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JEFF LOOMIS - Aspettando il nuovo album...
31/10/2009 (2833 letture)
Quando venerdì 16 ottobre sono entrato nel negozio di strumenti musicali vicentino D-Music, Jeff Loomis stava provando una Stratocaster, o forse dovrei dire che stava massacrandone le corde, a giudicare dall'altissima dose di virtuosismi con cui stava "facendo riscaldamento"! D'altra parte che cosa avrei dovuto aspettarmi da uno che, come lui, ha un amore così spassionato per la musica? Talmente spassionato che, dopo essergli stato presentato da Gabriele Capogna di Gold-Music S.R.L., tra una domanda e l'altra faceva un po' di shred, come se non potesse farne a meno... che dire: la personificazione dell'amore per il metal! Fatta questa piccola introduzione, procedo a mostrarvi il contenuto della nostra piacevolissima chiacchierata: buona lettura a tutti!

Khaine: Ciao Jeff! Iniziamo subito, ti va? Il tuo primo album solista, Zero Order Phase, ha ricevuto ottime recensioni un po’ in tutto il mondo. La cosa immagino ti abbia reso soddisfatto del lavoro svolto: ti piacerebbe ripetere l’esperienza in futuro, magari anche solo tra qualche anno?
Jeff: Penso proprio di si, perchè mi da l'opportunità di essere creatore delle mie stesse idee. Mi piace molto suonare con i Nevermore, e ormai sono quindici anni che suono con loro però essere in grado di realizzare le mie idee personali è altrettanto bello. Ho firmato con Century Media per altri due dischi e quindi, quando avrò finito il prossimo tour, inizierò a scrivere le musiche per il mio prossimo disco solista.

Khaine: Oooh, questa è una bella notizia!
Jeff: Già! Il nuovo Nevermore è stato completato, quindi ora potrò concentrarmi maggiormente sulla mia musica da solista. Penso che in futuro vorrei anche provare a scrivere della musica per film, ed entrare in un ambito musicale più sperimentale.

Khaine: Comporre e pubblicare Zero Order Phase ha avuto degli effetti sul tuo stile? Per certi versi questa è stata un’ottima occasione per “scaricare” le tue necessità da shredder…
Jeff: Anche troppo, forse (ridiamo entrambi, ndr). Beh, sai, a me piace molto suonare velocemente, è divertente: naturalmente sono un grande fan di Yngwie Malmsteen, Jason Becker e Marty Friedman, ma allo stesso tempo amo mostrare le mie emozioni, il lato creativo di me stesso, il mio feeling per la musica; amo cercare di dare del mio meglio in entrambi i "mondi", suonando velocemente e lentamente, ed esprimendo me stesso in tutti e due i modi. Il mio lavoro da solista è questo.

Khaine: Molte persone credono che tu sia uno dei chitarristi maggiormente rappresentativi dell’attuale scena heavy metal; io sono uno di questi e...
Jeff: wow! Sul serio? Beh, grazie... (è visibilmente lusingato, ndr)

Khaine: E' la verità! I Nevermore sono stati una grande band, e lo sono tuttora, e tu sei probabilmente la persona maggiormente responsabile del processo creativo della band. Professionalmente parlando come affronti la possibilità –mi auguro remota- di deludere il tuo pubblico?
Jeff: Dunque, ogni volta che facciamo un disco dobbiamo correre dei rischi: essendo artisti noi non vogliamo ripeterci, che è una cosa che molte persone fanno, pubblicando lo stesso album anno dopo anno; i Nevermore invece hanno sempre sperimentato cose nuove, cercando di realizzare musica di volta in volta migliore. Credo che noi Nevermore, durante gli anni e di disco in disco, siamo migliorati molto nel songwriting, quindi come compositori siamo andati crescendo sempre più: è un tipo di arte in cui crediamo ciecamente. Deludere i fan? Spero di no, ma c'è sempre una possibilità che ciò accada. Alla fine credo che ciò che più importi sia che noi, come band, siamo soddisfatti [della nostra musica, ndr]. E lo siamo! Abbiamo sempre fatto ciò che volevamo, senza mai avere problemi di nessun tipo con la Century Media, che musicalmente ci ha sempre lasciato fare quello che desideravamo; per una band questo è importante: la libertà compositiva ci è garantita al 100%, e ci sentiamo molto fortunati.

