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Vinterblot - For Asgard
( 5441 letture )
Suonano death metal di matrice svedese, nei testi trattano di mitologia norrena, hanno war names “nordici” e… vengono da Bitonto, provincia di Bari! All’apparenza ossimoro è invece realtà, e per giunta di buona qualità. Ma andiamo con ordine.

I Vinterblot si formano nel 2008 e, dopo i primi passi tra cover di Amon Amarth, At The Gates e Opeth, iniziano a esibirsi live, prima di entrare nei Sound Cubed Studio di Bari per registrare il demo di debutto For Asgard. Il cd si compone di cinque brani più intro di sporco-graffiante-“nostalgico” death metal svedese: a mio modo di vedere l’influenza dei cinque vichinghi (uh, com’è abusato questo termine!) di Stoccolma è bella evidente, in particolare il periodo che va dallo straordinario debutto Once Sent From The Golden Hall al terzo album The Crusher. Minore, ma comunque presente, è l’ascendente esercitato dagli Unleashed, intransigente act svedese in attività dal 1989, e degli Entombed più diretti nei vari stacchi stop’n’go. I Vinterblot sono bravi a miscelare tutto ciò con una sfrontatezza al limite dell’arroganza nel porsi al grande pubblico con brani violenti, viscerali, marci e al contempo “melodici”, quindi facilmente assimilabili. Sarà la giovane età, sarà il songwriting di buonissima qualità, oppure la genuina spontaneità di questi giovani pugliesi, o più verosimilmente, l’unione di tutti questi fattori. Fatto sta che For Asgard è un dischetto sopra la media per quel che riguarda i demo-cd, e che se fosse immesso nel “vero” mercato come mcd, non sfigurerebbe di certo se accostato a nomi con discreta storia ed esperienza alle spalle.

C’è però un problema: la produzione. Parliamoci chiaro, quando ho iniziato a comprare demo-cassette a metà anni ’90 la qualità audio era oscena, al punto che la parola stessa “qualità” suonava sempre e comunque fuori luogo. Non che For Asgard suoni male o sia troppo confusionario, ma la produzione risulta essere piatta, mal bilanciata per la voce (alta) e le due chitarre (basse): spesso gli intrecci dei due axmen Vandrer e Fjorgynn rischiano di perdersi nella “confusione” della canzone, il che è un vero peccato, perché i riff dei due giovani chitarristi colpiscono duro dall’iniziale For Asgard alla conclusiva Blood Furnace. Dispiace perché con poche e semplici regolazioni il risultato sarebbe stato sicuramente migliore, più dinamico e incisivo.

I venticinque minuti di For Asgard ci mettono di fronte un gruppo giovane ma agguerrito, con le idee molto chiare su cosa suonare e dire. I testi difatti, pur trattando di mitologia norrena e quindi di storie fin troppo abusate, trovano una collocazione più terrena e realistica nel confronto tra il genere umano e le divinità. Con queste liriche la musica incalzante e feroce dei cinque deathsters è perfetta, sorretta dalla batteria sempre aggressiva e veloce del bravo Wolf. L’iniziale title track è forse la canzone che meglio rappresenta lo stile dei Vinterblot, racchiudendo nei quasi cinque minuti di durata le sfaccettature che compongono il sound del gruppo: si passa quindi da riff da headbanging selvaggio a stop’n’go granitici (ah, se la produzione…) e momenti di tregua prima del nuovo assalto metallico. La voce del talentuoso Phanaeus calza a pennello col suono svedese dell’ensamble di Bitonto, anche se alla lunga, nonostante una “cavernosità” non indifferente, risulta essere un po’ monotona. As Sleipnir Rides salta subito all’orecchio per l’amonamorthità dei riff di chitarra – comunque di ottima fattura, è bene specificarlo – e per il bel groove che si viene a creare in certi momenti. La conclusiva Blood Furnace vede ancora sugli scudi il l’operato di Wolf con una doppia cassa velocissima e un lavoro certosino con la parte superiore del corpo. Il basso di Eruner e le chitarre creano un discreto wall of sound e i riff si susseguono senza sosta fino alla conclusione.

