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ROTTING CHRIST + FORGOTTEN TOMB + GUESTS - Barbara Disco Lab, Catania (CT), 24.04.2013
28/05/2013 (4071 letture)
Serata dedicata ai suoni forti quella dello scorso 24 Maggio in quel di Catania, con i Rotting Christ a capitanare una pattuglia di band che si completa con Forgotten Tomb, CO2 e Spoilshroud. La serata comincia all'insegna di una certa sorpresa che serpeggia tra chi è in sala, dato che contrariamente alle previsioni degli stessi, quando nel locale risuonano le prime note della band incaricata di aprire la serata i presenti sono davvero pochi. Il timore di un flop assolutamente inatteso di pubblico è palpabile, ma fortunatamente le presenze saliranno col tempo fino a raggiungere una dimensione numericamente in linea con le aspettative.

SPOILSHROUD + UGOLINO
Intelligente decisione quella presa dagli Spoilshroud, i quali, contando per 3/5 sulla stessa line-up degli Ugolino, hanno diviso il loro set in due metà, con la prima dedicata alla band annunciata sul cartellone dell'evento e la seconda alla band spin-off della prima. Ambedue le facce della medaglia hanno mostrato ancora una volta le loro qualità, già peraltro evidenziate nei precedenti report che li hanno riguardati. Ancora una volta però, l'acustica del Barbara si è segnalata in negativo, producendo più frastuono che musica, anche se stranamente le tastiere di Lord Agheros erano più udibili che in altre occasioni. Abbassare con decisione i volumi generali è talvolta consigliabile per ottenere un risultato migliore in condizioni avverse. Bravi comunque i ragazzi.

CO2
Qualche novità si registra in casa CO2. Un nuovo chitarrista ed il ritorno in pista di un effetto quale il vecchio, grande pedale Boss HM-2 che tanto ha fatto per definire i suoni di tanti musicisti, ha leggermente modificato l'impatto generale del suono. Questo adesso, pur continuando a rifarsi al death, ne estremizza un po' l'attitudine. Accresciuto anche l'amalgama tra i due bassi, con un sound complessivamente più "aperto" rispetto a prima, portando il tutto più vicino alle intenzioni iniziali che avevano dato vita alla band. Anche qui però, volumi troppo alti e soprattutto una prova vocale troppo monocorde. La band è comunque interessante ed aspetto di sentirla su disco.

FORGOTTEN TOMB
Davanti ad un pubblico che ormai si è fatto numericamente discreto, comincia il set dei Forgotten Tomb. Avvio difficoltoso per loro, con un problema tecnico che costringe addirittura la band ad interrompere il primo pezzo. I tempi ristretti da rispettare rigorosamente impongono loro di tagliarlo dalla scaletta, con l'inconveniente che inevitabilmente si riverbera on stage generando un certo nervosismo, con la band un po' imballata per i successivi minuti. Col trascorrere del tempo però, i ragazzi si sciolgono, anche con l'aiuto di un pubblico che risponde agli incitamenti di Algol. Concerto che prende quindi quota da And Don't Deliver us From Evil in poi, per concludersi con gli astanti che partecipano attivamente e tributano loro un certo successo.

SETLIST FORGOTTEN TOMB
1. Deprived
2. Scars
3. And Don't Deliver us From Evil
4. Specters over venice
5. Medley: Disheartenment-Alone-Steal My Corpse


Prima dell'inizio del concerto dei Rotting Christ e prima che i ragazzi vadano a mangiare qualcosa, c'è il tempo per scambiare due parole con Sakis Tolis:

Francesco: Ciao Sakis. Forse ti ricordi la nostra intervista precedente all'Agglutination.
Sakis: Sì, certo, mi ricordo.

Francesco: Allora, cos'è successo ai Rotting Christ tra l'Agglutination e stasera?
Sakis: Beh, abbiamo fatto uscire un nuovo album, siamo stati in tour in giro per il mondo, un po' le solite cose che facciamo sempre.

Francesco: Mi pare che quando passate dalle nostre parti siate sempre bene accolti. Adesso andrete a suonare a Roma, no? Cosa ti aspetti da questo mini-tour?
Sakis: Sì, se lo dici tu, io non posso contraddirti, eh, eh. Comunque sì, siamo partiti stamattina da Atene per suonare qui a Catania, poi andremo a Napoli ed a Roma. Ci aspettiamo il solito feedback di tipo mediterraneo. Ne parlammo già nell'altra intervista, quando suoniamo qui è come suonare a casa, e non è un complimento. Italia e Grecia sono sullo stesso livello, stesso tipo di gente, stesso tipo di tempo e stesso tipo di risposta da parte del pubblico. Si mangia bene.. siamo a casa.

Francesco: Avete mai pensato di incidere un live album?
Sakis: In effetti sì, ci stiamo pensando e probabilmente potrebbe uscire intorno a Natale prossimo.

