|
|
 27/04/25
THE LUMINEERS
UNIPOL FORUM, VIA GIUSEPPE DI VITTORIO 6 - ASSAGO (MI)
|
|
OOMPH! - Thank God for Viagra!
12/05/2010 (2444 letture)
|
L'elenco dei gruppi che mi piacciono e che non ho mai avuto occasione di vedere dal vivo si fa sempre più esile. Recentemente ho dovuto depennare i Type 0 Negative per i tristi motivi che tutti conosciamo, ed ora ho finalmente avuto l'occasione di assistere ad un live degli Oomph, gruppo di buon successo in Germania ma abbastanza misconosciuto qui da noi, tanto che la Sony non si è neppure presa il disturbo di distribuire in Italia il loro ultimo Truth Or Dare. In quest'ottica mi sembrava abbastanza inutile attendersi una loro data nel nostro paese, e per noi della zona di Como la Svizzera tedesca non è poi così lontana. Anzi, è quasi più veloce da raggiungere di Bologna, se solo non ci fossero le Alpi da attraversare...
È così che io e la mia compagna, presa mezza giornata di ferie, partiamo lungo l'autostrada per Zurigo per fermarci nel piccolo paesino montano di Zizers.
L'Event Stage, locale per concerti molto rinomato nella zona, al nostro arrivo (con largo anticipo) è praticamente deserto, e tale rimarrà fino alle 20,30 ora prevista per l'inizio delle danze. Precisi come orologi svizzeri salgono quindi sul palco i Black Sonic (che però vengono dal Liechtenstein), quartetto dedito ad un alternative metal non troppo aggressivo. La mezz'ora (precisa) a loro concessa scorre via in modo molto piacevole ma non indimenticabile.
Dopo un veloce cambio di palco è il turno degli Andarojo. Il loro rock fin troppo melodico non convince né il sottoscritto né i pochi presenti, anche perchè tutto sommato poco in linea con il sound della serata.
Giusto il tempo di farci guardare storto dalla barista a cui, in inglese, chiediamo se possiamo pagare in euro, e sono le 22. Il locale, che pure non è grandissimo, è ancora quasi del tutto vuoto. I presenti saranno sì e no un centinaio scarso, il che ci permette di sistemarci sottopalco senza alcuna fatica. Il rischio è quello di avere fatto 3 ore di macchina (cosa del tutto inusuale per un lombardo, più o meno abituato ad avere tutto in zona) per vedere uno dei miei gruppi preferiti suonare scazzato e freddo.
Per fortuna appena i cinque tedeschi salgono sul palco ogni preoccupazione sfuma: del tutto indifferenti alla scarsa affluenza, gli Oomph mettono in piedi uno spettacolo di tutto rispetto, che durerà quasi due ore. Dero e Flux si sgolano e fanno di tutto per coinvolgere un pubblico che risponde prontamente alle provocazioni. Solo Crap rimane un po' freddo, e porterà avanti una prestazione fin troppo statica per i miei gusti. Niente da dire riguardo il lato tecnico, ok che i brani sono semplici e diretti, ma la precisione dei cinque è veramente “teutonica” ed il loro impegno e serietà, anche di fronte ad un pubblico deludente, si possono definire sono con il termine “professionalità”.
Si comincia con Beim Ersten Mal e Traumst Du (da Monster, del 2008), e si continua per 45 minuti buoni con brani tratti sia dagli ultimi lavori che dagli album più storici, fino alla vecchia Sex (da Sperm, del 1994). Come già detto la band, in abiti gothic davvero carini, sfoggia una carica dirompente, l'acustica è abbastanza buona (ma si poteva fare di meglio) e io mi sento come una ragazzina ad un concerto dei Take That (scusate il paragone un po' retrò, ma non sono molto aggiornato sulla musica pop!). E non sono l'unico, visto che un paio di ragazze arrivano a lanciare a Dero i reggiseni!
