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ELVENKING + SECRET SPHERE + ALL MY FAITH LOST - Deposito Giordani, Pordenone, 27/11/2010
02/12/2010 (3390 letture)
E' sabato sera, fa freddo e quando arrivo al Deposito Giordani di Pordenone trovo, attaccato alla porta del locale, un foglio di carta bianco su cui è scritta una semplice, ma triste, notizia: i Trick Or Treat, che avrebbero dovuto suonare in questa serata di presentazione di Red Silent Tides, ultimo disco in studio dei Nostri Elvenking, hanno rotto il furgone e sono rimasti bloccati a 150 km di distanza dalla location, completamente impossibilitati a raggiungere i loro colleghi musicisti. Non sono il solo a pensare che sia un peccato: chiunque abbia visto dal vivo i Trick Or Treat, sempre che non abbia gli occhi completamente foderati di prosciutto (o che non abbia visto la band in una malaugurata -ma possibile- serata storta) non può che riconoscerne il valore artistico e scenico... la loro assenza è sentita non solo da me ma anche da più di qualcun'altro, a giudicare dai mormorii di altri ragazzi presenti sul posto.

ALL MY FAITH LOST
Fortunatamente, comunque, la nostra serata musicale riesce ad avviarsi con grande ed inaspettata eleganza: gli All My Faith Lost, infatti, salgono sul palco alle nove e un quarto, davanti ad una modesta ma interessata platea. La musica proposta è melodica, leggera, sospirata, "a cavallo tra medievale e folk", come la band stessa si definisce. D'altra parte, cosa aspettarsi da una formazione composta da una tastierista, un chitarrista acustico, un violinista ed una violoncellista, se non la completa assenza di distorsione, la più totale concentrazione artistica sulle armonie, l'incastro di timbriche morbide e, ai nostri orecchi di metallo, insolite? Nulla di più, nulla di meno, ed è giusto che così sia stato: l'identità della band è forte, anche se può non piacere, e sicuramente mostra una coerenza, una precisione ed un impegno che manca a molti altri gruppi emergenti.
Tra i brani che vengono proposti due mi colpiscono in maniera particolare: Drowning e la successiva Notti Bianche, entrambi molto lenti nella stesura ritmica e rilassati nell'esecuzione, ma anche ben ponderati nello sviluppo melodico; il concerto dei quattro mi è sembrato complessivamente perfetto come introduzione -anche atmosferica- alla serata, per quanto inusuale sia l'abbinamento di generi musicali cosi distanti come questa specie di folk acustico e l'heavy metal. Chapeau a chi ha deciso di portare questa band stasera (suppongo che si tratti di Virus Concerti, organizzatore della serata), e naturalmente complimentissimi agli All My Faith Lost.

SECRET SPHERE
Nell'attesa del cambio palco mangio un (buonissimo) panino piccante e mi gusto il djset del mitico Mario Tiozzo di Materiale Resistente: la platea di cui vi accennavo poco fa si ingrandisce, nell'attesa che i Secret Sphere salgano sul palco, forti anche della presenza di nuovi brani in repertorio (mi sto riferendo al materiale estratto dall'ultimo, recentissimo, Archetype). Viziati da un settaggio dei suoni decisamente non all'altezza della band, i Nostri si prestano in un'esibizione nel complesso molto buona: il repertorio proposto è variegato, pescando da un po' tutti gli album del gruppo, per un'ora complessiva di concerto. Buono il riscontro con i nuovi brani, anche e soprattutto con la rockeggiante Mr. Sin (che per certi versi costituisce il centro melodico di Archetype). Purtroppo l'eccessiva saturazione della chitarra ritmica di Marco Pastorino ed, al contrario, i suoni troppo bassi degli assoli del bravissimo Aldo Lonobile (a quanto pare causati dall'improvviso ed imprevisto spostamento del microfono posto per amplificare la cassa) hanno avuto più o meno lo stesso effetto del classico "bastone tra le ruote": fortunatamente però i Secret Sphere sanno stare sul palco, sanno suonare molto bene i loro pezzi e non danno cenno di difficoltà, rendendo più che soddisfatti i presenti. Un plauso particolare va fatto, in questo senso, al cantante Ramon, sia per la precisione tecnica che per la grande presenza scenica e per il modo genuino (ed a volte ironico) di intrattenere il pubblico. Pubblico che, essendo per la prima volta entrato "ufficialmente" in contatto con la band (che non aveva mai suonato a Pordenone), dubito possa esserne rimasto deluso.
In conclusione? Io, la prossima volta utile, tornerò a vedere i Secret Sphere: mi permetto di consigliarlo caldamente anche a voi!

