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NIGHT OF THE SPEED DEMONS VII - Ratos De Porao + Yacopsae + Cripple Bastards + EU`s Arse - HonkyTonky 19/12/2014, Seregno (MI)
26/12/2014 (2326 letture)
Per chiudere la stagione concertistica del 2014, la scelta cade su una situazione un po’ differente dalla solita, ma non così tanto in fin dei conti: la Night of the Speed Demons è da ormai diversi anni un evento di riferimento in Italia per gli appassionati di hardcore, grindcore e thrashcore, avendo ospitato gruppi come Wermacht e The Accused, fino agli Haemorrage, passando per nomi notevoli della scena hardcore italiana, quali Blue Vomit e naturalmente i Cripple Bastards, sempre presenti (ad eccezione di una delle sette edizioni tra il 2002 e oggi). Per questo 2014, la location si sposta all’Honky Tonky di Seregno, nella mia nebbiosa e fredda Brianza, per ospitare uno degli headliner più surriscaldati e attesi richiamati dalla saga di fest di Giulio The Bastard: dal brasile giungono i sovrani sudamericani dell’hardcore/thrash, i Ratos De Porao, richiamando una folla davvero molto nutrita e di varia estrazione musicale. Accanto a loro e ai cecchini nostrani del grindcore, i Cripple Bastards appunto, anche i tedeschi Yacopsae e il loro punk ultraveloce (powerviolence, se preferite la dicitura), spesso intenti al terrorismo musicale sul suolo italiano, e in apertura un nome classico dell’hc italiano, gli EU’s Arse da Udine.


EU'S ARSE

Nonostante il relativamente breve periodo di attività a inizio anni ’80, gli EU’s Arse ebbero modo di farsi ricordare nella scena hardcore punk nazionale, portando il suono degli inglesi Discharge anche tra i gruppi della scena italiana, contribuendo con i loro due 7” al dilagare dell’inconfondibile stile d-beat. Il loro split con i classici Impact, Questa è la loro speculazione di morte!, ebbe un’eco non trascurabile anche all’estero, e gli stessi Ratos De Porao, per quanto sembri incredibile, converizzarono la loro Servitù Militari. Ma non mi addentro ulteriormente in speculazioni di carattere storico, avendo un’esperienza limitata ai pochi classici in fatto di hc italiano. Passando invece a parlare della prestazione sul palco, gli EU’s Arse risultano diretti e aggressivi grazie al drumming incalzante e le ritmiche ripetitive e serrate, mentre la voce risulta stonata e sgradevole, dando però all’interpretazione un effetto nervoso, come se intendesse esprimere al meglio il proprio disagio e volesse per questo risultare il più lontano possibile da qualcosa di vagamente rassicurante. Con una dose di follia l’hardcore degli EU’s Arse ottiene un appeal decisamente particolare, e riesce anche a smuovere il primo moshpit, soprattutto durante l’apparizione di Gordo dei Ratos De Porao, che canta appunto con loro Servitù Militari, in italiano naturalmente.


CRIPPLE BASTARDS

Al contrario di quanto ci si aspettasse, non sono gli Yacopsae a salire sul palco, ma sono invece i Cripple Bastards ad anticipare la propria prestazione, forse per lo stato di salute precario del cantante Giulio, come avrebbe dichiarato più tardi il nuovo batterista Raphael Saini. Una coincidenza sfortunata in una serata così notevole, tanto più considerando che il cantante/fondatore festeggiava in occasione di questo evento il proprio quarantesimo compleanno; si uniscono all’appello, come se non bastasse, anche alcuni problemi tecnici al microfono, che disturbano le prime battute dell’esibizione, indisponendo notevolmente (forse fin troppo) i musicisti sul palco, abituati a un’esibizione frontale e tutt’altro che espansiva. Ca va sans dir, la prestazione dei Cripple Bastards risulta comunque essere la più intensa e pesante della serata, con un vero e proprio assalto impietoso su tutti i fronti, e una presenza scenica distaccata davanti al massacro in atto sotto il palco. Il deathgrind degli ultimi due album Variante alla Morte e Nero In Metastasi è furioso e preciso, grazie al notevole lavoro della sezione ritmica di Schintu e Mazzotti (che ha però lasciato il gruppo qualche tempo fa), mai così intenso come negli ultimi anni. Ma la vera spannung del concerto risulta come sempre essere la parte dedicata all’immortale Misantropo a Senso Unico, una vera perla nella storia del grindcore italiano, grazie all’inesauribile energia musicale e l’asperrimo nichilismo verbale che lo contraddistingue. Un vero peccato che le condizioni disagevoli dell’esibizione abbiano decretato l’accorciamento del set, privato infatti dell’encore, ma prima di lasciarci anticipatamente non mancano alcuni classici presi dal debutto Your Lies in Check, come l’ormai celeberrima Italia di Merda o la trascinantissima Stimmung. Resta il solo rimpianto di non aver potuto risentire alcuni classici imprescindibili (Morte da Tossico in primis) a causa della decisione insindacabile di accorciare l’esibizione, ma i Cripple Bastards non sono il gruppo che accetta il compromesso, e presa la loro posizione, hanno lasciato il palco con la consueta freddezza.


