Divertente, socievole ed eternamente giovane: Lars Goran Petrov, ultimo superstite della leggenda death metal svedese ora sotto il monicker, giusto riadattato, di Entombed A.D., mi ha concesso una chiaccherata piacevole, con i toni che si userebbero parlando con un amico che non si vede da tempo a un concerto, e con cui ci si riaggiorna sugli ultimi fatti del gruppo, fino a dimenticare di stare parlando faccia a faccia con una delle figure storiche del panorama metal mondiale, che mi ha assolutamente stupito per trasparenza, passione e coerenza.
Nicko: Avete un nuovo album, Back To The Front; vuoi iniziare a parlare di quello e della sua pubblicazione? Lars: Certo! Ci sono stati un po’ di problemi negli ultimi mesi con gli Entombed, soprattutto circa il cambio del moniker. Sostanzialmente, i ragazzi che vedi qua con me stasera sono quelli che desideravano continuare a suonare e far musica, quindi ce ne siamo fregati del nome pur di rilasciare il nuovo album e andare in tour, insomma fare quello che una band normalmente fa, ed eccoci qua oggi. C’è davvero molta gente che ha presenziato ai nostri concerti quest’anno.
Nicko: Quindi nonostante il cambio di nome, il responso di pubblico è stato comunque buono? Lars: Assolutamente, la band è sempre quella, la naturale prosecuzione degli Entombed, a fronte di quello che è successo nella band, che è stato ridicolo. L’album l’abbiamo registrato ben due anni fa, ma anziché impegnarci con la musica, abbiamo avuto a che fare con parecchie cazzate legali, di recente.
Nicko: E il titolo Back To The Front, che mi sembra piuttosto significativo, sta a indicare un ritorno alla radice del suono degli Entombed, o altro in particolare? Lars: Anche, ma soprattutto indica che siamo tornati. Non pubblicavamo un album da 7 anni, ed infine siamo stati pronti per uscire di nuovo allo scoperto, e combattere la nostra lotta per il metal, suonando e facendo headbanging, che è la cosa che conta, quella più importante.
Nicko: Come procede il songwriting nel gruppo attualmente? I pezzi vengono composti individualmente, o tutti assieme? Lars: È una collaborazione tra tutti quanti: magari uno presenta un riff, e cominciamo da lì a costruire la canzone. Ciascuno ci può aggiungere del suo, a patto che funzioni nel pezzo, e che suoni bene, naturalmente. Può essere che le idee vengano tutte in una volta, e che la canzone venga scritta in poco tempo, oppure ne può richiedere molto di più, dipende. Ma posso dire che abbiamo lavorato in maniera davvero efficiente, senza perdere tempo, ma andando dritti al punto, che è ottimo. Ma il tutto senza stress, ma piuttosto direi molto professionalmente.
Nicko: Avete già qualcosa in programma per il futuro? State già scrivendo nuovi pezzi o mettendo già nuove idee? Lars: Sai, naturalmente è piuttosto difficile cercare di comporre in questo periodo, in cui siamo presi dal tour e dalla promozione. Ma abbiamo una sorta di programma che seguiamo, che ad esempio potrebbe prevedere che a Gennaio ci concentreremo maggiormente sulla stesura dei pezzi, per poi magari registrarli nel prossimo autunno e arrivare infine a una pubblicazione nella prima parte del 2016. So che sembra molto lontano, ma è così che cerchiamo di organizzare i periodi di lavoro della band.
Nicko: E invece per quanto riguarda tour e festival? Lars: Certo! Ovviamente ora abbiamo questo lungo tour con i Grave, che i terrà impegnati fino al 25 Ottobre, quando torneremo in Svezia per una settimana prima di ripartire in tour altre 3 settimane, passando per l’Inghilterra, Danimarca, Scandinavia, e poi andremo in Russia, poi Grecia, fino in Israele. Insomma nei vari stati che questo specifico tour non tocca. Cerchiamo di coprirli un po’ tutti, passo per passo.
Nicko: Come vi trovate in Italia? So che quest’estate avete suonato al Sud all’Agglutination, con Carcass e altri! Lars: Oh, è stato davvero fantastico, grandioso, ho persino un video di quella data. Ci sono davvero molti metallari, in Italia! Infatti avremmo dovuto fare più date in Italia in questo tour, anche Roma magari, oltre a Brescia, che purtroppo è l’unica. Ma torneremo presto per farne di altre.
Nicko: Dato il tuo entusiasmo per l’Italia, magari apprezzi in particolare qualche band della scena death metal italiana? Lars: Certo! Ci sono per i esempio i Sadist, e anche gli Schizo, che sono ottimi. E ovviamente i Fleshgod Apocalypse, uno dei migliori attualmente.
Nicko: Inoltre ci sono davvero molte band al giorno d’oggi che cercano di suonare come i grandi gruppi del passato, da voi Entombed ai Dismember ecc.. Cosa ne pensi in generale di questa rinascita del death old school? Lars: È grandioso, mantiene viva la scena metal ed è fondamentale. Non può che essere positivo! Accanto ai classici, come i Bolt Thrower (indicando la mia maglietta, n.d.a.), è giusto che ci siano gruppi nuovi e giovani a dare linfa vitale alla musica. Certo, anche noi “vecchi” continuiamo a fare del nostro meglio, dopotutto è quello che amiamo, non possiamo farne a meno.
Nicko: Qualcosa in particolare che tu voglia dire ai vostri fan italiani? Lars: A tutti quelli che non hanno la possibilità di esserci oggi, voglio dire che torneremo a suonare in altre parti d’Italia. L’esperienza all’Agglutination in Sud Italia ha dimostrato che ci sono davvero moltissimi supporter, in ogni regione, per i quali intendiamo suonare, anche a costo di noleggiare un furgone e andarci! Anche perché purtroppo la maggior parte dei tour fa tappa solo al Nord, per motivi logistici di spostamento, suppongo. Ma ripeto: torneremo in Italia per coprire altre zone che questo tour non ha toccato.
Nicko: Cosa ci dobbiamo aspettare dal concerto stasera? Lars: Questa sera sarà totalmente old school, con molti pezzi classici assieme ad alcuni estratti più recenti. Dovremmo suonare qualcosa come 19 pezzi stasera, per circa un’ora e mezza di inferno!
Nicko: Wow, è grandioso sapere quanta energia mettete nei concerti, dopotutto ritengo che siano, in fin dei conti, la parte più importante della musica, senza la quale la scena non esisterebbe. Supportare la musica dal vivo significa supportare le band nazionali e internazionali, ed è fondamentale. Lars: Sono assolutamente d’accordo.
Nicko: Quindi, dicevamo, parecchi classici e qualche nuova canzone? Lars: Assolutamente, sarete contenti!
Nicko: Ottimo! Bene, allora direi che abbiamo finito, ci vediamo più tardi! Lars: Grande! E’ andata bene la tua prima intervista! (ride e mi batte il pugno, n.d.a.). A dopo!
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