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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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TESTAMENT + GUESTS - Circolo Magnolia, Milano (MI), 30/07/2016
03/08/2016 (3924 letture)
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Uno show dei Testament è sempre una garanzia e questo è il principale motivo per cui non ci siamo fatti scappare la data di sabato scorso al Circolo Magnolia. La possibilità di rivedere in azione la macchina da guerra che ha iniziato la sua carriera all’inizio degli anni ottanta nella Bay Area di S. Francisco non possiamo sprecarla, soprattutto con la formazione attuale che ci sta promettendo un ritorno in studio di livello assoluto con la prossima uscita di Brotherhood of the Snake sotto Nuclear Blast. Eccoci quindi partire alla volta dell’Idroscalo di Milano nel pomeriggio, arrivando nella location una mezz’oretta prima dell’apertura porte: il Circolo Magnolia è ben organizzato, con zona ristoro che vedrà una bella coda poco dopo l’apertura ma che riesce a servire i clienti con celerità grazie ad una buona organizzazione. Tempo di mangiare e bere qualcosa a prezzi tutto sommato ragionevoli con una vasta scelta di birre e ci dirigiamo verso il palco secondario, più piccolo e che vedrà protagonisti Bullet-Proof e Methedras. Il palco grande, invece, è già bello che pronto con la coreografia dei Testament a fare bella mostra, preannunciando uno show coi fiocchi.
BULLET-PROOF Ad aprire le danze è la band italo-slovacca dei Bullet-Proof, formazione con all’attivo un full-length uscito nel 2015, De-Generation. La setlist, per forza di cose, è ristretta ma i quattro ragazzi non si risparmiano nemmeno per un secondo, sciorinando brani heavy/thrash dall’ottimo tiro e dalla costruzione melodica interessante. L’accoppiata chitarristica Richard Hupka/Max Pinkle funziona bene, con il primo che si immedesima alla grande nel ruolo di cantante, dimostrando una padronanza del palco di ottimo livello. Gli scambi solisti sono di buona fattura, su pezzi che richiamano una costruzione melodica e tecnica che si rifà ai Megadeth più maturi, post Rust in Peace. Incalzante ed ottima anche la sezione ritmica del duo Federico Fontanari / Lukas Hupka, mai domi sui loro strumenti. Da segnalare nella loro esibizione i pezzi Chemtrails e, soprattutto, la title-track del loro debut-album posta in chiusura. Sicuramente una realtà da tenere d’occhio nei prossimi anni, per tutti gli appassionati dell’heavy/thrash.
SETLIST BULLET-PROOF
1. The Cage 2. Chemtrails 3. You Heroine 4. Again 5. De-Generation
METHEDRAS Tempo del consueto cambio palco ed è il momento dei Methedras, storica formazione bergamasca che compie vent’anni di attività dalla formazione. Al membro originale e fondatore Andrea Bochi sono affiancati Daniele Gotti alle pelli, Daniele Colombo alla chitarra e Tito Listorti Maglia (già Endless Pain) alla voce. La prova del quartetto è quadrata, tecnicamente molto buona e fa subito presa sul nutrito gruppo di supporter che si trova di fronte al piccolo palco. Tra una Subversion, una potentissima Civil War e la bellissima Slave Your Mind, la prestazione del quartetto risalta sia a livello di compattezza, sia a livello tecnico-compositivo. La sezione ritmica viaggia come un treno, senza mai perdere un colpo, a cui si aggiunge il lavoro di Daniele Colombo, tecnicamente ineccepibile. Lo stesso Tito non si risparmia, arringando la folla che risponde con calore alla prestazione dei ragazzi bergamaschi, scaldando per bene gli animi in vista degli storici headliner. Vista la compattezza e la qualità mostrata in sede live in questa mezz’ora abbondante, non possiamo che auspicare uno scoppiettante ritorno in studio dei Methedras.
