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26/04/25
HEAVY LUNGS + LA CRISI + IRMA
BLOOM- MEZZAGO (MB)
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Magna Vice - Serpent Of Wisdom
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( 2135 letture )
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Serpent Of Wisdom è l’album di debutto dei finnici Magna Vice, gruppo composto di musicisti già sulla piazza da diversi anni con svariati progetti alle spalle. Infatti, l’età media dei componenti sembra piuttosto elevata per un debutto. Anche la proposta musicale è datata quanto, se non di più, rispetto alla la line up. Nell’ascolto percepiamo delle influenze molto legate all’hard rock anni ’70 (principalmente Led Zeppelin) e al progressive metal americano degli anni ’80 e ’90. Per quanto di norma sia preferibile evitare paragoni e richiami con altre band, in questo caso è quasi doveroso data l’eccessiva somiglianza. In alcuni pezzi si raggiunge pienamente il limite del plagio: moltissimi temi richiamano brani già editi; in un eccesso di bontà vogliamo credere che ciò sia frutto del caso. Alla luce di quanto detto, sfidiamo chiunque a capire che questo disco sia frutto del 2013: dai suoni all’approccio compositivo, se non ci fossero state informazioni a riguardo, Serpent Of Wisdom probabilmente figurerebbe tra gli album rispolverati. La produzione è sicuramente un punto a favore dell’album: anche se i suoni sono volutamente datati, il livello e lo stile d’incisione calzano a pennello al genere proposto, i suoni degli strumenti sono assolutamente settantiani ma con la pulizia delle incisioni più moderne. È il suono ideale per l’hard prog proposto dalla band. L’artwork presenta una visione allegorica del titolo dell’album: vediamo un gufo e un serpente (la traduzione del titolo è "serpente di saggezza"), rappresentazione non esattamente illuminata ma sicuramente efficace a livello di concetto. Soffermiamoci un attimo sul simbolo della band che viene tenuto dagli artigli del gufo. Dovrebbe saltare subito all’occhio la somiglianza con il simbolo dei Dream Theater, come a farci capire una delle fonti di ispirazione della band senza neanche togliere il cellofan dal disco.
Serpent Of Wisdom è un concept album che racconta di un soldato di ritorno dalla guerra che ripercorre la sua storia essendo tormentato dagli incubi, il tutto per una durata prossima ai settanta minuti. È pienamente comprensibile che un concept album abbia una lunga durata, ma in questo caso parliamo di un lavoro veramente prolisso: molte delle parti hanno il pieno sapore del rancio allungato con l’acqua. Le parti piacevoli e interessanti ci sono ma spesso sono troppo estese, diventando a tratti quasi logorroiche. Le caratteristiche che rendono l’album ascoltabile sono principalmente l’esperienza dei componenti (si tratta di composizioni molto mature e molto spesso ben studiate), la tecnica individuale grazie alla quale propongono una performance di ottimo livello (questa caratteristica viene accentuata dal suono generale che richiama molto i live in studio) e non ultima la produzione perfettamente calzante. Come accennato in precedenza, in qualche brano ci sono delle similitudini quasi agghiaccianti con pezzi tra l’altro famosissimi, come ad esempio Hope You Find Your Way Out che, attorno alla metà, richiama in modo palese il ritornello di Ramble On dei Led Zeppelin; oppure Yellow Sky che nell’ultima parte vede crescere un riff che rimanda pienamente a quello di Samba pa Ti di Carlos Santana, ma potrebbero essere citati molti altri casi analoghi.
I Magna Vice, con il loro debutto, non aggiungono assolutamente nulla alla storia del progressive, proponendo una musica sfruttata a dismisura, oltre ad essere assolutamente anacronistici. In assoluto questo disco potrebbe senz’altro piacere a quegli ascoltatori legati al passato che apprezzano quella tipologia di approccio musicale. È difficile pensare che anche il fan più sfegatato del genere possa valutare questo lavoro con più di una sufficienza stiracchiata, quindi possiamo senza remore etichettarlo con un prodotto "only for fans".
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Temple Of Sin 2. Hope You Find Your Way Out 3. Gods Of War 4. Green Giant 5. Knowledge Talks, Wisdom Listens 6. Real Delusions 7. Yellow Sky
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Line Up
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Veli-Matti Heino (Voce) Esa Karppinen (Chitarre, Cori) Petri Oksanen (Tastiere) Robin Jansson (Basso, Cori) Jonne Orrensalo (Batteria)
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RECENSIONI |
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