Rabbia" (che in realtà è del 1993) era la parte pulita ed educata del Thrash.....i Tossic con "Stato Brado" erano la parte opposta.....quella maleducata, ironica e demenziale......in comune le due storiche e purtroppo sottovalutate band avevano la rabbia giovanile, l'amore per il Metal e il saper suonarlo con le palle..... Io per fortuna in quegli anni acquistai i loro dischi, andavo ai loro concerti ed oggi dopo tanti anni spesso li riascolto e torno quel ragazzino pieno di rabbia e amore per il Metal da poter urlare nella propria lingua..... Ossequi!
INFORMAZIONI
2007
SkrotoSound Diski
Thrash
Tracklist
1. Cai Tv
2. St. Honorè
3. Aiuto
4. ...Come una Iena
5. Utah
6. Ma Chi Sarà
7. Suka!
8. Astio
9. Froda
10. Bé Mi Tempi
11. Cazzi di Pane
12. Loja
13. Rappazzo
Line Up
Mazza (Voce)
Asma (Chitarra)
Satana (Basso)
Mitch (Batteria)
 
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