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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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( 2542 letture )
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No, non è come pensavate distrattamente, leggendo il monicker sulla rece. Questo non è un progetto solista di quello spaccaossa di Blackie Lawless degli W.A.S.P.: lui continua a cercare di nutrire la propria voce pazzesca con fluenti iniezioni di kerosene, mettendola al servizio della sua band che, detta per inteso, è ormai irriconoscibile, sfiatata e lontana dai fasti irraggiungibili degli inizi. Qui, invece, siamo al cospetto di altro. Certe storie cominciano semplicemente, anche se si tratta di nomi cospicui. Alla faccia di chi pensa sempre con la dietrologia sulle spalle. Alla fine del 2012 due membri attuali dei Demon, Neil Ogden e Paul Hume, decidono di dare vita ad un nuovo progetto puramente hard e reclutano il guitar master Howie G dei Persian Risk, completando la formazione con Josh "Tabbie" Williams al basso. Il quartetto si cimenta in un anthemic classic rock dalle matrici ottantiane, genere che è dunque tornato fortemente in voga, tanto che tutte le ultime uscite in ambito hard rock possiedono questa inclinazione.
E allora sotto con influenze riferentesi a Gotthard, Queensryche, Dio, Saxon, Scorpions e tanti altri. Locati in terra d’Albione, Nord Staffordshire, debuttano con questo Rock Savage, 11 track prodotte e mixate dal duo Hume/Ogden, veri master del progetto. Copertina oscura che ricorda la Medusa, poi scoppia l’abbrivio musicale, sin da subito brillante e orecchiabile ma con palle quadrate. L’apertura Heavy Metal Heaven picchia il giusto, Black Widow Ladies è cadenzata e ha in sè partiture da N.W.O.B.H.M, poi F.O.A.D spicca per maturità e brillantezza nelle singole parti. E’ bene dirlo subito, i protagonisti totali di questo dischetto sono Paul Hume alla voce, corde vocali ispiratissime in grado di asfaltare ogni rivale, e le chitarre di Howie G, poliedriche, totali, esaltanti e capaci di spalmare getti di heavy metal ovunque. Il songwriting si manifesta molto variegato e di proporzioni ragguardevoli, con tanti frammenti aguzzi al suo interno che faranno apprezzare il gruppo da un folto panorama di rocker, grazie a soluzioni brillanti che mostrano compattezza in una proposta fatta di pezzi tutti diversi tra loro, mantenendo un tasso di qualità elevata nella riuscita sonora. SOS è magia pura, una sorta di AOR energizzato all’heavy, con cori paradisiaci, melodie eccelse e un solo di chitarra da inchino sull’altare, grandioso ancora una volta Howie G. Ritmica fulmicotone con sfumature, ora funky ora fuligginose, per Step In, pezzo originale non c’è che dire; Scream al contrario è molto Crue, mixato con un hard europeo di matrice inglese e influenze sospese tra la Germania e la Scandinavia, e la seguente Pretender pesca nel metal brumoso dimenticando i luccichii di alcune song precedenti. Uno dei picchi risiede certamente in Where Heroes Fall, mid-tempo armato di una musicalità particolare ma fermamente di spicco e un solo di guitar, manco a dirlo, da paradiso delle sei corde. Chiude il lavoro Metal Time, che già dal titolo dice tutto: attacco frontale a tutta canna con coralità di livello superiore; un po’ alla Dokken di Tooth and Nail.
Un album che metterà d’accordo i più vetusti metallers e i kid di nuovissima generazione, qui le chitarre slamettano che è un piacere, mischiate ad hard rock pesante e ben curato innescato da cori e melodie notevoli, il tutto saldato ad idee originali e a stereotipi che si mostrano come dna integrante della nostra musica. Una sorpresa da salutare con positività, i Lawless sono da pollice alto.
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Disco eccellente, tutte le canzoni sono valide. Piuttosto, mi stupisco di non aver letto ancora la recensione di unbroken dei demon su questo sito. A parer mio, uno dei migliori dischi del 2013 e ai livelli dei grandi capolavori della band. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Heavy Metal Heaven 2. Black Widow Ladies 3. F.O.A.D 4. Misery 5. SOS 6. Rock n Roll City 7. Step In 8. Scream 9. Pretender 10. Where Heroes Fall 11. Metal Time
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Line Up
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Paul Hume (Voce, Chitarre) Howie G (Chitarra) Josh “Tabbie” Williams (Basso) Neil Ogden (Batteria)
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RECENSIONI |
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