Arrivati nel cuore della performance, Flux sfoggia una chitarra acustica e Crap si sistema dietro una tastiera, per proporre delle ottime versioni acustiche di Sex Hat Keine Macht e Auf Kurs. Chiusa la riuscitissima parentesi e tirato un po' il fiato è il momento di ricominciare con il mix di metal ed elettronica che contraddistingue il suond del gruppo da ormai un ventennio. Un'altra decina di brani, fra cui citerei la veloce Mein Schatz (da GlaubeLiebeTod) e la più elettronica Gekreuzigt (da Unrein), ci trasportano troppo rapidamente verso la fine del set. Dero qua e là interloquisce con il pubblico e lo incita ad urlare o cantare i ritornelli, ma purtroppo il tutto avviene in tedesco. L'unica cosa detta in inglese, e quindi l'unica che ho capito in tutta la serata, è stato “Thank God for Viagra” urlato a tutta voce da Dero in un discorso di cui non ho capito altro! Tanto per non smentirsi il carismatico cantante si lancia addirittura sul poco pubblico presente in un stage-diving davvero brevissimo, visto che l'unica cosa che abbiamo potuto fare per non lasciarlo cadere a terra è stato prenderlo, girarlo su se stesso e ributtarlo sul palco! E così il concerto si avvicina paurosamente alla conclusione con l'ottima Labyrinth, dopo di che la band saluta e lascia il palco. Vista la scarsità di pubblico (tutti insieme ad urlare Augen Auf) sinceramente dispero in un encore, ma i crucchi ritornano dopo un paio di minuti per proporre Gott Ist Ein Popstar e concludere, stavolta definitivamente, con il loro pezzo di maggior successo, la già citata Augen Auf (da Wahreit Oder Pflicht). Ormai è mezzanotte, il concerto è volato via in un soffio ma è durato praticamente due ore, e nonostante l'affluenza a dir poco imbarazzante io e la mia compagna siamo stanchi e felici per una performance di tutto rispetto. Ma perchè in Italia certi gruppi non li cachiamo proprio?
Stiamo già pensando di rimetterci in viaggio verso casa quando in un angolo scorgiamo Flux, con ancora indosso gli abiti di scena, braccato stretto dalle lanciatrici di reggiseno. Ci avviciniamo e chiediamo la canonica fotografia, e quando vede che gli parliamo in inglese ci chiede da dove veniamo. È una buona scusa per parlare un po' dell'Italia e della mancata distribuzione sul nostro suolo del loro album, e il chitarrista ci racconta del concerto tenuto nel '99 a Milano come opener per gli Skunk Anansie (che fingo di ricordare benissimo). Ci piacerebbe aspettare qualche altro membro, ma siamo stanchi e il nostro caldo lettino si trova dall'altra parte delle montagne, fuori piove a dirotto e ho paura di trovare qualche spruzzata di neve in altitudine, per cui con parecchio rammarico ci avviamo verso la macchina, pronti ad affrontare il lungo viaggio verso casa.
SETLIST:
Beim Ersten Mal
Traumst Du
Unsere Rettung
Fieber
Wer Schon Sein Will Muss Leiden
Du Willst Es Doch Auch
Wach Auf!
Das Letzte Streichhold
Sex
Mitten Ins Herz
Bis Zum Schluss
Sex Hat Keine Macht (Acoustic)
Auf Kurs (Acoustic)
Revolution
Mein Schatz
Lass Mich Raus
Die Schlinge
Niemand
Gekreuzigt
Labyrinth
Gott Ist Ein Popstar
Augen Auf!
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
1
|
Anche a me piacciono gli Oomph!, li ho scoperti facendo zapping in una camera d'albergo di Berlino  gran bel live report  |
|
|
|
|
|
|
|
|
RECENSIONI |
 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
ARTICOLI |
|
|
|
|
|
|
|
| |
|
|
|