SETLIST METHEDRAS
1. Subversion 2. You Got It 3. Deathocracy 4. Civil War 5. Flag of Lie 6. Slave Your Mind 7. Dead Memories 8. Brawl
TESTAMENT Guadagniamo posto in prima fila, bella centrale per goderci l’ingresso di una delle più grandi formazioni thrash metal della storia e, al momento, sicuramente una delle più in forma. Quando il palco viene inondando da una luce rossa e suoni di sirene da guerra risuonano nella location, sono le ventuno e trenta. Mezz’ora prima rispetto a quanto stampato sul biglietto, ma comunque ben comunicato più volte dall’organizzazione nei vari mezzi di comunicazione mediatici, il concerto ha inizio. Quando la figura mastodontica di Gene Hoglan ci saluta da dietro le pelli, un boato accoglie la band e i cinque maledetti predicatori di San Francisco saltano sul palco. L’inizio è devastante con Over the Wall, quel pezzo che ha presentato al mondo la prima fatica in studio, The Legacy, disco di livello assoluto e vero e proprio manifesto del thrash metal della Bay Area. Purtroppo, cosa già ben presumibile prima dell’inizio dei concerti, la scelta di non usare gli amplificatori per chitarra e basso sul palco ma entrare direttamente nell’impianto audio della location ha inficiato sulla qualità sonora delle prime file, dove praticamente la voce di Chuck Billy e le chitarre di Skolnick e Peterson non si sentivano, salvo durante i solismi. A farla da padrone in quella zona era la possente batteria di Gene Hoglan, che, per quanto mostruosamente ineccepibile, per godere meglio dello spettacolo, siamo stati costretti ad indietreggiare. Nella zona del mixer, la situazione è notevolmente migliorata e tutti gli strumenti erano ben bilanciati, anche se -cosa di cui si lamenteranno moltissimi astanti- i volumi erano lacrimevolmente bassi per un concerto. In ogni caso, la prestazione del quintetto è eccelsa e, soprattutto, sbalorditiva per la semplicità con cui ogni artista la mette in atto con innaturale semplicità. Pezzi storici come The Preacher, The Haunting e The New Order godono dello strapotere tecnico dell’accoppiata Hoglan/Di Giorgio che aggiunge ancor più qualità ai pezzi, pur non snaturandoli con fronzoli inutili. Un sorridente Skolnick snocciola assoli su assoli, senza perdere un colpo nonostante la sua attenzione sia praticamente rivolta al pubblico e mai al manico della sua chitarra, con buona pace di tutti noi chitarristi amatoriali in lodevole ammirazione. Eric Peterson è una macchina da guerra che, pur rimanendo un po’ più in sordina degli altri, sciorina quegli stessi stratosferici riff che lui stesso ha composto con una precisione chirurgica. E Chuck Billy, cosa dire sul mastodontico nativo americano? More than Meets the Eye, Practice what You Preach e molti altri pezzi parlano per lui e dicono che, nonostante tutti i suoi trascorsi difficili, possiede ancora una voce incredibilmente possente che non perde un’oncia durante l’intera ora e mezza di riproduzione. Tra la title-track dell’ultimo lavoro in studio e Into the Pit, Gene Hoglan ha qualche problema con la batteria ma Chuck Billy intrattiene il pubblico con semplicità, raccontando l’emozione di essere ancora in giro per il mondo dopo più di trent’anni dalle primissime esibizioni nei locali della Bay Area. Tra un discorso conciso ed accattivante di Steve Di Giorgio in italiano perfetto (almeno per quanto riguarda la pregnanza della bestemmia) e la cavalcata martellante dei due estratti da The Gathering, in cui Gene Hoglan pare talmente a suo agio nel suonare le linee registrate da Dave Lombardo da potersi bere anche un caffè senza perdere un colpo, si arriva alla tripletta conclusiva formata da Disciples of the Watch, Alone in the Dark (che scatena un meraviglioso coro tra il pubblico) e The Formation of Damnation prima dei saluti finali. Che vengono ovviamente interrotti dalla richiesta di una canzone in più e, allora, in una variazione dalle setlist delle precedenti date italiane, Chuck ci racconta della sua battaglia per i diritti di ogni popolo e la band chiude con la stratosferica Native Blood, soddisfacendo l’intero pubblico e congedandosi con classe.
