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WITCHWOOD - Profumo di inverno
02/12/2020 (1004 letture)
Lizard: Ciao a tutti e bentornati su Metallized!! E’ un piacere avervi di nuovo con noi: visto il periodo siamo anche perfettamente ligi alle norme, dato che l’abbraccio è virtuale. Spero che arrivi comunque! Come state, anzitutto?
Andrea Palli: Ciao! Il piacere è nostro! Stiamo tutti bene, grazie. E mai come in questo periodo il famoso detto "quando c'è la salute, c'è tutto" acquista ancora più veridicità...

Lizard: Sempre in tema di chiacchierata tra amici, vi va di raccontarci un po’ come sono andati questi anni di intervallo tra Handful of Stars e Before the Winter? Cosa è successo di bello -o meno bello- nel bosco stregato?
Andrea Palli: Beh, in questi anni sono successe tante cose... belle e meno belle, come in qualsiasi esperienza umana. I momenti difficili non sono mancati, soprattutto in quest'ultimo anno. Ma preferiamo ricordare quei tanti momenti fantastici che abbiamo avuto la fortuna di passare insieme.
Se devo sceglierne uno, ricorderò sempre la nostra esibizione davanti a migliaia di persone all'Hammer of Doom in Germania, con un grande consenso di pubblico (il merchandising andò esaurito in pochissimo tempo!) e, soprattutto, con i sentiti complimenti in camerino di uno dei nostri miti, John Lawton (ex Uriah Heep), che avrebbe poi suonato di lì a poco con i grandissimi Lucifer's Friend. Emozioni indimenticabili.

Lizard: Quattro anni non sono pochi per un secondo album, ma è vero che non ci avete lasciati troppo soli: Litanies from the Woods e Handful of Stars sono state due uscite belle e importanti, per voi e per l’Italia in generale e, soprattutto, sono due opere dense e cariche di contenuti, che hanno retto molto bene al tempo trascorso. Era necessario prendersi un po’ di tempo o semplicemente Before the Winter ha avuto bisogno di una lavorazione di lungo periodo?
Andrea Palli: Sì, i primi due dischi hanno avuto un ottimo riscontro di vendite e di critica e la cosa non può che farci enorme piacere. Dopo l'uscita di Handful of Stars ci siamo presi un po' di tempo per dedicarci a qualche bella data dal vivo, anche all'estero. Poi, tra composizione e produzione, il nuovo album ha richiesto molto tempo e ci ha tenuti impegnati circa due anni, principalmente 2018/19. Eravamo pronti per uscire ad inizio della scorsa primavera ma, in accordo con la nostra etichetta, e vista l’impossibilità di supportare il disco con un’adeguata promozione causa la difficile situazione, abbiamo deciso di posticiparne l’uscita fino ad oggi.
Ora ci ritroviamo praticamente nella stessa situazione ma non potevamo più attendere, anche perché sinceramente volevamo vedere uscire l’album ed iniziare a raccogliere tutti i vari feedback. Tenerlo in un cassetto è stata una vera tortura, ma finalmente ci siamo.

Lizard: Sembra che non abbiate perso l’abitudine a comporre dischi lunghi e pieni di sfumature: siete recidivi, proprio. Brani come Nasrid e Crazy Little Lover sembrano in particolare differenziarsi molto dagli altri, ma l’album appare comunque piuttosto omogeneo. Come avete composto la scaletta, questa volta? C’è un ordine o avete semplicemente assemblato le canzoni?
Andrea Palli: Sicuramente e volutamente, in quest'album, abbiamo cercato di conferire un aspetto differente e più ricco di sfumature al nostro sound e brani come quelli che hai citato lo dimostrano. In Before the Winter, che consideriamo più maturo e personale, abbiamo cercato di mettere gli strumenti al servizio del brano più che in passato e, nonostante gli arrangiamenti sicuramente complessi, abbiamo posto più cura al tutto cercando di togliere il superfluo e suonare meno prolissi e più efficaci. Per molti è sempre stato difficile definire il nostro sound, ci hanno accostato praticamente ad ogni genere, dal prog all'hard, dal progressive alla psichedelia, dal southern fino al doom.
Non essere facilmente catalogabili ed etichettabili è per noi il complimento migliore. Abbiamo sempre cercato principalmente di scrivere buone canzoni, fregandocene se suonavano troppo in una maniera o in un’altra o se dovessero rientrare in un sound specifico a tutti i costi. Crediamo davvero molto nella validità di questo lavoro e ci auguriamo che la risposta del pubblico sarà positiva (i feedback arrivati finora dalla critica e le ottime recensioni uscite ci fanno ben sperare...).
Per tornare alla tua domanda, una volta ultimati i brani, la scaletta non è stata semplicemente assemblata ma definita da tutti noi, soprattutto da Ricky (Dal Pane, ndr), in base ai testi, al mood dell'album ed alle nostre sensazioni.

