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26/04/25
HEAVY LUNGS + LA CRISI + IRMA
BLOOM- MEZZAGO (MB)
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( 10249 letture )
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Sono tornati i più affascinanti interpreti del verbo tolkeniano, e l’hanno fatto con la loro solita ricetta sonora a base di Black ed Ambient sinfonico. Una ricetta che tuttavia è stata mantenuta immutata per 10 anni. La mia domanda è: ci sarà mai un’evoluzione?
Dal momento che i dischi dei Summoning non seguono una storia od un concept (o almeno non che io sappia), e dunque non si può giustificare l’ostinatezza compositiva neanche da questo punto di vista, mi chiedo quanto ancora possa durare la formula iniziata ai tempi di Lugburz. Le attenuanti del caso sono certamente due: prima di tutto stiamo parlando di Ambient, e l’Ambient in parte non risponde ai normali parametri che si considerano nel songwriting metal: conta molto il fine ultimo del far sognare l’ascoltatore e al contempo del rilassarlo, mentre forse impatto ed emozione violenta sono tralasciati. In secondo luogo va considerato il tema sviluppato, ovvero quello de Il Signore Degli Anelli, di per sé un’icona che perdurerà in eterno come essenza immobile, cristallizzata nella memoria di tutti attraverso immagini e suoni già vissuti. Così dunque il divenire (la sperimentazione sonora) difficilmente potrà essere applicato in maniera sostanziale e continua. Insomma, la gente si aspetta “un suono da Tolkien”, ed i Summoning continuano a confezionare tale suono, senza azzardare mosse avventate. D’altro canto va considerato che non stiamo parlando di un Ambient puro, ma bensì ibridato da un Black marcio e cavernoso: questo di fatto rischia di essere l’elemento di disturbo, se parliamo di fini canonici dell’Ambient, nonostante la componente Black sia un grande e potente elemento distintivo.
Oath Bound è un disco dedicato ai fan della band: non servirà infatti ad attirare nuovi adepti, e nemmeno a perdere quelli vecchi, perché in fin dei conti le canzoni sono anche stavolta di grande qualità (penso ad esempio a Mirdautas Vras, peraltro cantata nella lingua nera di Mordor, oppure a Land Of The Dead). Tuttavia ribadisco la necessità per Silenius e Protector di cercare alla svelta una via di fuga, un passaggio attraverso il muro di suono costruito nel corso di ben 8 album, non tanto per uscire dal mercato di nicchia -di cui, sono certo, vanno molto fieri- quanto per dimostrare a se stessi di essere artisti di più alta caratura.
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VOTO LETTORI
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81.00 su 121 voti [
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35
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Un disco talmente bello da meritare ben altra recensione. Tre paragrafetti in croce che non dicono nulla, a parte le opinabili considerazioni di tale Renaz che ciancia di "cercare alla svelta una via di fuga" e altre amenità che francamente sono secondarie (eufemismo per dire fottenasega) rispetto all'analisi del disco, che qui semplicemente non c'è. Chiedo a gran voce una nuova recensione, bella ed esaustiva come le altre su questo sito, che renda giustizia a quello che secondo me è uno dei migliori dischi dei due austriaci. |
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Gimlet, sempre dei Summoning, ti consiglio Minas Morgul, forse il loro capolavoro.. |
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Ammetto la mia totale ignoranza in questo campo, il primo (ed unico fino a qualche mese fa) contatto con questo genere di Black Metal l'ho avuto qualche tempo fa con i Caladan Brood. Qualche giorno fa un mio amico mi ha fatto notare che se mi piaceva il lavoro del duo dello Utah avrei adorato i Summoning. Che dire, aveva ragione. Questo album è pazzesco, ma non solo per l'incredibile e sublime Land Of The Dead! Voto altissimo: 96 |
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Land of the Dead da pelle d'oca!!!!!! |
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31
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Se nell'album ci fossero state Land of the Dead e 7 canzoni di Gigi d'Alessio avrei votato comunque 95...Questo disco è un capolavoro che ha nella traccia di chiusura la vetta più elevata toccata dai Summoning |
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30