Certo, mi viene da pensare che se questo For Asgard fosse uscito nel 1998 o al massimo nel 2000 – sia per quel che concerne la produzione che la proposta sonora – staremmo, con molta probabilità, ora parlando di un gruppo “storico”, ma le cose non stanno così, e per proseguire con successo il cammino fin’ora compiuto è auspicabile un maggior sforzo in fase compositiva, in modo da scrollarsi di dosso una frase che già sono in grado di sentire “ah, i baresi che suonano come gli Amon Amarth!”.
Le potenzialità ci sono, quindi, ragazzi, dateci dentro con il lavoro!



VOTO RECENSORE
74
VOTO LETTORI
71.40 su 86 voti [ VOTA]
il vichingo
Domenica 19 Febbraio 2012, 19.13.43
27
Quoto cane sciolto!! Qualcuno si fa troppe segue mentali
cane sciolto
Venerdì 12 Novembre 2010, 9.09.28
26
dove sta la "stranezza"!?
Max
Venerdì 12 Novembre 2010, 8.26.26
25
Ma quali sarebbero ste seghe mentali? Cioè è una sega mentale pensare che in un paese pieno di miti, storia e leggende come il nostro, sia quantomeno "strano" cantare di Odino?
cane sciolto
Giovedì 11 Novembre 2010, 20.24.41
24
seghe mentali a nastro qui eh... Come è che cantavano i jalisse...? Ciao khaine.
mike
Giovedì 11 Novembre 2010, 15.11.26
23
@: living death non credo che il recensore abbia penalizzato il gruppo in questione, credo che, invece, abbia analizzato nel complesso, il lavoro proposto che si basa su diversi fattori e tra questi c'è anche la produzione. lo dico da "musicista" e, purtroppo o per fortuna, la produzione è fondamentale per la riuscita di un lavoro che ne risalta la qualità della musica proposta degli artisti. aggiungo un: magari tutti i gruppi avessero la possibilità di curare il proprio lavoro anche sotto l'aspetto di produzione. condivido anche il fatto che la musica proposta se fosse stata fatta una decina di anni fa sarebbe un piccolo (grande?) capolavoro. e credo che, nonostante tutto, questo sia un grandissimo complimento. lo condivido in pieno.
living death
Giovedì 11 Novembre 2010, 10.22.36
22
Non mi sembra giusto ,penalizzare nella votazione una band agli esordi accanendosi sull'aspetto della produzione, sopratutto poichè si tratta di una "autoproduzione" di giovani musicisti magari ancora studenti i quali di certo nn possono permettersi produzioni da migliaia di euro come quelle gruppi + navigati o decine di migliaia come le band affermate. Poi come scritto nella recenzione non suona male nn suona confuso e allora?Speriamo che un etichetta li prenda in considerazione data la sostanza e allora arriverà un full molto + curato in tutti gli aspettii (dovrebbe essre questa la finalità di un demo) Credo che sia da preferire un sound + vintage a prodotti "moderni super plasticosi belli esteticamente ma in cui di suonato nn c'è nulla, quindi nei vinterblot c'è anche da apprezzare il fatto che abbiano fatto un bel prodotto "suonato" e nn scritto su un pc. Incentivando il concetto di + spendii per la produzione + voti hai nn si fa altro che saturare la scena musicale di apparenza e di poca sostanza. Anche ile grosse band nei loro debut come qualità lasciano a desiderare finchè nn sono sostenute ecnomicamente dalle etichette. e poi basta con questi provincialismi e limitiazioni geografiche, allora in italia nessuno dovrebbe suonare metal perche la nostra cultura e legata alla musica clessica o leggera italiana. Non potrebbero esistere neanche gruppi che fanno bossa nova, perchè la cosa nn appartiene al terrritorio?(..e comunque i normannii...)Se c'è la passione per una cosa nasce anche la conoscenza e l'approfondimento di certe tematiche fino ad immedesimarsi in certe ambientazioni e riuscire a sentirsi ispirarsi coerentemente nella composizione aiutati dalla creatività.Certo Ovviamente vivere fisicamente ed essere nato e cresciuto in un determinato ambiente aiuta a trovare l facilmente la giusta iispirazione ma nn è vincolante. ok allora tutti nel sud suonino il mandolino e a scrivano canzoni sulla pizza ,sorrento e la mafia.E se volete registrare spendete un sacco di soldi ,miraccomando .Va bene cosi?
