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Skylark - Dragon`s Secrets
01/02/2020
( 1784 letture )
Il power metal tricolore, fin dalla sua nascita intorno alla metà degli anni '90 ad oggi, ha costantemente fatto discutere buona parte di critici ed appassionati, di addetti e non addetti ai lavori riguardo all'effettiva importanza di questa scena "regionale": semplice succursale dei ben più blasonati nomi germanici (e più o meno nordici) o effettivo movimento in grado di sfornare prodotti qualitativamente oltre la media? In parole povere, siamo solo capaci a copiare o siamo in grado di emulare? Riflettendoci sopra si può tranquillamente ammettere che, non solo la risposta è scontata, ma proprio il quesito in sé è reso banale dal grande successo riscosso fuori dai nostri confini da numerosi esponenti del sottogenere in questione. Con buona pace dell'invidia da parte di chi "non ce l'ha fatta" e dei campioni della malafede così proliferanti qui in Italia, band come Rhapsody, Labyrinth, Domine, Eldritch e molte altre hanno saputo conquistarsi un posto ai piedi dei giganti (sia in termini di qualità che di riscontro tra i fan) e se questi ultimi si chiamano Helloween e Blind Guardian onestamente non c'è da lamentarsi. Come in ogni ambito musicale anche qui abbiamo naturalmente una miriade di complessi che il successo non l'hanno nemmeno sfiorato, mentre altri lo hanno trovato soprattutto a circa 10000 km da casa loro, nei pressi di Tokyo, e per mantenerlo nel tempo si sono dovuti snaturare parecchio. Stiamo parlando degli Skylark, band milanese nata nel 1994 su idea del tastierista e indiscutibile leader Eddy Antonini. Volenti o nolenti rientrano anche loro tra i capostipiti del power italiano (il debutto è datato 1995), nonostante non si tratti propriamente del primo gruppo che viene in mente all'ascoltatore medio, complice un vistoso calo qualitativo del combo in questione dalla metà del 2000 in poi e di una critica che tende sempre più spesso a rimarcare il peggio e dimenticare quanto di buono è stato fatto in passato, come ad esempio Dragon's Secrets, loro secondo lavoro.

Intendiamoci, nulla di trascendentale, ma abbiamo fra le mani uno dei lavori più riusciti del gruppo. Si tratta di un'ora piena di ascolto suddivisa in otto tracce (5 più intro, outro e intermezzo strumentale) nelle quali la band mette in mostra un power sinfonico con numerosi riferimenti allo stile neoclassico/medievale tipico della scuola italiana. Per individuare il perno centrale della formazione si guardi verso il "Líder Máximo": Antonini è il vero top player degli Skylark, ovverosia colui che costruisce la melodia principale di ogni traccia grazie ai suoi magnifici effetti di sintetizzatori e tastiere, tracce scritte e arrangiate assieme al bassista Brodo, che in molti frangenti rimandano al caratteristico folklore dell'età di mezzo. Antonini è peraltro autore di ottimi assoli ai quali la chitarra di Tordini può solo fare da accompagnamento. Per quanto riguarda il resto della line up da segnalare vi è l'ottima prova di Fabio Dozzo dietro al microfono, vocalist perfetto per il genere in questione. La sua voce contiene ogni caratteristica possibile e immaginabile del prototipo "cantante power" e di conseguenza pecca leggermente di personalità. Dettaglio poco rilevante, soprattutto in un gruppo in cui tutti ad eccezione di Eddy non dimostrano quasi nulla di originale ma si limitano a seguire il Maestro. Si parte con l'intro The Temple: la voce di Fabio è accompagnata da un lento giro di piano a cui si vanno ad aggiungere in seguito gli archi e dopo un cambio di motivo improvviso arriviamo alla prima vera traccia, Creature of the Devil, probabilmente la migliore dell'intero platter dato che per quasi 4 minuti sembra di ascoltare un estratto da Keeper of the Seven Keys (non esagero, il primo o il secondo fate voi). Peccato per la decisione di rovinare gli ultimi due minuti troncando improvvisamente l'intera composizione con uno stacco stile pianola Bontempi sostenuta da un falsetto che definirò simpatico per non esagerare nei giudizi.
