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EVIL NEVER DIES - Ritratti sulfurei
11/04/2014 (2280 letture)
Lizard: Benvenuti su Metallized ragazzi. Anche se come band la vostra storia parte davvero da lontano, forse molti dei nostri lettori non hanno ancora avuto l’opportunità di conoscere gli E.vil N.ever D.ies. Vi va di presentare la band e la sua storia per iniziare questa chiacchierata?
Fabio Di Tullio: Ciao Saverio e un saluto a tutti gli amici di Metallized. La band nasce nel 1990 ma le attività, nel corso degli anni, hanno avuto lunghi stop (10 anni) per motivi di lavoro. Dal 2008 con l’inserimento di Domecost alla voce e mio alla chitarra c’è stata la ripresa dei lavori.

Lizard: Immagino che nel tempo molte cose siano cambiate per voi, sia come singoli che come gruppo, ma tornando indietro ai primi giorni della vostra formazione, se dovete scegliere un motivo tra i tanti che vi ha spinti ad iniziare questa avventura, quale scegliereste? E’ ancora questo il motivo principale che vi spinge ad andare avanti o c’è qualcos’altro che nel frattempo è diventato più importante?
Fabio Di Tullio: Il motivo per cui abbiamo cominciato e tuttora suoniamo è solo uno : PASSIONE! È l’unica cosa che ti permette di superare le difficoltà. Inoltre altri sentimenti che proviamo, e si legge nello sguardo di tutta la band nel momento in cui realizziamo una buona idea musicale , sono gioia ed entusiasmo (le vere ricchezze).

Lizard: Il vostro monicker suggerirebbe una certa vicinanza, almeno ideale, agli Overkill, storica band thrash newyorkese. E’ colpa loro se avete scelto questo nome o c’è qualcos’altro dietro?
Fabio Di Tullio: E' tutta "colpa" loro. La loro attitudine thrash è tutt'oggi un faro per noi.

Lizard: Saltiamo ora qualche anno e arriviamo al vostro nuovo album Sulphur Paintings. Vi va di raccontarci come è nato questo disco e quanto tempo vi ha richiesto la scrittura dei brani?
Fabio Di Tullio: Il disco è nato spontaneamente pieno di “cazzimma” (cattiveria, in napoletano). Il tempo di realizzazione dei brani ha visto un’accelerata dal mese di aprile 2013, cioè da quando un componente de gruppo ha superato gravi problemi di salute e abbiamo deciso di realizzare l’EP per Novembre/Dicembre.

Lizard: La vostra musica in effetti risulta di difficile catalogazione e questo a mio avviso è un pregio. Pensate di aver raggiunto la vostra formula compositiva ideale o c’è ancora qualcosa che sentite di non aver esplorato come vorreste?
Fabio Di Tullio: Grazie per il bel complimento. Abbiamo sicuramente le nostre influenze ma sono metabolizzate e rielaborate. Abbiamo raggiunto un maggiore equilibrio e una maggiore maturità compositiva, sicuramente. Per il futuro cercheremo di essere sempre in fase evolutiva interpretando lo spazio E.N.D. come laboratorio alchemico finalizzato alla creatività.

Lizard: De Maleficiis, il vostro precedente EP, fu davvero una scoperta quasi sorprendente per qualità e ispirazione. Col nuovo album pensate di aver realizzato qualcosa di ancora migliore o preferite non provi troppe di queste domande?
Fabio Di Tullio: Sulphur Paintings è un lavoro che ci inorgoglisce per come suona e “picchia” duro. Per noi è un passo in avanti rispetto al precedente lavoro che pure era buono.

Lizard: Ho davvero apprezzato il lavoro di produzione svolto con Maddalena Bellini e immagino che anche voi ne siate più che soddisfatti. E’ finalmente arrivata anche in Italia la possibilità di lavorare in studios di qualità con personale competente in materia di heavy metal?
Fabio Di Tullio: Maddalena Bellini è una PROFESSIONISTA preparata , umanamente straordinaria e appassionata di Metal. E’ un vero piacere collaborare con lei. La consigliamo vivamente a tutte le band che leggono quest’intervista.