Khaine: Bene! Spesso, nelle tue interviste, hai spiegato che Zero Order Phase nasce dall’esigenza di realizzare un album shred: quello che mi domando, però, è da dove tu abbia preso ispirazione per la composizione dei dieci brani che ne fanno parte.
Jeff: Beh, qui bisogna andare indietro nel tempo fino a parlare della musica che ascoltavo quando ero ragazzo... sono stato molto fortunato ad avere un padre che ascoltava molta musica, che mi ha introdotto ad una varietà molto grande di musica e di stili, tra cui il jazz e la classica, e praticamente è partito tutto da lì. Ho ascoltato molta musica anni '70 e, tra questi, Brian May, che quando suona ha un modo bellissimo di vibrare: quindi tutto questo ha inciso sul mio modo personale di suonare. Sai, io non voglio produrre brutta musica ma piuttosto qualcosa che la gente possa apprezzare; in questo senso, comunque, sono molto debitore verso mio padre, che mi ha mostrato tutta questa musica, rendendomi quello che sono adesso. Grazie papà! (ridiamo entrambi, ndr)

Khaine: Dato che hai parlato dell'influenza di Brian May: qualche anno fa ho avuto l'opportunità di scambiare due chiacchiere con Marty Friedman... sai che ha detto anche lui la stessa cosa? Io credo che tu e Marty Friedman abbiate un vibrato molto simile.
Jeff: Hehe, è strano perchè io sono cresciuto ascoltando Marty Friedman, tipo quando avevo 15 o 16 anni in particolare ascoltavo i Cacophony. Due anni fa ero in studio, stavo registrando con lui, e non so se riesco a spiegare come mi sentivo in quel momento: stare nella stessa stanza in cui c'è uno dei tuoi idoli... stavo tremando! Lui è stato molto gentile e comprensivo, mi ha messo a mio agio dandomi semplicemente delle indicazioni su come avrebbe voluto che il mio guest solo suonasse. Credo che abbiamo parecchio in comune, musicalmente, ma io lo considero come un mentore, qualcuno a cui guardare quando si tratta di imbracciare una chitarra, perchè è sicuramente uno dei migliori in quello che fà.

Khaine: Parlando dei Nevermore, la vostra carriera è stata sempre segnata dall’evoluzione stilistica e da piccoli ma importanti cambiamenti nel vostro sound, dalle dissonanze del vostro secondo album -The Politics Of Ecstasy- al suono massiccio del vostro ultimo disco, -This Godless Endeavor: cosa dobbiamo aspettarci da The Obsidian Conspiracy?
Jeff: Dunque, intanto abbiamo mantenuto il classico Nevermore sound, quindi un suono sia molto melodico che molto pesante; il disco è ancora una volta mixato da Andy Sneap -mentre la produzione è stata affidata a Peter Wichers, lo stesso ragazzo che ha prodotto il disco solista di Warrel Dane. La musica dunque sarà molto potente e "grossa", direi epica, ma allo stesso tempo credo che quest'album sia diverso dagli altri perchè ho lasciato più spazio a Warrel, inoltre anzichè scrivere musica complicata come negli altri dischi ho preferito concentrarmi maggiormente sul rendere i ritornelli più forti ed ascoltabili, per guadagnare più attenzione dagli ascoltatori.

Khaine: Qualcosa tipo Born (ossia il primo brano di This Godless Endeavor)?
Jeff: Si, qualcosa del genere, qualcosa che rimanga scolpito nella memoria dell'ascoltatore.

Khaine: Possiamo dire che sia un po' più "europeo", come stile?
Jeff: Si, forse un po' si, in effetti ci sono dei ritornelli molto "catchy", e credo che questa sia una cosa veramente molto importante. Per quanto riguarda gli assoli invece ho avuto un sacco di consigli da parte di Peter Wichers, tutti indirizzati a costruire un maggior numero di frasi melodiche (lui usa il termine "storyline", ndr) piuttosto che continuare ad improvvisare; penso che questa volta ci siano assoli molto più "pensati". Sarà un bell'album... come sai si intitolerà The obsidian Conspiracy, e credo che verrà pubblicato tra gennaio e febbraio 2010; abbiamo pianificato di andare in tour subito dopo.

