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27/04/25
THE LUMINEERS
UNIPOL FORUM, VIA GIUSEPPE DI VITTORIO 6 - ASSAGO (MI)
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Proto-Kaw - The Wait Of Glory
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( 3964 letture )
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Quasi due anni dopo il debutto “Before Became After”, tornano i ben poco debuttanti ex membri dei Kansas, conosciuti oggi col monicker Proto (= versione precedente di) Kaw (= parola indiana che sta per Kansas). Lo stesso titolo del nuovo album, “The Wait Of Glory”, rimanda ai fasti del passato musicale della band, e di fatto tenta di bissare il successo della precedente release del 2004. Si può dire senza ombra di dubbio che, anche stavolta, il polistrumentista e compositore Kerry Livgren ha fatto centro, dosando tutto il suo estro compositivo in maniera equilibrata nel corso delle canzoni, e regalando grandi emozioni agli estimatori del progressive d’annata. “The Wait Of Glory” appare come un distillato purissimo del songwriting rock anni ’70, impreziosito da una line up di tutto rilievo, nonché da una varietà di strumenti (e, di conseguenza, da una varietà di atmosfere) spesso ineguagliata. Oltre al classico quartetto prog-rock composto da chitarra basso batteria e tastiera, sono stati introdotti ancora una volta flauto sassofono e organo. Brani come “On The Eve Of The Great Decline”, “Nevermore”, o “The Vigil” possono essere apprezzati indistintamente dagli amanti dei Pink Floyd o dei Jethro Tull, in virtù della ricchezza di trovate musicali originali e psichedeliche al tempo stesso, mentre probabilmente un brano come “Osvaldo’s Groceries” ricorda più l’estravaganza compositiva dei Genesis e dei King Crimson. Ma, al fin della fiera, è anche inutile fare troppi riferimenti agli altri big degli stessi anni dei Kansas: i Proto-Kaw sono i Proto-Kaw e basta, e non hanno bisogno di essere paragonati per essere compresi o apprezzati. Interessantissimo anche il rock di “Melicus Gladiator”, in cui vedo molti punti di contatto con la carriera solista di Russel Allen. Questo cosa significa? Che i Proto-Kaw riescono da una parte a mantenere costante la freschezza del songwriting, e dall’altra a restare tutto sommati attuali, anche se a modo loro. Splendidi gli arrangiamenti, ottima l’esecuzione, appropriatamente retrò la produzione. Inutile insomma sottolineare l’importanza di questa uscita discografica, e scontato è pure il mio consiglio di acquistarlo. Questa release si preannuncia essere un punto di riferimento importante per la scena progressive attuale, la quale spesso dietro produzioni eccelse e suoni metal pomposissimi nasconde solo idee sconclusionate, riff raffazzonati, e soprattutto plagi inammissibili (un nome per tutti: Circus Maximus). Se “The Wait Of Glory” avesse vantato anche una produzione più moderna, probabilmente sarebbe potuto essere, di primo acchito, ancora più apprezzato dalle giovani leve, ma in fondo va bene anche così, ed i suoni morbidi aperti e riverberati potrebbero essere il giusto modo per non dimenticare certe radici musicali importanti. E magari stimolare nei newbies la riscoperta della musica di oramai quarant anni fa.
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5
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La prima Track nevermore vale da sola l'obbligo d'acquisto dell' album, una canzone perfetta, questo è progressive. Punto e basta!!!!!!! |
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4
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Stessi suoni di tastiera (sia di Kevin Moore sia di Michael Pinnella), stessi arrangiamenti e stessi riff (Alive=Caught In A Web; Glory Of The Empire=Communion and the oracle+The Accolade Pt.2; Biosfear=The Dance Of Eternity; The 1st chapter=The Odissey)... io questo lo chiamo plagio. |
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3
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La recensione dei Proto-Kaw rispekkia quello ke poi è il cd, ma non sono d'accordo sul fatto ke i Circus Maximus sono un plagio.... ci sarà qualcosa ke ricorda i Dream Theater o i Symphny X ma non credo siano un palgio.... |
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1
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io ho 17 anni...anke se nuova leva adoro i kansas e kerry: ME LO PRENDO!!!! |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Nevermore 2. Relics Of The Tempest 3. When The Rains Come 4. On The Eve Of The Great Decline 5. Physic 6. Osvaldo's Groceries 7. The Vigil 8. Old Number 63 9. Melicus Gladiator 10. Picture This
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Line Up
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John Bolton: Flute, Saxophone Craig Kew: Bass, Vocals Kerry Livgren: Guitar, Keyboards, Vocals Lynn Meredith: Lead Vocals Brad Schulz: Drums Dan Wright: Organ, Keyboards, Vocals
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RECENSIONI |
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