Moro
Martedì 9 Novembre 2010, 11.13.17
21
@Grom: però un conto è tirare fuori una canzone che parli di un tema, o anche fare un concept (veri Tyr dei Black Sabbath), un altro conto è calarsi proprio nella parte dei vichinghi (nomi, testi, titoli, pretese). Ripeto di nuovo che ancora non ho ascoltato il disco, ma stilisticamente deve essere figo se si richiamano a quelli che son scritti nella recensione, e con quella produzione li... il mio è un discorso puramente "di confezione".
Roland
Martedì 9 Novembre 2010, 10.52.19
20
Un plauso ai Vinterblot. Testi di spessore, musica di qualità. Il talento e la verve non vi manca, che possiate migliorare sempre!
Grom
Lunedì 8 Novembre 2010, 17.12.17
19
Pure io preferisco l'inglese e concordo che sia una lingua internazionale. Quello che intendevo dire appunto è che se ci si pone problemi circa la sensatezza o meno del parlare di certe tematiche si rischia di perdere di vista il senso della musica. E cmq pure i miti vichinghi mi sembra siano diventati internazionali ormai, così come lo è la grande storia di Roma o della Grecia che tra l'altro sento molto mia essendo del sud. Oppure vogliamo dire a Dave DeFeis di smetterla di scrivere canzoni sui miti greci? In più vorrei ricordare che persino Immigrant song dei Led Zeppelin parla di vichinghi, e non credo che gli inglesi abbiano conosciuto i normanni molto più di quanto non li abbia conosciuti una parte dell'Italia...
Crusher
Lunedì 8 Novembre 2010, 17.03.11
18
Concordo con Grom, inutile porsi limitazioni geografiche, la musica è anche viaggio, a volte si tralascia la musica stessa per dare giudizi sulle scelte concettuali.. .. propongo un boccale di birra tutti assieme!
Moro
Lunedì 8 Novembre 2010, 16.09.25
17
vedo che in linea di massima Max ha inteso quello che dicevo, mentre Grom, non concordo sul fatto della musica da cantare in italiano. L'inglese è una lingua internazionale, mediatica, esattamente come la musica. Poi per quanto riguarda i miei gruppi personali, preferisco una band che canta inglese piuttosto che una che canta nella propria lingua (eccezioni apparte, ma in queste eccezioni non c'è spazio per band italiane da 20 anni a questa parte).
Grom
Lunedì 8 Novembre 2010, 16.01.10
16
Da un lato capisco chi si lamenta di un gruppo pugliese che parla di vichinghi, se non altro perchè la Puglia ha una storia così lunga e importante da non fare invidia alla Norvegia! Per quanto riguarda Falkenbach, essendo tedesco e interessandosi alla storia della Germania, non è fuori luogo il richiamo a Roma in quanto la conquista delle regioni al di là del Reno fu sempre il cruccio dei romani, finchè Roma stessa non cadde anche per colpa dei germani stessi. Detto questo però, credo dobbiamo fare attenzione ragazzi, perchè se è una questione di coerenza allora non dovremmo più ascoltare bands italiane che cantano in inglese! Il bello della musica è che ti permette di viaggiare e sognare, non poniamo limiti geografici o ideologici ai sogni e alle emozioni
Max
Lunedì 8 Novembre 2010, 15.27.16
15
Cmq il Viking a livello musicale, è altra cosa non di certo gli Amon Amarth, che fanno semplicemente death metal melodico, con testi viking, ma di certo sono musicalmente accostabili alle vere band viking....
Max
Lunedì 8 Novembre 2010, 15.27.09
14
Cmq il Viking a livello musicale, è altra cosa non di certo gli Amon Amarth, che fanno semplicemente death metal melodico, con testi viking, ma di certo sono musicalmente accostabili alle vere band viking....
Max
Lunedì 8 Novembre 2010, 15.24.51
13
Scusa Crusher, ma titoli come For Asgard o Naglfar scritti da band Italiane, mi fanno ridere...porco dindo cxome hai citato tu abbiamo una storia che tutti ci invidiano e andiamo a parlare di Odino, foreste nordiche e vascelli fatti con le unghie dei morti? Non ho sentito la loro musica e non li posso giudicare per questo, ma personalmente una band pugliese che parla di mitologia nordica non mi invoglia all'acquisto, ma tanto in questo periodo dove va di moda il folk e la mitologia scandinava come non mai, sicuramente troveranno molti estimatori.
