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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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( 2689 letture )
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Un album spettacolare ingiustamente ignorato, una band tosta come borchie d’acciaio cestinata per l’invasione del grunge, tsunami che seppellì ogni cosa eccellente, fatta e pubblicata in quel lasso di tempo. Eppure i Roxy Blue erano davvero grandiosi. Nonostante questo loro debutto venne patrocinato da un colosso come la Geffen e prodotto dal noto Mike Clink, già produttore dei Guns N'Roses (così come l’etichetta, tanto per intenderci), il disco non ottenne successo per i motivi sopraccitati e, credetemi, è davvero un delitto a cielo aperto. La storia dei Roxy Blue si dipana dal chitarrista Sid Fletcher e dal bassista Josh Weil che si conobbero durante gli studi al Guitar Institute of Technology; i due vennero poi a conoscenza del cantante Todd Poole e decisero di formare una band con l'aggiunta del batterista Scotty T. Questi quattro esplosivi street rocker fecero base a Memphis, nel 1990, costruendosi la reputazione attorno a quell’area metropolitana. Vennero portati alla luce dal frontman dei Warrant, Jani Lane, dopo che il manager dei Mötley Crüe, Doug Thaler si interessò alla band e procurò loro un contratto con la Geffen Records. Quindi il passo verso il debutto infuocato di Want Some? diventa celere e spedito, un disco ruggente, sagace, cattivo, efficace, ruvido splendidamente prodotto, che vedeva nel ruolo di coristi diversi noti personaggi come il cantante dei Survivor, Jimi Jamison, Tommy Funderburk dei King of Hearts e Jani Lane dei Warrant. Io mi sento di consigliare vivamente questo lotto di song che comprai a scatola chiusa, in quel di L.A. nel ‘92, attirato molto, va detto, da una copertina intrigante.
Musica stratosferica, song calibrate, non ripulite da una miscela combustionante di acido street e potenza chitarristica class metal, con un singer ribelle e prepotente nella vocalità e melodie azzeccate, con una sezione ritmica tellurica, capace di supportare al meglio le infrastrutture della sei corde, di prima eccellenza. Cori, solidità, robustezza nel songwriting e grande fascino in brani che amerete da subito, come si può rimanere insensibili di fronte a cotanta bravura sciorinata in Too Hot To Handle, Sister Sister, Times Are Changin', piuttosto che It's So Easy? Tutto il CD è semplicemente fan-tas-ti-co!!! Una ballad, mid tempo alla nitroglicerina, chorus da cantare insieme con i pugni in alto e cavalcate a rotta di cervicale, e una chiusura degna di fuochi artificiali come Main Attraction, dove si sperimenta il rumble effect sound provocato da una voce usata come uno strumento. Non va dimenticata la reinterpretazione degli Who di Squeeze Box, ma tutte le schegge qui presenti si conficcheranno nel vostro cuoio capelluto e non se ne andranno più.
La band partecipò, nello stesso anno, ad un tour in nord America con Babylon A.D. e Wildside, ma ormai la campana che suonava a morto, provocata da quel genere minimale che fu il grunge, non diede scampo a nessuno, nemmeno a questi grandissimi interpreti. Inevitabilmente i Roxy Blue si sciolsero poco dopo, ponendo la pietra tombale sul loro talento. Questo è un platter stratosferico ricco di proposte fresche e piccanti al tempo stesso, sta a voi riscoprirlo, e ne godrete alla grande!! Do you WANT SOME?
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7
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Ma io mi chiedo,se uno non capisce e non apprezza un genere perché perdere tempo a fare affermazioni da capre che non possono che qualificarvi come perfetti imbecilli? Mah... |
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6
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Gruppi di merda come gli Steel Panther...sempre bello leggere le minchiate di Metal Shock...cristo santo ahahahaha |
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5
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Spinto dalla curiosita`, visto che non li conoscevo, e` da un po` di ore che mi ascolto in loop questo disco. Che dire, buona band, forse il voto e` esagerato ma un 80 lo darei comunque per un album ben suonato e con canzoni talvota piu` street altre piu` "class". Se poi vado a pensare che oggi hanno successo un gruppo di merda come gli Steel panther, questo e` oro colato al confronto!! |
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4
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Usti, i Roxy Blue, me li ricordo bene. Avevo la cassettina. Carino il disco come ricordo positivamente il primo Tuff ma da qui a 88 ne passa di acqua..un oceano. 68/70 per me. Più che altro come altre band hard rock anni 80, poco originali..molto poco.. |
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3
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Oh oh girando si trovano anche commenti di un certo Joe Crome! Comunque sono tanti gli album caduti nell'oblio perchè arrivati troppo tardi. Quando vengono giustamente rivalutati, accade che a volte vengano un po' anche "gonfiati". In questo caso però non è così! Niente di originale, ma che ce ne frega quando la qualità di certo non manca? Anzi! |
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2
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Joe...vedrai che questo album ti sorprenderà..è davvero eccezionale!! |
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1
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Dei tre gruppi citati alla fine ho Under the Influence dei Wildside, ordino nei prossimi giorni il primo dei Babylon A.d. di conseguenza mi toccherà trovare anche questo dei Roxy Blue! non sarà facile, Frankiss, ma accetto la sfida!  |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Too Hot To Handle 2. Sister Sister 3. Times Are Changin' 4. It's So Easy 5. Rob The Cradle 6. Squeeze Box 7. Talk Of The Town 8. Rock-A-Bye Baby 9. Luv On Me 10. Nobody Knows 11. Love's Got A Hold On Me 12. Main Attraction
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Line Up
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Todd Poole (Voce) Sid Fletcher (Chitarra) Josh Weil (Basso) Scotty T. (Batteria)
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RECENSIONI |
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