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RISE OF THE UNDERGROUND III - AVULSED + GUEST - Barbara Disco Lab, Catania, 16/05/2015
21/05/2015 (2551 letture)
Serata all’insegna dei ritmi elevati in quel di Catania per la terza edizione del Rise of the Undergrond, tenuto all’interno di un locale ormai ben conosciuto. Headliners della serata gli Avulsed, band con un curriculum vitae che li segnala sulla scena fin dai primissimi anni 90, supportati da un nutrito manipolo di band non solo siciliane, per un bill votato in massima parte ai suoni più pesanti, ma anche al sano thrash classico. L’arrivo a destinazione alle 19,15 circa consente di fare adeguato rifornimento di cibarie e (soprattutto) di beveraggi e di notare una ventina di persone che stazionano fuori dal locale in attesa dell’apertura dei cancelli, anche a causa dell’offerta che prevedeva uno sconto di tre euro sul prezzo del biglietto per i primi trenta che si fossero presentati al botteghino. Aperti i cancelli in orario, entriamo nel locale e notiamo subito gli Avulsed alle prese con il loro banchetto del merch mentre si sta ultimando il check sound dei gruppi d’apertura. I minuti passano e comincia a presentarsi più gente, anche se quando il primo gruppo comincia il suo set, la sala è ancora tradizionalmente -è un sarcasmo- semivuota.

BUIOMEGA
Band locale in giro già da un po’, pur suonando abbastanza spesso era sempre riuscita a sfuggirmi. Il loro black-doom con inserti post metal è stato abbastanza convincente, a dispetto di una sala che, come detto, non poteva certo regalare loro l’atmosfera migliore per esibirsi. Suoni accettabili considerando il riverbero causato dalla situazione appena ricordata e musica abbastanza efficace, specialmente nelle parti più doom. Decisamente da migliorare la presenza scenica, ma esibizione positiva da parte loro.

VELCHANS
Band black metal attiva in due riprese dal 2003 ad oggi, quella ennese ha eseguito un set di quattro pezzi, tra i quali si sono distinti Pontifex Volcani e The Wail of Prometheus, con il primo in particolare a risultare il più completo. Niente di nuovo dal punto di vista compositivo, ma grande carica, buona coesione ed alcune idee che dimostrano una discreta esperienza. Nei circa venti minuti di loro pertinenza anche un discreto sbattimento sotto il palco, compatibilmente con i pochissimi presenti, visto l’orario.

INNER HATE
Thrash d’assalto per i nisseni, già incontrati sul nostro cammino in un altro paio di occasioni. Suoni purtroppo sbilanciati inizialmente, con le chitarre troppo alte a sovrastare addirittura la batteria e situazione che, per fortuna, migliora via via che l’esibizione va avanti. Anche in questo caso niente di nuovo sotto il sole (ma parliamo di thrash old-school, quindi il dato è quasi scontato), ma molto groove, molta carica e soprattutto un bassista molto efficace nel tessere trame a sostegno delle chitarre. Sala che intanto registra un leggero aumento delle presenze e pubblico che anche in questo caso sembra apprezzare, sempre tenendo presente i numeri risicati.

DEWFALL
Composta da elementi provenienti da band pugliesi che anche in questo caso abbiamo già incrociato, i Dewfall, attualmente impegnati in un tour che li porterà a breve anche in Croazia, sono stati la nota più lieta della prima parte della serata. Capitanati dal cantante Vittorio Bilanzuolo, elemento dotato di una buona presenza scenica, i Dewfall hanno scaraventato il loro black/death a tinte scure (e proprio queste sono risultate le più interessanti) verso una sala che probabilmente, pur apprezzando, avrebbe potuto tributare loro un po’ più di calore. A prescindere da questo, comunque, altro buon mini-concerto.

THRASH BOMBZ
Ritorno in ambito old school per i Thrash Bombz, altra band già presente nel nostro database e prossima ad immettere sul mercato un nuovo album, ed anche già incontrata più volte dal vivo. Rispetto alle esibizioni precedenti, i Bombz hanno messo in mostra, oltre alle solite qualità basate su una dose massiccia di groove, soprattutto una certa facilità nell’azzeccare riff di buona presa senza cadere nel troppo ovvio. Ancora suoni discreti e concerto che scorre via divertente e con buoni riscontri dalla sala.

ONIRIK
Purtroppo, circa gli Onirik posso dirvi abbastanza poco, dato che la loro esibizione si è tenuta mentre conversavo con gli Avulsed per concordare un’intervista che poi, oltretutto, non ho potuto fare perché il cellulare è improvvisamente spirato tra le mie mani mentre stavo per cominciarla. Ho quindi ascoltato i milanesi soltanto dal backstage e mentre ero concentrato su altro, osservandoli direttamente solo per gli ultimi due pezzi (che hanno mostrato un gruppo in palla e molto determinato), non potendogli pertanto riservare l’attenzione necessaria per una corretta valutazione del loro operato. Sarà per la prossima volta.