Crusher
Lunedì 8 Novembre 2010, 11.55.34
12
Perdonami Moro, premettendo massimo rispetto per le tue idee, però devo dissentire almeno n parte a quanto dici. Fondamentalmente artisti come FALKENBACH ( di cui nessuno mette in dubbio l'epicità o la grandezza ) che nonostante siano esteri hanno parlato nei testi di romani, addirittura scrivendo di tanto in tanto testi in latino, poichè come carattere comune vi è il paganesimo e ideali inerenti la guerra. Troverei incoerenti dei canadesi Ex Deo roman metal, o dei Monolith Deathcult a concept romano. In fondo in Puglia vi sono numerosi Menhir, Dolmen, templi con iscrizioni runiche, resti del passaggio di Longobardi e Normanni.. e la copertina non è un fiordo svedese, ma un lago lucano. L'importanza è valutare la musica, non avere pregiudizi sul luogo di provenienza di una band (tralaltro non del tutto inadeguato in tema viking )
Moro
Lunedì 8 Novembre 2010, 1.23.41
11
Mi state veramente tentando.... in questi casi io devo NON sapere da dove provengono queste band... non è per altro, ma è un mio blocco personale. Apparte il fatto che non sopporto i NON norvegesi che danno monicker e titoli in norvegese, se poi devo pensare che un immaginario "nordico" mi sia dato da una band della terra de lu sule, lu mare, lu ientu mi pare veramente uno scherzo... tutto questo chiaramente all'appello: come ho sempre derìso Leviathan quando faceva suicide e pensavo che stava a Los Angeles, o i Mutiilation che stanno in Costa Azzurra.. mo me li ascolto...
alzailcorno93
Domenica 7 Novembre 2010, 19.52.51
10
li ho ascoltati sul myspace e mi hanno davvero sorpreso!!!!! tanto di cappello a questi ragazzi
colino
Domenica 7 Novembre 2010, 18.53.27
9
Conosco molto bene i Vinterblot, la demo dal punto di vista compositivo è quasi perfetta (nonostante la giovane età). Mi limito ad aggiungere, come in recensione, che l'unico difetto di questa demo è solo la produzione, pertanto invito tutti gli amanti del viking death e in più in generale del death melodico di stampo scandinavo a seguire i concerti di questa interessantissima band pugliese!
Alex
Domenica 7 Novembre 2010, 16.50.43
8
Davvero ammirevole l'impegno nel costruire un genere qui inesistente. Onore all' impresa! 90.
Moro
Domenica 7 Novembre 2010, 13.00.49
7
L'ossimoro è talmente grosso da non farmi giudare verso l'oggettività...
Freyja
Sabato 6 Novembre 2010, 18.13.13
6
L´articolo é obiettivo, dovevate nascere 10 anni prima e produrre musica negli anni 90 ed eravate leggenda, ma non è cosi . Avete talento e un'originalità ammirabile, andate avanti. Assurdo musica nordica da musicisti di Bari, un genere veramente particolare. Il metal lo fanno in molti ma il death metal di matrice svedese non è da tutti. Complimenti continuate così non vi fermate producete siete bravi veramente
Bargigia :D
Sabato 6 Novembre 2010, 15.11.17
5
GRANDI VINTERBLOT!!! Hanno talento questi ragazzi, non c'è che dire U_U
FraGanja
Sabato 6 Novembre 2010, 15.00.20
4
Waglììììì main a trotteeeeeuw!!!! trad.: ragazzi mettetecela tutta \m/ rispect
Marco
Sabato 6 Novembre 2010, 14.47.03
3
Vi auguro un grandissimo successo.
Blackster
Sabato 6 Novembre 2010, 14.14.04
2
Credo di averli sentiti su youtube, se non sbaglio band, se sono loro ricordo delle gran belle canzoni. Spero trovino al più presto una casa discografica così da avere al più presto un bel full-lenght.
Khaine
Sabato 6 Novembre 2010, 13.42.17
1
Swedish death from Bitonto... devo assolutamente ascoltarli! MI fiondo sul myspace!
INFORMAZIONI
2010
Autoprodotto
Viking
Tracklist
1. Intro
2. For Asgard
3. Naglfar
4. As Sleipnri Rides
5. Vinterblot
6. Blood Furnace
Line Up
Phanaeus: voce
Vandrer: chitarra
Fjorgynn: chitarra
Eruner: basso
Wolf: batteria
 
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