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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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Mind of Doll - Shame on your Shadow
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( 1993 letture )
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La penisola scandinava è ormai uno degli avamposti dove l’hard rock di qualità è più radicato e fluente. Con band di caratura mondiale partorite e maturate nell’ultima decade che comandano il movimento mondiale. E allora sia Finlandia time! Shame on your Shadow è il nuovo, secondo platter a firma dei rockers Mind of Doll. I nordici danno alle stampe un lavoro pazzesco, direttamente in your face, composto da dieci tracce al napalm, caratterizzato da una produzione ruvida e minimale che piacerà a chi ama l’hard senza tante cianfrusaglie produttive, considerate come orpelli insignificanti.
L’opener esplosiva Dead A.M. risalta per un intenso riff che pone sugli scudi le qualità scrittorie del quintetto, denotanti un amore per le track sparate, squamose e finalizzate a comporre pezzi che ripescano, senza pudore, l’attitudine street sleaze della metà degli eighties. Anche la seguente Bad Shivers è in quella incanalatura, con melodie mai fini a se stesse supportate da ritmi sparati e rozzi, i quasi quattro minuti di Shame on Your Shadow hanno punte sagaci ed acide alla W.A.S.P., mentre, tra gli ululati dei lupi, fuoriesce la bordata di Wolves, che non sarebbe certo sfigurata nel repertorio di Bang Tango e L.A. Guns grazie a dosi massicce di groove, riff a stecca, up and down veloci e controstacchi, pregni di adrenalina, alcol e richiami al periodo aureo di stivali da cowboy, smalto smangiato sulle unghie e lerciume di strada. Ottimo l’assalto vocale di Indians con le chitarre che vengono tenute a stento dal deragliamento, mentre gli intrecci corali scarnificano l’andatura, procurando effetti benefici e iniezioni rock n’ roll ad alto valore proteico. Hotel Satan è una sciabolata di potenza che, anche qui, richiama alla mia memoria certe atmosfere di Blackie Lawless e soci virando poi sulla scena degradata della L.A. degli ottanta; track viziosa e goduria massima per i padiglioni auricolari dei nostalgici come il sottoscritto. Maiuscole le prove strumentali di Ville Maru ai tamburi, Eric Lunden e Sakari Virta alle sei corde, mentre il singer Visa Heinonen è semplicemente ottimale, godibilmente caustico e pronto a far breccia nei vostri cuori. Rats ha un abbrivio assai convincente e decisamente sopra le righe, i cori sputano fuori l’anima nera della band, con stilettate quadrate e spigolose da svenarsi; il solo delle due asce è simil fangoso, maleducato e spettacolare nella sua semplicità. Pollice altissimo per questi svitati con il gelo fuori dalle finestre e il magma incandescente tra le palle. Disconnect Me vede il vocalist giganteggiare a mo’ di Love/Hate e Little Caesar, band grandiose, spruzzando veleno su uno dei top dell’intero cd, accompagnato ad un solo-guitar legato ad una progressione strumentale da brividi, tanto risulta efficace ed appassionante, Jungle Juice (grande titolo) spreme il sangue hard dagli amplificatori e scarifica le menti di chi si avvicina a questi finlandesi, fatti pesantemente di rock stradaiolo. La selvatica e speedy Say Something Good pone fine alle ostilità musicali, dipanandosi attraverso velocità scavezzacollo, anthem rozzi e urlati, chitarre spezzarotule e rallentamenti da grande band; la degna chiusura di un album che definire sorprendente è poco.
I Mind of Doll rispolverano lo street americano dandogli nuova linfa, arricchendolo di arrangiamenti granulosi come il catrame, rispettando la storicità del sound ma marchiandolo con puntate personali, senza per forza copiare e clonare i grandi nomi del passato. Semplicemente notevoli e fottutamente figli della strada. Versatemi un altro Jack! Nel frattempo vado a tirare fuori i pantaloni di pelle sfrangiati e il bandana, mi servono per inforcare l’Harley e spararmi un giretto sul Sunset Strip. Azzarola che disco con gonadi fumiganti!
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4
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Nato e cresciuto anche a suon di L.A.Guns,che vidi la loro prima calata italica,Rock City Angels,Vain,London e compagnia "Brutta!Grazie della dritta,lo ascolterò al più presto! |
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3
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Stasera proverò ad ascoltarlo. |
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2
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@Lontano...se ami il genere lo gusterai senza ritegno...e grazie per l'apprezzamento dello scritto! |
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1
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"Pollice altissimo per questi svitati con il gelo fuori dalle finestre e il magma incandescente tra le palle" Solo per questo meritano l'ascolto, provvederò immediatamente! |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Dead A.M. 2. Bad Shivers 3. Shame on Your Shadow 4. Wolves 5. Indians 6. Hotel Satan 7. Rats 8. Disconnect Me 9. Jungle Juice 10. Say Something Good
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Line Up
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Visa Heinonen (Voce) Eric Lunden (Chitarre) Sakari Virta (Chitarre) Ide Miettinen (Basso) Ville Maru (Batteria)
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RECENSIONI |
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