Si prosegue con The Answers, introdotta dal giro di basso di Brodo (unico assieme ad Antonini ad essere ancora presente negli Skylark), in cui possiamo scorgere alcuni tratti folk, come ad esempio la presenza dei flauti, un ottimo diversivo. Anche in questo caso verso la fine si interrompe il tutto per concludere con un bell'assolo di Nico slegato dal resto della canzone. Arriviamo alla traccia omonima, terreno fertile per un Antonini ancora una volta padrone della scena, stavolta affiancato anche da una grande prestazione di Fabio che ci racconta del "ritorno in città delle allodole per una vita migliore". Ci chiediamo quale sarebbe stato il risultato finale con una produzione più curata dato che la selezione di suoni del mastermind è tutto tranne che lasciata al caso e denota una chiara conoscenza della materia. Dopo un breve intermezzo giungiamo al cuore di questo lavoro, la suite Light, divisa in tre atti per un totale di 23 minuti e spiccioli, in cui viene narrata la vicenda di un eroe che accorre a salvare la propria damigella (rappresentata da una voce femminile) e al tempo stesso tiene in mano le sorti del mondo intero combattendo contro un drago, classico tema ariostesco o tassiano che dir si voglia. A livello musicale troviamo gli stessi elementi riscontrati in precedenza ed escludendo la fantastica melodia di inizio secondo atto non ci sono picchi decisivi, l'intera composizione si assesta su buoni standard. Va sottolineata la presenza in questa band dei cosiddetti "attributi" e il coraggio di assumersi il rischio di annoiare l'ascoltatore pur di proporre un esperimento tanto ambizioso. Nell'ultima canzone la lady di Light si trasforma misteriosamente in una "principessa delle nevi", in una composizione che appare come l'ennesimo esercizio di stile dell'uomo dietro i tasti. Chiude l'intero LP un outro di addirittura 6 minuti e 21 secondi, francamente eccessivi, in cui si annuncia che "we got the light" e il mondo fortunatamente è salvo.

Come già detto gli Skylark hanno fatto breccia maggiormente nel cuore dei metallari del Sol Levante rispetto a quelli della Brianza. Un motivo ci sarà senz'altro ma non sta a noi sviscerarlo e soprattutto giudicare l'intera band sulla base di questo. Semplicemente sono state fatte scelte ben precise, e giuste o sbagliate che siano esse vanno rispettate. Ci limitiamo a segnalare che il periodo con Fabio alla voce è stato il più prolifico artisticamente parlando e questo Dragon's Secrets ne è un signor esempio, con i propri pregi e difetti.



VOTO RECENSORE
76
VOTO LETTORI
70 su 16 voti [ VOTA]
cowboy big 80
Venerdì 7 Febbraio 2020, 17.45.54
47
Area, vabbe', non voglio avere ragione, io mi ricordo cosi' ma magari mi sbaglio. Rimango della mia convinzione, forse forse hai ragione sul fatto del prog, forse, ripeto, ma non ne sono sicuro; il termine potrebbe essere stato importato dall UK dove c'era la scena piu' famosa
Area
Venerdì 7 Febbraio 2020, 12.29.22
46
@Mauro Paietta, mah io so che tutti i loro dischi in Giappone li hanno stampati, che hanno suonato in Cina e a Taiwan etc... poi altro non so. Dei Rhapsody non sapevo questa cosa che Paeth voleva suonassero diversi sul primo album... però di sicuro a prescindere dal fatto che avessero la label tedesca e dei professionisti dietro, le loro idee erano migliori rispetto a quelle di tutti gli altri in Italia.
Area
Venerdì 7 Febbraio 2020, 12.21.01
45
@cowboy big 80, non hai capito... il prog Italiano TUTTO era definito POP perché la la definizione "Prog" nessuno la sapeva probabilmente, in effetti se ci pensi bene non era musica eccessivamente pesante ma anzi molto ascoltabile, almeno all'epoca. Poi la gente si é stufata e ha preferito la semplicità del punk. E comunque ripeto sono imparagonabili perché il Prog in Italia nei 70 vendeva, era musica commerciale e finivano in classifica e andavano in TV alla RAI, in trasmissioni di primo piano. Il power metal era ed é rimasto una cosa per appassionati, in Italia poi ancora di più, le uniche apparizioni TV erano al massimo quelle ad Help o a Roxy Bar che non erano manco paragonabili a quelle di Mediaset o Rai. Vedi tu... Il Metal controcultura? Mai... forse qualcosina di molto breve a inizio 80 in Inghilterra forse, oppure negli Stati Uniti da metà a fine anni 80 con il Glam(Hair Metal (che per me era hard rock ma amen)
Mauro Paietta
Venerdì 7 Febbraio 2020, 8.24.04
44
I Rhapsody allora come oggi investirono di tasca propria, credevano nelle loro idee e rischiarono, anche economicamente. Lo studio, registrazioni e produttore lo pagarono loro. Sasha Paeth voleva che Legendary Tales suonasse diversamente ma loro (Turilli e Staropoli) insistettero per mantenere i pezzi come li avevano scritti. Lo dicono sia loro che lo stesso Paeth in diverse interviste. Gli Skylark per quanto mi stiano simpatici erano un buona band e basta, anche in Giappone non sfondarono mai, fino a qualche anno fa era difficile avere conferma o smentita di questo, ma oggi che tutto è verificabile non si trova nulla. I pochi filmati che si vedono in rete di qualche live in Giappone parla chiaro.
