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Bloodrocuted - Doomed to Annihilation
( 1302 letture )
L'età è certamente verdissima, tanto che si aggira mediamente attorno ai vent'anni, ma le composizioni qui proposte risalgono (vedremo subito il perché) addirittura a cinque anni fa, mentre l'ambito di appartenenza è molto old-school. Tanto old-school da arrivare fino alle radici del genere proposto. Nati circa cinque anni fa in Belgio, per la precisione nella città di Eppegem per iniziativa degli allora quindicenni Daan Swinnen al basso e del chitarrista/cantante Bob Briessinck, i Bloorocuted spaziano dal thrash d'assalto più classico al… thrash d'assalto più classico. Messo insieme un disco uscito in autoproduzione nel 2013, questo viene ora ristampato dalla Punishment 18 Records in propedeutica previsione di un futuro lavoro che, si presume, dovrebbe arrivare a breve dato che circola già il suo titolo (Disaster Strikes Back), al fine di lanciare una band non troppo conosciuta al di fuori dei confini della patria.

Che la formazione sia stata fondata da un bassista e da un chitarrista/cantante è chiaro fin dalle prime battute del disco, dato che la vocalità espressa da Briessinck, peraltro perfettamente nel mood dello stile, è quella crudissima di un thrasher tutto sudore ed irruenza e non troppo impegnato a badare alla tecnica del canto visto il doppio impegno, mentre le parti di basso risultano insolitamente chiare ed in evidenza, col corredo di un paio di passaggi in cui agisce col solo ausilio della batteria. Fatto quest'ultimo che non stupisce, vista la premessa. Doomed To Annihilation è un album assolutamente onesto, dato che sotto il vestito, per così dire, non c'è niente di più (ma anche niente di meno) di quello che promette: thrash violento e veloce con pochi momenti di pausa, i quali riportano alla mente il gruppo che prima di tutti ha tracciato le linee dello stile, ossia i Raven. Discreta produzione e suoni abbastanza buoni, senza strumenti sproporzionati, ma efficaci nel comunicare quella sensazione di selvaggio che ogni buon lavoro di matrice thrash anni 80 deve trasmettere. Per quanto riguarda la musica, nulla di nuovo o di particolarmente riuscito da segnalare, ma tante discrete cose qua e là -riff mediamente efficaci, qualche bel break e tantissima attitudine; insomma, le solite cose- molte altre prevedibili, seppur dignitose, ma anche qualche riff e soprattutto qualche break melodico inserito a sorpresa in un paio di pezzi che riportano alla mente i prima citati Raven, pur senza il tasso di follia della band di Rock Until You Drop. Piccole influenze "raveniane" si possono infatti rintracciare nel modo di comporre svariati passaggi, ma risultano assolutamente chiare in War Chronicles e più ancora in Violent Vortex. Tutto ciò al di là del fatto che ad una lettura preliminare le band che vengono in mente di primo acchito quali termini di paragone con i Bloodrocuted sono di stampo più violento e rabbioso. A tale proposito possiamo citare Slayer, Havok, Kreator, Testament e se pensiamo alle nuove leve Fueled by Fire e soprattutto i conterranei Prematory. Qualche inciampo di tanto in tanto, qualche arrangiamento un po' macchinoso, se non proprio poco riuscito, ma più che altro tanta predisposizione verso il genere. Il tutto unitamente ad una istintualità che rende Doomed To Annihilation un lavoro non certo di primissimo piano, ma soddisfacente per chi cerca dal thrash le sue qualità fondamentali, basate su velocità sostenute poggiate su una batteria quasi sempre a manetta (intanto però il batterista Gaëtan De Vos è stato sostituito da Sander Vogt), assoli isterici con chitarra ritmica a sostegno e voce altrettanto nevrotica. La solita minestra, ma ben speziata.

Gruppo certamente non in grado di innovare -almeno in questa fase- e privo della volontà di farlo, giovanissimo e per questo con buone prospettive di miglioramento, in ogni caso già capace di giovarsi di un'esperienza quinquennale che garantisce un buon amalgama ed una discreta perizia. Se cercate qualcosa che porti verso le nuove frontiere del thrash, lasciate perdere Doomed To Annihilation, certamente non fa per voi. Se invece volete un prodotto che ribadisca ancora una volta come e perché il buon, sano, vecchio thrash che mira solo a non fare prigionieri ed a danneggiarvi le vertebre del collo vi piace ancora e sempre vi piacerà, i Bloorocuted sapranno darvi le conferme che chiedete. Ma anche senza di loro non ne avevate davvero bisogno, giusto?



VOTO RECENSORE
71
VOTO LETTORI
60.66 su 3 voti [ VOTA]
AL
Giovedì 4 Giugno 2015, 11.05.59
3
ok grazie! me li segno. grande Jek!
jek
Mercoledì 3 Giugno 2015, 20.50.51
2
Non male alcuni pezzi buoni alcuni con troppi intermezzi soft. In questo periodo la concorrenza è molta e emergere non è facile l'ultima frase di Raven dice tutto. @AL dai un ascolto ai Sterbhous.
AL
Mercoledì 3 Giugno 2015, 19.49.09
1
la title track non è male. bravi. per il resto dell’album è un po’ il solito discorso per le nuove leve del thrash. spaccano abbastanza e entusiasmano all'inizio poi però non reggono il passo. qui tra l'altro la voce non mi piace molto. ok che nel thrash non conta molto ma ci sono altre voci che secondo me rendono meglio. la copertina mi piace, ignorante il giusto. direi per me un 65
INFORMAZIONI
2015
Punishment 18 Records
Thrash
Tracklist
1. A Genocide Awaits
2. Doomed to Annihilation
3. Excision of the Past
4. Screams at Night
5. Venom of Hate
6. Violent Vortex
7. War Chronicles
8. Whispering Death
Line Up
Bob Briessinck (Voce, Chitarra)
Jason Bond (Chitarra, Cori)
Daan Swinnen (Basso, Cori)
Gaëtan De Vos (Batteria)
 
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