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Protest the Hero - Volition
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( 11800 letture )
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Tutto ebbe inizio lo scorso 15 gennaio, quando sul sito Crowdfunding Indiegogo apparve un breve post in cui i Protest the Hero manifestarono apertamente la volontà di volersi liberare definitivamente dai costosi e limitativi obblighi di produzione imposti dall’attuale industria discografica per riprendere il pieno controllo della propria carriera e del proprio modo di comporre. Per questa ragione, la decisione presa per la produzione del loro quarto album da studio fu radicale: una campagna di raccolta fondi sul sito in cui gli stessi fan della band sarebbero stati chiamati a dare il loro personalissimo contributo monetario, ripagati a seconda della cifra emessa, con un premio di partecipazione che andava dalla versione mp3 dell’album fino a un’apparizione come guest-vocalist nella registrazione dello stesso. La cifra stanziata dal gruppo, affinché si potesse vedere realizzato il loro nuovo album, fu di 93.000 dollari. Non proprio bruscolini, ne converrete, ma la cosa incredibile fu che in un solo giorno la cifra riscossa sul sito s’impennò verso i 123.000 dollari (ben 30.000 dollari in più del dovuto) e sarebbe stata destinata a salire oltre i 300.000 nei giorni successivi. Insomma, con tutti questi soldi (che valevano a dire un album già venduto ancor prima di averlo registrato) e con tale fiducia da parte dei fan da tutto il mondo, la responsabilità da parte dei Protest the Hero di dover sfornare un prodotto con gli attributi era enorme.
Prima di aver ascoltato quest’album, la mia mente già si aggrovigliava febbrile sui soliti luoghi comuni: stai a vedere che sarà l’ennesimo album fotocopia del precedente. Meglio rinviare quest’appuntamento con i Protest the Hero, perché è sempre bene non affidarsi del tutto ai propri preconcetti, nel caso specifico non proprio lusinghieri. Con Volition, però, le cose hanno preso sin da subito una piega diversa dal solito: si avverte subito una certa separazione tra ciò che sentiamo e ciò che in realtà si sta realizzando dietro a quei fraseggi di chitarra al peperoncino e a quel drumming folle e serratissimo gentilmente concesso da Chris Adler, batterista dei Lamb of God, chiamato a sostituire l’uscente More Carlson. La melodia ha certamente un ruolo centrale in tutto questo, ma è giocata in un modo che da qualche tempo non si sentiva in un album mathcore. Il termine tecnico che si usa in questi casi risponde al nome di contrappunto, ossia una composizione di linee melodiche e armoniche che seguono ciascuna un percorso indipendente e che vanno tra loro a mescolarsi creando un’insieme omogeneo e completo. Chi di voi conosce le basi della teoria musicale saprà che creare qualcosa di buono seguendo di pari passo questa idea è cosa tutt’altro che semplice, ma i quattro canadesi sanno il fatto loro e ci riescono alla grande. Ciò che rende il tutto ancora più straordinario è che tutta questa perizia e tutti questi rigidissimi schemi bachiani non pesano in alcun modo sull’ascoltatore. L’album scorre tra una traccia e l’altra con una disinvoltura totale, dando l’impressione di avere di fronte la cosa più naturale e più semplice al mondo, senza concedere neanche un secondo alla noia e senza fornire un qualsiasi motivo all’ascoltatore per premere il tasto skip. Le sorti dei Protest the Hero sono sempre state legate anche alla voce di Rody Walker, amata da tanti e odiata da molti, ma, a dimostrazione del fatto che questo è un album non solo per i fan ma per chiunque, in questo caso sarebbe difficile immaginarsi un cantato che non sia il suo. Canzoni come Yellow Teeth o l’introduttiva Clarity sarebbero difficili da figurarsi senza quel particolare timbro vocale. Molto buona è anche la prova canora di Jadea Kelly che impreziosisce il contesto qua e là, dando un tocco di varietà in più al tutto, senza monopolizzare la scena. Qualcuno ha definito Volition un passo indietro rispetto al passato del gruppo, accusandoli di aver voluto giocare in casa senza azzardare le sperimentazioni folli cui si era abituati un tempo; in parte è vero, ma non credo che l’obiettivo del gruppo fosse quello di dimostrare ancora una volta quanto fossero bravi a mescolare la minestra, ma piuttosto quello di consolidare lo spettro delle influenze raccolte nel tempo in un’unica opera, portando a compimento tutto ciò è stato accumulato negli anni.