cowboy big 80
Giovedì 6 Febbraio 2020, 21.46.42
43
Area ciascuno al riguardo ha se sue idee, ci mancherebbe, per me invece il paragone ci sta, perche' si parla comunque di rock prima, di metal poi, contaminato da elementi sinfonici. Sul fatto del pop dei primi ti ricordo che solo alcuni e solo nella seconda meta' della loro carriera si avvicinarono ai singoli pop da classifica. Sul fatto della controcultura, non saprei, sicuramente la band del tuo nick si, altri no. Ma per te ad esempio il metal e' controcultura oggi? Io ascolto hard rock e metal da sempre ma non mi sento controcultura, se per quello intendi centri sociali o amvienti simili, ad esempio. Io ascolto rock metal semplicemente perche' per me e' la musica piu' bella. Per me ha a che fare con qualcosa di istintivo e di vero
Drake
Giovedì 6 Febbraio 2020, 19.50.33
42
@area sì i Rhapsody partirono col botto dal nulla ma non fu un caso o una fortuna bensì capacità e merito musicali e evidentemente personali nel sapersi vendere. Il vero punto è la differenza di spessore tra questa band e le mille altre che avevano l'obiettivo di suonare Power sinfonico, tra cui gli skylark. E ci stiamo a chiedere perché questi ultimi non hanno avuto un contratto e una produzione decente? La risposta è palese
Area
Giovedì 6 Febbraio 2020, 13.02.28
41
@cowboy big 80, no mi spiace il paragone con le band Prog Italiane degli anni 70 non regge per una serie di motivi che sarebbero volendo rimanere brevi: 1) i Gruppi Prog in Italia erano Mainstream e venivano definiti Pop. 2) Erano legati a una controcultura giovanile che in Italia era un fenomeno che nessuno, tv e giornali compresi, poteva ignorare. 3) Il successo che hanno avuto in Giappone poi quando vennero scoperti da loro é stato ed é tutto maggiore rispetto a quello dei gruppi Power Italici. @Legalize, Chi li ristamperà dici? O i Giapponesi o qualche label estera... non sarebbe nemmeno poi strano visto che negli ultimi 10 anni ho visti ristampare su CD e Vinile roba Metal oscurissima di band ben più oscure e remote degli Skylark, anche Italiani eh. Comunque i Rhapsody riuscirono anche a creare un concept riuscito e ricordo che nei loro booklet c'erano persino delle piccole Mappe. Un prodotto curato in tutto per tutto e senza essere stucchevole o cringe come va di moda dire ora.
Father Picard
Giovedì 6 Febbraio 2020, 12.57.52
40
Io mi chiedo se le abbia fatte Davide, le elementari... perché per scrivere certe cose... al di là dei gusti personali eh... che il primo Skylark ai tempi mi era pure piaciuto...
Galilee
Giovedì 6 Febbraio 2020, 12.52.39
39
Davide, qua più che chiedersi se Alice Cooper ha fatto le elementari bisognerebbe chiedersi se sei un troll oppure veramente cosi capra da avere il coraggio di fare certe affermazioni. Perchè sei indifendibile, a prescindere dal fatto che questo non èsia sicuramente un disco da buttare via.