ELVENKING
Inizio ore 23.00: alcune immagini vengono proiettate sullo sfondo posto dietro la batteria, ed una bella introduzione acustica ci introduce al concerto degli Elvenking, prìncipi di questa serata dedicata al nuovo Red Silent Tides. O forse no? Vedete, in realtà questo concerto, più che esser dedicato al nuovo disco (di cui sono state suonate diverse canzoni) è stato confezionato per i fan della band: gli Elvenking hanno deciso di brindare al nuovo album intrattenendosi in maniera molto poco formale con il pubblico, regalando magliette, suonando canzoni che non si sentivano da tempo, mostrando l'anteprima del nuovo video ufficiale (si tratta di Your Heroes Are Dead) e scherzando con i presenti in sala, oltre a fare il classico, ma sempre graditissimo, bis alla fine del concerto.
Per più di un verso si è trattato di una festa vera e propria: non spenderò quindi troppe parole sull'esibizione della band, che come al solito si è attestata su livelli molto alti, anche se la voce di Damnagoras in alcuni punti risentiva forse dell'altissimo tasso di umidità della serata -ovverosia, soprattutto nella seconda metà del concerto, Damnagoras non sembrava completamente a suo agio sui registri più alti: peccato veniale, comunque, visto e considerato quanto il vocalist ha corso e saltato sul palco, e comunque dovendo anche tener conto della mannaia dei suoni che, come nel caso dell'esibizione precedente, non erano assolutamente al livello della band.
Ma la reazione del pubblico, che si è visto dedicare tutte queste cose, è ciò che mi ha veramente colpito: sono rimasto a qualche metro dal palco per tutto il concerto, ed ho notato che c'era veramente molta gente che cantava le canzoni degli Elvenking e che si faceva coinvolgere dall'headbanging generale. Per una volta il pubblico italiano ha trattato una band italiana senza tante differenze rispetto al trattamento riservato ai gruppi non-italiani: chi c'era potrà sicuramente confermare. Inoltre, come nel caso dei Secret Sphere, anche qui i nuovi brani sono stati apprezzati (ed alcuni perfino cantati)... insomma, ragazzi, colpito e affondato!

Vorrei aggiungere un ultimo paio di note, in chiusura dell'articolo, approfittando di un paio di considerazioni maturate proprio in questa serata: Pordenone gode di un bel locale come il Deposito Giordani, che io stesso (che abito ad un'ora e mezza di distanza) ho scoperto solo adesso. Dato che la gente sembra ben apprezzare, chissà che concerti come questo non invoglino chi di dovere ad organizzarne altri ancora, così da ingigantire pian pianino il giro di band metal di un certo calibro in zona: anche perchè, con dei prezzi abbordabili (in questo caso l'entrata era fissata a 10 €, ed anche le consumazioni erano a livelli accettabilissimi) credo che le "barriere commerciali" siano molto poche. E chissà che magari qualcuno, in tante altre zone, non prenda spunto da questo concerto: in fondo il locale era tutto pieno, eh ;-)



Khaine
Venerdì 3 Dicembre 2010, 18.13.39
4
Confermo, sono persone molto alla mano!
Daniele
Venerdì 3 Dicembre 2010, 13.54.01
3
Grandissimo concerto! io mi son distrutto la mano per far casino sulle transenne ahahahah avevo la mano viola il giorno dopo tutto bellissimo!! E poi sia i sacred che gli elvenking molto disponibili a fine concerto Io mi son beccato anche la bacchetta di Zender e me l'ha autografata! gentilissimo
Khaine
Giovedì 2 Dicembre 2010, 14.24.56
2
Oh grandissimo, grazie del messaggio spero tu ti sia divertito
kinightmetal85
Giovedì 2 Dicembre 2010, 13.59.02
1
Brave tutte le 3 band, poi entrare gratis vincendo il concorso di metallized non ha prezzo. STAY METAL!!!!.
IMMAGINI
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La locandina della serata
ARTICOLI
02/12/2010
Live Report
ELVENKING + SECRET SPHERE + ALL MY FAITH LOST
Deposito Giordani, Pordenone, 27/11/2010
 
 
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