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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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BLACK PROPAGANDA + FRAGORE - Border, Torino (TO) , 31/10/2015
04/11/2015 (1847 letture)
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La notte delle streghe ormai regala serate a profusione un po' in tutta Italia, tra zombie, vampiri, cadaveri ed improbabili travestimenti; Torino non è da meno e nonostante i vari eventi organizzati in giro per la città ce n’è uno che spicca per violenza e cattiveria. A pochi passi da Piazza Statuto che è considerata uno dei punti neri della città visto che in cima all'obelisco si trova la statua di sua maestà Lucifero, troviamo il Border Club che in questa notte particolare offre una serata davvero interessante; i Black Propaganda ed i Fragore hanno intenzione di radere al suolo tutto ciò che li circonda. L'affluenza non è massiccia ma comunque i presenti sono ben disposti a farsi trasportare senza remore in un viaggio a base di pesantezza e velocità, quindi dopo aver gustato i piatti proposti per l'horrorpericena dallo staff del locale e con l'immancabile pinta di birra rossa mi sposto nella sottostante sala concerti.
FRAGORE La serata viene aperta dai Fragore, power trio di matrice thrash/death davvero pesante e contundente; You're Nothing è il brano destinato ad aprire le ''danze'', un brano del 2011 ma che in sede live sa scaldare da subito gli animi. La set-list è comunque basata principalmente sull'ultimo parto, quel The Reckoning uscito nel 2014 che ben ha impressionato per potenza e struttura dei brani, infatti Barrier con il suo lungo intro tribale porta gli astanti a provare la forza brutale del combo piemontese, con la chitarra ritmica e la voce di Davide Nunziante che straziano l'atmosfera supportati dalla possente sezione ritmica, il cambio in vista del solo è davvero efficace ed è impossibile rimanere fermi con la testa scatenandoci in un headbanging energico e spacca vertebre. Un inizio da brivido. I Fragore sanno dispensare riff pesanti con un'atmosfera claustrofobica dalla quale si viene trasportati in un turbine oppressivo e devastante senza possibilità di fuga, il basso di Andrea Lorenti è come un martello pneumatico che con le sue frequenze annichilisce gli astanti accompagnato dal pesante drumming di Alessandro Baronetto. Il concerto prosegue senza sosta, da AK-47 alla granitica e oscura I Am Evil si arriva a Resurrection Nemesis uno dei brani più rappresentativi dei Fragore, dove l'aurea sulfurea di ispirazione Celtic Frost rende la sala del Border Club un girone infernale; la voce di Davide Nunziante ringhia con estrema ferocia e il live inevitabilmente si incendia, un brano che non concede un attimo di respiro, l'ennesima conferma dell'ottima proposta musicale che i tre concedono al pubblico presente. Il concerto volge al termine ma i nostri regalano White Dust, brano tratto dall'ep Armored per poi concludere la loro prova nel migliore dei modi con la contundente Thunder Rising, un brano che ha nel riff il suo punto di forza ma sempre sorretto dalla solita sezione ritmica, quadrata e diretta. Un'ottima prova, in attesa del nuovo disco che, a detta della band stessa, è un ulteriore passo avanti nella composizione, aumentando la curiosità verso lo stesso. Nel frattempo il bassista, Andrea Lorenti, è entrato a far parte anche degli Ultra-Violence, una ragione in più per seguire e supportare il lavoro di chi il metal lo ama e lo suona con volontà e dedizione.
