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Runemagick - Beyond the Cenotaph of Mankind
15/05/2023
( 782 letture )
Il tredicesimo lavoro discografico dei Runemagick prende il nome di Beyond The Cenotaph Of Mankind e pone in evidenza una band sempre più attiva in questa sua seconda parte di carriera. Per chi ancora non li conoscesse, questa creatura svedese vanta oltre tre decadi di onorata carriera musicale sempre all’insegna del death-doom più viscerale ed incontaminato, che può annoverare tanta esperienza ed una buona dose di talento e che è rimasta fedele negli anni agli stilemi di un genere (o sottogenere) mantenendosi costantemente ispirata e vivace.

Beyond The Cenotaph Of Mankind è composto quindi da sei tracce per quasi cinquanta minuti di musica e gode di una produzione cupa e graffiante, le atmosfere ricreate soprattutto dalle chitarre e dalla profonda voce di Rudolfsson donano un senso di opprimente pesantezza al suono generale, grezzo e granitico, perfettamente adatto al genere. Gli strumenti godono di un suono piuttosto lineare in sé e vede le chitarre e la batteria in primo piano, seguite dalle voci e da un basso a tratti forse poco percettibile ma comunque presente nella pienezza sonora generale.

Ad aprire la tracklist vi sono gli undici minuti di Archaic Magick, brano che alterna lente progressioni con brevi accelerate ben alternate anche se nella lunga distanza risente di una eccessiva ripetitività generale nonostante il riffing sia piuttosto ispirato. Ad infondere e spargere tagliente e glaciale oscurità ci pensa Endless Night And Eternal End che gode di maggior dinamismo e movimento grazie ad un buon lavoro di sovra incisioni melodiche delle chitarre ed una maggior cadenza generale.The Storm Rode Beyond The Firmament a livello compositivo è il miglior brano del disco in quanto incarna tutto ciò che il death-doom di meglio può offrire, un piccolo manuale del genere ottimamente concepito e realizzato dagli svedesi che nella titletrack Beyond The Cenotaph Of Mankind regalano infine un tetro e fangoso momento conclusivo all’insegna della più ossessiva ed opprimente oscurità.

Luci ed ombre si alternano incessantemente lungo tutto lo sviluppo di Beyond The Cenotaph Of Mankind. I due fattori limitanti che prevaricano sono una eccessiva ripetitività che sfoca e opacizza una scrittura che a tratti trascina energicamente l’ascolto ed un minutaggio globale (e dei singolo brani) che pare eccessivo. Va altresì detto che la pluriennale esperienza degli svedesi ed il loro amore incontaminato per il genere li porta comunque a porre in essere un lavoro che per gli amanti di queste sonorità è comunque un ascolto discretamente consigliato.



VOTO RECENSORE
68
VOTO LETTORI
75 su 2 voti [ VOTA]
Uomo Tigre
Lunedì 22 Maggio 2023, 15.48.43
2
Anche la copertina ha il suo fascino direi.
Uomo Tigre
Lunedì 22 Maggio 2023, 15.47.26
1
Gruppo secondo me da sempre troppo sottovalutato. Questo disco è molto bello, registrato bene e anche come songwriting direi che ci siamo. Per me vale 80. Dategli una possibilità.
INFORMAZIONI
2023
Hammerheart Records
Death / Doom
Tracklist
1. Archaic Magick (After The Red Sun)
2. Endless Night And Eternal End
3. Revocation Of Spectral Paths
4. The Storm Rode Beyond The Firmament
5. Nocturnal Deities Of Winter
6. Beyond The Cenotaph Of Mankind
Line Up
Nickal Rudolfsson (Voce, Chitarra)
Jonas Blom (Chitarra)
Emma Rudolfsson (Basso)
Daniel Moilanen (Batteria)
 
RECENSIONI
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