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Di più alta caratura?Sarò ripetitivo ma più elevato di Land of the Dead,veramente io non riesco a trovare nulla......Non scherziamo! |
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Disco eccezionale,come del resto la discografia dei Summoning.....Spero e son convinto che non cambino mai,perchè solo così potranno continuare a regalarci perle come questo disco,dove al suo interno regnano capolavori che mettono i brividi,grazie a melodie irresistibili e canti meravigliosi come l'ultima "Land of the Dead"semplicemente una delle più belle canzoni che abbia mai sentito,e solo questa varrebbe l'aquisto ed un voto di almeno 90!Sempre grandissimi,non cambiate! |
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Dai che su una cosa siamo d'accordo!   |
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@il vichingo: e come si fa a non amare gli Emperor?! |
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@Renaz: tranquillo che il senso si capiva benissimo. In effetti la scelta di usare il termine "fanboysmo" è stata piuttosto infelice, chiedo venia... . Per il resto per me gli Emperor SONO il Black, ma qui va a preferenze...  |
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@il vichingo: Ma no su, non volevo accusare nessuno di fanboysmo... dico solo che gli Emperor sono la prova del fatto che anche nel black (concedimi che i primi dischi erano black a tutti gli effetti dai) si possono creare degli arrangiamenti pazzeschi, e sono arrangiamenti che vanno bene (che fanno la loro figura) in qualsiasi genere, epico o meno... Poi lungi da me direi che fai male ad amare i Summoning, era solo per puntualizzare che il nostro lavoro di recensori deve andare oltre il "mi piace" e, purtroppo, cercare di valutare molti aspetti, motivo per cui spesso le recensioni appaiono caustiche o ingiuste... |
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Per carità Renaz, non volevo assolutamente mettere in discussione il voto finale e mi scuso se ho dato quest'impressione anche perchè, chi legge i miei commenti, sa perfettamente che per me quel numeretto in fondo alla disamina ha poco valore, relativamente parlando. Per quanto attiene la produzione tenderei ad essere d'accordo che poteva essere curata meglio per quanto concerne le chitarre, dato che in alcuni momenti a mio avviso tendono ad essere leggermente confusionarie, e probabilmente è il principale motivo che mi impedisce di andare oltre il novanta con un disco del genere . Ma non ci trovo nulla di inascoltabile, e se fossilizzi in questo modo la critica sulla produzione, libero di smentirmi, mi viene il sospetto che a te il Black non piaccia, visto che le produzioni perfette e cristalline appartengono alla plastica della Nuclear blast, al Power "barocco" oppure ai gruppetti Metalcore prodotti in serie con lo stampino. Il paragone con gli Emperor ci azzecca fino ad un certo punto. I Summoning sono una reltà più unica che rara non solo nel panorama Black, ma per quanto concerne il Metal tutto. Hanno un particolare modo di mischiare il Black sinfonico con l'Ambient e una certa dose di epicità, quindi se una persona domani si svegliasse con l'idea di creare un'etichetta soltanto per loro, non avrebbe tutti i torti. Ovviamente sto scherzando, è soltanto per far capire che il paragone tra Emperor e Summoning mi sembra forzato, al massimo si potrebbe azzardarne uno con altre realtà appartenenti al filone del Black atmosferico. Per il resto che dire? Rispedisco al mittente accuse/insinuazioni et similia di fanboysmo e cecità varie derivanti da amore incondizionato dato che non è proprio il mio caso, so valutare obiettivamente un disco ma per il resto il gusto del singolo la fa da padrone: de gustibus non est disputandum. Per me questo dopo sette anni continua ad essere un album sublime e tale resterà, i gusti personali sono (per fortuna) inopinabili. Come ha scritto il Marchese nel commento 13 "Silenius e Protector, non cambiate: continuate a scrivere musica sublime". Ce ne fossero di più, di capolavori del genere. Il tutto si intende a mio parere, come sempre . |
