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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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TESSERACT + THE CONTORTIONIST - Legend Club, Milano (MI), 21/02/2016
27/02/2016 (2040 letture)
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Il 21 febbraio è stato un giorno fondamentale per gli amanti del progressive/djent, infatti i britanici TesseracT sono approdati al Legend Club di Milano per una tappa del loro tour di supporto all’ultima fatica in studio: Polaris. Arrivo davanti al locale in perfetta linea con l’orario di inizio (previsto per le 21.15) e mi pento del mio scarso anticipo quando sono costretto a notare una sala già strapiena, con l’ossigeno che scarseggia e le persone ammassate spalla a spalla. Frequento spesso il Legend, ma raramente accade che il pubblico sia tanto numeroso, specialmente all’inizio dell’esibizione del gruppo spalla. Certo, chiamare gruppo spalla i The Contortionist è riduttivo, dato il loro valore in ambito progressive moderno ed infatti molti dei presenti li conoscono benissimo e non vedono l’ora di assistere alla loro esibizione.
THE CONTORTIONIST Gli statunitensi sono tra le realtà più interessanti del panorama progressive odierno e dimostrano una grande professionalità. Arrivo sul palco ed esibizione non sono corredati da alcuna manifestazione di superbia, né da segni di intesa col pubblico. Il loro set scivola via pulito e perfetto, pochi fronzoli e tanta qualità. Dalla lunga ed elaborata Language alla finale The Parable, nessun calo di tensione ed interazione con i fan minima, se non assente. Qualcuno può prenderla come una mancanza di rispetto, ma al mio occhio questa disposizione fredda e senza pathos aumenta la serietà del gruppo e l’atmosfera quasi eterea di molti brani, tra cui Flourish che apprezzo particolarmente. I brani sono stati pescati prevalentemente dall’ultimo disco del gruppo, con pochi estratti dall’esordio quasi dimenticato da molte nuove leve. In effetti, il cambio di genere è stato graduale ma pesante, passando da tinte deathcore a brani più lenti, progressivi e celestiali. I musicisti non compiono sbavature ed i suoni aiutano ad una resa magnifica, che lascia soddisfatti anche chi tra i presenti era ignaro della loro esistenza.
TESSERACT Dopo un veloce ma meticoloso sound-check, arriva il momento -tanto atteso- di vedere gli headliner. Il gruppo inglese saluta il pubblico e si mostra meno freddo dei predecessori, facendoci sentire finalmente presenti e pronti ad infiammarci. La gente è molta e l’ossigeno scarseggia, ma è tempo di Phoenix e siamo tutti pronti a cantare. Il contributo delle nostre ugole non è indifferente, anche se per fortuna la splendida voce di Dan Tompkins risalta su tutte ed è chiara. Anche per loro, i suoni sono dignitosi e ben bilanciati. Le parti due e tre di Concealing Fate vengono accolte con un boato ed i brividi sulla pelle iniziano a mostrarsi. L’inizio lento inframmezzato da sfuriate in pieno stile djent riempiono di note dispari l’aria rarefatta della sala, non ci sono circle pit né tanto meno walls of death. Si sbatte tanto la testa, a volte senza azzeccare il tempo, ma tant’è quando la musica è complessa e variegata. Vedere un headbanging scoordinato è simpatico e genuino, un atto umile di fronte a strutture idilliache quanto elaborate. Of Matter è un inno che ci ricorda le grandi doti dei nostri, sempre capaci di emozionare oltre che stupire tecnicamente, il che rende i loro concerti esperienze complete e coinvolgenti come ben poche altre. Anche i brani dell’ultima fatica Polaris si difendono, per quanto alcuni (tra cui Messenger) possano essere sembrati poco ispirati e poco potenti su disco, dal vivo rendono eccome e creano muri sonori che perdono in elaborazione ma guadagnano in impatto. Niente encore, poche parole ma sentite, nessun lancio plettri; solamente il batterista ci concede l’onore di provare ad agguantare le sue bacchette a fine serata. Forse un finale più accorato e riconoscente avrebbe giovato, ma non voglio discutere le scelte di un gruppo tanto talentuoso e comunque garbato con i propri fan. L’importante è non vedere scene da rockstar superbe ed assistere ad esibizioni musicalmente ineccepibili, per il resto si chiude un occhio su tutto. La traccia finale è un cavallo di battaglia che attendevo con grande ansia ed Acceptance mi regala le ultime meravigliose scosse interiori prima di ritornare verso l’uscita ed acquistare una maglietta ricordo. Grandi TesseracT, spero di rivedervi presto a Milano con nuovi brani!