SETLIST FRAGORE 1. You’re Nothing 2. Barrier 3. AK-47 4. I Am Evil 5. Resurrection Nemesis 6. Mental Disorder 7. White Dust 8. Thunder Rising
BLACK PROPAGANDA Dopo l'incendiario live set dei Fragore, è d'obbligo una puntata al bar per dissetarsi con qualche birra in attesa della potenza e della velocità dei Black Propaganda; dopo aver scambiato quattro chiacchiere con gli amici del locale si torna sotto, pronti per essere devastati dalla furia sonora dei quattro torinesi. I Black Propaganda non hanno certo bisogno di presentazioni, capitanati dal carismatico chitarrista Ian Binetti, i quattro di Torino non perdono tempo ad impossessarsi del palco partendo con furore grazie ad Acid Reign, brano di apertura della loro ultima fatica Psychological Subjection del 2014. La chitarra di Ian Binetti è un rullo compressore coadiuvato dalla potenza della sezione ritmica composta da Michael Bussolino al basso e alla batteria troviamo Eric Di Donato; il brano in sede live rende molto bene, tirato e ben eseguito con Jacopo Battuello dietro al microfono che sputa rabbia in faccia agli astanti. Nell’inizio devastante come c'era da aspettarsi, i Black Propaganda propongono un thrash metal con velature death mantenendo sempre molto alta l'asticella dell'aggressività infatti il live continua con un doppio attacco frontale grazie alla furia di God Rape The Queen, un brano più orientato verso il death metal ma suonato in modo impeccabile con blast beat e passaggi veramente cattivi per continuare con la non meno conturbante Lose Your Balance nella quale i riff macinati da Ian Binetti sono sempre aggressivi e trasportano gli astanti in un headbangin’ sfrenato mentre Jacopo con la sua aggressività vocale ''passeggia'' in mezzo ai ragazzi sotto al palco, confermando le qualità di uno dei brani che è tra i miei preferiti dei Black Propaganda. Il concerto continua alla grande, i nostri non si risparmiano sul palco del Border Club, anzi propongono anche due brani nuovi che andranno a comporre la track-list del nuovo album, anch'essi risultano potenti e ben strutturati con ottimi riff e l'immancabile ed instancabile sezione ritmica a sorreggere il tutto. La selezione dei brani fa anche un tuffo nel passato dei Black Propaganda regalando due pezzi dal primo omonimo album d’esordio; Hit The Mass è un brano violentissimo nel quale trova molto più spazio la componente thrash dei ragazzi di Torino e rende benissimo dal vivo. Il tutto funziona perfettamente nella macchina da guerra che risulta essere la band in sede live senza perdere un colpo, macinando riff e urla strazianti senza timori; come scrissi anche in sede di recensione non sono una band che si possa assimilare velocemente, tuttavia l’impatto frontale è davvero impressionante. La chiusura del concerto è ad opera della title track dell'album d’esordio; anche qui ci troviamo di fronte ad un brano che a mio avviso offre molto di più dal vivo grazie a quell'atmosfera claustrofobica e rabbiosa; anche qui Jacopo Battuello offre al pubblico tutta la sua collera mentre il resto della band scandisce il brano con passaggi tecnici e sempre ben eseguiti concludendo di fatto una gran bella serata. Anche loro sono stati all'altezza, ribadendo l’ottima prova della band precedente, in un connubio perfetto.
SETLIST BLACK PROPAGANDA 1. Intro (Dead Can Dance - Summoning Of The Muse) 2. Acid Rain 3. God Rape The Queen 4. Lose Your Balance 5. New Song 1 (Untitled) 6. Hit The Mass 7. New Song 4 (Untitled) 8. Hand Of God 9. Black Propaganda
CONCLUSIONI Il concerto è finito, dopo i saluti rituali e complimenti vari alle band (complimenti sinceri, perché li meritano per davvero) si riemerge dall’inferno. Tornando al bancone del bar ovviamente si chiede una birra gelata al simpatico barista mentre altri si spingono verso cocktail più pesanti. E così è trascorsa un’altra serata all'insegna del metal in quel del Border Club di Torino, con due ottime band che hanno reso onore alla notte dello Samhain e che consiglio vivamente di andare ad ascoltare, due band che interpretano le stesse ispirazioni in modo diverso e differente pur sapendo far divertire in egual misura. Per stasera è tutto, alla prossima.
Foto a cura di Francesca Pich
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