SETLIST TESTAMENT
1. Over the Wall 2. Rise Up 3. The Preacher 4. The Haunting 5. More than Meets the Eye 6. Practice what You Preach 7. The New Order 8. Dark Roots of Earth 9. Into the Pit 10. D.N.R. (Do Not Resuscitate) 11. 3 Days in Darkness 12. Disciples of the Watch 13. Alone in the Dark 14. The Formation of Damnation
---- ENCORE ----
15. Native Blood
CONCLUSIONI Una formazione del genere, in ambito thrash, è attualmente ineguagliata. Un’accoppiata ritmica come quella Di Giorgio/Hoglan dovrebbe essere vietata per legge, essendo troppo per chiunque nel mondo della musica heavy metal. La prestazione spaziale, stellare e devastante dei Testament è riuscita ad esaltare le centinaia di persone accorse al Circolo Magnolia, nonostante gli evidenti problemi di audio che, se fossero stati sistemati, avrebbero potuto rendere l’esibizione della band americana davvero memorabile. In ogni caso, la qualità di Chuck Billy alla voce, l’accoppiata di asce Peterson/Skolnick che difficilmente ha eguali in ambito thrash e la mastodontica sezione ritmica dei due ex-Death ha messo in campo un’esibizione che anche a volumi fin troppo contenuti, ha spazzato via tutto. Questo, in un mondo musicale dove ormai si punta all’esagerazione dei volumi, ai mezzucci per apparire più prepotenti e cattivi delle altre band, è una lezione di classe e di stile imbarazzante. Chiunque voglia suonare thrash metal dovrebbe solo andare ad un concerto del quintetto americano, con un blocchetto di carta a prendere appunti in religioso silenzio. O, meglio ancora, gettandosi nella divertentissima bolgia che i Testament creano ad ogni loro esibizione. Ora non ci resta che aspettare la bomba che verrà gettata sul mercato il prossimo 28 ottobre perché la gara per il miglior disco thrash dell’anno è tutt’altro che chiusa. Non quando questi veterani che giocano come ragazzini sul palco sono pronti allo sprint finale.
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Ero presente.. concerto ATOMICO |
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Gli ultimi album sono ben confezionati, ma manca l'essenza. Quando c'è mago pancione alla batteria, tutto diventa un turbine di tecnica, ma poi si perde il succo del discorso. Secondo me adatto all'idea di musica intricata dei death, già nei dark angel non mi piaceva, impantanava tutto....A volte un clemente che fa quello che deve, ovvero un mid tempo o un semplice 4/4, mi tira di più che tutto il suo virtuosismo portato all'eccesso sia di tecnica che di velocità. |
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si si tecnicamente mostruosi! spero il prossimo album sia sullo stile di Gathering, gli ultimi due mi sono piaciuti abbastanza ma non eccezionali. |
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La grandezza odierna dei testa e' indubbiamente inarrivabile. Già erano bravi di loro poi hanno incarnato due ex Death che sono tra i migliori sulla piazza oltre al valore aggiunto skolnick insomma non ha molto senso paragonarli con gli slayer in quanto hanno un approccio diverso e più diretto. Sicuramente entrambi sono giustamente...scusate non mi viene l'aggettivo quindi ne uso uno nuovo ... Devastanti |
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@Al: sicuramente come botta sono meglio gli Slayer, ma dal punto di vista tecnico e compositivo i Testament sono inarrivabili! |
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purtroppo questo giro l'ho saltato. sono sempre devastanti. @Angus e Metal Shock: per me comunque gli Slayer rimangono i numeri uno, sopratutto dopo il concerto al Market Sound. |
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Consiglio spassionato, date un ascolto anche ai nuovi Flotsam & Jetsam e Paradox perché secondo me meritano! |
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@Lisablack: oh yeah, certo che esce il nuovo Sodom! Anno irrepetibile per il thrash!! |
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Lo penso anch'io, infatti l'ultimo dei Death Angel è ottimo! Dovrebbero uscire anche i Sodom a fine agosto..dio, speriamo sia vero!!! |
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Lo penso anch'io, infatti l'ultimo dei Death Angel è ottimo! Dovrebbero uscire anche i Sodom a fine agosto..dio, speriamo sia vero!!! |
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@Lisablack: concordo, Testament, Exodus, Overkill e Death Angel sono anche loro Big Four, forse anche piu` degli altri piu` celebrati |