SETLIST TESSERACT 1. Phoenix 2. Messenger 3. Concealing Fate Part II: Deception 4. Concealing Fate Part III: The Impossible 5. Of Matter, I: Proxy 6. Of Matter, II: Retrospect 7. Dystopia 8. Hexes 9. Of Mind, II: Exile 10. Survival 11. April 12. Of Mind, I: Nocturne 13. Concealing Fate Part I: Acceptance
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9
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Io sono un coglione, esattamente come il marre..... E se avessi saputo prima che non avrei visto una mazza forse mi sarei risparmiato i soldi.... Ma forse no. Perché i tesseract li avevo già visti 2 volte, e non mi sarei fermato davanti a nulla pur di rivederli..... Però.... C'é un però. L'ultima volta li avevo visto con tompkins di spalla agli animals as leaders e mi avevano lasciato esterrefatto. Stavolta molto meno. E non perché i pezzi di Polaris non siano all'altezza, anzi....bellissimi, perfetti, studiatissimi, arrangiatissimi. Ma sentire i pezzi di altered state cantati un ottava più in basso mi ha fatto sinceramente cascare le balle.... Avrei preferito non li facessero..... É in grado di cantarli, e di brutto! perchè ne son stato testimone, e tompkins fa paura.... Ma nn so cosa sia successo al legend. Probabilmente 3 date di fila, non si sentiva di rischiarli, ma cantati così no. Mi ha praticamente fatto scendere tutta la carica che avevo. Peccato. Dei contorsionist che dire.... Prolissi, noiosi, anzi. Pallosi. Diciamo la verità: questo djent esclusi meshuggah, periphery, twelve foot ninja e tesseract ha proprio un po' rotto le palle, e i contorsionist sono l'emblema di questo rompimento di palle. Per il resto, consiglio caldamente agli amici del legend club di aggiustare il tiro. O chiamate band da 100 fan o se volete il locale pieno di gente felice, contemplate un palco che sia degno di chiamarsi tale |
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8
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capisco lo sfogo e lo condivido. Lo stesso problema l'ho avuto io in due posti: rock planet a pinarella di cervia con king diamond (circa vent'anni fa) dove si vedevano solo le palette delle chitarre e la tuba del cantante (e sono alto 1.85). Uno schifo, per fortuna due giorni dopo erano a rezzato in un teatro e mi sono fiondato da solo e me lo sono visto da dio con palco in poszione ralzata. Secondo postaccio il ormai defunto tempo rock della bassa reggiana. Praticamente una discoteca anni 80 dove non si è mai visto nulla a meno di non posizionarsi in posizioni rialzate da difendere non muovendosi mai. Hanno sistemato un po' le cose le ultime due volte con death angel e arcturus. Morale solo locali con provata visibilità e concerti estivi |
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7
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...non giudico la qualitá delle band ( Tesseract strosferici!) E i buoni suoni...però anche io dal mio 1,70 avrei diritto a vedere qualcosa in più di una paletta del basso e qualche testa ...dietro di me avevo due ragazzotti alti 1,90 che venivano da Rimini che hanno bestemmiato lo stesso. |
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6
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Non posso negare che i problemi evidenziati da Marre siano effettivi ed importanti, anche se tutto sommato la posizione dei bagni è trascurabile. Il fatto che per molti fosse Difficile avere una ottima visuale è purtroppo un dato oggettivo grave. Non ne ho parlato perché la mia esperienza è stata diversa, essendo alto e grosso mi sono destreggiato tra la massa e non ho avuto problemi a seguire il live. I suoni però erano ottimi e la resa dei gruppi anche. |
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5
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Punto 1 io sono un coglione . Ero già andato al topaia legend club qualche mese fa a vedere i Nothing More..e già mi ero reso conto dell'inadeguatezza del locale....il bagno è posizionato tra il palco e i camerini......il palco è piccolo con una colonna portante sul lato destro..basso e buio..insomma con 1/4 delle persone che c'erano per i Tesseract giá si vedeva poco...ma ripeto..io sono un Coglione,ed imperterrito ci son ritornato....il concerto è stato una merda . Beato chi tra quei 20/ 30 super fan si è goduto qualcosa...per gli altri solo incazzo.......i superfestival in Italia sono in location inadeguate, i prezzi di concerti di band famose sono improponibili,e i gruppi che sono nel limbo tra successo e cult suonano nelle bettole.......e io non andrò più a vedere nulla... |
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4
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Concerto stupendo. Non ci credo ancora di averli visti e sentiti così bene. |
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Grande serata e grandissime band. Ho avuto modo di scambiare due chiacchiere con quasi tutti i ragazzi dei The Contortionist e sono dei simpaticissimi nerd timidoni!!! |
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2
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Aimè io non ho potuto partecipare alla data di Roma ... un peccato. Sono felice ad ogni modo di aver letto il report di questa bellissima data ! |
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1
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Peccato non aver partecipato a questa mini prog-fest. Band eccelse. |
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