Area
Giovedì 6 Febbraio 2020, 12.46.13
38
@Drake, i Rhapsody hanno anche avuto la fortuna di avere fin dal primo disco una label tedesca, poi appunto registravano in Germania da gente molto capace. Credo che per gli Skylark non sia stato così o mi sbaglio? Gli album dei Rhapsody comunque avevano un concept ben scritto ed erano suonati benissimo e registrati appunto in Germania da autentici professionisti del settore, quest'ultimo secondo me un aspetto fondamentale per la buona riuscita del tutto. In Italia mi pare di ricordare che i posti migliori dove registrare il Power fossero in Toscana tipo.... Poi ripeto io degli Skylark ascoltai dei pezzi da un best of di oltre 15 anni fa e i pezzi che mi erano piaciuti erano cantati o da Roberto Tiranti dei Labyrinth o da Folco Orlandini (codiuvati da Fabio)
Legalizedrugsandmurder
Giovedì 6 Febbraio 2020, 12.41.40
37
@no fun infatti basta leggere i titoli per capire che siamo di fronte a fantasy da quinta elementare. Nel genere almeno c'è gente che tratta temi e atmosfere in maniera consona, tipo Blind Guardian o Virgin Steele tanto per fare due nomi...
No Fun
Giovedì 6 Febbraio 2020, 12.27.28
36
Infatti @Davide i commenti ironici non sono perché ti piace il disco, ci mancherebbe, ma mettere in mezzo Alice Cooper e Motorhead è assurdo dai poi che ci siano più idee, dipende che idee sono e come stanno insieme tra loro, meglio una buona idea che dieci sconclusionate.
Legalizedrugsandmurder
Giovedì 6 Febbraio 2020, 11.54.50
35
Sempre che fra 30 ci sia ancora qualcuno che ristampa i loro album, cosa di cui dubito fortemente
Legalizedrugsandmurder
Giovedì 6 Febbraio 2020, 11.52.31
34
Nell'hard/heavy anni 70 e 80 ci sono un sacco di laureati, da Dio a Dickinson a brian may. Non sono sicuro ma Alice credo abbia iniziato(se non finito) l'universitàsicuramente ha finito le superiori. I testi degli skylark si che sembrano scritti da un bambino. Basta leggere le interviste ad un Alice, o rob halford, o altri per notare che sono tutt'altro che stupidi. Comunque attendo di valutare la carrie 'Carriera' degli skylark fra circa 30 anni, per le doverose comparazioni
tino
Giovedì 6 Febbraio 2020, 11.43.43
33
sinceramente non capisco che senso abbia paragonare un gruppo power anni 90 con mostri sacri del hard rock anni 70 come cooper. Poi che c'entra l'istruzione di uno che ha 70 anni, per fare bella musica non è che bisogna per forza essere andati al conservatorio.
Davide
Giovedì 6 Febbraio 2020, 11.20.22
32
Silvia anche io d'accordo con Smith....a parte gli stupidi e inutilmente ironici di gente che si crede di essere il professore delle lucertole ascoltalo..idee ce ne sono molte piu che in un disco hard rock americano per cui sempre questi professorini del menga sbavano...Alice Cooper...( avrà fatto le elementari ?)
Smitharch
Mercoledì 5 Febbraio 2020, 22.57.22
31
* de gustibus 😉
Smitharch
Mercoledì 5 Febbraio 2020, 22.55.23
30
Silvia ti consiglio di ascoltarlo. A parte la produzione per me è un capolavoro e Fabio Dozzo su questo disco è immenso. Poi, de gusti bus.
cowboy big 80
Mercoledì 5 Febbraio 2020, 21.37.58
29
tipo che in Italia il rock a livello di estimatori e' seguito, correggo
cowboy big 80
Mercoledì 5 Febbraio 2020, 21.32.56
28
Si Galilee hai ragione, ed anche altri, me e' un controsenso comunque, o forse no. Ma ce ne sono altri, tipo che il rock a livello di estimatori in Italie' seguito, ma le bands di successo scarseggiano. Cosi' come e' noto che gli ultimi nagozi di cd/lp sono tenuti in piedi proprio dai supperters del rock metal
Galilee
Mercoledì 5 Febbraio 2020, 20.24.34
27
Diciamo che Rhapsody e altri hanno avuto i loro momenti di gloria a livelli internazionali. Meritati.
Silvia
Mercoledì 5 Febbraio 2020, 19.16.38
26
Anche i Rhapsody (immensi!) comunque vennero distrutt... ehm criticati agli inizi nella scena italiana. Non ho ascoltato questo album, mi state incuriosendo... Io adoro il power, oggi come allora 😊
cowboy big 80
Mercoledì 5 Febbraio 2020, 19.08.57
25
Per me ha ragione Area, sui Rhapsody, perche' e' sempre difficile fare discorsi internazionali, quando in Italia in realta' sono seguiti solo dal pubblico dell hard &heavy. Va detto che in un periodo i cui qualcuno vovela riscrivere le regole del rock, loro petevano essere equiparati alle prog bands italiche dei '70 trasportato in un contesto metal, questo si.