Khaine: Ok. Molte persone sono eccitate all’idea di poter sentire un nuovo lavoro della formazione che ha inciso Dead Heart In A Dead World –io per primo; dopo i tanti cambi di line-up avete deciso di rinunciare alla ricerca di un secondo chitarrista?
Jeff: No, non abbiamo rinunciato; siamo stati molto sfortunati a perdere il nostro ultimo chitarrista, Chris Broderick, che ora è nei Megadeth (lui è ancora uno dei miei migliori amici, ci parliamo ancora molto spesso). Abbiamo sempre avuto chitarristi molto buoni nella band, e credo che le persone possano capire cosa succede in band grosse come i Megadeth, sai... dave Mustaine dice: "Beh, mi piacerebbe avere quel ragazzo con me" e... (scoppiamo a ridere entrambi, ndr). Chris comunque adesso è nel posto giusto e si sta divertendo, ma noi non rimarremo in quattro perchè i Nevermore hanno bisogno di un secondo chitarrista dal vivo, per riempire i suoni e rendere il tutto più potente. Capisci cosa intendo dire, no? Quando io suono un assolo, ho bisogno che ci sia qualcuno dietro di me che suoni le ritmiche. Qualche spettacolo l'abbiamo fatto in passato, solo noi quattro...

Khaine: In Italia, credo nel Gods Of Metal del 2001, eravate solo voi quattro...
Jeff: Si, è esatto. Comunque la cosa funziona bene, però io preferisco quando siamo in cinque. Inizieremo la ricerca di un secondo chitarrista quando il disco sarà pubblicato, comunque prima di partire per il tour; vogliamo qualcuno di veramente molto bravo e che sia disposto a restare con noi a lungo.

Khaine: Beh, vi auguro di trovarlo presto!
Jeff: Me lo auguro anch'io, haha!

Khaine: Puoi rivelarci qualcosa sul nuovo disco? Di quante canzoni è composto, e quali saranno le tematiche principali affrontate nelle liriche?
Jeff: Allora, abbiamo registrato quattordici canzoni, due delle quali sono cover; una di queste è una canzone dei The Tea Party -non so se li conosci, sono una band Canadese- e si intitola Temptation, l'altra è una canzone dei The Doors, si tratta di The Crystal Ship, che è un bellissimo pezzo acustico. Poi ci sono dodici brani originali dei Nevermore, e sono veramente una figata. Per quanto riguarda il resto della tua domanda, tutto ciò che ti posso dire è che le liriche di Warrel sono sempre molto introspettive: lui parla spesso delle esperienze personali della sua vita, e molte di queste idee sono nascoste nella profondità dei pensieri e nell'oscurità che ha avvolto la sua vita, quindi per me è molto difficile dirti di cosa parla ciascuna singola canzone.

Khaine: Ok, non c'è nessun problema. Parlando invece del vostro ultimo live dvd, The Year Of The Voyager, anche questo è stato un successo di critica. Sarebbe interessante però spiegare ai lettori, anche solo per sommi capi, come mai ci sono voluti circa due anni per pubblicarlo, quindi parlare del lavoro che c’è stato dietro.
Jeff: Dunque, all'epoca in cui il DVD fu realizzato ci fu un problema, che naturalmente ci fece perdere molto tempo; inizialmente eravamo intenzionati ad incidere il DVD in Germania, in un locale molto piccolo, subito dopo aver finito il tour con i Disturbed -un tour molto lungo, più di un mese e mezzo; l'ultimo spettacolo avrebbe dovuto essere quello che poi sarebbe stato filmato per il DVD dei Nevermore, ma quando siamo arrivati eravamo tutti ammalati -beh, non tutti in realtà, forse solo Warrel e Jim non si sentivano bene- e quindi non eravamo in grado di salire sul palco. Questo ha fatto arrabbiare molto i fan, perchè molti di loro erano venuti appositamente per noi, e noi, fondamentalmente, abbiamo dovuto cancellare lo show. Alla fine non abbiamo potuto registrarlo prima che fossero trascorsi alcuni mesi: quindi due mesi dopo siamo tornati e lo abbiamo registrato, ma c'erano dei problemi in generale con i suoni e con l'editing; non eravamo soddisfatti della produzione, quindi abbiamo dovuto lavorarci sopra ancora, e tutte queste cose hanno preso del tempo. In definitiva ci sono voluti due anni per pubblicarlo, ma credo che i fan lo ritengano molto, molto buono; non solo, addirittura il DVD è finito nelle classifiche tedesche! Ci riteniamo molto fortunati ad aver avuto successo con questo DVD e ad averne venduto parecchie copie, oltre al fatto di aver avuto anche un bel packaging... certo che però anche a me sarebbe piaciuto pubblicarlo prima! (ridiamo entrambi, ndr)

