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26/04/25
HEAVY LUNGS + LA CRISI + IRMA
BLOOM- MEZZAGO (MB)
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METALLIZED CHARTS 2018 - Redazione A "Heavy, Power"
10/02/2019 (2439 letture)
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Il 2018 è stato un anno di epici ritorni, gradite conferme ed eccellenti sorprese per quanto riguarda l'heavy metal ed i suoi sottogeneri più prossimi; con questa classifica, in ordine sparso, ripercorriamo quelle che, a nostro giudizio, sono state le pubblicazioni migliori e più convincenti.
A cura di Andrea Barricelli “Barry”
JUDAS PRIEST – Firepower Impossibile iniziare la disamina dei migliori dischi heavy dell'anno da poco trascorso, senza citare l'ultima fatica degli immarcescibili Judas Priest: un album sorprendentemente fresco, potente, energico ed incalzante, che spazza via le perplessità legate al precedente Redeemer of Souls, indubbiamente meno brillante e ci riconsegna una band che, nonostante gli anni e le defezioni, sembra non volerne sapere di cedere lo scettro da Dei del Metal.
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SAXON – Thunderbolt Un posto d'onore nelle nostre charts spetta, naturalmente, anche ai Saxon, altro gruppo di grandi “vecchi” dell'heavy metal: pur non raggiungendo i livelli di eccellenza del succitato Firepower, anche Thunderbolt ci riconsegna una band che non ha alcuna intenzione di appendere gli strumenti e l'ugola (che Dio, nel senso naturalmente di Ronnie James, benedica Biff Byford) al chiodo.
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BLACK LABEL SOCIETY - Grimmest Hits Al fianco di due giganti dell'heavy che abbiamo giustamente omaggiato, il grintoso gruppo di Zakk Wylde continua imperterrito a sfornare ottimi album: pur essendo un lavoro certamente un po' derivativo, Grimmest Hits dimostra che il nostro, sia come chitarrista che come vocalist, ha ancora molto da dare al mondo hard & heavy.
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ANGRA – Omni Se la partenza di Kiko Loureiro verso casa Mustaine aveva fatto tremare i fan degli Angra, un album come Omni può fortunatamente far loro dormire sonni tranquilli. Il nuovo lavoro del gruppo power brasiliano è infatti un disco professionale, curato e discretamente emozionante, che farà la felicità dei fan del gruppo e del genere.
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FIFHT ANGEL – The Third Secret Se le grandi band che abbiamo citato hanno prodotto lavori eccellenti, per certi versi nessun album è stato più sorprendente del terzo lavoro dei Fifth Angel: lo storico gruppo statunitense, infatti, è tornato sul mercato con questo nuovo prodotto a distanza di quasi tre decenni dall'ultimo album in studio. E, forti di una classe innata, ci hanno regalato un'opera di livello abbondantemente superiore alla media. Bentornati!
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SATAN – Cruel Magic Altro grande ritorno per una band che ha attraversato decenni di storia dell'heavy metal: dalle nebbie del tempo e dai fasti della gloriosa NWOBHM ecco dunque fare ritorno i Satan, che con Cruel Magic confezionano un lavoro retrò, eppure decisamente ben fatto e godibie. Chi ha bisogno di innovazione e fantasia, quando ha i Satan?
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DEATH SS – Rock 'n' Roll Armageddon Con orgoglio patriottico, siamo fieri di inserire anche il prodotto di una band italiana nel novero delle migliori uscite dell'anno trascorso: al di là delle stucchevoli polemiche legate alla loro performance all'Agglutination Festival, gli shock rockers più noti dello Stivale hanno confezionato un lavoro elegantemente maligno e di grande fascino, da ascoltare prima di subito.
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LORDS OF BLACK – Icons of the New Days Il precedente album aveva fatto gridare letteralmente al miracolo, con una serie di canzoni semplicemente splendide che avevano valorizzato la fenomenale voce di Ronnie Romero, non a caso successivamente reclutato da Ritchie Blackmore per i suoi Rainbow. Il nuovo lavoro del gruppo spagnolo non raggiunge gli stessi livelli di eccellenza, ma costituisce comunque un'opera di assoluto valore.
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TREMONTI – A Dying Machine Quando, nel 2012, Mark Tremonti, chitarrista di Creed ed Alter Bridge, pubblicava lo strepitoso All I Was, pochi immaginavano che si trattasse dell'inizio di una vera e propria band, piuttosto che di un side-project: l'asso delle sei corde ha infatti pubblicato altri tre album e A Dying Machine, l'ultimo, è un lavoro capace di rivaleggiare proprio con All I Was. Che altro dire, se non complimenti?