CADAVER MUTILATOR
La sorte degli Onirik era toccata ai Cadaver Mutilator in occasione della data palermitana dei Fleshgod Apocalypse, stavolta invece giungiamo nuovamente in sala in tempo per seguirli per intero. Anche in questo caso i palermitani hanno ribadito le loro qualità, vomitando il loro brutal-death metal a tinte più che forti che ha causato un discreto bailamme in una sala che, com’è naturale, presentava un pubblico dal numero ormai definitivo. Da Greed for Gore a Wasted Octopus, passando per Swallowed by Morgellons e Autopsy of Human Mind, i Cadaver Mutilator hanno fatto il loro “sporco lavoro” come ci si attendeva, evidenziando anche una certa padronanza del palco. “Swallowed” il buonissimo antipasto prima del gruppo principale, tocca proprio agli headliners.

SETLIST CADAVER MUTILATOR
1. Greed for Gore
2. Code of Honor
3. Swallowed by Morgellons
4. Feed Them to Pigs
5. Autopsy of Human Mind
6. Code Terror
7. Insane Massacre Overture
8. Wasted Octopus


AVULSED
Gruppo storico della scena death, non fosse altro che per gli anni di militanza all’attivo, gli Avulsed hanno preso possesso del palco evidenziando subito -come era del tutto ovvio, del resto- una professionalità ed una sicurezza notevolmente superiore agli altri ed una certa voglia di divertire e divertirsi. Spaziando attraverso una scaletta che ha coperto pezzi dal 1993 ai tempi più recenti, attraversando quindi praticamente l’intera carriera del gruppo, i ragazzi hanno subito stabilito il giusto feeling con la platea a base di “cabròn”, risate e soprattutto stage diving sia da parte del pubblico, sia da parte del cantante Dave Rotten. Questo è stato anche portato a spasso per la sala in orizzontale sostenuto a braccia da un gruppetto di persone, mentre il nostro continuava imperterrito a cantare senza mostrare segni di cedimento anche in quella scomoda posizione. Durante la serata, “nobilitata” da ottime esecuzioni di Breaking Hymens, Carnivoracity, Sick Sick Sex, Horrified by Repulsion ed Exorcismo Vaginal (quest’ultima a titolo di bis), è stato inoltre presentato il nuovo batterista Erik Raya, definito “più giovane della canzone che stiamo per eseguire”, ed autentica macchina da guerra, forse il più in palla di tutti, anche per la comprensibile voglia di mettersi in mostra. Serata che finisce col pubblico un po’ stanco che non reagisce con tutto l’entusiasmo necessario alle imbeccate dal palco, se non dalle prime file che invece restano vigili e sveglie fino alla fine. Concerto che si conclude in perfetto orario, anzi, forse addirittura con qualche minuto di anticipo e serata che si può definire complessivamente divertente e riuscita.

SETLIST AVULSED
1. Intro + Dead Flesh Awakened
2. Breaking Hymens
3. Powered Flesh
4. Devourer of the Dead
5. Carnivoracity
6. Gorespattered Suicide
7. Zompiro
8. Intro + Stabwound Orgasm
9. Nullo (The Pleasure of Self-Mutilation)
10. Sweet Lobotomy
11. Sick Sick Sex
12. Horrified by Repulsion
13. Blessed by Gore
14. Burnt But Not Carbonized
15. Exorcismo Vaginal


PASSIONE VS. VIADOTTO
Ritorno positivo quello al Barbara Disco Lab, visto che la serata si è rivelata godibile e soprattutto ben organizzata. Intanto il locale, complice un service migliore del solito e l’apertura alle band dell’attigua sala gemella utilizzata come backstage, per una volta non impegnata da discotecari ed affini, hanno prodotto una maggiore resa acustica, mascherando i limiti fisici del locale, ed una gestione molto più fluida e rilassata dell’evento. Il rispetto degli orari previsti ha inoltre consentito di iniziare e terminare come stabilito, anche se parte del pubblico ha comunque abbandonato anzitempo la sala a causa dei molti chilometri da percorrere per rientrare a casa in una Sicilia che, specialmente in questo periodo per la nota vicenda del viadotto, offre tempi di percorrenza molto elevati per coprire distanze minime. A proposito del pubblico, gli Avulsed e gli altri gruppi coinvolti hanno raccolto circa 150 presenze (mia valutazione ad occhio e croce) con gente venuta più o meno da ogni angolo della Sicilia più qualche calabrese, ma proporzionalmente pochi locali, rivelando ancora una volta i limiti partecipativi di una scena che proprio non vuole saperne di decollare, visto il bacino d’utenza potenzialmente molto più elevato considerando i molti catanesi che ascoltano musica estrema. Alla fine della fiera rimane comunque il piacere di aver visto una band di solidi professionisti all’opera, tanti gruppi validi di contorno ognuno nella propria dimensione e con i propri limiti. Oltre a ciò, però, si è anche manifestata la necessità di prendere atto che, vista la situazione infrastrutturale scoraggiante dal punto di vista logistico che ha indotto alcuni ad andarsene anzitempo proprio per necessità di rientrare in tempi umani nonostante il rispetto degli orari previsti, è probabilmente necessario ridurre il numero di gruppi da presentare in simili contesti, al fine di chiudere almeno un’ora prima e non scoraggiare la gente a partecipare. Triste, ma vero.