Lizard: Vedo peraltro che avete deciso di regalarci un’altra bellissima cover: stavolta si tratta di Child Star dei T.Rex, posta in chiusura. Come mai questa scelta? Non vale dire “perché ci piaceva”, sia chiaro…. Anche perché il disco si apre con Anthem for a Child, quindi la cosa sembra un po’, come dire, premeditata.
Andrea Palli: No, la cosa non è stata premeditata e i titoli non sono collegati... Nel 2017 abbiamo partecipato con due brani, Child Star, per l'appunto, e Rock'n'Roll Suicide, al tributo a Marc Bolan e David Bowie, Tribute to the Madmen, uscito per la Black Widow Records. La reinterpretazione del brano di Bolan ci piaceva particolarmente ed allora ci siamo detti: quale migliore occasione di questa per dargli maggiore visibilità e fornire un ulteriore valore aggiunto all'edizione in vinile?

Lizard: Personalmente, ho una vera predilezione per brani come A Crimson Moon e Slow Colours of Shade, nei quali vi addentrate appieno nel territorio della psichedelia e del prog rock a tutto tondo. Trovo che si addicano moltissimo ad una formazione come la vostra e che siano i brani nei quali forse le vostre anime si compenetrano meglio. Posso chiedervi un approfondimento su queste due canzoni?
Andrea Palli: Sì, sicuramente brani progressive a tutto tondo più lunghi e complessi come Slow Colours of Shade si addicono molto al nostro tipo di formazione e ci troviamo sicuramente a nostro agio nel suonarli. Ci fa piacere che la cosa si percepisca anche all'esterno. Slow Colours of Shade è il brano dell'album di cui siamo più fieri, perché è quello finora più coraggioso. Amiamo la sua atmosfera e il modo in cui le varie parti si fondono tra loro e alla storia del testo. Inoltre, l'interpretazione vocale di Ricky è davvero notevole, un "buona la prima" che avviene solo quando sei presissimo dalla musica e ti lasci trasportare.
Crimson Moon, altro brano che amiamo particolarmente e che sta piacendo molto, rappresenta appieno un altro dei nostri lati più importanti e caratteristici, quello più folk ed acustico.

Lizard: Al momento avete due chitarre, un flauto, un tastierista/organista, senza dimenticare naturalmente la sezione ritmica, tutti capaci di giocare un ruolo da solista. Come gestite questa “ricchezza” all’interno delle composizioni?
Andrea Palli: Grazie per l'apprezzamento! Nessuno di noi è di certo un fenomeno e, nonostante molti di noi suonino da oltre 25 anni ed abbiano acquisito una buona padronanza tecnica dello strumento, credo che la forza e la particolarità dei Witchwood non stia nella prestazione del singolo, del solista, ma nell'intensità d'insieme, nella collettività, nel groove e nel sound complessivo, in quel qualcosa che si viene a creare quando noi sei facciamo musica. Questa cosa convive perfettamente con il nostro processo compositivo ed è, forse, l'arma in più.
Ad ogni modo, Ricky è l'autore di tutti i brani, porta la struttura completa in sala prove dove lavoriamo insieme sugli arrangiamenti, fino ad arrivare alla stesura finale.

Lizard: Ricordo che nell’esibizione a cui ho assistito al Circus Club di Scandicci, a dicembre del 2019, presentaste già la nuova Hesperus. Vista la situazione attuale c’è da credere che non sarà facile organizzare concerti in promozione dell’album: dopo quello di A Taste of Winter avete pensato a realizzare qualche video per i brani di Before the Winter?
Andrea Palli: Sì, purtroppo, vista la situazione, non potremo presentare dal vivo il nostro album nei prossimi mesi. Un problema non da poco... Dovremo quindi lavorare su altre modalità alternative di promozione, web in testa, come già stiamo facendo. Ed una di queste potrebbe essere, perché no, la realizzazione di un nuovo video.

Lizard: A cosa è dovuta la scelta del titolo dell’album? Ricordo che in realtà avete posticipato la sua uscita, quindi in realtà sarebbe dovuto uscire in primavera…
Andrea Palli: Cercavamo un qualcosa che riprendesse la parola "inverno" (già ripresa in un brano dell'album, A Taste of Winter, che in un primo momento era accreditato come titolo), come metafora della depressione, condizione delicata, difficile e spesso sottovalutata, che lega quasi tutti i brani dell'album ed avvolge tutto in un velo di oscurità.
Poi abbiamo optato per Before the Winter che si adattava perfettamente al mood ed ai colori dello splendido dipinto scelto come copertina. Infine, il rinvio dell'uscita per l'emergenza Covid, da Marzo a Novembre, ha paradossalmente incasellato il lavoro in uno spazio/tempo perfetti...

Lizard: Anche Before the Winter gode di una bellissima copertina disegnata. Posso chiedervi chi l’ha realizzata? Nasce su vostro input o si è trattato di una libera interpretazione dell’artista?
Andrea Palli: La copertina è stata realizzata dall'amico e grande artista Dimitri Corradini (nonché bassista di Distruzione e Whiskey Ritual), con il quale avevamo già collaborato in passato per la copertina di Handful of Stars e l'omonimo video. Il dipinto non è stato commissionato appositamente, ma appena visto abbiamo subito pensato che fosse perfetto per noi e per la nostra musica! L'artwork di un album, tanto più nel nostro genere, è qualcosa di importantissimo, un tassello fondamentale di tutto il lavoro.