ROTTING CHRIST
Annunciati dalla solita intro epica, tocca agli headliners prendere possesso del palco. La risposta del pubblico, nel frattempo divenuto numericamente più o meno quello atteso, è entusiasta. Incurante -come probabilmente è giusto che sia in sede live- della solita pronuncia di Sakis, la gente ha accompagnato un'esibizione giocata sulle loro consuete prerogative: approccio violento, divertimento nel suonare, atteggiamento roccioso, spirito epico nel loro rivendicare l'appartenenza ad una terra che ha prodotto cultura millenaria come la Grecia. La band ha aggredito subito il palco aiutata da un suono che, come accade sempre agli headliners, è subito apparso nettamente migliore rispetto all'inizio della serata, anche perché i volumi stessi erano semplicemente regolati meglio. Tra alcuni estratti dall'ultimo Kata Ton Daimona Eaytoy e gli immancabili "hit" della prima parte della carriera (i primi apparsi oggettivamente inferiori ai secondi, per quanto sempre godibili), quali King Of A Stellar War, In Domine Sathana e culminati immancabilmente in una infuocata versione di Non Serviam, i Rotting Christ hanno prodotto un pogo selvaggio ed a tratti anche pericoloso nel raggio di una decina di metri dal palco. A questo proposito Sakis ha provato ripetutamente ed inutilmente ad organizzare un pit-circle, costantemente ignorato dagli astanti, troppo persi nel divertimento per capire cosa il musicista chiedeva loro. La dimensione live è probabilmente quella più adatta ai Rotting Christ, i quali riescono ad essere coinvolgenti e perfettamente "dentro" alla loro musica, aiutati da una fisicità tanto retrò, quanto corretta rispetto al mood dei loro concerti, regalando sempre serate piacevoli, se non catartiche. A fine spettacolo niente bis a causa dei tempi rigorosamente da rispettare (serata iniziata e finita nei tempi previsti, una volta tanto), ma gente più che soddisfatta, con corollario immancabile di foto ed autografi per tutti.

150 ALLEGRI HEADBANGERS
Ad amplificatori spenti la giornata è da considerarsi largamente in attivo. Ad un prezzo più che onesto (10 euro) gli intervenuti hanno potuto godere di quattro buoni gruppi -cinque con la divisione del set del primo di loro- tanto divertimento e di una atmosfera piacevolissima e rilassata, anche perché la gente che gravita intorno a questi eventi è quasi sempre la stessa. La cosa da un lato contiene inevitabilmente le presenze entro un range ben preciso, ma dall'altro consente una intimità che difficilmente si riscontra in altre realtà, producendo un'atmosfera tutta da vivere. Tutto perfetto? Come sempre no. La tensione relativa alle presenze inizialmente molto scarse -circa 20 o 30 persone in avvio manifestazione- si è poi ampiamente dissipata, dato che con il trascorrere del tempo i presenti sono saliti sino a circa 150/170 unità, dato numerico accettabile visto che in definitiva si trattava di un giorno lavorativo. Detto questo, una situazione abbastanza spiacevole si è creata per la prima ora dopo l'apertura dei cancelli, periodo durante il quale è stato impedito a chi era dentro il locale di uscire fuori, a causa della mancanza di timbri per controllare le entrate e le uscite. Capisco la necessità di operare dei controlli, ma non possono essere certo i paganti a scontare determinati difetti organizzativi, anche se per cause di forza maggiore. Per dovere di cronaca, riporto anche i commenti di molti dei presenti che imputavano il tutto alla necessità di impedire alla gente di andare ad acquistare da bere fuori dal locale, dove a pochi metri si trovano prezzi molto più bassi.
Detto questo, tutto ciò che rimane è positivo, dalla musica alla gente. L'appuntamento con la stagione concertistica al chiuso è adesso per il prossimo autunno, aspettando le manifestazioni estive che, almeno quest'anno, annunciano una Sicilia partecipe della situazione nazionale.

Foto di Carmelo Currò.



MondocanEventi
Martedì 28 Maggio 2013, 16.31.10
5
Esattamente. La precedenza serata con Inchiuvatu ha fatto registrare ca. 200 paganti invece.
Raven
Martedì 28 Maggio 2013, 16.21.24
4
ATTENZIONE: Fonti dell'organizzazione mi fanno sapere che i paganti si sono attestati sulle 250 unità, e non a 170 come avevo erroneamente stimato. Chiedo venia, ciò conferma quanto sia sempre opportuno fare ciò che faccio di solito, ossia chiedere esattamente la cifra al botteghino.
freedom
Martedì 28 Maggio 2013, 11.18.06
3
Avrei voluto esserci, ma il lavoro me lo ha impedito...
Raven
Martedì 28 Maggio 2013, 11.03.20
2
E' un dato che ho stimato ad occhio, comunque non mi sembra tragico, visto che era un Venerdì. Certamente mi aspettavo anche io una presenza complessivamente più importante.
Duellist
Martedì 28 Maggio 2013, 10.59.02
1
Assurdo che una sera del genere faccia 150-170 unità. La volta prima con Inchiuvatu-Eversin e Resonance Room il pubblico era quasi il doppio.
IMMAGINI
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La locandina del concerto
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28/05/2013
Live Report
ROTTING CHRIST + FORGOTTEN TOMB + GUESTS
Barbara Disco Lab, Catania (CT), 24.04.2013
 
 
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