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19/09/24
GIANCANE
ARCI BELLEZZA - MILANO
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Evil Never Dies - Distillhate
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11/06/2024
( 1496 letture )
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Tornano a farsi sentire gli Evil Never Dies, thrash metal band di Napoli attiva dall'inizio degli anni Novanta. A discapito della lunga carriera, il gruppo ha pubblicato un numero limitato di uscite, tra le quali si contano solo due full-lenght, compreso il qui presente Distillhate. Il nuovo nato fa seguito all'ultimo Ekpyrosis, licenziato ormai sette anni fa e che rimane, allo stato attuale, l'unico disco della compagine partenopea uscito per un'etichetta. Per il resto, la carriera dei Nostri si è tutta svolta nell'underground, malgrado un paio di uscite di assoluto spessore, gli EP De Maleficiis e Sulphur Paintings in particolare.
Non si può, purtroppo, dire la stessa cosa di Distillhate. Se già Ekpyrosis aveva marcato un passo indietro rispetto ai precitati EP, l'ultimo lavoro degli Evil Never Dies segna un'ulteriore involuzione della proposta. Come nel caso del precedente, questa si cristallizza attorno ad un thrash metal piuttosto personale, incapsulato in brani alquanto lunghi ed articolati. La costruzione complessa delle canzoni va di pari passo con un approccio sempre controllato, quasi avvolgente, il quale privilegia sempre la compattezza all’impatto diretto. L’iniziale The Pack, pur non essendo un brano puramente “veloce”, resta comunque il più impattante della raccolta, segnando una relativa eccezione in una scaletta altrimenti fin troppo uniforme. Intendiamoci, il suono dei Napoletani presenta diversi spunti di interesse ed esprime un’innegabile ambizione. Il riffing è volentieri arzigogolato e inventivo, la sezione ritmica pulsa con un buon vigore per tutta la durata del lavoro, nel corso del quale si avverte limpidamente la prova del nuovo bassista Sam Savarese. La band si dimostra anche capace di mordere, quando decide di pestare con più decisione sull’acceleratore, come in certi passaggi di Master of Consciences. Anche Dark River, introdotta da campionamenti industriali e da una lungha parte quasi psichedelica, mostra un certo rancore quando si decide ad ingranare la marcia. Bene anche la parte centrale di Tomb of Pleasure, che inizia con un marcato piglio groove, prima di aprirsi in un’interessante progressione strumentale, dove notiamo una volta di più il tocco di Savarese, molto presente anche in I Get Hurt, brano che tenta, con un certo successo, un andamento sinuoso e malsano.
Momenti, questi, che però non bastano per risollevare il destino di Distillhate, il quale soffre di diverse carenze. La prova vocale, innanzitutto, convince solo a metà -ciò che emerge già a partire dai primi secondi dell’opener. Sarà anche per via del missaggio che la pone eccessivamente in primo piano, ma la voce si rivela poco incisiva, non abbastanza aggressiva nei momenti concitati e troppo esitante in quelli più calmi. La resa sonora è un altro grosso svantaggio della raccolta che, probabilmente a causa del songwriting stratificato, risulta complessivamente scomposta e sconnessa. A discapito di alcune singole idee degne di nota, l’insieme manca davvero di compattezza generale, ciò che si ripercuote sui brani, troppo lunghi e stratificati per riuscite a coinvolgere appieno. Non ci sono purtroppo altri termini per dirlo: Distillhate suona amatoriale, sicuramente incapace di rivaleggiare con le centinaia di giovani gruppi attivi oggi nel panorama thrash metal. Da una band attiva da così tanti anni, con almeno due uscite di spessore alle spalle, ci aspettavamo francamente qualcosa di più.
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15
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Magari 59 è basso ma avendo sentito solo the dark river e tomb of pleasure non me la sento di dare un voto. Le due canzoni però non mi hanno entusiasmato, ascolterò di sicuro tutto il disco ma dubito farà parte della mia collezione. |
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Disco della madonna. Una pacca di thrash-core (parechcio hardcore) come non se ne sentiva da tempo. Le belle cose che regala l\'underground italiano. Avanti così! |
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vai professo\' manda l\'iban . Sicuramente saranno delle lezioni interessanti e approfondite. |
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Il professore ha un costo....Il primo pezzo apparso sul tubo: Tomb of Pleasure, subito l\'inizio.....Per il resto se mi mettessi ad ascoltarlo per intero troverei sicuramente altro, ma lo farei solo previo pagamento. |
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Per la cronaca, la cantante degli Skylark è oggi a capo di un\'agenzia di promozione musicale con produzione di contenuti esclusivamente in inglese e di tanto in tanto si occupa di traduzioni simultanee durante interviste che conduce in prima persona |
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10
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Un esempio geniale, considerando che il Giappone è notoriamente una nazione anglosassone e nella quale l\'inglese è maneggiato da tutti.... |
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9
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Riguardo la pronuncia dell\'inglese, ricordo che un po\' di tempo fa avevo letto i commenti di alcuni utenti avevano commentato il disco di un gruppo italiano che non conoscevo, tali Skylark. La pronuncia nella canzone citata Dying inside è una delle cose peggiori che io abbia mai sentito! Quando canta \"use your brain try to protect your soul\" mi sono cappottato! E pare che siano il gruppo italiano più popolare in Giappone, a riprova che la pronuncia nel metal sia spesso un optional. |
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8
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Rispondo all\'alunno del commento 5. Non solo un corso di recupero di dizione, ma anche di intonazione, almeno su disco le note vanno tenute, non nasconderti dietro le solite italiche giustificazioni e non fare paragoni che non hanno senso. Sulle parti dove c\'è da cantare, tenere le note e scandire la lingua inglese ci sono delle lacune. Poi se vi accontentate così, o ben più grave non sentite dove sono i problemi sono affari vostri. |
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7
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Se dovessimo guardare alla Pronuncia corretta dell\' Inglese, il 99% dei Cantanti madrelingua, sarebbero bocciati all\' Esame di Dizione.. Non ho ascoltato l\' Album quindi non posso giudicare.. |
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@un soffio gelido di vento. Come il nome che usi, hai una visione poetica della musica Metal. Bella. Siamo contenti che il singolo ti sia piaciuto.