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Alla recensione ho dato un ottimo voto, ne ho tessuto le lodi, e anche nell'ultimo commento ho parlato di ottime idee musicali... ma vedi, senza offesa, temo che l'amore incondizionato per il metal estremo vi stia facendo perdere in qualche modo il senso della misura. Sì, la produzione è pessima, ma soprattutto lo sono gli arrangiamenti. Vorresti confrontare gli arrangiamenti di questo disco con quelli dei dischi curati da Isahn, per restare in ambito black? Ci sono molti aspetti da considerare quando si valuta, mettiti anche nei miei panni, e dunque a mio modesto avviso per raggiungere il "sublime" di cui parli c'è ancora tanta, tantissima strada da fare... |
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Vichingo, Renaz ha ragione. Interessanti quanto vuoi, ma non esageriamo perchè è gente che usa il sequencer (come Burzum) perchè non sa suonare. |
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Dimenticavo: anche per me Land of the dead è spettacolare ed ultraterrena, probabilmente la miglior canzone della band assieme a Passing of the Grey Company . |
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19
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Perdonami, Renaz, ma a mio modesto parere è a dir poco ingeneroso parlare in questi termini di un disco del calibro di Oath Bound. Non capisco per quale motivo si debbano usare questi toni spregiativi (addirittura tastiere bontempi? ) e soprattutto resto basito per usare un eufemismo leggendo l'ultima riga del tuo post. Allora buttiamo nel cesso tutto il Black e tutto il Death visto che, se non erro, sono voci marce, chitarre confusionarie e batteria suonata a casaccio, giusto? A prescindere dai gusti personali, non capisco il nesso tra la produzione e la qualità del disco in questione e, soprattutto, se parli in certi termini evidentemente non apprezzi il Black e quindi mi chiedo per quale motivo hai recensito tu il disco quando avete in ambito Black ottimi recensori come Moro ed Ahti, per fare un paio di esempi. Voglio dire, io non recensirei mai un album Metalcore, in quanto assegnerei 30 in modo aprioristico. Spero di essermi spiegato...  |
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"sublime, ultraterrena"?! Per quanto si possa parlare di ottime idee musicali... vi rendete conto che stiamo parlando di una voce marcia, una tastiera Bontempi, ed un paio di chitarre confusionarie, vero? |
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Sinceramente non capisco la recensione. Per quale motivo ogni band deve avere un'evoluzione? Voglio dire, non mi sembra che i Manowar abbiano introdotto grandi novità nei loro dischi eppure, giustamente, sono considerati una delle migliori band metal di sempre. Non capisco per quale motivo un gruppo debba per forza cercare un'evoluzione, non tutti sono gli Ulver che praticamente hanno cambiato genere in ogni disco e dal Black/Folk sono finiti a suonare Ambient passando per una miriade di generi. Ma poi, perdonatemi, non mi sembra che Lugburz citato da Cristiano sia identico a Minas Morgul o che il qui recensito Oath Bound sia la copia carbone di Dol Guldur. Comunque, per quanto mi concerne, questo è assieme a Minas Morgul il capolavoro assoluto dei Summoning. Probabilmente uno dei migliori dischi di Black sinfonico/atmosferico, non vedo ora esca il nuovo (capo)lavoro che penso acquisterò a scatola chiusa. Silenius e Protector non mi deluderanno . |
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16
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Bè qualcosina di album in album è cambiata, e comunque Lugburz è quello meno ambient e sinfonico di tutti, lo "Stile Summoning" inizia con il successivo. Mirdautas Vras poi è spettacolare... aiutata soprattutto dal fatto che è cantata nella lingua nera di Mordor. Ma Land Of The Dead è sublime, ultraterrena, è la musica degli Ainur... Indescrivibile |
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15
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La conclusiva land of the dead vale l'intero disco, davvero uno dei miei dischi preferiti. 99 |
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Mi trovo d'accordo con il marchese. La disamina non rende assolutamente giustizia a quello che, a mio avviso, è uno dei massimi capolavori del black metal sinfonico. Toccante e la parola giusta, voto 90/100 |