Non serve dilungarsi di fronte a un album così e termino con una breve nota personale: mi sono preso tutto il tempo necessario per valutare e per scrivere una recensione di questo disco e, dopo ripetuti e attenti ascolti, sono arrivato alla conclusione che l’ottimo voto finale è ampiamente meritato da questo gruppo, che di strada nei suoi oltre dieci anni di attività ne ha fatta. Non mi sono mai reputato un estimatore, ma Volition è una sfida al suo stesso genere che divide e unisce difficoltà e complessità rispettando comunque tutto ciò che l’ascoltatore si aspetta da un disco di musica progressiva ed è questo ciò che conta.
Non sarà il disco dell’anno, ma è semplicemente un album bellissimo.
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86.36 su 104 voti [
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Album che mi è piaciuto molto.. Non conoscevo il Gruppo neanche di nome quindi sono proprio una novità per Me.. Una considerazione: A Me alcuni Brani sono sembrati rifarsi allo Speed/Power Metal, sia nelle Melodie che nella Voce del Cantante.. E' solo una mia impressione? |
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@ Tomkat No, solo che hanno cancellato il tour del 2017 per problemi alle corde vocali del cantante. Il mese scorso hanno pubblicato un singolo, e dovrebbe uscire un nuovo album in studio a giugno di quest'anno. |
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Si sono sciolti? Sono molti anni che non esce un disco nuovo |
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Disco semplicemente strepitoso,il mix di sezione ritmica e voce di Rody Walker mi esalta come poche cose al mondo! |
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Che album, il loro lavoro più bello, uno strumetale a dir poco orgasmico e la voce di Rody bellissima come sempre. Voto 92. |
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Un album fantastico!! Mi ha fatto provate delle fortissime emozioni! 90/100 |
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80. Bell'album, brani molto belli come Mist, Drumhead Tail e Skies non sono da tutti... Non esageriamo con i voti, se do 100 a Volition, non oso immaginare il voto che dovrei dare a dischi veramente epocali come Nothingface e Slow Deep And Hard. |
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Ma che voto è 89 per un album così cazzo!? Almeno, minimo minimo 100!!! |
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Ma chissenefrega del genere! Quando si ha davanti un disco spettaccolare come questo non ha davvero importanza! |
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Ok Math core è perfetto, ho voluto precisare perché molti li definiscono prog metal, quando di prog non hanno nulla... |
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Sono fenomenali, io li ho visti dal vivo è sono davvero impressionanti... Però poi se vi piacciono questi non venitemi a dire che Petrucci sbrodola note su note, perché questi qui ne fanno sue volte tanto. P.s. questo non è prog metal, ma metalcore. |
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Molta più melodia e (passatemi il termine) linearità che in passato, alcune canzoni sono veramente belle e in generale è un ottimo album, ben suonato e meno complicato dei precedenti. Quantomeno io con Fortress avevo fatto molta più fatica...Voto 83 |
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Fantastico, davvero un concentrato delle migliori qualità dei Protest. Mist e Skies sono meravigliose  |
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A me continua a non convincere molto la voce di Rody ,per carita' l'energia spaccatutto ce l'ha,ma spesso in alcuni tratti non si capisce quello che dice,comunque li riascoltero' ancora,4 volte sono poche ammetto,e chissa' che non cambi idea,per il momento e'cresciuto a 90,poi vedremo. |
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L'ho ascoltato, ma sinceramente non mi pare al livello di Volition, ne come composizione, ne come tecnica, il confronto non esiste, già solo per l'enorme disparità tra i vocalist, Rody se lo mangia vivo, sorry |
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L' ultimo album dei letlive" The Blacked beautiful",e' migliore dei protest,anche se quasi se la giocano sul filo del rasoio,questa e'la mia modesta opinione,comunque bellissimi tutti e due. |
