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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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Tersivel - For One Pagan Brotherhood
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( 3689 letture )
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Attivi dal 2004, i Térsivel, band originaria di Buenos Aires, arrivano al debutto discografico dopo due mini cd grazie alla Trinacria Media, etichetta personale di Lian Gerbino, vocalist del gruppo. Provenire da un paese, l’Argentina, non di prima fascia per quel che concerne il folk metal è sì uno svantaggio perché si è fuori dalla scena "che conta", ma anche un potenziale vantaggio se si cerca una propria via, non avendo praticamente concorrenza. Invece i Térsivel non portano nulla della loro nazione, proponendo un extreme folk metal di matrice nord europea, influenzato –e molto– da gruppi come Ensiferum, Turisas e Alestorm, oltre che –parole loro– dalla musica folk siciliana.
La produzione molto potente e ben congeniata aiuta senz’altro la buona riuscita di For One Pagan Brotherhood, full lenght che consta di dodici tracce per quasi un’ora di durata. I Térsivel dimostrano fin dalle prime note di avere una buona tecnica personale, oltre che un songwriting a tratti ispirato, anche se purtroppo ancora troppo derivativo e poco personale.
La prima traccia del disco, Cruzat Beer House Song, è particolarmente festosa, dalle forti tinte folk in grado di trasmette gioia e voglia di ballare. La seguente As Brothers we Shall Fight suona minacciosa, soprattutto durante le strofe, grazie al sapiente lavoro del tastierista Franco Robert, capace di creare una melodia sinistra ed epica al tempo stesso, a metà strada tra i Turisas di The Varangian Way e i Dimmu Borgir di In Sorte Diaboli. The Heathen Sun Of Revenge si distingue, oltre per le prime note particolarmente pacifiche, per il ritornello semplice e immediato, con la melodia principale che torna presente in diversi punti del brano. La lunga Far Away in the Distant Skies inizia come i Turisas dell’ultimo Stand Up And Fight ormai non riescono più: i primi quaranta secondi sembrano difatti uscire da un disco di Mathias Nygård e soci. La canzone prosegue tra ritmi incalzanti, break di pianoforte e stacchi che ricordano gli Alestorm più aggressivi. Completamente folk metal è High Germany - The Erin's Jig: il flauto suona dolce e rotondo su di una base piuttosto ritmata, mentre la voce da racconta storie di Lian Gerbino porta l’ascoltatore su sentieri polverosi circondati da boschi di alberi sempreverdi, in un cammino che conduce dritto al centro della festa, dove il violino è la prima donna e tutti i presenti hanno diritto di divertirsi. Dopo l’inutile insieme di rumori And Fires Also Died Away, la delicata Those Days Are Gone mostra il lato più intimo dei Térsivel: la voce rassicurante e le chitarre acustiche costituiscono un duo convincente, per quello che risulta essere un lento perfettamente riuscito. Aeolian Islands è un brano strumentale di chiara origine folk, piuttosto noioso nel suo lento scorrere che risente anche del cattivo posizionamento in scaletta. Nei sei minuti di We are the Fading Sun si ascolta di tutto, dal riff in palm muting al pianoforte, dai cori epici allo scream, passando attraverso tempi di batteria serrati e trombe altisonanti, in un potpourri senza capo ne coda. Arriva il turno di Tarantella Siciliana, strumentale di tre minuti dal forte retrogusto popolare, per quella che è veramente una tarantella metallizzata: idea simpatica ed esperimento riuscito. Lo è molto di meno, invece, Cosa Nostra. La canzone in questione, già di suo scialba musicalmente parlando, presenta nel testo, nell’intenzione un’esortazione al bere in compagnia, una serie di luoghi comuni, a volte al limite dell’offesa, per poi concludere con il ritornello
Cosa Nostra, La Muzzarella, El Pepperoni y Tersivel
Superati questi terribili minuti, si arriva alla conclusiva Pagan Nation: nei quasi otto minuti di durata, ancora una volta Turisas-oriented, ritroviamo tutti gli elementi che contraddistinguono i Térsivel, ovvero l’alternanza tra voce clean e scream, ottime orchestrazioni e una solida base ritmica.
La giovane band mette in mostra diverse qualità quali la preparazione tecnica, il buon gusto per gli arrangiamenti e un amore viscerale per il folk metal nord europeo, peccando però di presunzione in qualche capitolo forse un po’ troppo intricato per le loro attuali capacità, volendo mischiare troppi ingredienti senza avere lo strumento necessario per mescolare con efficacia il tutto. Ne risente la seconda parte di For One Pagan Brotherhood, dove sono presenti alcune composizioni non troppo ispirate che fanno scemare l’interesse nei confronti della band argentina.
I Térsivel hanno ascoltato con attenzione gli insegnanti nord europei e hanno ripetuto a memoria la lezione; con il secondo disco devono però iniziare a proporre qualcosa di maggiormente personale, le capacità per farlo le hanno.
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2
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Dai sono fortissimi!!! altro che 67!! SpassoFolkMetalAbbestia!!! Cosa Nostra poi.. XD Promossi!! |
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1
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K A Z Z O!!! questi spaccano... onestamente un primo full lenght d qs livello merita + di 70... il recensore è stato un pò cattivello a mio avviso! voto 77! |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. As Brothers we Shall Fight 2. The Heathen Sun of Revenge 3. Far Away in the Distant Skies 4. High Germany - The Erin's Jig 5. And Fires also Die Away 6. Those Days Are Gone 7. Aeolian Islands 8. We are the Fading Sun 9. Tarantella Siciliana 10. Cosa Nostra 11. Pagan Nation 12. Cruzat Beer House Song
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Line Up
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Lian Gerbino (Voce, Chitarra, Basso) Nicolás Närgrath (Voce growl, Chitarra) Franco Robert (Tastiera) Hernan Martiarena (Batteria)
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