Lizard: Sappiamo che la Jolly Roger, la vostra etichetta, ha riservato a Before the Winter un sacco di edizioni speciali, in particolare per l’edizione in vinile. Una bella iniziativa e gioia e dolore per i collezionisti. Immagino per voi sia una vera soddisfazione, da musicisti e da fan della musica in generale…
Andrea Palli: Sì, sono state stampate tre edizioni limitate gatefold in doppio LP colorato (due sono già andate esaurite in pre-order). Sicuramente una bella soddisfazione per degli appassionati di musica e "feticisti" del vinile come noi...(ride) Ci auguriamo che anche il nostro pubblico, sicuramente amante di queste edizioni particolari, saprà apprezzarle e godere di quell'esperienza totale che rappresenta l'ascolto di un vinile.

Lizard: Vorrei farvi una domanda forse scomoda, che ho già proposto anche a Giovanni Cardellino de L’Impero delle Ombre: tra le tante contraddizioni e situazioni critiche che l’epidemia ha messo ancora a nudo, c’è quella dei lavoratori del turismo e dello spettacolo, per i quali spesso si sono spese poche e anche poco lusinghiere parole e ancora meno risorse economiche e organizzative. Nel frattempo, locali continuano a chiudere e vedere un concerto sembra diventata quasi un’utopica pretesa, così come lo sperare di veder riconosciuto e sostenuto l’enorme patrimonio di professionalità del settore. Come vivete voi questa situazione e quali prospettive a vostro avviso ci riserva il futuro?
Andrea Palli: La situazione è purtroppo davvero molto, molto difficile e complessa per tutti, ma sicuramente il mondo dello spettacolo è stato ed è uno dei più colpiti dall'emergenza sanitaria in corso. Il settore culturale ed artistico, in tutte le sue varie forme, non solo quella musicale e dell'industria discografica, è da anni in crisi profonda per tanti motivi, non ultimo quello dell'abbandono quasi totale da parte delle istituzioni. Non navigando di certo già prima in buone acque, questo per tanti è stato il colpo di grazia. I locali che fanno musica dal vivo, quei pochi coraggiosi rimasti, stanno chiudendo, i tanti bravissimi professionisti dell'ambiente che abbiamo nel nostro Paese, sono costretti a reinventarsi... Stiamo perdendo un patrimonio enorme, soprattutto se parliamo di scena alternativa ed underground.
Noi, mi viene da dire fortunatamente, abbiamo un altro lavoro che ci permette di vivere, ma è indubbio che le prospettive non sono davvero delle migliori, anzi... Ma dobbiamo cercare, nonostante tutto, di essere positivi e di resistere, soprattutto facendo squadra e restando uniti (e molte volte, nel nostro ambiente, questo non avviene...), sperando che presto tutto questo sarà un brutto ricordo e potremmo tornare ad abbracciarci sotto ad un palco.

Lizard: Tornando a questioni più prettamente musicali, immagino sia presto per parlare di nuovo album, ma visto che le sorprese per quest’anno non mancano, magari anche da parte dei Witchwood qualcos’altro bolle in pentola… cosa ci state preparando?
Andrea Palli: Ora ci godremo l'uscita dell'album e ci concentreremo sulla sua promozione. Purtroppo, come già detto, non potremo presentarlo dal vivo per chissà quanto tempo (credo, da come stanno andando le cose, che questo avverrà non prima della tarda primavera prossima...) e quindi cercheremo di lavorare su altre modalità. Ora è tutto molto difficile perché, causa l'emergenza, non possiamo nemmeno incontrarci di persona, ma crediamo molto in questo lavoro e vogliamo che più persone possibili l'ascoltino e magari si addentrino in quel viaggio emozionale che abbiamo cercato di trasportare in musica. Questa, ora, è la priorità.
Poi, quando potremo rivederci, oltre a tenerci pronti per suonare dal vivo appena sarà possibile, sfrutteremo sicuramente questo tempo per buttare giù qualche idea nuova ed accorciare i tempi (qualche riff gira già da tempo...).

Lizard: Le domande sono finite, grazie davvero per la vostra partecipazione e complimenti per Before the Winter. Vi lascio volentieri la parola se volete aggiungere qualcosa o per i saluti finali…
Andrea Palli: Grazie a voi per lo spazio che ci avete dedicato e per le belle parole. Vogliamo ringraziare davvero di cuore le tantissime persone che apprezzano la nostra musica, che ci seguono, ci supportano e ci sostengono. L'affetto che ci avete dimostrato in tutti questi anni è davvero qualcosa di unico e speciale! Senza di voi nulla sarebbe possibile, soprattutto in questo momento.
Aspettiamo i vostri feedback sull'album e ci rivediamo sui palchi il prima possibile, il Bosco Stregato vi ama!
Rock on!



duke
Venerdì 4 Dicembre 2020, 21.18.51
1
...bella intervista….tra le realta' italiche piu' promettenti….
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