YACOPSAE

Il trio di Amburgo, gli Yacopsae, sono quanto di più schizzato si possa immaginare in termini musicali, nonostante l’apparenza pacata e simpatica nel presentarsi sul palco. Per la maggior parte del tempo la proposta musicale degli Yacopsae si compone di un susseguirsi convulsivo di riff quasi incomprensibili, drumming velocissimo e stop-and-go con effetto da picconata in faccia, laddove non invece prevalga qualche contenuto spiraglio di musicalità in un hardcore cupo e influenzato dal black/thrash ottantiano. I pezzi sono per lo più brevi e incontrollabili, con il risultato di presentare solo una manciata di momenti effettivamente memorizzabili o più facilmente seguibili, come l’ottima e ben osannata Frost, in un certo senso la più drammatica del lotto. Con una quantità infinita di registrazioni alle spalle, tra demo, split, EP, rehearsal e occasionalmente qualche LP, la scelta dei pezzi è effettivamente ampia, ma il risultato resta effettivamente lo stesso: annichilente. Il moshpit è violentissimo e si vedono i primi episodi memorabili, come persone che si arrampicano sulle impalcature del palco per tuffarsi sulla folla, o che si appendono alle illuminazioni del palo portante al centro della sala, alcune delle quali totalmente divelte nella furia del momento. Nonostante il taglio frontale e impietoso della loro musica, gli Yacopsae si mostrano appunto espansivi con il pubblico, rispondendo anche alle più ridicole richieste, come quella di suonare ancora più veloce, che vi garantisco, sarebbe stata assolutamente improbabile. D’altra parte, l’accoglienza da parte del pubblico è davvero calorosa, e di tutta risposta la prestazione del trio power-violence tedesco non mostra mai la corda, e alla fine dello show la voce acida, le chitarre stridenti e il rullante assordante riecheggiano ancora nei timpani messi alla prova.


RATOS DE PORAO

A pochi minuti dall’inizio dell’esibizione degli attesissimi Ratos De Porao, il locale sembra davvero scoppiare, e il fermento si percepisce nell’aria caldissima sotto al palco. Non appena Gordo e gli altri salgono sul palco e iniziano a suonare, il pit si trasforma in un inferno senza esclusione di colpi, e crowdsurfing e diving aumentano esponenzialmente finché l’atmosfera diventa quella di un Obscene Extreme chiuso tra le mura dell’Honky Tonky. Dopotutto, il d-beat incessante e rapidissimo dei Ratos De Porao, unito al riffing incalzante di Jao (che sfoggia il look scenico più arrogante della storia del thrash) invitano senza sosta al movimento più irrefrenabile, tanto che il carismatico e imponente cantante non deve nemmeno accennare al minimo spronamento perché il pubblico mostri quanta più energia abbia in corpo. Vengono presentati alcuni estratti dall’ultimo Seculo Sinistro, ma sono ancora più numerosi gli estratti dalla lunga discografia della band, che ha una carriera di ben oltre 30 anni di militanza nelle scene hardcore e thrash internazionali. Tra gli estratti meglio accolti ci sono sicuramente quelli dal capolavoro Anarkophobia, tra cui Igreja Universal, che sfoggia uno dei giri di chitarra più gasanti della discografia dei nostri. Sui classici più famosi il pubblico non manca di azzardare cori in portoghese più o meno riusciti, e Gordo ringrazia parlando per lo più in italiano tra una canzone e l’altra, facendosi capire dove necessario e salutando anche le altre band con estremo calore (compresi gli amichevoli insulti e auguri a Giulio the Bastard) – ricordo infatti che lo stesso cantante brasiliano aveva partecipato a inizio serata al pezzo Servitù Militare dei nazionali EU’s Arse. Anche gli Extreme Noise Terror vengono tributati con la cover di Work For Never, instaurando un ponte tra le influenze originali e la band stessa, che a sua volta fu di vitale importanza per la crescita di gruppi come Sepultura e Sarcofago. Parentesi storiche a parte, si continua lungo una setlist sempre più lunga e sempre più sudata, senza che il tiro dei nostri perda un’unghia della propria durata. Anche i pezzi dell’ormai trentenne debutto Crucificados Pelo Sistema risultano esplosivi in sede live, ma è sulle battute finali, con una sfilza incredibile di estratti dal loro masterpiece Brasil, che la situazione degenera, tra il mosh irrequieto su Criancas Sem Futuro e i cori di Beber Até Morrer. I Ratos De Porao lasciano infine il palco tra urla e scrosci d’applausi, e ancora qualche crowdsurfer attardatosi a mezz’aria, dopo oltre due decine di canzoni e un’ora e mezza di thrashcore a manetta, incredibili!



er colica
Venerdì 26 Dicembre 2014, 13.37.19
3
eu's earse
er colica
Venerdì 26 Dicembre 2014, 13.36.33
2
azzo tutta gente di un certo livello, pure gli eu earse che sono riusciti da poco grazie alle ristampe foad e che erano un gruppo abbastanza di culto e sconosciuto dell'hardcore italiano.
MPostmortem
Venerdì 26 Dicembre 2014, 1.29.32
1
Nessun'altra serata poteva reggere a questa per la conclusione dell'anno!! Fantastica!
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NIGHT OF THE SPEED DEMONS VII - Ratos De Porao + Yacopsae + Cripple Bastards + E
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NIGHT OF THE SPEED DEMONS VII - Ratos De Porao + Yacopsae + Cripple Bastards + EU`s Arse
HonkyTonky 19/12/2014, Seregno (MI)
 
 
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