Horns up |
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5
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@ vitadathrasher. Caspita , \"casca l\'asino\" non lo sentivo da almeno 35 anni e mi riporta indietro alle superiori quando il prof. di ragioneria dopo 3 risposte giuste alla 4 che sbagliavi usava questa esclamazione. Dopo anni di recensioni e annotazioni di ragazzi che ci hanno ascoltato, questa è la prima volta che la matita rossa implacabile si abbatta e cerchi la voce : pronuncia.
questi errori grossolani ricordano il modo di pronunciare di Franco Battiato quando canta in inglese, oppure Stevie Wonder quando canta in italiano o Brian Adams quando prova a cantare in napoletano?
Noi della band siamo concentrati sul suonare al meglio e, purtroppo , non avendo una certificazione in inglese di livello C, lo conosciamo solo in modo scolastico . Poichè l\'annotazione è un po\' generica,( è un problema di parole, frasi, pronuncia in generale) per far sì che il cantante migliori lo obbligheremo a un corso di recupero estivo al British. |
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4
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Casca l\'asino quando rallentano e il cantante deve scandire le parole sulle parti più melodiche e tenta di cantare più pulito. Qui proprio non ci siamo, per pronuncia intonazione....La band tutta, dovrebbe prendere atto di questo e almeno evitare di commettere alla base questi errori grossolani. Il non saper valutare questo abbassa il voto ulteriormente. |
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3
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Concordo pienamente con il fatto che la musica, in particolare quella metal, non dovrebbe avere fini di competizione e di rivalità. Io vedo l\'heavy metal come una entità non solo musicale, ma qualcosa che va oltre, che va aiutato nel suo insieme. Forse proprio per questo, pur avendo in passato a volte sognato di essere un giornalista di heavy metal, anche se ovviamente non ne sarei stato capace, oggi sono convinto che è stato meglio che non lo fossi...non riuscirei mai a scrivere cose negative verso un album metal. |
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2
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Ho sentito il singolo \"I get hurt\" e mi piace, anche perché generalmente io preferisco canzoni quadrate e non troppo veloci.
Detto questo, giustamente ognuno ha i suoi gusti e le sue valutazioni. E soprattutto ognuno \"sente\" e percepisce un singolo disco nella sua maniera, e quindi penso che a volte è effettivamente inutile fare una disquisizione quasi sportiva, come afferma il gruppo nel messaggio sotto il mio, pur se anche a me capita di farlo ed è sicuramente normale. Anche perché capire e prevedere quello che il pubblico, anche metal, sosterrà a vantaggio di un gruppo piuttosto che di un altro, è quasi impossibile,, o almeno lo è così nel mio caso,per esempio quasi tutto il mondo considera i migliori album degli Iron Maiden i primi 7, mentre per me il migliore resta \"Fear of the dark\". Riassumendo, secondo me si può prevedere che ogni album futuro di gruppi storici sarà comunque considerato inferiore a quelli precedenti da parte del pubblico metal, ma per quanto riguarda i gruppi nuovi o comunque non così famosi, prevedere cosa piacerà oppure no alla gente, è impresa teoricamente impossibile. |
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grazie per aver dedicato tempo all\'ascolto del disco. Ci dispiace non aver incontrato i tuoi gusti, ma ci sta..
la lettura ,però , mi fa porre delle domande.
parli di \"involuzione\" hai veramente sentito i dischi precedenti?
Parli inizialmente che la scaletta è \" fin troppo uniforme\" \" un approccio che privilegia la compattezza\" e poi chiudi \"manca compattezza generale\".
Soprattutto la chiosa finale della recensione fa capire che la visione della musica che abbiamo , frutto della nostra esperienza , non è la tua. La frase \"incapace di rivaleggiare con i gruppi più giovani\" denota una visione competitiva, sportiva e non espressiva del fare musica con passione.
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. The Pack 2. Master of Consciences 3. Tomb of Pleasure 4. I Get Hurt 5. The Dark River 6. Big Bad Wolf / A Black Tale 7. The Last River
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Line Up
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Domenico Costagliola (Voce) Fabio Di Tullio (Chitarra) Sam Savarese (Basso) Felice Savarese (Batteria)
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