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@Malleus,ascolta anche i Letlive con il loro "Youngher",poi ne riparliamo con piu' calma,dibquale sia il disco dell'anno. |
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Non è un disco, è un fottuto terremoto, per me 100. Disco dell'anno eccome.. sono stati una sorpresa impressionante, non avrei mai pensato che tirassero fuori un album del genere. |
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Ma! qualcuno lo ha definito disco dell'anno,a me non sembra proprio, sara' che i minestroni musicali mi creano una gran confusione,comunque solo 2 ascolti gli ho dato, al secondo ascolto comunque mi sta prendendo,non tanto per la musica e la strumentistica che non mi sembrano molto originali,ma per il tellurico Rudy Walker,intenso ,rabbioso e spaccatutto,che tecnicamente non e'un granche',e dele volte addirittura non si capisce quello che ma in alcuni ratti spiazza e sorprende,soprattutto quando in certi momenti intrecciaa i suoi cambi vocalici con i cambi di tempo repentini di basso,chitarra e batteria.Insomma alla fine che dire?Il songwriting e' migliorato molto,ma c' e' ancora un po troppa confusione che rischia di non dargli una vera identita' di genere.metal core?new metal?death-crossover?progressive?.voto finale 85. |
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Grandissimo album, per me è 90. Fantastica voce che personalmente amo, specie i vocalizzi e gli acuti dove si nota il cambio di impostazione. Strumentalmente non ne parliamo nemmeno. Li avevo sempre snobbati all'inizio ma grazie a questo album credo proprio che andrò ad ascoltare il resto, anche se mi sembra di capire che non siano alla stessa altezza. Avrei preferito che si parlasse di più del disco, vabbé che le note parlano da sole, ma qualche delucidazione in più citando anche qualche canzone non avrebbe fatto male.  |
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Erano un gruppo a me sconosciuto, ma sarebbe stato un delitto non avere mai ascoltato questo Volition!!! Tecnica oltre le righe e uno stile molto vicino agli ormai defunti Into eternity, ma molto più spiazzanti e progressivi (intesi come tempi e fuori dagli schemi strofa-ritornello-assolo). Chi dice incasinati o indecifrabili non ha i plugins chiamati Watchtower, Mekong Delta, Voivod... |
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Bello bello bello, davvero uno dei dischi preferiti di quest'anno..un intreccio di linee che scorre pulito e ti lascia assuefatto alla melodia..in quanto a stile poi mi pare molto moderno pur avvertendosi i (dovuti?) richiami al passato. 90 se lo meritano tutto |
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Non sono facilmente classificabili e vero... Io uso i generi solo come shortcut per descrivere la musica... |
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Ragazzi, i generi musicali sono categorie che servono unicamente a costituire una sorta di ordine virtuale in cui incasellare informazioni utili a chi le cerca. Non è un dibattito sulla matrice Aristotelica, prendete ogni definizione come qualcosa di "suggerito" e non di definito. |
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di certo non prog...mah non capisco chi si ostina a parlare di altri generi...prog significa semplicemente far coesistere più generi all interno di un brano o album e se non è prog questo disco non so che dire...@steelminded non scherziamo new metal...qui cè una tecnica unita ad un songwriting che nemmeno tutta la corrente da te citata...pur essendo io cresciuto con band nu metal sia chiaro non ci sputo sopra ma qui siamo in un altro pianeta... |
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new-metal, metalcore, insomma quelle robe lì (I Bullet for my Val, per intenderci), con una spruzzatina di Spawn of Possession Buonanotte. |
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...comunque dopo un altro paio di pezzi, mi pare più un derivativo del new metal (non che sia proprio new metal, ovvio) che altro... non so sarà la voce alternata... di certo non prog... sospendo ancora il giudizio. Evviva! |
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Ho sentito Underbite, mix interessante... originale, promettente... sembrerà strano ma c'ho che ci ho sentito dentro è un misto tra Volbeat e Spawn of Possession Forse mi sono fatto dei viaggi, ma mi pare calzante allmeno per quanto riguarda questa canzone Da approfondire. |