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RIOT V – Armor of Light La tragica scomparsa di Mark Reale sembrava in grado di mettere una pietra tombale sulla storia di una delle band più sfortunate e sottovalutate della storia dell'heavy metal: invece i Riot, modificando appena il proprio monicker, hanno saputo ripartire e, nel 2018, ci hanno regalato un album più che degno della loro infinita classe e del loro buon nome.
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MENZIONI SPECIALI Al di fuori della classifica appena stilata, meritano comunque una menzione speciale per i loro validissimi album anche Witherfall, Visigoth, Striker, Necrytis, Lizzy Borden, Praying Mantis, Sacral Rage, Striker, White Wizzard, Dee Snider e Black Viper, A tutti loro vanno i nostri complimenti e speriamo che il 2019 ci regali altre perle come quelle appena trattate!
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20
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Avete fatto bene a nominarli, ma ritengo che i Sacral Rage con il loro secondo e ultimo album meritassero davvero un capitolo a parte. Una di quelle giovani leve a cui si dovrà esser grati tra qualche anno. Discone clamoroso per me di techno speed thrash con un occhio rivolto al grande King Diamond versione Sci-fi. |
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19
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Sappiamo di aver tralasciato qualcosa, ma recupereremo tutto |
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18
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Eh si vede che c'erano album più irrinunciabili |
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17
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@AkiraFudo Se sei interessanto a gruppi non recensiti e di cui vorresti leggere qualche riga, cerca nel forum il topic "Recensioni mancanti", lì puoi fare cortese richiesta. Poi sui tempi di attesa dipende, le richieste sono davvero tante. |
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16
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D'accordo anch'io con Tatore, senza far polemica ci mancherebbe, ma il disco dei Witherfall è proprio un capolavoro..o ci va vicino, non dimenticatevi di recensirlo.. |
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15
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...straquoto il commento #13 di Tatore e gli altri che citano i Witherfall; era un po' che volevo chiedere alla redazione se si fossero dimenticati quello che probabilmente è il disco dell'anno ma non sapevo dove porre la questione... senza polemica, ma forse ci vorrebbe maggior oculatezza nella scelta dei lavori da recensire perché qui si parla davvero di un lavoro importante. |
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14
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Per quello che ho ascoltato, sicuramente Judas priest, Saxon e Satan, questi ultimi veramente una piacevole sorpresa. Avevano già realizzato buoni/validi album, ma quest ultimo è forse tra i loro più belli. (imho) |
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13
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Non vorrei proprio dire niente, ma i Witherfall tra le "menzioni speciali"...ma dai...non c'è neanche la recensione e tra poco il disco è uscito da 1 anno.
Si fanno recensioni su gruppi sconosciuti con voti pessimi e non si recensisce il capolavoro dei Witherfall...vabbé...la chiudo quì. Pace |
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12
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Evitiamo il turpiloquio, grazie |
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10
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Cazzo ridi. Sì Angra. Grande Band degna di nota. |
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9
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Anche x me come x lisa i Witherfall hanno scritto forse il piu’ bel disco del 2018, un lavoro intenso, curatissimo con i “movimenti musicali” (come li chiamano loro) che seguono il concept struggente, davvero notevole! Poi almeno una citazione agli Artillery che si sono spostati a meta’ strada fra il thrash e il power USA sfornando un gran bel disco ☺️ quindi penso rientrino nel tema. Inoltre credo che il lavoro dei Metal Church non sia inferiore a quello dei Saxon o dei Priest 😊 |
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7
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Assolutamente ottimo il disco degli Angra; a cavallo tra hard rock e metal melodico eccezionali Praying Mantis e Crystal Ball. |
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6
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Sono entrambi nelle menzioni speciali, però  |
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5
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Non metterci i Witherfall è un reato..forse la miglior uscita Heavy del 2018, anche i Visigoth ci volevano.. |
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4
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Come disse qualcuno, sono completamente d'accordo a metà: Priest e Saxon discreti, Angra brutto disco (con Lione poi...), Black Label Society non mi ha entusiasmato, i Death SS.....lasciamo perdere, Tremonti???
Pollice in su per Riot V, Lords of black, Fifht Angel, Visigoth, Striker e Dee Snider e Witherfall.
No ma siete seri su Lizzy Borden??
Poi sicuramente vi sono altri buoni gruppi underground ma oramai mi perdo nelle nebbie del tempo. |
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3
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@Antonino: vabbeh che i Behemoth si sono ammorbiditi ultimamente, ma non al punto di suonare Heavy o Power Metal... |
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