|
30/04/24
MOONSTONE + SUPPORT
FINE DI MONDO, VIA BADEN POWELL 3 - VILLAFRANCA DI VERONA (VR)
|
|
Garagedays - Dark And Cold
|
( 1044 letture )
|
Garagedays. Un nome che ricorda i Metallica. Uno stile di musica che ricorda Kill'Em All. Un chitarrista che suona come un ispirato Kirk Hammett. Un cantante il cui timbro è un incrocio tra James Hetfield e Bobby Ellsworth degli Overkill. Consiglio: se vi siete già stufati, cambiate pagina e band, perchè quello di cui sto parlando non fa per voi. Ma se siete tra coloro che invece sono incuriositi, proseguite nella lettura e preparatevi... state per tornare indietro di trent'anni!
Si, perchè Dark And Cold, ultimo disco in studio dei thrasher austriaci Garagedays, non potrà che avere quest'effetto: prendervi e trascinarvi alle origini del thrash, ripercorrendo il sentiero tracciato dai Metallica, con gli assoli fatti solo di pentatoniche e scale minori e suonati col wha, con i riff di chitarra granitici, secchi, pesanti, pieni di palm muting, ripetuti identici durante la strofa e durante le sezioni soliste, con dei ritmi di batteria che più basilari non si può, con sezioni di basso che ben si intersecano con quanto suonato dalle sei corde. Dark And Cold pare quasi una continuazione di ciò che i Four Horsemen avevano fatto negli eighties, collocandosi a metà strada tra i primi due, leggendari album dei thrasher statunitensi; zero inventiva e dunque zero personalità, sia ben chiaro, eppure un pregio di questo disco ce l'ha, ed è quello di essere molto semplice da interpretare, da ascoltare, da assimilare. Dark And Cold si fissa subito in testa perchè continua a ricordare i vecchi di 'Frisco e questa sensazione, per quanto sappia di deja vu, è assolutamente piacevole soprattutto in virtù del fatto che -nonostante la pesantissima influenza- stiamo parlando di un album di canzoni effettivamente inedite. Proprio perchè siamo al cospetto di un disco di inediti, mi sforzerò per quanto possibile di parlare della musica, evitando di citare in continuazione le somiglianze con i Metallica. Dunque Dark And Cold è costituito in buona parte da brani esclusivamente thrash metal, diretti, veloci, d'impatto, energici, per certi versi cugini del punk delle origini... non so, avete presente Hit The Lights o Metal Militia dei Metallica? (doh! Lo sapevo che ci cascavo...); è il caso, a titolo esemplificativo, di Last Breath e di Piece Of Shit. Come da tradizione ci sono anche delle semi-ballad, ossia delle canzoni in cui la strofa è costruita su suoni di chitarra puliti e su tempi lenti, mentre i ritornelli si basano su suoni saturi e distorti e su tempi conseguentemente più pesanti ed angoscianti, spesso collegandosi a sezioni ritmiche più sostenute e dedicate alle parti soliste (avete presente Fade To Black? Esatt... diamine, ci sono cascato di nuovo!). Per due brani realizzati su una struttura del genere, ascoltate Father e la più Megadethiana (tradimento?) Four.
Ora, potrei andare avanti con gli esempi, ma in realtà vorrei fermarmi veramente qui. E' chiaro che i Garagedays vogliono proporre un certo tipo di sound e, dalla naturalezza con cui sono stati composti ed eseguiti i pezzi, deduco che i songwriter abbiano personalmente suonato un repertorio di classici del thrash americano per molto tempo. Tuttavia esorterei il gruppo a spingere maggiormente sulle propria effettiva personalità e fantasia, perchè non può essere un caso che i brani in cui viene dato maggiore spazio all'originalità pura (i conclusivi Black Bridges e Dark And Cold) siano anche i migliori del lotto. Se non può essere un caso, deve essere un segno: Garagedays, lasciate i Metallica nei vostri cuori ed allontanateli dal vostro songwriting, cercate la vostra strada; avete le capacità tecniche, avete delle buone doti di arrangiatori e sapete anche come si registra un album. Metteteci più del vostro: sarebbe bello sentire più Garagedays e meno Metallica la prossima volta. Intanto io apro il frigo, stappo un'Heineken e mi godo Dark And Cold...
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
INFORMAZIONI |
|
|
|
|
|
Tracklist
|
1. Last Breath 2. Lord Of Darkness 3. Father 4. Blow Away 5. Four 6. I‘m Your Hate 7. Piece Of Shit 8. Conscience 9. Black Bridges 10. Dark And Cold
|
|
Line Up
|
Marco Kern (Chitarra e voce) Dominik Eder (Basso) Matthias Mai (Batteria) Rene Auer (Chitarra solista)
|
|
|
|
RECENSIONI |
|
|
|
|
ARTICOLI |
|
|
|
|
|
|