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@pazzo mi fa piacere che per voi finanziatori ci sia qualcosa di esclusivo...la copertina che possiedo è molto bella anche se non ne ho capito molto il significato che fra l altro può anche essere interpretato in maniera non del tutto positiva...originalissima in ogni caso... |
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EDOhard (ex tommy) si ce n'è un altra con una barca distrutta specchiata sull'acqua...lo trovi in rete...direi che è la migliore ma anche quello con la donna è molto molto bello... |
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considera che ho speso quasi il doppio per aver quella copertina rispetto allo stesso disco con quella qui sopra... |
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@p pazzo scusa potri aver frainteso...cmq ho la copertina con la donna diciamo sdraiata e tutti i volatili attorno...è la versione digipack da quanto ho capito mentre la normale è quella in calce alla rece o sbaglio? probabilmente tu ne avrai un altra limitata... |
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Sorry,avevo confuso con un altro singer.....Rody è Rody! |
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E' uno dei miei dischi dell'anno insieme a quello del Re Jon Oliva,i Protest han tirato fuori un disco strepitoso,tecnica come era lecito aspettarsi eccelsa,fraseggi stupendi,la cattiveria giusta,ed alcune canzoni catchy.....Ah,preferisco questo cantante,la sua voce la trovo perfetta per questo disco bellissimo!90! |
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@EDOhard (ex tommy)...come scusa??quale copertina hai??a me hanno risposto direttamente i PTH alla mia domanda riguardo al ritardo di arrivo del CD e loro mi hanno risposto che ci sono problemi nei corrieri ma che avrò un pezzo quasi introvabile... |
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capolavoro, non trovo altre parole per descrivere uno dei principali contendenti al titolo di album dell'anno. voto:94 |
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99, disco del'anno, la voce di Rody è la migliore in circolazione al momento, a mio parere. |
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Mamma mia ma che canzone è Clarity? E pensare che è anche il singolo... prova mostruosa del cantante, sono davvero contento per questi ragazzi! |
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Magnifico! Spettacolare! Album fantastico! Adoro Yellow teeth, a life embossed e mist è semplicemente superba! 90 è il mio voto. |
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Caspita, che signor album! Mi è piaciuto tutto già dal primo ascolto, sono rimasto favorevolmente colpito : ) |
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Buon disco ma ho preferito nettamente l'ultimo dei The Dillinger Escape Plan. |
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@Tutti: Non soffermiamoci sui problemi di genere, abbiamo tutti ragione. Il fatto è che i Protest the Hero sono uno di quei gruppi le cui etichette vanno abbastanza strette, poiché incorporano a loro una serie di generi, stili e influenze molto varie. Ho scritto Prog per cercare di essere più ampio possibile, non era per voler oscurare il loro lato mathcore, comunque molto presente. |
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Purtroppo la voce per me è inascoltabile. Non che il singer sia incapace anzi, ma proprio mi fa accapponare la pelle. Peccato. |
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io li definisco più "mathcore melodico" come genere. alla fine l'uso del termine "progressive" è in senso generico per l'uso di tempi e ritmiche spesso non convenzionali come da tradizione mathcore. detto questo, i PTH li trovo come una grande ventata di freschezza in questo genere, il metalcore, davvero saturo di band inutili, tutte uguali e che non hanno nulla da dire e nulla di nuovo da offrirci. la voce è TANTA ROBA, non si può negarlo. ed è un bel contrasto con la musica che in molti definiscono "incasinata". la parte musicale, come da tradizione canadese, è di ottima fattura sia nella tecnica che nella produzione dei dischi. certo, senza un bagaglio mathcore (primo album dei Dillinger in primis), sarà difficile per voi dare un senso al "caos" di tempi dispari e quant'altro ^^ ma dategli una possibilità.. 4 album, uno più bello dell'altro. Bravi PTH ^^ |