Drake
Mercoledì 5 Febbraio 2020, 17.09.00
24
@Area i Rhapsody in quegli anni sono stati i migliori al mondo nel campo del Power sinfonico, credo si possa dire tranquillamente... hanno spinto all'estremo la simbiosi tra le parti orchestrali e quelle metal tenendo l'epicità come bandiera-guida nel carattere delle composizioni. Ai tempi dell'uscita di questo disco ero giovincello e suonavo in un gruppo Power Epic col quale aprimmo una data agli skylark, e già allora nell'ambiente venivano derisi per l'ingenuità della loro proposta, pur riconoscendo ai musicisti delle qualità tecniche di un certo livello...ed è proprio questo il punto, non li si critica per le loro doti come musicisti, pur non essendo dei manici, ma per la semplicità e l'immaturità del loro songwriting....come dire, una proposta che va bene nei supermercati o nei punto giochi comunali
Area
Mercoledì 5 Febbraio 2020, 15.19.49
23
Comunque sono d'accordo con chi ha detto nei commenti che il Power Metal soprattutto quello Sinfonico é un genere legato al suo periodo di appartenenza. Secondo me in quel lasso di tempo compreso tra il 1996/97 fino al 2004 rimanendo larghi.... Quindi di conseguenza non tutto ma molta roba non é invecchiata molto bene.
Area
Mercoledì 5 Febbraio 2020, 12.48.00
22
@Maurizio e DraKe, I Rhapsody a momenti erano irraggiungibili per chiunque in Italia.
Area
Mercoledì 5 Febbraio 2020, 12.38.00
21
@Legalize, le babymetal non é che le riterrei patetiche... é un prodotto Giapponese, un altro mondo rispetto all'Italia sia per cultura che per stile di vita. Fondamentalmente poi é un gruppo di voci femminili JPop con un tappeto Metal ne più ne meno. Da loro queste cose funzionano. In occidente queste cose non esistono praticamente e quindi ci sembrano ridicole. Ma non credere eh... anche in Giappone a molti non piacciono, vatti a leggere cosa dice diceva di loro Mirai dei Sigh e poi vedi XD
Galilee
Mercoledì 5 Febbraio 2020, 11.20.35
20
Da noi Sferaebbasta invece..
Legalizedrugsandmurder
Mercoledì 5 Febbraio 2020, 11.01.32
19
Vabbè in Giappone riempiono gli stadi le Babymetal... che comunque per quanto patetiche registrano gli album decentemente e dal vivo sono divertenti...
Maurizio
Mercoledì 5 Febbraio 2020, 10.14.38
18
fino a gate of hell band credibile, con dischi non capolavoro, ma buoni (prodotti malissimo). Da li in poi oblio totale. In Giappone hanno un seguito perchè sembrano che facciano canzoni per anime... tutto qua...
DraKe
Martedì 4 Febbraio 2020, 22.49.32
17
Dico solo che nello stesso anno usciva legendary tales....... giusto un pelino di un altro pianeta.......no???
No Fun
Martedì 4 Febbraio 2020, 19.23.21
16
Smettetela di rompere i coglioni, se non vi piacciono gli Skylark andatevi ad ascoltare quel buffone di Mozart
Legalizedrugsandmurder
Martedì 4 Febbraio 2020, 19.20.58
15
...elvis Presley copiava little tony... continuiamo...
Legalizedrugsandmurder
Martedì 4 Febbraio 2020, 19.18.56
14
.. i Ricchi e Poveri sono più importanti dei Black Sabbath.
Galilee
Martedì 4 Febbraio 2020, 19.04.52
13
Secondo me Anna Oxa a Janis Joplin le fa il culo. E Ligabue a Springsteen. E i Dragonforce agli Iron Maiden.
cowboy big 80
Martedì 4 Febbraio 2020, 18.44.52
12
Per favore non scomodare Alice Cooper, detto questo un disco da defenders made in Flash ( Broken dunque perche indifendibile? )come i rockers sanno. All' Atlantic di Viareggio vendette abbastanza bene
blackinmind
Martedì 4 Febbraio 2020, 17.49.39
11
@Davide: ognuno ha le sue pecche.
