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03/05/24
TRICK OR TREAT + NANOWAR OF STEEL
HALL - PADOVA
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Obey the Brave - Mad Season
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29/09/2017
( 926 letture )
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A quattro anni dal precedente Salvation, tornano gli Obey the Brave. La band di Alex Erian, anche nei Despised Icon, ha costruito la propria carriera nel segno della linearità, seguendo il motto Not trying to reinvent the wheel. We keep it simple. We keep it real. Una chiara linea di pensiero, d’altronde pienamente confermata nei primi due capitoli discografici. Insomma, l’innovazione non è propriamente di casa presso i canadesi. Il loro terzo album, il qui presente Mad Season, segue la regola, ma non solo.
La musica degli Obey the Brave potrebbe essere paragonata ad un allenatore di fitness, qualcuno che mostra i muscoli e che attorno ai muscoli ci ha costruito una carriera, ma che è allo stesso tempo pettinato, se vogliamo fighetto, ma soprattutto positivo e motivazionale. Questa metafora prende la forma di un hardcore/metalcore moderno e dei più tamarri, in cui sono presenti tutti gli ingredienti base. Breakdown, gang vocals in quantità, cantato aggressivo e declamato, talvolta al limite del rap, si alternano a cori dal sapore pop-punk e ritornelli melodici che si stampano in testa al primo ascolto. Ne sono esempio manifesto On Thin Ice, la title track e On Our Own, brani che seguono una formula non originale ma efficace e consolidata. Come in precedenza poi, i Canadesi includono una traccia in francese, Les Temps Sont Durs, nella quale Erian sfoggia il proprio accento québécois. Nulla di nuovo dunque. Fino a qui, perché questa volta la band introduce un paio di piccole novità in grado di dare un pizzico di dinamismo ad una proposta altrimenti stantia. Il lato più emozionale, ultimamente tanto in voga nel genere ed espresso da gruppi quali Comeback Kid e Ghost Inside, è accentuato rispetto al passato ed è ben riscontrabile in Drama, 97 Again e This is it. Più interessante è RIP, brano nel quale la band canadese collabora con il rapper Loud Lary Ajust. Nulla che non sia mai stato fatto, ma con una sottile differenza: gli ospiti sono dediti alla trap, la nuova e controversa corrente di hip-hop che sta spopolando negli ultimi tempi e che ben si distingue dal rap old-school tipico del rap metal tout-court. Al di là dei gusti personali, bisogna riconoscere agli Obey the Brave di aver operato una scelta a suo modo inedita, sicuramente in linea coi tempi.
In conclusione, Mad Season ha il grande pregio di essere iscritto in un percorso lineare e coerente, senza però risultare troppo ripetitivo. Da una band che della staticità e della coerenza ha fatto la propria bandiera, è difficile aspettarsi cambiamenti sostanziali, ma a Mad Season bastano i piccoli elementi sopra citati per scongiurare la sorte di album-fotocopia. Lontano dall’essere rivoluzionario, riesce comunque a svecchiare una proposta consolidata e per natura non incline all’evoluzione. Si tratta di un buon modo di uscire dall’impasse provocato dall’eterna tensione fra coerenza e novità, riuscendo potenzialmente a soddisfare tutti.
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Questo NON è hardcore, poi in molti si fanno idee sbagliate, basta dai.... |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. On Thin Ice 2. Drama ft Steve Marois 3. On Our Own 4. Mad Season 5. 97 Again 6. Les Temps Sont Dures 7. Low Key 8. Feed the Fire 9. The Distance ft Kevin McCaughey 10. Way it Goes 11. RIP ft Loud Lary Ajust 12. This is it
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Line Up
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Alex Erian (Voce) John Campbell (Chitarra) Terrence McAuley (Chitarra) Cory Wilson (Basso) Stevie Morotti (Batteria)
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RECENSIONI |
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