Lizard: Tra l’altro Maddalena ha partecipato come chitarrista all’ultimo album dei Nameless Crime. Immagino che ci sia un ottimo rapporto con i vostri corregionali, considerando che su De Maleficiis aveva suonato come bassista proprio Raffaele Lanzuise. Avete pensato di lavorare assieme, magari per uno split album o per un tour?
Fabio Di Tullio: I Nameless Crime sono concittadini, siamo entrambi partenopei. Sono amici che credono nella musica. Avevamo pensato di collaborare sia con uno split che live con il loro progetto parallello thrash, gli Hate Giving Day.

Lizard: Su Sulphur Paintings troviamo al basso il nuovo arrivato Daniele Galasso. Devo dire che sono rimasto davvero colpito dalla sua prestazione. Avete trovato finalmente un membro stabile in questo ruolo con il suo ingresso?
Fabio Di Tullio: Daniele “Sfaider” Galasso è un’esplosione di energia. E’ un ottimo musicista, infatti studia al conservatorio di Napoli, e suona tutti gli strumenti a plettro oltre alla chitarra e al basso. Siamo molto felici di suonare con lui.

Lizard: Anche in questa occasione, ho avuto modo di apprezzare l’ottimo lavoro di Felix Savarese, il vostro batterista, in veste di illustratore e creatore dell’artwork del disco. Esiste una chiave di lettura specifica per quanto da lui realizzato su Sulphur Paintings? E’ un concept che avete elaborato assieme o è tutto frutto della sua vena artistica?
Fabio Di Tullio: Felix nella realizzazione dell’ artwork ha dipinto il senso/ l’immagine del significato di ciascun testo del disco .Tutto, poi, è stato riunito in un’unica tela sulfurea. Mi piace molto lavorare con lui per il continuo confronto e scambio di idee.

Lizard: Come ho detto prima, definire esattamente la vostra musica è piuttosto difficile, anche se si può genericamente fare riferimento al thrash. Vi piacciono i gruppi appartenenti al cosiddetto revival thrash o siete interessati ad altre proposte? Quali?
Fabio Di Tullio: Essendo della vecchia guardia , per noi la Old School Thrash è un punto di rifermento inossidabile ma apprezziamo anche band hardcore come Raw Power e Sick of it All o band death come The Modern Age Slavery e Behemoth.

Lizard: Ho lasciato LA domanda tra le ultime, ma è ovvio che ascoltata la qualità dei vostri ultimi lavori è impossibile non chiedersi: perché l’autoproduzione? E’ una vostra precisa scelta, nessuno si è fatto avanti o ancora non avete ricevuto un’offerta davvero valida?
Fabio Di Tullio: Boh, ce lo chiediamo anche noi. Non conosciamo le logiche ma addirittura non abbiamo ricevuto nemmeno risposta dopo l’invio del materiale alle label italiane. Adesso puntiamo a case discografiche underground straniere , sperando in maggiore fortuna. Comunque la maggior parte dei gruppi che ha un “contratto” con qualche casa discografica, si autoproduce il lavoro mentre la label stampa e distribuisce, quindi non è che cambi molto. Noi siamo Autarchici (ride), l’importante è suonare live, creare musica e cercare di diffonderla.

Lizard: Riuscite a trovare spazi per suonare? Esiste un minimo di seguito in città comunque molto popolose come quelle della Campania o al solito bisogna lottare con le unghie e con i denti per riuscire a convincere le persone a dare fiducia ad una band italiana?
Fabio Di Tullio: Trovare spazi per suonare è sempre difficile così come avere un ricambio generazionale nel pubblico. Bisogna lottare come in tutta Italia, oggi come qualche anno fa. E' cambiato poco, purtroppo.

Lizard: Mentre ascoltavo Sulphur Paintings non potevo fare a meno di notare la notevole aggressività sviluppata nelle vostre canzoni: la realtà di tutti i giorni è ancora capace di indignare le persone, o per meglio dire il pubblico, a vostro avviso?
Fabio Di Tullio: Come non indignarsi? Basta vedere la realtà , l’ipocrisia e relazionarsi con la burocrazia italiana per diventare delle belve.

Lizard: L’intervista è finita, grazie per il vostro tempo. Vi lascio lo spazio conclusivo se volete aggiungere qualcosa o salutare in nostri lettori.
Fabio Di Tullio: HORNS UP!! Metal Never Dies!



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