Davide
Martedì 4 Febbraio 2020, 17.23.29
10
moltoi hanno criticato gli Skylark..per me dotati mille volte di più di originalità rispetto a gente che viene ritenuta mastodontica tipo Alice Cooper o Motorhead che non ascolterei nemmeno sotto tortura! Per me bel lavoro questo e anche con un'ottima suite..
AL
Martedì 4 Febbraio 2020, 14.19.19
9
comprato ai tempi e visti dal vivo. non erano male, peccato la produzione pessima. ho solo questo cd poi li ho persi di vista. concordo con il voto della recensione.
Galilee
Martedì 4 Febbraio 2020, 13.45.44
8
Devo ammetterlo, ce l'ho anch'io. E ai tempi mi era pure piaciuto. Ora non penso riuscirei a reggerne l'ascolto. Un pò per via del genere in se, molto adolescenziale, un pò perché il cantante è ai limiti dell'inascoltabile, un pò perché ora come ora il power lo ascolto col contagocce. Purtroppo è un genere rimasto molto legato al suo periodo di uscita. Se escludiamo i classici, pochi altri dischi hanno superato la prova del tempo. Li vidi comunque anche live...
Broken Arrow
Martedì 4 Febbraio 2020, 0.03.36
7
Gruppo letteralmente INDIFENDIBILE sotto qualsiasi lato lo si guardi. Una vergogna per il metal italiano, con l'arrivo del cantato femminile poi si sono raggiunti dei livelli di ridicolaggine veramente fuori scala ..
Area
Lunedì 3 Febbraio 2020, 15.12.05
6
Conosco solo alcuni pezzi che non erano poi tanto male e ascoltati nel 2004/2005 o giù di lì tipo A star in the universe e Why did you kill the princess spesso erano cantati da altri cantanti tipo Roberto Tiranti... il loro lead singer mi piaceva decisamente meno. Me ne ricordo poi anche una che si chiamava Mountain Fuji con voce femminile. Ecco... Non cantava mica una tipa bionda con loro? Girano parecchie storie e a questo proposito qualcuno di voi più "Attempato" potrebbe spiegarmi più nel dettaglio come mai questa band in Giappone viene adorata e invece qui in Italia non riceve lo stesso trattamento?
fasanez
Lunedì 3 Febbraio 2020, 14.38.13
5
Comprai questo CD spinto dalla curiosità di sentire il buon Eddy, che leggevo con piacere . Non mi ha mai preso più di tanto, troppo "sinfonico" per i miei gusti power più diretti, "happy" e grezzi . Magari questa è l'occasione per dargli una seconda opportunità. Comunque il refrain di Creature of the night me lo ricordo ancora
Celtico
Domenica 2 Febbraio 2020, 23.53.23
4
Anche se non amo particolarmente il genere, sono particolarmente legato agli Skylark avendoli visti per puro caso in un locale della bergamasca proprio a supporto di quest'album.. Ritengo Dragon's Secret un grande album con un grande cantante e naturalmente un grande Antonini.. Purtoppo la produzione rovina parecchio l"ascolto e toglie potenza al sound.. Peccato, comunque lo riascolto sempre con particolare godimento...
Smitharch
Sabato 1 Febbraio 2020, 20.10.35
3
Quoto entropy. Disco fantastico, con superbe idee compositive. Un mix perfetto tra Power e musica classica. Fabio Dozzo stellare su tutto il disco. Capace di grandissimi acuti e modulazioni vocali di prim'ordine. Unica pecca...la produzione. Top disco degli Skylark sicuramente. Ottimi i dischi successi, poi l'oblio. Voto 98
entropy
Sabato 1 Febbraio 2020, 17.29.48
2
Disco che adoro, come tutti quelli prima di passare al cantato femminile...
Tevildo75
Sabato 1 Febbraio 2020, 17.04.04
1
Produzione a parte, è un disco niente male, nel suyo genere è sicuramente molto meglio della maggior parte delle uscite degli ultimi anni.
INFORMAZIONI
1997
Underground Symphony
Power/Symphonic
Tracklist
1. The Temple
2. Creature of the Devil
3. The Answers
4. Skylark
5. Waiting for the Princess
6. Light
7. Princess of the Snow
8. Dragon's Secrets
Line Up
Fabio Dozzo (Voce)
Nico Tordini (Chitarra)
Roberto "Brodo" Potenti (Basso)
Francesco Meles (Batteria)
Eddy Antonini (Tastiere)
 
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