Khaine: Bene, parlando di spettacoli live: quando sarà la prossima volta che conterete di suonare in Italia? Anche se hai anticipato prima la risposta, avrete un secondo chitarrista o suonerete in quattro?
Jeff: Si, verremo sicuramente a suonare in cinque. Immagino che se il disco verrà pubblicato all'inizio del 2010, dopo relativamente poco tempo inizieremo il tour, e suoneremo in tutto il mondo.

Khaine: Quindi non suonerete nei festival?
Jeff: Beh, di solito i festival vengono organizzati durante l'estate, anche se saremo presenti al Rock Hard Festival; comunque spero di tornare poco dopo l'inizio del nuovo anno.

Khaine: Avrei una domanda personale, giustificata dalla necessità di sensibilizzare i lettori verso le difficoltà della vita di un musicista metal: i Nevermore, una delle metal band più apprezzate e conosciute del pianeta, riescono a vivere di musica o devono comunque lavorare per mantenersi?
Jeff: Ora come ora io vivo solamente attraverso la musica, cercando di sfruttare la mia creatività in diverse aree musicali: realizzo DVD per chitarristi, ho il mio strumento firmato -la Schecter signature- e tutte queste cose mi aiutano a vivere con la musica, ma questa comunque è una situazione recente. Fino a cinque anni fa ero costretto ad avere un lavoro normale, ma ora sono fortunato e le cose iniziano a girare e posso concentrare tutto me stesso sulla musica. Certo, non sono milionario ma sono molto contento di potermi mantenere e di riuscire a vivere di musica.

Khaine: Ok Jeff, l’ultima domanda e poi ti lascio: mi dai i nomi di due artisti non-metal che ascolti più o meno frequentemente?
Jeff: Oh... dunque... non so se per te i Muse siano metal...

Khaine: Beh no, non sono metal!
Jeff: Credo che siano dei grandi... chi altro?... dovresti vedere la mia collezione, è pazzesca! Ho tantissime cose che non sono metal... non so, i The Doobie Brothers e gli E.L.O. (Electric Light Orchestra), che sono una grandissima band anni '70 con cui sono cresciuto, che mi ha fatto conoscere mio padre. Naturalmente i Queen e Brian May, potrei dirti un nome dopo l'altro, ma questi sono solo alcuni che ho selezionato e che più mi piacciono.

Su questa risposta chiudiamo l'intervista: solo un paio d'ore dopo Jeff avrebbe dovuto calcare il palco del Sabotage Bar di Vicenza per tenere la sua clinic, che si rivelerà un successone, quindi ho ritenuto opportuno non rubargli troppo tempo. Scambiamo due chiacchiere e ci salutiamo: a questo punto non mi rimane altro che aspettare, trepidante, l'arrivo di The Obsidian Conspiracy...

Si ringrazia Valentina Bomitali di Hounworks Studio per la foto allegata a quest'articolo.



Khaine
Domenica 1 Novembre 2009, 19.03.03
9
Hehehehe te piacerebbe eh?
Nightblast
Domenica 1 Novembre 2009, 17.46.02
8
Se mi fate intervistare Bruce Dickinson, Rob Halford e Warrel Dane sono pronto a pagarvi.
Arekusu
Domenica 1 Novembre 2009, 16.40.25
7
Magari! Anche se sull'ultimo c'erano almeno 5 pezzi FANTASTICI.
Khaine
Domenica 1 Novembre 2009, 11.16.49
6
Magari, Nightblast!!! Comunque lui è un tipo super-simpatico e coi piedi per terra. Una roba pazzesca...
Nightblast
Sabato 31 Ottobre 2009, 22.52.45
5
Magari un altro Dead Heart in a Dead World...
Arekusu
Sabato 31 Ottobre 2009, 14.07.09
4
Grande, dev'essere stata una gran bella chiacchierata!
Raven
Sabato 31 Ottobre 2009, 12.41.55
3
'ffettivamente.....
Khaine
Sabato 31 Ottobre 2009, 11.54.09
2
Grazie hm
hm is the law
Sabato 31 Ottobre 2009, 11.11.13
1
Grande intervista Khaine!!!
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