Foto a cura di Carmelo Currò.



Nikolas
Venerdì 22 Maggio 2015, 20.01.11
9
Adoro l'italiano medio che si dà importanza su internet: "lo perdete con tutto il suo seguito". E che sei, il re di Giordania?
raven
Venerdì 22 Maggio 2015, 19.59.25
8
Allora: il cellulare è morto, quindi si è rotto, non si è scaricato, caro sapientone. In secondo luogo i fan boy creano un solo risultato, ossia screditare la band che ritengono ingenuamente di difendere creando inevitabilmente l'impressione dodi far parte dell'entourage del gruppo. Sono convinto che non sia così, ma l'impressione che si crea è quella. Prendi esempio dai cadaver mutilator i quali, pur essendo coinvolti nell'organizzazione del concerto dei F. Apocalypse citato nel pezzo, hanno organizzato anche l'intervista sapendo che non avrei potuto seguire il loro set e senza dire una parola, anzi ringraziando per l'interessamento della webzine. Cito l'episodio solo per far notare come certi comportamenti vengano poi associati ai gruppi creando rispetto oppure rigetto. Ora dimmi, credi di aver reso un buon servizio agli onirik? Ma sei fortunato, vai pure a seguire le webzine più professionali, sono sicuro che gli onirik saranno contenti di te.
Er Trucido
Venerdì 22 Maggio 2015, 19.53.44
7
Ah perché questa è una critica? è stato spiegato tutto quello che è successo e c'è del rammarico, sono cose che possono capitare in un live, invece l'hai buttata in caciara sul discorso dei gruppi italiani sottovalutati, non considerando le grandi quantità di report, interviste e recensioni a gruppi italiani che pubblichiamo e che quando hanno un commento c'è da fare festa. Già, siamo proprio noi a sottovalutare il metal italiano, che gran critica che hai fatto, fondata soprattutto.
Mona
Venerdì 22 Maggio 2015, 19.41.35
6
Fate critiche e non le accettate,tra l'altro nessun campanilismo..ascolto metal da anni e leggo recensioni di concerti di tutta l'europa per capire determinate band come si esibiscono dal vivo.Invece di accettare le critiche di un vostro lettore volte a migliorarvi,lo perdete con tutto il suo seguito...arrivederci!
Er Trucido
Venerdì 22 Maggio 2015, 19.08.42
5
Nel report è tutto spiegato, capisco che il campanilismo porti a certe uscite, ma parlare qui di sottovalutazione di band italiane è fuoriluogo. Detto questo, nessuno ti obbliga a leggerci, vai dove ti porta il cuore.
Mona
Venerdì 22 Maggio 2015, 19.06.48
4
Oltretutto hai perso tempo con gli AVULSED e nemmeno hai fatto un'intervista...oltretutto con un CELLULARE SCARICO!!!!Non ho parole....
Mona
Venerdì 22 Maggio 2015, 19.04.50
3
Io volevo leggere una recensione adeguata della band ONIRIK dato che venivano da Milano,ancora una volta band italiane vengono sottovalutate nel nostro paese..se non sapete fare i report non lo fate..mi spiace arrivare a ciò ma questo è davvero vergognoso e irrispettoso di fronte ad una band italiana..per fortuna abbiamo webzine più competenti anche se meno conosciute...
Ricky Brutal
Giovedì 21 Maggio 2015, 22.09.19
2
Avulsed Devastanti,e spettacolari, concertone da paura!!!!!!!!!!!!!!!!
Attila Csihar
Giovedì 21 Maggio 2015, 22.00.32
1
Fiero di dire che io ero uno di quelli che ha portato a spasso Dave Rotten per la sala e che ha fatto pure crowd surfing, ahahahahahahahahhaah. Concerto incredibile.
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ARTICOLI
21/05/2015
Live Report
RISE OF THE UNDERGROUND III - AVULSED + GUEST
Barbara Disco Lab, Catania, 16/05/2015
 
 
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