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The new order è un capolavoro..a me dei Testament piace tutto anche Demonic, una band ingiustamente sempre offuscata dai "big four" come Overkill e gli Exodus. |
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Concerto stupendo. Ogni pezzo un classico. Come giustamente scritto nell'articolo, in campo thrash, ora come ora, spazzano via tutti. |
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All'epoca d'oro a parer mio, erano al pari dei gruppi citati da mulo@, quando uscì the new order, sul piatto mettevo solo quello a sfavore del più famoso and justice, tanto per fare un esempio. Oggi come ieri gli metto tra le migliori 4 thrash band del momento. |
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I migliori thrashers degli anni 2000. All'epoca d'oro erano dietro almeno a Metallica,Megadeth,Slayer... Comunque grandissimi,i primi 2 The gathering e The formation of damnation sono capolavori. |
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A Roma i Testament hanno suonato benissimo, purtroppo c'era un'acustica imbarazzante che ha reso inascoltabile il concerto. Suoni impastati, volumi non regolati a dovere, vocals incomprensibili. Il peggio del peggio. |
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Aggiungo che Chuck mi ha stretto la mano..quasi collassata giuro!!! Non mi pareva vero..È molto simpatico e poi ero lì per il mio idolo Gene Hoglan, per me miglior batterista di sempre. Forse solo Lombardo è alla sua altezza. |
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@METAL SHOCK. togli il probabilmente. per me, senza se e senza ma, i migliori di sempre. anche più di Slayer e co. che, fra parentesi, adoro. |
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@METAL SHOCK. togli il probabilmente. per me, senza se e senza ma, i migliori di sempre. anche più di Slayer e co. che, fra parentesi, adoro. |
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@Monky: beh visto che ce lo siamo guardato insieme sto capolavoro non ho altro da dire se non report perfetto ed ennesima serata pesantissima da portare a casa, ma soddisfatto come un riccio in produzione...e il 28 ottobre arriva presto... |
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Probabilmente la miglior band thrash del mondo attualmente. Non vedo anch'io l'ora di sentire il nuovo disco |
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Io li ho visti a Roma, per me da sottolineare la prestazione Chuck Billy, in gran forma, dimagrito e senza nessun calo come successo altre volte, migliore in campo ...ops palco! GIANLUCA7, anch'io ho notato qualche figlio di puttana che ancora non ha capito come funziona il Pit. .... |
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Pensavo di vedere molte piu persone, il locale non era pianissimo, visto il "calibro" del gruppo...... |
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Me li sono persi...ma per il sottoscritto rimangono una delle migliori formazioni thrash di sempre....se non LA migliore! |
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Visti a Roma, d'accordo con Cristiano , dal vivo sono una macchina da Guerra.Stavo anche io in prima fila ma dopo essermi trovato uno letteralmente sopra il collo per effetto del pogo alle mie spalle mi sono dovuto allontanare.. Distante dale transenne si riusciva a sentire meglio il suono. Peccato per la location, perche l'atlantico non e' luogo per il metal, (dovevano infatti suonare all'aperto) e per quei pochi figli di ....... che non sanno divertirsi ma vogliono solo far male alle persone. |
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Veramente una formazione delle meraviglie. Li ho visti un paio d'anni fa a Brescia quest'anno nisba. Comunque aspetto anche io il nuovo album e sono sicuro che sarà sicuramente....come si dice? Ah sí, devastante! |
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Io li ho visti a Cascina il 29 , davvero fantastici, mi sono divertita un sacco!! Aspetto in gloria il nuovo album! |
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Io li ho visti a Cascina il 29 , davvero fantastici, mi sono divertita un sacco!! Aspetto in gloria il nuovo album! |
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In realtà a Roma Native Blood era già in scaletta e neanche per ultima. Comunque concerto devastante pure a Roma, davvero violento e anche "faticoso" per chi come me stava in prima fila. E' entrato di diritto tra i migliori concerti a cui abbia mai partecipato. |
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