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Ecco quando una recensione è "buttata giù" tanto per scrivere qualcosa (di sbagliato peraltro). Sinceramente non capisco perché si debba sempre "innovare". Se uno ha un grande sound e scrive ottime canzoni, album dopo album, perché deve innovare per magari scrivere qualcosa di "nuovo" ma brutto? Bah, misteri dei recensori... (alcuni, eh...). Oath Bound è un albun splendido, con pezzi grandiosi, bellissimi ed emozionanti. Land of the Dead, su tutte. Quoto Sepultura, una delle più belle canzoni mai scritte. Come tutta la discografia dei Summoning del resto, un capolavoro dopo l'altro. Silenius e Protector, non cambiate: continuate a scrivere musica sublime. Peccato non si possa dare 100, come voto... |
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11
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Discone. La conclusiva Land of the Dead è uno dei più bei pezzi metal mai scritti. |
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magari ce ne fossero di + di band che riescono a creare una simile atmosfera da brivido invece di band che si proclamano rock( dari, finley) e che nn sanno fare un caz**. W il metal e i summoning |
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9
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land of dead da lacrime con il suono del flauto in sottofondo io direi una delle + belle canzoni mai composte per un'albun spettacolare |
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bell'album per un gran gruppo trovo spettacolare la combinazione tra black e musica sognante voto 85 |
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Recensione quanto meno strana... Cmq grandissimo disco e grandissimo gruppo. |
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Capolavoro assoluto. Land of the Dead da lacrime. |
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Del resto io non sono a favore nemmeno della staticità di Iron Maiden e Ac/Dc...  |
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I Summoning sono un gruppo incredibile! Parlate di Innovazioni? E perchè?Se gli Iron Maiden e gli Ac/Dc possono fare 30 album senza cambiare una virgola perchè non possono farlo anche i Summoning?Ad ogni modo per chi ha ascoltato tutti gli album l'evoluzione nelle composizioni l'ha notata e come. Soprattutto nelle linee di sinth e nelle tastiere!E poi scusate non lo sapevate che Tolkien era conservatore?he he mille di questi album è l'augurio che faccio ai summoning! |
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3
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io al contrario critico la tua recensione (non me ne volere per questo però). Io dico che i Summoning sono uno dei gruppi migliori al mondo...e se a te come a tanti la loro musica può sembrare uguale io dico che dovreste sentire bene ogli canzone dal primo all'ultimo brano di tutti gli album(...so che può essere palloso) per notare le sfumature nuove...il nuovo volto che danno alla musica...ma non dico tutto questo perchè adoro i Summoning... lo dico solo perchè non mi sembra giusto sminuire così un così grande gruppo... Dovrebbero esisterne tanti così! ma ora smetto! ciao a tutti -Neurosis- |
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Non per nulla alla voce genere ho scritto "inclassificabile"... |
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SICURAMENTE NN SARANNO UN GRUPPO FACILE ALLE SPERIMENTAZIONI SONO D'ACCORDO, MA è ANCHE VERO CHE GIA DI BASE LORO CREANO UN NUOVO STILE UNICO, INFATTI NN SONO D'ACCORDO SUL DEFINIRLI UN GRUPPO "AMBIENT" POICHè IN PIU DI UN BRANO ED IN PIU DIU DISCO SI SFIORANO MOMENTI "EPIC" DA FARE INVIDIA AI PIU BLASONATI GRUPPI DEL GENERE. PROPIO PER QUESTO CONTINUO A RIPETERE CHE FANNO BENE A NN CAMBIARE IN UN QUALCHE TIPO DI GENERE DEI TANTI CHE TOCCANO CON LE LORO MEMORABILI NOTE, PER DIVENTARE UN NOME FRA I TANTI... QUANDO OGGI SONO I "SUMMONING" !!! UN NOME UN MARCHIO DI QUALITà. CON QUESTO NN INTENDO CRITICARE LA TUA RECENSIONE, ERA SOLO UN CHIARIRE UN MIO PUNTO DI VISTA DI FAN . CORDIALI SALUTI |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Bauglir 2. Across The Streaming Tide 3. Mirdautas Vras 4. Might And Glory 5. Beleriand 6. Northward 7. Menegroth 8. Land Of The Dead
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Line Up
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Silenius: Vocals, Bass, Keyboards Protector: Vocals, Guitars, Keyboards
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RECENSIONI |
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ARTICOLI |
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