|
04/05/24
BROWBEAT + INFECTION CODE + DARKHOLD + EVILIZERS
OFFICINA CONCERTI, LARGO CATANIA 17 - ALESSANDRIA
|
|
Violator - Chemical Assault
|
( 3160 letture )
|
Il primo impatto con i brasiliani Violator, di qualsiasi loro disco si tratti, è sempre lo stesso: adrenalina fomentata con delirio e senza alcun fronzolo, nel riffing serrato e mitragliato, nelle ritmiche martellanti ed ultraveloci, nell’esplosiva sbornia di energia scatenata e freneticamente ossequiosa nei confronti del thrash metal old school, quello più eccitante, tipico e tagliente che ci si possa immaginare. Le pretese di Chemical Assault, disco d'esordio rilasciato nel 2006 soto l'egidia della Kill Again Records, non sono eccessive, ma killer-tracks come Atomic Nightmare, Destined to Die, o Toxic Death non possono che essere prese per ciò che sono: inni al pogo ed incentivi all’headbanging, infervorate da assoli fulminei, generalmente assai brevi e lancinanti, e a sparuti stop’n’go. A porre ulteriormente l’accento sull’elevato tasso di concitazione che pervade il debut dei tre di Brasilia, attivi fin dal 2002, ci pensano gli immancabili cori da pugni al cielo, esasperati quanto basta; certo, il full length è gradevole e creato ad hoc per creare scompiglio tra i thrashers medi, magari quelli più giovani ed inesperti, che si bagnano per le prime volte: infatti, la ricetta del combo sudamericano pecca assai in varietà ed originalità, dopo la prima manciata di canzoni inizia ad apparire ripetitivo ed emanare quel flavour di “già sentito” che lo limita in fase di giudizio. Chi ama le sonorità fast’n’furious, i riff secchi e a rincorsa, troverà qui di che placare i propri istinti, ma va detto che non è la qualità tecnica la dote migliore di questi ragazzi: le canzoni tendono tremendamente a somigliarsi tutte, senza che qualche riff incisivo aiuti a conferir loro un minimo di personalità, mentre le linee vocali -per quanto follemente thrashy- sono troppo statiche nel canovaccio, nell’inflessione, nell’approccio. Il drumworking infaticabile tiene viva la proposta (e la tensione), e nel complesso l’album è inquadrabile come poco impegnativo nell’ascolto, un prodotto come tanti nella (buona) media ma non certo destinato a lasciar tracce particolarmente profonde. E' quasi impossibile citare una traccia che si distingua, per merito o demerito, nella fin troppo omogenea tracklist: la totalità dei trentasette minuti di musica viene sparata a velocità considerevole, senza alcun attimo di pausa o differenziazione di sorta, ma al tempo stesso senza lasciarci in eredità nessun brano vagamente memorabile, sintomo di mancanza di incisività più che di efficienza complessiva. Il trio brasiliano decide di prendere una direzione, quella del picchiare forte senza concedere pietà, e la percorre a testa bassa, incaponendosi sul drumkit e maltrattando le sei corde con foga e, questo bisogna dirlo, perizia. Raramente si cerca di percorrere strade alternative, magari attraverso un guitar solo appena più consistente (Brainwash Possession) o esibendo nel riffery fibrillante le influenze più marcate (Ordered to Thrash, una strumentale con diversi buoni spunti e l’adrenalina costantemente a mille, sembra a tutti gli effetti una citazione agli Whiplash); i ritmi trascinanti di pezzi come The Plague Returns concludono l’album con la stessa veemenza con cui esso si era aperto e sviluppato, niente di più e niente di meno: ma per tanti, questo sarà solo un elemento a favore dei Violator.
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
10
|
65???? Ma che cazzo dici, sto disco spacca il deretano!! |
|
|
|
|
|
|
9
|
Tra i migliori del new wave thrash, anche se non particolarmente ispirati in questo disco...un disco da 65-68, scenarious of brutality è decisamente più curato. Buono per del sano headbanging |
|
|
|
|
|
|
8
|
Amo quest'album, thrash grezzo e ignorante. Se voglio sfogarmi son perfetti 71 |
|
|
|
|
|
|
7
|
Non sono un grande estimatore del thrash 2.0. Pochissimi sono i gruppi che rientrano nei miei ascolti. Non cerco innovazione ne strane architetture sonore, ma del sano thrash metal old school fatto bene. E tra i pochi che ascolto ci sono i violator. Grintosi, ruspanti e ..... thrash ! Il voto mi sembra un po bassino, ma siamo fatti ognuno con il proprio gusto e quindi ci può stare. Non invetano nulla, ma sono tremendamente efficaci. .... thrash ' til death ...... |
|
|
|
|
|
|
6
|
Il mio preferito del gruppo, grandissimi... |
|
|
|
|
|
|
5
|
Errata corrige: Ovviamente era Scenarios of Brutality. |
|
|
|
|
|
|
4
|
Questo mi manca..devo recuperarlo...ma gia l'ultimo Scenarios of Violence fa' il culo..! |
|
|
|
|
|
|
3
|
A me è piaciuto molto! 65 è bassino come voto a mio parere... io darei un 75/80 |
|
|
|
|
|
|
2
|
Veramente sottovalutato il disco e sottovalutato il gruppo. Ma puo questo disco ricevere 68 dal recensore e 27 dai lettori???? Comunque tantissimo Thrash in questo disco!!! Bellissimo...non un capolavoro ma non e` per niente male!!! Voto 88 |
|
|
|
|
|
|
1
|
Il migliore disco thrash dell'anno |
|
|
|
|
|
INFORMAZIONI |
|
|
|
|
|
Tracklist
|
1. Atomic Nightmare 2. UxFxTx 3. Destined to Die 4. Addicted to Mosh 5. Brainwash Possession 6. Ordered to Thrash 7. Toxic Death 8. Lethal Injection 9. The Plague Returns 10. After Nuclear Devastation
|
|
Line Up
|
Poney (Voce, basso) Capaça (Chitarra, seconda voce) Batera (Batteria)
|
|
|
|
RECENSIONI |
|
|
|
|
|
|