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se non è musica progressiva questa...@p.pazzo guarda c he l album con l artwork differente io già lo possiedo comprato semplicemente attraverso la rete... |
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Io tuttto sto prog metal non lo sento, i primi che mi sono venuti in mente sono i Death Angel di Frolic e Act III.... supervitaminizzati e un po + folli, comunque grandi e per me con un grande cantante. |
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Niente non riesco proprio a farmeli piacere, troppo sopravalutati, troppo incasinati! Non anno un senso logico.. |
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Disco stratosferico cmq sia!!!lo so a memoria cmq... |
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Io ho partecipato alla campagna di raccolta fondi e ne vado fiero. Ho ricevuto l'e-mail con gli mp3 per il download in attesa che arrivi il cd con l'artwork diverso da quello in vendita normale....e sono ancora in attesa. Hanno avuto problemi con i corrieri dicono. Magari mi fanno il regalo di Natale |
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sicuramente quest'album rientra nel prog...sin'ora la band non mi aveva mai entusiasmato, sempre inconcludente nei suoi album precedenti, questo è sicuramente un buonissimo lavoro, tecnicamente notevole, un bell'80 lo merita di sicuro, ma per arrivare oltre secondo me manca ancora qualcosa....staremo a vedere in futuro....cmq de gustibus  |
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@aelfwine...sarò onesto..non conoscevo la band se non attraverso una videorece su youtube di un paio d anni fa che li osannava quindi fai conto che son partito a scatola chiusa...la voce di rodi walker è ottima sotto tutti i punti di vista cè poco da fare il riffing è mostruoso così come le scale(correggetemi se sbaglio) che accompagnano le melodie...quest ultime accessibili e portatrici di umori diversi a tratti struggenti altre volte spensierate rappresentano ciò che da respiro all album...hai l impressione che abbiano fretta? mah non ti seguo in ciò....i brani non sono troppo brevi anzi e all interno di uno stesso pezzo sviluppano soluzioni con il quale molti artisti sopratutto nel panorama pop costruiscono un disco intero...la sezione ritmica è di livello che dire...tutto ciò si può definire prog e sai fra me e me cosa ho pensato durante l ascolto? ...altro che i dream teather...(odierni si intende)... |
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I Dillinger sono un altro gruppo al quale purtroppo non riesco ad avvicinarmi! Dopo vari tentativi ho rinunciato. I motivi sono quelli a cui accennavo prima: troppo incansinati, mi danno una sensazione di "fretta". I Protest The Hero però mi sembrano di un'altra pasta, non riesco proprio a digerire questi ritornelli. |
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@Aelfwine: Come ho scritto nella recensione, nemmeno io sono un fan della band, ma negare la bellezza di quest'album era davvero impossibile. Rispetto ai precedenti (cosa che un recensore deve sempre tener conto) hanno fatto un netto passo avanti, rendendo le cose mooolto meno incasinate. Poi sarà che ho ascoltato troppo i The Dillinger Escape Plan e nel casino mi ci trovo a mio agio, peró ti assicuro che qui la situazione è meno peggio che altrove! |
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Non riesco proprio a capire questo grupppo.... mi sembra una di quelle menate melodi-tecno-death, ma poco tecnico e molto confusionario. Davvero non capisco neanche perché sia catalogato come prog metal, mi sembra evidentemente mathcore/metalcore. La voce è ruffiana e simile a diecimila altre. Inoltre, ad ogni canzone ho l'impressione che il gruppo abbia fretta di finire di suonare. Davvero da dimentircare il ritornello di Without Prejudice. Se avete chiavi di lettura per favore spiegatemi, tenendo presente che anche per me (come per il recensore) il miglior album dell'anno finora è stato Pelagial. |
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li adoro. ogni album che fanno è sempre più maturo e azzeccato. |
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cè chi parla pure dei summoning...bè ascoltare tutto è impossibile io vengo giocoforza influenzato da ciò che riceve ottimi consensi...poi ovviamente ascolto per avere il mio personale giudizio...asa credo lo comprerò ottima musica e ottimo progetto che non conoscevo...the ocean e gorguts non m hanno incuriosito forse troppo incasinati della serie ben venga la tecnica ma poi sono le sensazioni a farti premere il tasto play...proverò a dare un ascolto agli hail of bulletts...diciamo che questi album sono piaciuti e stati riconosciuti dai più...per il resto ed anche per ciò che ho citato ovviamente si sa che va a gusti...poi il metal è un genere talmente vario che risulta anche difficile paragonare falkenbach ai protest the hero... |
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Per me sono stati, in ordine crescente: Asymmetry dei Karnivool, Das Seelenbrechen di Ihsahn e, ovviamente, Pelagial dei The Ocean. |
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Non ho ascoltato prorpio tutto, ma secondo me Hail Of Bullets, The Ocean, Omnium Gatherum, Falkenbach (quello dei Gorguts è un enigma per me, mi è piaciuto ma non ho mai voglia di rimetterlo su!). Il migliore però per me è stato Aenigma degli In Vain! |
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secondo voi chi se la gioca in riferimento al disco dell anno? |
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Mi è piaciuto tantissimo, a gennaio vado pure a vederli (ci sono anche i Tesseract, quindi ne vale la pena), concordo sul finale, non sarà sicuramente il disco dell'anno, però non riesco a smettere di ascoltarlo. |
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Calma! Ho detto: non sarà IL disco dell'anno, ma può essere benissimo uno DEI dischi dell'anno. Ovviamente è un parere soggettivo (come in tutte le recensioni) e a voi può piacere molto più di quanto sia piaciuto a me! |
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Scusate volevo dire il finale di A Life Embossed, anche se quello di Underbite non è comunque superbo  |
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Anche io aspettavo la rece, e anche per me questo disco è qualcosa di grandioso e sì, se la può tranquillamente giocare come album dell'anno. Come spiegato ottimamente nella rece questi ragazzi hanno messo insieme delle partiture di una complessità disarmante, eppure tutto scorre via liscio come in un album degli AC/DC (quasi ), il tutto impreziosito da un drumming veramente ottimo da parte di Chris Adler, uno dei migliori della scena e lo dimostra più qui che con i Lamb Of God perchè mette in mostra una versatilità che con i LOG non può sfoggiare appieno. La voce: nella rece si dice che Walker è odiato da molta gente. Non capisco come si possa, veramente! Penso che sia una delle voci più potenti ma allo stesso tempo melodiche che abbia mai sentito, sembra che non faccia alcuna fatica a raggiungere qualsiasi nota e a passare a growl e scream. Forse esagero, ma è probabilmente il mio cantante (in pulito) preferito nella scena attuale. La tracklist ha pochissimi momenti di calo (Mist, troppo zuccherosa, e il finale di Underbite che c'entra poco con il resto della canzone) e tantissimi alti, soprattutto Clarity, Drumhead Trial, Plato's Tripartite, Skies. Un discone fantastico quindi, che con pochi altri aspira a miglior disco del 2013! Voto 87 |
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aspettavo questa rece e debbo dire che si tratta di una buona "spiegazione" dell album...peccato per la chiosa finale che sa di errore madornale...questo è l album dell anno...vergognoso il voto lettori dei due tizi espressisi finora...non mi piace sindacare sul punto più punto meno e neanche ci sto a pensare troppo ma credo che il disco in questione possa stare tranquillamente oltre il 90... |
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@Alucard58: ci si può soffermare a descrivere un album nel complesso senza per forza doverne citare tutte le tracce |
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Mi fa piacere leggere che questi "ragazzi" abbiano raggiunto una loro maturità musicale come descritto nella recensione dopo album buoni ma non eccellenti; ascolterò questo disco il prima possibile. |
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Album mostruoso. Un crimine non citare canzoni come Skies, Plato's tripartite e Drumhead trial |
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